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Read the Gospels in 40 Days

Read through the four Gospels--Matthew, Mark, Luke, and John--in 40 days.
Duration: 40 days
La Bibbia della Gioia (BDG)
Version
Luca 7-9

Due miracoli straordinari

Quando Gesù ebbe finito di parlare, tornò nella città di Cafarnao. Là abitava un centurione romano, che aveva un servo, a cui era molto affezionato. Questo servo era ammalato e stava per morire. Quando il centurione seppe di Gesù, mandò alcuni anziani giudei molto rispettati a chiedergli di venire a guarire il suo servo. Essi cominciarono a pregare Gesù con insistenza. Gli raccontarono anche che brava persona fosse quel centurione.

«Se cʼè qualcuno che merita il tuo aiuto, questi è proprio lui!» dissero, «Perché ama i Giudei e ci ha perfino fatto costruire una sinagoga a sue spese!»

6-8 Gesù andò con loro. Stava per arrivare alla casa, quando il centurione gli mandò incontro alcuni amici per dirgli: «Signore, non ti disturbare ad entrare nella mia casa, perché io non sono degno di un tale onore e neppure di venire da te di persona. Diʼ soltanto una parola e il mio servo certamente guarirà! Lo so, perché anchʼio dipendo dallʼautorità dei miei superiori e, a mia volta, ho autorità sui miei uomini. Basta che io dica “Andate!” ed essi ubbidiscono, oppure “Venite!” ed essi vengono; e se dico al mio servo: “Faʼ questo o quello”, egli lo fa. Perciò basta che tu dica: “Sii guarito!” ed il mio servo guarirà!»

Gesù rimase colpito da queste parole. Rivolgendosi alla folla, disse: «Neppure fra il popolo dʼIsraele ho mai trovato un uomo con una fede come questa!»

10 E quando gli amici del centurione ritornarono a casa, trovarono il servo completamente guarito.

11 Non molto tempo dopo, Gesù andò con i suoi discepoli nel villaggio di Naim e, come al solito, una gran folla lo seguiva. 12 In prossimità della porta del villaggio, ecco passare un funerale. Il morto era lʼunico figlio di una vedova, e molte persone accompagnavano, piangendo, la povera donna.

13 Quando il Signore la vide, ebbe pietà di lei. «Non piangere!» le disse. 14 Poi si avvicinò alla bara e la toccò.

I portatori si fermarono. «Ragazzo», disse Gesù, «sono io che te lo dico: àlzati!»

15 Il ragazzo si alzò a sedere e cominciò a parlare. E Gesù lo restituì alla madre.

16 Tutti furono presi da gran timore e si misero a lodare Dio, esclamando: «Un potente profeta è sorto fra noi!» e ancora: «Oggi abbiamo visto allʼopera la mano di Dio!»

17 La notizia di questi fatti corse da un estremo allʼaltro della Giudea, e perfino oltre i suoi confini.

Gesù e Giovanni

18 Ben presto i discepoli di Giovanni Battista vennero a conoscenza di tutto ciò che Gesù stava facendo. Quando lo riferirono a Giovanni, 19 questi mandò due dei suoi discepoli da Gesù per chiedergli: «Sei davvero tu il Messia che deve venire? O dobbiamo continuare ad aspettarlo?»

20-22 I due discepoli trovarono Gesù che stava guarendo molte persone dalle più diverse malattie. Risanava gli zoppi e i ciechi, e cacciava gli spiriti maligni. Quando gli riferirono le parole di Giovanni, Gesù rispose: «Tornate e raccontategli tutto ciò che avete visto e udito qui oggi: i ciechi possono vedere, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi possono udire, i morti risuscitano e i poveri possono udire il Vangelo della salvezza. 23 E ditegli anche: “Beato chi non si sarà scandalizzato di me!”»

