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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
La Bibbia della Gioia (BDG)
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Giuda

Questa lettera è scritta da Giuda, servo di Gesù Cristo e fratello di Giacomo, a tutti i cristiani che sono amati da Dio Padre e protetti da Gesù Cristo. A voi auguro misericordia, pace e amore in abbondanza.

In difesa della verità

Carissimi, avevo in mente di scrivervi a proposito della salvezza che Dio ci ha dato, ma ora mi trovo nella necessità di mandarvi questa lettera per incoraggiarvi a difendere con tutte le vostre forze la fede che Dio ha dato ai veri credenti, una volta per sempre. Vi dico questo perché si sono intrufolati fra voi certi individui, i quali sostengono che, una volta diventati cristiani, possiamo fare tutto quello che ci pare e piace, senza timore della punizione di Dio. La condanna per le persone di questo genere è già scritta da tempo, perché rinnegano il nostro unico padrone e Signore, Gesù Cristo.

Per quanto ci riguarda, ricordatevi, anche se già lo sapete, che il Signore, dopo aver salvato un intero popolo, Israele, dal paese dʼEgitto, in seguito fece morire tutti quelli che non gli credettero né vollero obbedirgli. Voglio ricordarvi anche quegli angeli che non rimasero nei limiti della loro giusta autorità, ma abbandonarono la propria dimora. Dio li incatenò nelle prigioni delle tenebre, ed è là che li tiene in attesa del giorno del giudizio. E non dimenticate neppure Sòdoma e Gomorra e le città vicine che, come loro, si erano abbandonate ai vizi di ogni specie, inclusa lʼomosessualità. Quelle città furono distrutte dal fuoco e ci servono dʼesempio per ricordarci che cʼè un inferno in cui sono puniti i peccatori. Nonostante ciò, questi falsi maestri si comportano allo stesso modo. Come allucinati, continuano a vivere in modo immorale e malvagio, degradando il loro corpo e disprezzano tutte le autorità, beffandosi perfino della maestà di Cristo. E pensare che neppure Michele, uno degli angeli più potenti, osò fare come loro. Infatti, quando si trovò a discutere con Satana per avere il corpo di Mosè, non osò accusarlo, né offenderlo, ma disse semplicemente: «Ti sgridi il Signore!» 10 Questi individui, invece, dicono male di ciò che non conoscono e, come animali, fanno tutto per istinto, rovinando così la propria anima. 11 Guai a loro! Perché seguono lʼesempio di Caino, che uccise suo fratello. Per amore del denaro sono caduti negli stessi errori di Balaam e sono periti nella ribellione di Kore. 12 Quando si uniscono a voi per la Cena del Signore sono come tante macchie vergognose. Vengono per gozzovigliare, senza pensare ad altro che a riempirsi la pancia senza ritegno. Sono come nuvole senzʼacqua, portate qua e là dal vento: promettono molto, ma non danno niente. Sono come alberi senza frutto al momento della raccolta, morti due volte, sradicati per essere bruciati. 13 Lasciano dietro di sé vergogna e disgrazia, come la schiuma sporca che le onde del mare depositano sulla spiaggia. Vagano qua e là, splendenti come stelle, ma per loro Dio ha preparato un posto nelle tenebre più profonde, dove resteranno per sempre.

14 Enoc, che visse sette generazioni dopo Adamo, sapeva di questi uomini e fece questa profezia in proposito: «Ecco, il Signore viene con milioni dei suoi santi. 15 Egli viene per giudicare tutta la gente del mondo; e metterà i malvagi a confronto con tutte le malvagità che hanno commesso e con le offese che, da peccatori impenitenti quali sono, hanno lanciato contro di lui». 16 Costoro non fanno che lamentarsi: sempre scontenti della propria sorte, vivono in preda delle loro passioni; le loro parole sono piene di superbia e, per interesse, sono pronti alla più sfacciata adulazione.

«Costruite su buone fondamenta»

17 Ma voi, miei cari, ricordate ciò che vi hanno predetto gli apostoli del nostro Signore, Gesù Cristo: 18 che negli ultimi tempi ci sarebbero stati degli individui beffardi, il cui unico scopo nella vita sarebbe stato quello di vivere secondo i propri istinti peggiori. 19 Sono costoro che provocano divisioni, questa gente depravata che non possiede lo Spirito di Dio. 20 Ma voi, carissimi, continuate a costruire la vostra vita sempre più saldamente sulle fondamenta della vostra santa fede, e pregate con la potenza dello Spirito Santo.

