M’Cheyne Bible Reading Plan
Lʼamore distingue i figli di Dio
3 Vedete dunque quanto ci ama Dio, nostro Padre, permettendoci di essere chiamati suoi figli! E lo siamo per davvero! Ma, siccome la maggioranza delle persone non conosce Dio, di conseguenza non può neppure capire che noi siamo suoi figli. 2 Proprio così, miei cari, fin da ora siamo figli di Dio e non possiamo neppure immaginare che cosa saremo in futuro. Ma sappiamo questo: che quando Cristo tornerà, saremo simili a lui, perché lo vedremo come realmente è. 3 E chiunque ha questa speranza, fondata su Cristo, viene purificato, come è puro Cristo.
4 Ma quelli che continuano a peccare sono contro Dio, perché ogni peccato è una trasgressione alla legge di Dio. 5 Voi sapete che Gesù è venuto come uomo per togliere i nostri peccati, e che in lui non cʼè peccato. 6 Perciò, se restiamo uniti a lui e gli obbediamo, non peccheremo. Se uno, invece, continua a peccare, significa che non ha mai conosciuto realmente Cristo e neppure gli appartiene. 7 Cari figli, non lasciatevi ingannare da nessuno! Chi mette in pratica la giustizia è giusto, come Cristo è giusto. 8 Ma se continuate a peccare, vuol dire che appartenete al diavolo, che ha sempre peccato fin da principio e continua a farlo. Ed è per questo che è venuto il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo. 9 Chi è diventato figlio di Dio non pecca, perché in lui cʼè il seme di Dio. Non può più peccare, perché questa nuova vita che è nata in lui lo controlla; in poche parole: egli è nato di nuovo.
Ecco le prove
10 Questa è la differenza fra i figli di Dio e quelli del diavolo: se uno vive abitualmente nel peccato e non ama il proprio fratello, dimostra di non appartenere alla famiglia di Dio. 11 Fin da principio, infatti, questo è il messaggio per noi: che dobbiamo amarci a vicenda.
12 Non facciamo come Caino, che apparteneva al diavolo e uccise suo fratello. E perché lo uccise? Perché, mentre Caino si era comportato male, sapeva che suo fratello agiva in modo retto. 13 Perciò, cari fratelli, non meravigliatevi se il mondo vi odia.
14 Se amate gli altri fratelli credenti significa che siete stati liberati dallʼinferno e avete ricevuto la vita eterna. Ma chi non ama il prossimo è condannato alla morte eterna. 15 Chi odia il proprio fratello cristiano è un assassino nel suo intimo, e voi sapete bene che nessun assassino ha la vita eterna dentro di sé. 16 Noi abbiamo imparato a conoscere che cosa sia il vero amore dallʼesempio di Cristo, che è morto per noi. Perciò, anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli cristiani.
17 Ma se uno, che dice di essere cristiano, ha denaro a sufficienza e vede un fratello bisognoso, ma non vuole aiutarlo, come si può dire che in lui cʼè lʼamore di Dio? 18 Figli miei, dimostriamo il nostro amore, non a parole, con dei bei discorsi, ma con i fatti, concretamente. 19 Allora, dalle nostre azioni, sapremo di essere dalla parte di Dio e non avremo paura davanti a lui. 20 Anche se ci rimorde la coscienza, Dio è più grande di noi e conosce ogni cosa.
21 Se invece, cari fratelli, ci sentiamo la coscienza pulita, possiamo avvicinarci al Signore con piena fiducia, 22 ed ottenere tutto ciò che gli chiediamo, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo le cose che gli piacciono. 23 Questo è ciò che Dio ci comanda: che crediamo in Gesù Cristo, suo Figlio, e che ci amiamo a vicenda. 24 Chi mette in pratica i comandamenti di Dio, vive in Dio, e Dio vive in lui. E sappiamo che tutto questo è vero, perché ce lo conferma lo Spirito Santo, che Dio stesso ci ha dato.
18 Un giorno, Gesù raccontò ai discepoli una storia per insegnar loro che bisogna pregare, pregare sempre, senza stancarsi, finché non si è esauditi:
2 «In una città viveva un giudice, un uomo che non temeva Dio e non aveva rispetto per nessuno. 3 Nella stessa città cʼera anche una vedova che si recava spesso dal giudice, chiedendo che le fosse resa giustizia, per un torto che aveva subìto. 4-5 Per qualche tempo il giudice non ne volle sapere, ma lʼinsistenza dellʼaltra gli dava fastidio. Alla fine pensò: “Non temo Dio, e neppure gli uomini, ma questa donna mi sta proprio seccando! Vedrò che le sia fatta giustizia, così finalmente non verrà più a scocciarmi!”»
6 Poi il Signore aggiunse: «Se perfino un cattivo giudice arriva a convincersi, dietro forti insistenze, 7 volete che Dio non faccia sicuramente giustizia ai suoi figli che lo implorano giorno e notte? 8 Certamente sì! Risponderà loro con prontezza. Ma quando io, il Messia, tornerò, quanti ne troverò che hanno fede (e pregano)?».