24 Partiti i discepoli di Giovanni, Gesù cominciò a parlare alla folla di lui. «Chi è costui che siete andati a vedere nel deserto della Giudea?» chiese loro: «Un uomo debole come un filo dʼerba, mosso dal minimo alito di vento? 25 No! E allora che cosa siete andati a vedere? Un uomo drappeggiato in abiti lussuosi? No! Quelli che vivono nel lusso stanno nei palazzi, non nel deserto. 26 Allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, questa è la risposta giusta! Anzi, egli è più di un profeta. 27 È quello a cui si riferiscono le Scritture, quando dicono: “Ecco, manderò il mio messaggero davanti a te, per prepararti la strada!”

28 Fra tutti gli esseri umani non ce nʼè mai stato uno più grande di Giovanni. Eppure, perfino lʼultimo abitante del Regno di Dio è più grande di lui!

29 E tutti quelli che hanno sentito predicare Giovanni, perfino i più malvagi, hanno riconosciuto che ciò che richiedeva era giusto, e si sono fatti battezzare da lui. 30 Tutti. Cioè, tutti tranne i Farisei e i dottori della legge. Essi hanno respinto il progetto che Dio aveva per loro e non hanno voluto farsi battezzare da Giovanni».

31 «Che posso dire degli uomini dei nostri tempi?» chiese Gesù. «A che cosa potrei paragonarli? 32 Mi sembrano quei bambini che giocano nella piazza e si lamentano così coi loro amici: “Non vi piace se giochiamo agli sposi e non vi piace se giochiamo al funerale!” 33 Lo stesso fate anche voi: perché, prima è venuto Giovanni Battista, che spesso digiuna e non beve vino, e voi dite: “Deve essere matto!” 34 Poi sono venuto io, che mangio e bevo, e voi dite: “Ma che mangione è quel Gesù! E come beve! E che cattive compagnie frequenta!” 35 Ma la sapienza di Dio si rivela vera dai suoi frutti».

36 Un giorno, un fariseo invitò Gesù a pranzo a casa sua ed egli accettò lʼinvito. Mentre si sedevano per mangiare, 37 una donna, una prostituta di quel villaggio seppe che Gesù stava là e venne, portando un vasetto di alabastro, pieno di costoso profumo. 38 Entrò, sʼinginocchiò dietro di lui, ai suoi piedi e, piangendo, glieli bagnava di lacrime e poi li asciugava con i suoi capelli, baciandoli e ribaciandoli, mentre li cospargeva di profumo.

39 Quando il fariseo che lo aveva invitato vide ciò che stava accadendo e riconobbe la donna, pensò: «Questa è la prova che Gesù non è un profeta, perché se fosse veramente mandato da Dio, saprebbe di che risma è questa donna!»

40 Gesù, allora, si voltò verso di lui e gli disse: «Simone, devo dirti una cosa».

«Bene, Maestro», rispose Simone, «Dimmi!»

41 Allora Gesù gli raccontò questa storia: «Un tale prestò dei soldi a due persone: 500 denari ad uno e 50 a un altro. 42 Ma nessuno di loro poté restituire i soldi, così egli passò sopra alla cosa e lasciò che si tenessero il denaro. Secondo te, chi dei due gli sarà stato più riconoscente dopo questʼatto generoso?»

43 «Senzʼaltro quello che gli doveva di più», rispose Simone. «Giusto», fu dʼaccordo Gesù.

44 Poi, voltandosi verso la donna, disse a Simone: «Guarda, vedi questa donna inginocchiata? Quando sono entrato in casa tua, tu non ti sei nemmeno preso il disturbo di darmi un poʼ dʼacqua per lavarmi i piedi, invece lei me li ha lavati con le sue lacrime e me li ha asciugati con i suoi capelli.

45 Tu non mi hai dato il tradizionale bacio di saluto, lei invece, da quando sono entrato, non ha smesso di baciarmi e ribaciarmi i piedi.

46 Tu hai trascurato la rituale cortesia di ungermi il capo con lʼolio dʼoliva, mentre lei mi ha cosparso i piedi di profumo prezioso.

47 Dunque, i suoi peccati, anche se sono molti, le sono perdonati, perciò questa donna mi ha dimostrato molto amore. Ma quelli a cui è perdonato poco, dimostrano meno amore».

