M’Cheyne Bible Reading Plan
Per la chiesa di Èfeso: attiva, ma senza amore
2 Al responsabile della chiesa di Èfeso scrivi: Ecco che cosa ti dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri dʼoro. Egli ti dice: 2 “Conosco le vostre buone opere, la vostra fatica e la vostra pazienza. So che non potete sopportare i malvagi e che avete messo alla prova quelli che si spacciavano per apostoli, smascherandoli. 3 Avete sofferto pazientemente per me, senza stancarvi.
4 Eppure ho un rimprovero da farvi.
Voi non amate come amavate in principio! 5 Che differenza rispetto ad ora! Tornate ad essere come prima, a fare le stesse cose che facevate, quando mi avevate appena conosciuto, altrimenti verrò a togliere dal suo posto il vostro candelabro fra le chiese.
6 Ma cʼè questo a vostro favore: come me anche voi detestate il comportamento dissoluto dei Nicolaiti”.[a]
7 Chi può udire, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: “A tutti quelli che sono vincitori, darò il frutto dellʼalbero della vita, che si trova nel Paradiso di Dio”.
Per la chiesa di Smirne: perseguitata, ma ricca
8 Al responsabile della chiesa di Smirne scrivi questa lettera: “Questo è il messaggio del Signore, che è il Primo e lʼUltimo, che morì e poi resuscitò.
9 So bene quanto soffrite per amor mio e so quanto siete poveri, (in realtà possedete grandi ricchezze in cielo!). Conosco le calunnie di quelli che vi sono contro e pretendono di essere mio popolo, ma non lo sono affatto, perché sostengono la causa di Satana. 10 Ma non spaventatevi per le sofferenze che vi aspettano!
Ecco, il diavolo sta per cacciare in prigione alcuni di voi; vuole mettervi alla prova, e voi sarete perseguitati per dieci giorni. Restate fedeli, anche a costo di morire, ed io vi darò la corona della vita”. 11 Chi può udire, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: “I vincitori non avranno nulla da temere dalla seconda morte, quella definitiva”.
Per la chiesa di Pérgamo: fedele, ma troppo, tollerante
12 Scrivi questa lettera al responsabile della chiesa di Pérgamo.
“Ecco ciò che ti dice il Signore, colui che ha la spada affilata a doppio taglio. 13 So benissimo dove abitate; nella città dove cʼè il trono di Satana. Eppure mi siete rimasti fedeli e non mi avete rinnegato, neppure quando Antipa, mio testimone fedele, fu martirizzato fra voi dai seguaci di Satana.
14 Nonostante ciò, ho alcune cose da rimproverarvi: voi tollerate che fra di voi ci siano dei seguaci della dottrina di Balaam, che insegnò a Balak come far cadere in peccato glʼIsraeliti, spingendoli a mangiare carne sacrificata aglʼidoli e ad abbandonarsi a rapporti sessuali illeciti. 15 Proprio così, anche fra di voi ci sono alcuni che professano la dottrina dei Nicolaiti.
16 Rimediate a questa situazione, altrimenti presto verrò da voi e combatterò contro costoro con la mia parola, che è la spada che ho in bocca.
17 Chi può udire, ascolti ciò che lo Spirito di Dio dice alle chiese. Ai vincitori io darò da mangiare la manna nascosta, il nutrimento segreto del cielo; gli darò anche una piccola pietra bianca su cui è scritto un nome nuovo che nessuno conosce, allʼinfuori di chi lo riceve”.
Per la chiesa di Tiàtiri: generosa, ma incline al compromesso
18 Scrivi questa lettera al responsabile della chiesa di Tiàtiri.
“Questo è il messaggio del Figlio di Dio, che ha occhi ardenti come lingue di fuoco, e piedi splendenti come bronzo fuso.
19 Io conosco la vostra condotta, so che mi amate, che avete fede, costanza, e non trascurate gli incarichi che vi ho affidato. Non solo, ho visto che migliorate col passar del tempo.