21 Mantenetevi nellʼamore di Dio, aspettando la misericordia del nostro Signore Gesù Cristo che ci dà la vita eterna. 22 Abbiate pietà di quelli che sono nel dubbio: 23 salvateli, strappandoli dalle fiamme dellʼinferno. E per quanto riguarda gli altri, aiutateli a trovare il Signore con il vostro amore, ma anche con prudenza, facendo attenzione di non essere trascinati anche voi nel loro peccato. Pur mostrandovi pietosi nei loro confronti, dovete odiare anche la più piccola traccia del loro peccato.

24-25 Ed ora, tutta la gloria vada a lui, che è il solo Dio che ci salva, per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo. Tutta la maestà, la potenza e lʼautorità appartengono a lui fin dal principio; sono e saranno sue per sempre. Egli può aiutarvi a non cadere nel peccato, e portarvi perfetti e senza peccato alla sua gloriosa presenza, esultanti di eterna gioia. Amen. Giuda.

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Luca 23

Processo ed esecuzione

23 Poi condussero Gesù dal Governatore Pilato e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che incitava la nostra gente a ribellarsi e a non pagare le tasse al governo romano; e per di più diceva di essere lui il nostro re, il Messia!»

Allora Pilato chiese a Gesù: «Sei davvero tu il loro re, il Messia?»

«Sì», rispose Gesù, «è proprio come tu dici».

Pilato si rivolse ai capi sacerdoti e alla folla: «Ebbene?» disse, «questo non è un crimine!»

Ma quelli si accanivano ancora di più: «Ovunque andasse sollevava il popolo contro il governo, per tutta la Giudea: dalla Galilea fin qui, a Gerusalemme!»

Sentendo nominare la Galilea, Pilato chiese se Gesù fosse nativo di quella regione.

Quando gli risposero affermativamente, ordinò di portarlo dal re Erode, perché la Galilea era sotto giurisdizione di Erode, che in quel periodo si trovava proprio a Gerusalemme. Erode fu molto contento di vedere Gesù, perché aveva sentito molto parlare di lui e sperava di vederlo compiere un miracolo.

Gli rivolse perciò molte domande, ma Gesù non gli rispose affatto. 10 Intanto i primi sacerdoti e gli altri capi giudei insistevano nellʼaccusarlo.

11 Allora Erode e i suoi soldati, dopo averlo schernito, lo misero in ridicolo, facendogli indossare un mantello reale, poi lo rimandarono da Pilato.

12 Quel giorno, da nemici che erano prima, Erode e Pilato diventarono amici.

13 Poi Pilato convocò i grandi sacerdoti, i magistrati e il popolo 14 e disse loro:

«Voi mi avete portato questʼuomo, accusandolo dʼincitamento alla rivolta contro il governo romano. Lʼho interrogato in vostra presenza, ma lʼho trovato innocente. 15 Anche Erode è giunto alla stessa conclusione, infatti ce lʼha rimandato indietro. Dunque, non ha commesso niente che meriti la pena di morte! 16 Perciò, dopo averlo castigato, lo rimetterò in libertà».

17-18 Ma la folla ad una sola voce gridò: «Uccidilo e liberaci Barabba!» 19 (Barabba era in prigione per aver preso parte ad una sommossa a Gerusalemme contro il Governo, e per un omicidio). 20 Pilato tentò di nuovo di farli ragionare, perché voleva liberare Gesù. 21 Ma essi urlavano: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!»

22 Per la terza volta, Pilato domandò: «Ma perché? Che ha fatto di male? Non ho trovato motivi validi per condannarlo a morte! Perciò lo farò frustare, poi lo rimetterò in libertà». 23 Ma quelli insistevano a gran voce, chiedendo la morte di Gesù. E le loro grida andavano aumentando sempre più, finché non ebbero il sopravvento.