48 Poi, rivolto alla donna, disse: «I tuoi peccati ti sono perdonati».

49 Allora glʼinvitati che erano a tavola con lui, dissero fra di loro: «Ma chi crede di essere costui, che se ne va in giro a perdonare i peccati?»

50 Ma Gesù disse alla donna: «La tua fede ti ha salvato. Vaʼ in pace!»

La parabola del seminatore

Qualche tempo dopo, Gesù cominciò a visitare le città e i villaggi della Galilea per annunciare lʼarrivo del Regno di Dio, e durante questo viaggio prese con sé i suoi dodici discepoli. Lo seguivano anche alcune donne che aveva liberato dai demoni o che aveva guarito dalle malattie. Fra loro cʼera Maria Maddalena, (da lei Gesù aveva cacciato sette demoni), Giovanna, moglie di Cuza, amministratore del re Erode, incaricato di palazzo e responsabile degli affari domestici, Susanna e molte altre che contribuivano coi loro mezzi al mantenimento di Gesù e dei suoi discepoli.

Un giorno in cui si era riunita una grande folla per ascoltarlo, mentre molte altre persone erano in cammino, provenienti da diverse città, Gesù raccontò questa parabola:

«Un contadino andò nei suoi campi per seminare il grano. Mentre seminava, alcuni semi caddero sulla strada e furono calpestati o mangiati dagli uccelli. Altri semi caddero sulla roccia ricoperta da un basso strato di terra; appena cominciarono a crescere, le pianticelle si seccarono e morirono per mancanza di umidità. Altri semi caddero tra le spine e i teneri steli di grano che crebbero furono soffocati. Altri, invece, caddero sul terreno fertile; questi semi germogliarono e produssero un raccolto cento volte maggiore di quanto era stato seminato». Poi Gesù aggiunse: «Chi ha orecchie per udire, ascolti!»

Gli apostoli gli chiesero il significato della storia. 10 Gesù rispose: «Dio vi ha concesso di conoscere il significato di queste parabole che rivelano il mistero del Regno di Dio. Ma questa gente ascolta e non capisce, guarda e non vede, proprio come predissero gli antichi profeti.

11 Questo è il significato della storia: il seme è il messaggio di Dio agli uomini. 12 Il sentiero su cui cadono alcuni semi rappresenta il cuore duro di quelli che ascoltano le parole di Dio, ma poi viene il diavolo e porta via quelle parole, impedendo loro di credere e di essere salvati. 13 Il terreno roccioso rappresenta quelli che ascoltano con gioia il messaggio, che però non penetra fino in fondo al loro cuore, non mette radici, né cresce in loro. Queste persone sanno che il messaggio è vero, e per un poʼ credono; ma quando giunge il momento della prova, allora perdono ogni interesse.

14 I semi fra le spine rappresentano quelli che ascoltano e credono alle parole di Dio, ma, dopo un poʼ, si lasciano soffocare dalle preoccupazioni, dalle ricchezze, dalle responsabilità o dai piaceri della vita. E così non sono mai capaci di aiutare nessun altro a credere nel Vangelo.

15 Ma il terreno fertile rappresenta la gente dal cuore buono e onesto. Queste persone ascoltano le parole di Dio, vi si aggrappano e con la loro perseveranza producono un abbondante raccolto».

16 Unʼaltra volta Gesù chiese: «Si è mai sentito di qualcuno che accende una lampada e poi la copre, perché non risplenda? No, anzi, le lampade vengono messe bene in vista, dove tutti possano vedere la luce. 17 Così un giorno tutto ciò che ora è nascosto sarà portato alla luce e reso palese.

18 Perciò attenzione a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato ancor di più; e chi non ha, sarà privato perfino di quel poco che pensa di avere».

19 Accadde una volta che la madre e i fratelli di Gesù vennero per vederlo, ma causa la folla, non riuscivano ad entrare nella casa dove lui stava insegnando. 20 Quando Gesù fu avvertito che stavano fuori e volevano vederlo, 21 disse: «Mia madre e i miei fratelli sono tutti quelli che ascoltano il messaggio di Dio e lo mettono in pratica!»