20 Eppure ho questo da rimproverarvi: permettete che Jezabel, quella donna che si spaccia per profetessa, distolga i miei servi dalla retta via e insegni loro ad abbandonarsi ai piaceri sessuali. È lei che li spinge agli amori illeciti e a mangiare la carne sacrificata agli idoli. 21 Le ho dato tempo di pentirsi, ma lei non ne ha voluto sapere. 22 Ora fate attenzione a ciò che vi dico: io la confinerò in un letto di malattia con dolori tremendi; e manderò grandi sofferenze ai complici dei suoi adulteri, se non cambiano vita e non si pentono.
23 E farò morire i suoi figli. Così tutte le chiese sapranno che io conosco anche i pensieri più nascosti e le intenzioni più segrete di tutti gli uomini. A ciascuno di voi darò secondo le proprie opere.
24-25 Ma a voi di Tiàtiri che invece non avete seguito questi falsi insegnamenti (‘le profonde verità’, come le chiamano loro, in realtà, i misteri profondi del diavolo), non chiederò nientʼaltro di più, tenete soltanto ben saldo ciò che avete, finché non verrò io.
26 A chi vince, a quelli che fino alla fine continuano a fare le cose che io approvo, darò potere sopra le nazioni, lo stesso potere che ho ricevuto dal Padre mio. 27 Essi le governeranno con uno scettro di ferro e le frantumeranno come tanti vasi di terracotta. 28 E darò loro la stella del mattino! 29 Chi può ascoltare, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese”.
La luce del mondo
1 Prima che esistesse qualsiasi altra cosa, cʼera Cristo. 2 Egli era con Dio. Vive da sempre, ed egli stesso è Dio. 3 Egli ha creato tutte le cose; non cʼè nulla che non sia stato fatto da lui. 4 In lui cʼè la vita eterna, e questa vita dà luce a tutta lʼumanità. 5 La sua vita è la luce che splende nelle tenebre, ma le tenebre non lʼhanno ricevuta.
6-7 Dio mandò Giovanni Battista per testimoniare che Gesù Cristo era la vera luce. 8 Lo stesso Giovanni non era la luce; era soltanto un testimone, che poteva riconoscerla e parlarne, perché tutti credessero. 9 Veniva nel mondo colui che è la vera luce per illuminare ogni essere umano.
10 Benché fosse stato lui a creare il mondo, il mondo non lo riconobbe, quando venne.
11-12 Non fu accettato neppure nel proprio paese, fra la sua gente, i Giudei. Soltanto pochi lʼavrebbero accolto e ricevuto. Ma a tutti quelli che lo hanno accolto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio. Tutto ciò che devono fare è credere che Cristo è la loro salvezza. 13 Chi crede in questo, nasce di nuovo. Non si tratta di una rinascita fisica, risultante da un progetto dellʼuomo, o dalla sua passione, ma di una nascita spirituale per volontà di Dio.
14 E Cristo divenne uomo e visse qui sulla terra, fra noi, pieno di grazia e di verità. E alcuni di noi hanno visto la sua gloria, la gloria del Figlio unico del Padre Celeste.
LʼAgnello di Dio
15 Giovanni lo indicò alla gente, dicendo: «Ecco colui al quale mi riferivo, quando dissi: “Sta arrivando qualcuno, che è molto più grande di me, perché esisteva già molto tempo prima che io nascessi!”» 16 Noi tutti abbiamo avuto benefici dalle ricche benedizioni che Cristo ci ha portato; una benedizione dopo lʼaltra. 17 Infatti Mosè ci diede la legge, mentre Gesù Cristo ci ha portato la verità e un perdono pieno dʼamore. 18 Nessuno ha mai realmente visto Dio, eccetto il suo unico Figlio, perché egli è intimamente unito al Padre, ed è lui che ce lʼha fatto conoscere.
19 I capi giudei mandarono da Gerusalemme dei sacerdoti con i loro aiutanti, per chiedere a Giovanni: «Sei tu il Messia?»
20 Giovanni disse la verità: «Non sono io il Cristo!»
21 «Ebbene, chi sei tu allora?» gli chiesero. «Sei Elia?»
«No», rispose Giovanni.
«Sei un profeta, allora?»