24 Così Pilato decretò la morte di Gesù, come avevano richiesto. 25 Liberò quindi Barabba, lʼuomo arrestato per insurrezione e omicidio, come richiedeva il popolo. Consegnò poi Gesù nelle loro mani, perché ne facessero ciò che volevano.

26 Mentre la folla portava via Gesù, costrinsero un certo Simone di Cirene, che tornava in quel momento dai campi, a seguire il corteo, portando la croce di Gesù. 27 Una gran folla li seguiva, fra cui molte donne prostrate dal dolore.

28 Ma Gesù si volse verso di loro e disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma per voi stesse e per i vostri figli, perché, 29 ecco, si stanno avvicinando giorni in cui saranno fortunate le donne senza figli! 30 Gli uomini imploreranno le montagne, gridando: “Cadeteci addosso! Schiacciateci!” E chiederanno alle colline di ricoprirli. 31 Perché se hanno fatto queste cose a me, che sono lʼalbero della vita, che mai faranno a voi?!»

32-33 Intanto altri due criminali venivano condotti sul luogo detto «il Teschio», per essere giustiziati con Gesù. Là, tutti e tre furono crocifissi: Gesù sulla croce al centro e i due criminali ai lati.

34 «Padre, perdonali!» diceva Gesù, «perché non sanno quello che fanno».

Poi i soldati si giocarono a dadi i suoi vestiti. 35 La folla stava a guardare mentre i capi giudei lo deridevano: «Era tanto bravo ad aiutare gli altri, vediamo se riesce a salvare se stesso, visto che è il Figlio di Dio, il Messia!»

36 Anche i soldati lo insultavano e gli offrivano dellʼaceto da bere. 37 E dicevano: «Se sei il re dei Giudei, salva te stesso!»

38 Sulla croce, sopra la sua testa, era stata inchiodata unʼiscrizione con queste parole: «Questo è il Re dei Giudei».

39 Uno dei malviventi appeso alla croce vicino alla sua lo scherniva: «Dunque, tu saresti il Cristo, no? Allora salva te stesso e anche noi!»

40 Ma lʼaltro lo rimproverava. 41 «Non temi dunque Dio, nemmeno quando stai per morire? Noi meritiamo di morire per i nostri delitti, ma questʼuomo non ha fatto nulla di male!» 42 Poi disse: «Signore Gesù, ricordati di me, quando sarai nel tuo Regno».

43 E Gesù rispose: «Io ti assicuro che oggi tu sarai con me in Paradiso».

44 Era ormai mezzogiorno e le tenebre scesero su tutto il paese per tre ore, fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era oscurato. 45 Improvvisamente, il grosso velo del tempio si squarciò in due.

46 Gesù gridò: «Padre, nelle tue mani affido il mio Spirito» Detto questo, spirò.

47 E il centurione romano, responsabile delle esecuzioni, dopo aver visto ciò che era accaduto, fu preso dal timore di Dio e disse: «Questʼuomo era davvero innocente!»

48 Anche la folla che era venuta per assistere alla crocifissione, quando vide che Gesù era morto, se ne tornò a casa profondamente addolorata. 49 Nel frattempo, gli amici di Gesù, con le donne che lo avevano seguito dalla Galilea, se ne stavano ad osservare in lontananza.

50-52 Allora un uomo di nome Giuseppe, membro della Suprema Corte Ebraica, nativo della città di Arimatea in Giudea, andò da Pilato a chiedere il corpo di Gesù. Egli era un uomo timorato di Dio, che aspettava lʼarrivo del Messia e non aveva dato il suo consenso alle decisioni e allʼoperato degli altri capi giudei. 53 Giuseppe prese giù dalla croce il corpo di Gesù e, dopo averlo avvolto in una lunga stoffa di lino, lo depose in una tomba nuova, scavata nella roccia. 54 Questo avvenne nel tardo pomeriggio di venerdì, il giorno di preparazione per il sabato di Pasqua.

Resurrezione

55 Dopo che il corpo di Gesù fu tolto dalla croce, le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea accompagnarono Giuseppe, per vedere in che modo Gesù sarebbe stato posto nella tomba. 56 Poi se ne andarono a casa a preparare gli aromi e gli unguenti per il suo corpo. Il sabato, poi, riposarono tutto il giorno, secondo il precetto della legge ebraica.

La Bibbia della Gioia (BDG)

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