Gesù calma una tempesta

22 Un giorno, sempre in quel periodo, dopo essere salito in barca coi discepoli, Gesù suggerì di attraversare il lago e raggiungere lʼaltra riva. 23 Mentre navigavano, egli si distese per fare un pisolino. Stava dormendo, quando cominciò ad alzarsi il vento. In poco tempo si scatenò una violenta tempesta, tanto che la barca cominciò a riempirsi dʼacqua ed essi erano in serio pericolo.

24 Gli apostoli si precipitarono a svegliare Gesù: «Maestro, Maestro, affondiamo!» urlavano.

Gesù si svegliò e sgridò il vento. Subito le onde si acquietarono e ritornò la calma. 25 Poi Gesù chiese ai discepoli: «Dovʼè dunque la vostra fede?» Ed essi, stupiti e pieni di paura, si dicevano lʼun lʼaltro: «Ma chi è questʼuomo, a cui ubbidiscono perfino i venti e le onde?»

26 Arrivarono così sullʼaltra riva del lago, nel paese dei Geraseni, di fronte alla Galilea. 27 Mentre Gesù scendeva dalla barca, un uomo della città gli si fece incontro. Il poveretto era da molto tempo posseduto dai demòni. Nudo e senza tetto viveva fra le tombe in un cimitero.

28 Non appena vide Gesù cominciò ad urlare, poi cadde in terra ai suoi piedi, gridando: «Che cosa vuoi da me, Gesù, figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!» 29 Il demonio parlava così, perché Gesù gli aveva già ordinato di uscire da quellʼuomo. Questo demonio aveva un tale controllo su di lui, che, perfino quando lʼuomo veniva incatenato, egli riusciva sempre a rompere le catene e poi scappava via nel deserto, in balìa della potenza del diavolo. 30 «Come ti chiami?» gli chiese Gesù. «Legione», rispose, perché lʼuomo era posseduto da migliaia di loro. 31 E cominciarono a scongiurarlo di non mandarli nellʼabisso.

32 Un branco di porci stava pascolando sul pendio del monte vicino. I demoni allora lo pregarono di farli entrare in quegli animali. Gesù acconsentì. 33 Così essi, lasciato lʼuomo, entrarono nei porci e immediatamente lʼintero branco rotolò dalla montagna, precipitando nel lago sottostante, dove tutti affogarono. 34 Quando i guardiani dei porci videro ciò che era accaduto, corsero a raccontarlo dappertutto, nella città vicina e per le campagne.

35 Ben presto molte persone vennero per vedere coi propri occhi che cosʼera successo. Quando giunsero vicino a Gesù, videro lʼuomo, poco prima indemoniato, seduto tranquillamente ai suoi piedi, completamente sano e rivestito di tutto punto. E tutti furono presi da gran paura.

36 Allora i testimoni dellʼaccaduto raccontarono agli altri come lʼindemoniato era stato guarito. 37 E tutti gli abitanti della regione pregarono Gesù di andarsene e di lasciarli in pace, perché un vero terrore si era impossessato di loro. Perciò Gesù risalì in barca e partì, attraversando di nuovo il lago per raggiungere lʼaltra riva.

38 Lʼuomo che era stato liberato dai demòni lo aveva pregato di prenderlo con sé, ma Gesù non aveva voluto.

39 «Torna dai tuoi», gli aveva detto, «e racconta loro il miracolo meraviglioso che Dio ha fatto per te».

Così lʼuomo era andato per la città, raccontando a tutti ciò che aveva fatto per lui Gesù.

Dalla morte alla vita

40 Sullʼaltra riva del lago, la folla, che era in attesa di Gesù, lo accolse a braccia aperte. 41 Ed ecco un uomo di nome Giàiro, capo della sinagoga locale, si avvicinò a Gesù e gli cadde ai piedi, implorandolo di andare a casa sua, 42 perché la sua unica figlia di dodici anni stava morendo. Gesù, facendosi largo fra la folla, lo seguì.

43-44 Strada facendo, una donna che voleva essere guarita gli si avvicinò da dietro e lo toccò. La poveretta soffriva da dodici anni di una lenta emorragia e non era riuscita a trovare un rimedio, nonostante avesse speso per i medici tutto ciò che possedeva. Nel momento stesso in cui toccò lʼorlo del vestito di Gesù, lʼemorragia si fermò.