«No».
22 «Chi sei, dunque? Diccelo, così possiamo rispondere a quelli che ci hanno mandato. Che dici sul tuo conto?»
23 Giovanni rispose: «Come disse il profeta Isaia, io sono “una voce che grida nel deserto: tenetevi pronti per lʼarrivo del Signore!”»
24-25 Allora quelli che erano stati mandati dai Farisei gli chiesero: «Se non sei il Messia, né Elia e neppure il profeta, che diritto hai di battezzare?»
26-27 Giovanni rispose: «Io battezzo semplicemente con lʼacqua; ma proprio qui fra la folla, cʼè qualcuno che ancora non conoscete, che presto comincerà il suo ministero fra di voi; qualcuno del quale non son degno neppure di essere servo!»
28 Questo episodio avvenne a Betania, un villaggio sullʼaltra riva del fiume Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
29 Il giorno dopo, Giovanni vide Gesù venirgli incontro e disse: «Ecco lʼAgnello di Dio, che toglie il peccato del mondo! 30 A lui mi riferivo, quando dissi: “Presto verrà un uomo molto più grande di me, che esisteva molto prima che io nascessi!”
31 Non sapevo chi fosse, ma sono qui per battezzare con acqua e per indicarlo al popolo dʼIsraele».
32 Poi Giovanni affermò dʼaver visto lo Spirito Santo, sotto forma di colomba, discendere dal cielo e fermarsi sopra Gesù.
33 «Io non lo conoscevo», ripeté Giovanni, «ma quando Dio mi mandò a battezzare, mi disse: “Quando vedrai lo Spirito Santo scendere e fermarsi sopra qualcuno: Costui è quello che cerchi. È colui che battezza con lo Spirito Santo”. 34 Ebbene, io ho visto tutto ciò accadere a questʼuomo, quindi ho potuto testimoniare che è lui il Figlio di Dio!»
I primi discepoli
35-36 Il giorno seguente, mentre Giovanni stava con due suoi discepoli, Gesù passò di lì. Giovanni lo guardò attentamente, poi esclamò: «Ecco lʼAgnello di Dio!»
37 A queste parole i due discepoli di Giovanni si misero a seguire Gesù.
38 Gesù, voltandosi, sʼaccorse che lo seguivano. «Che cosa volete?» domandò loro.
«Maestro», chiesero quelli, «dove abiti?»
39 «Venite a vedere» rispose il Signore. Così lo seguirono fin dove abitava e rimasero con lui dalle quattro del pomeriggio fino a sera. 40 Uno di questi uomini era Andrea, fratello di Simon Pietro.
41 Questi sʼimbatté in suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia!» (Messia o Cristo vuol dire Salvatore inviato da Dio). 42 E accompagnò Simone da Gesù.
Gesù lo fissò per un momento, poi disse: «Tu sei Simone, figlio di Giovanni, ma sarai chiamato Cefa, Pietro» (in ebraico Cefa significa pietra).
43 Il giorno dopo, Gesù decise di andare in Galilea. Trovò Filippo e gli disse: «Vieni con me». 44 Filippo era di Betsaida, come Andrea e Pietro.
45 Filippo incontrò Natanaele. «Abbiamo trovato il Messia!» gli disse esultante, «proprio quello di cui parlano Mosè e i profeti nelle Scritture! Si chiama Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret!»
46 «Nazaret!» esclamò Natanaele, «può venire qualcosa di buono da là?»
«Vieni a vedere di persona», rispose Filippo.
47 Mentre si avvicinavano, Gesù disse: «Ecco un uomo onesto, un vero figlio dʼIsraele!»
48 «Come fai a conoscermi?» domandò Natanaele. E Gesù rispose: «Ti ho visto sotto lʼalbero di fico, prima che Filippo ti chiamasse».
49 Natanaele rispose: «Signore, tu sei il Figlio di Dio, re dʼIsraele!»
50 Gesù gli chiese: «Credi a questo, solo perché ho detto di averti visto sotto il fico? Vedrai cose ben più grandi di questa. 51 Vedrai perfino il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere verso di me, il Messia!»
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