9 Poi raccontò questa storia, diretta a certuni che in cuor loro sono convinti di essere giusti e disprezzano gli altri: 10 «Due uomini andarono al tempio a pregare. Uno era un Fariseo ipocrita e pieno di sé, lʼaltro un esattore delle tasse disonesto. 11 Lʼorgoglioso Fariseo se ne stava in piedi e pregava così: “Grazie Dio, perché non sono un peccatore come tutti gli altri, specialmente come quellʼesattore delle tasse là in fondo! Perché non imbroglio la gente, non commetto adulterio, 12 digiuno due volte la settimana e offro al tempio la decima parte di tutto ciò che guadagno”.
13 Lʼesattore, intanto, se ne stava a distanza e non osava neppure alzare gli occhi al cielo, mentre pregava, ma, battendosi il petto per il dolore, diceva: “O Dio, abbi pietà di me, peccatore!” 14 Ebbene, ve lo dico io: fu questo peccatore, e non il Fariseo, a ritornare a casa perdonato! Perché lʼorgoglioso sarà umiliato, ma lʼumile sarà onorato!».
15 Un giorno portarono a Gesù dei bambini, perché li toccasse e li benedicesse. Ma i discepoli cominciarono a sgridare quelli che li portavano.
16-17 Gesù, invece, richiamò i bambini vicino a sé e disse ai discepoli: «Lasciate che i piccoli vengano da me, non mandateli via, perché il Regno di Dio appartiene a chi ha le stesse qualità di questi bambini. Chi non accoglie il Regno di Dio come un bambino, non vi entrerà».
18 Una volta, uno dei capi religiosi gli fece questa domanda: «Buon Maestro, che devo fare per entrare in cielo?».
19 «Ti rendi conto di ciò che dici, quando mi chiami “buono”?» gli chiese Gesù. «Soltanto Dio è veramente buono e nessun altro.
20 Ma per quanto riguarda la tua domanda, tu sai bene che cosa dicono i dieci comandamenti: non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non dire il falso, onora i tuoi genitori e così via…» 21 Lʼuomo rispose: «Ho sempre obbedito a tutti questi comandamenti fin da quando ero molto piccolo!».
22 «Cʼè ancora una cosa che ti manca», aggiunse Gesù. «Vendi tutto ciò che hai e dà il denaro ai poveri. Così avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi!».
23 A queste parole, lʼuomo se ne andò via tristemente, perché era molto ricco.
24 Gesù lo seguì con lo sguardo, mentre sʼallontanava, e disse ai discepoli: «Comʼè difficile per un ricco entrare nel Regno di Dio! 25 È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel Regno di Dio!»
26 Quelli che lo ascoltavano, esclamarono: «Ma se è così difficile, chi dunque può essere salvato?».
27 Gesù rispose: «Dio può fare ciò che per gli uomini è impossibile!».
28 Allora, Pietro disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito!» 29-30 E Gesù replicò: «Vi assicuro che chiunque ha fatto come voi e ha lasciato casa, moglie, fratelli, genitori e figli per amore del Regno di Dio, sarà ricompensato molto di più in questa vita, e riceverà la vita eterna nel mondo che verrà».
31 Poi, dopo aver riunito i dodici intorno a sé, Gesù disse loro: «Come sapete, stiamo andando a Gerusalemme. Quando saremo là, si avvereranno le predizioni che hanno scritto gli antichi profeti sul mio conto.
32 Sarò consegnato ai pagani, che mi derideranno, mʼinsulteranno e mi sputeranno addosso. 33 Poi mi frusteranno e mi uccideranno. Ma il terzo giorno risusciterò dalla morte».
34 Essi però non capivano una parola di ciò che diceva. Per loro era come se parlasse per indovinelli.
35 Mentre sʼavvicinavano a Gerico, videro un cieco che se ne stata seduto a lato della strada a chiedere lʼelemosina. 36 Quando sentì passare la folla, il cieco chiese che cosa stesse accadendo. 37 Gli dissero che stava passando Gesù di Nazaret. 38 Il povero uomo allora cominciò a gridare: «Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me!»
39 La folla, che precedeva Gesù, cercò di farlo tacere, ma egli gridava ancora più forte: «Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me!»
40 Quando Gesù arrivò allʼaltezza del cieco si fermò: «Portatemi quellʼuomo là in fondo!» disse. Poi gli chiese: 41 «Che cosa vuoi da me?» «Signore», implorò il cieco, «faʼ che io veda!»
42 Allora Gesù disse: «Ebbene, che tu veda! La tua fede ti ha salvato». 43 Immediatamente lʼuomo riacquistò la vista e seguì Gesù, lodando Dio. E tutti quelli che avevano assistito al miracolo glorificavano il Signore.
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