45 «Chi mi ha toccato?» chiese Gesù. E siccome tutti negavano, Pietro e quelli che erano con lui risposero «Signore, con tutta questa gente che ti stringe da ogni parte!…»

46 Ma Gesù insistette: «No, qualcuno mi ha toccato con uno scopo ben preciso, perché ho sentito la forza guaritrice uscire da me».

47 Quando la donna si rese conto che Gesù sapeva, cominciò a tremare e cadde in ginocchio davanti a lui, confessando che era stata lei a toccarlo e che ora era guarita.

48 «Figliola», le disse Gesù, «la tua fede ti ha salvato. Vaʼ in pace».

49 Stava ancora parlando con lei, che arrivò un uomo dalla casa di Giàiro per comunicargli che la bambina era morta, e aggiunse: «Ormai non occorre più disturbare il Maestro!»

50 Ma Gesù che aveva sentito disse a Giàiro: «Non temere, abbi soltanto fiducia in me e tua figlia starà bene!»

51 Quando arrivarono alla casa di Giàiro, Gesù non fece entrare nessuno con lui, ad eccezione di Pietro, Giacomo e Giovanni e i genitori della piccola. 52 La casa era piena di gente in lacrime, ma egli disse: «Smettete di piangere! La bambina non è morta, sta soltanto dormendo!» 53 Queste parole sollevarono amara derisione, perché tutti sapevano che era morta.

54 Allora Gesù prese la ragazzina per la mano e la chiamò: «Àlzati, bambina!» 55 In quel momento la vita tornò in lei ed ella si alzò.

«Datele qualcosa da mangiare!» disse Gesù. 56 I genitori della piccola rimasero sbalorditi, ma Gesù raccomandò loro di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto.

La missione dei dodici apostoli

Un giorno Gesù riunì i suoi dodici apostoli, e diede loro autorità su tutti i demòni (potere di cacciarli) e la capacità di guarire tutte le malattie.

Poi li mandò in giro ad annunciare a tutti lʼarrivo del Regno di Dio ed a guarire i malati.

«Non prendete con voi neppure un bastone», furono le istruzioni di Gesù, «né bisaccia, né cibo e nemmeno denaro. Non prendete abiti di ricambio. E siate ospiti in una sola casa per ogni villaggio.

Se, quando vi presentate in una città, la gente non vi ascolta, voltate le spalle e andatevene. Dimostrerete poi lʼira di Dio contro quella gente, scuotendovi la polvere dai piedi, mentre ve ne andate».

Così gli apostoli cominciarono il loro giro per i villaggi, predicando il Vangelo e guarendo i malati.

Quando il re Erode venne a sapere dei miracoli di Gesù, cominciò a preoccuparsi e a farsi un sacco di domande, perché alcuni dicevano: «Questo è Giovanni Battista risuscitato!» ed altri: «È Elia o qualche altro antico profeta risorto dai morti!»

Ma Erode disse:

«Sono stato io a far decapitare Giovanni. Perciò, chi può mai essere questʼuomo, di cui sento dire tutte queste cose?» E cercò di vedere Gesù.

10 Tornati dal loro giro, gli apostoli riferirono a Gesù ciò che avevano fatto. Allora Gesù si allontanò con loro in incognito verso la città di Betsàida. 11 Ma la folla scoprì dove era diretto e lo seguì. Gesù li accolse tutti di buon grado, parlando loro di nuovo del Regno di Dio, e guarendo quelli che erano ammalati.

12 Nel tardo pomeriggio, i dodici discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Manda questa gente nei villaggi e nelle fattorie qui intorno alla ricerca di cibo e di un alloggio per la notte, perché non cʼè niente da mangiare in questo posto deserto!»

13 Ma Gesù rispose: «Pensateci voi a dar loro da mangiare!»

«Ma come? Fra tutti noi abbiamo soltanto cinque pani e due pesci!» replicarono i discepoli. «O ti aspetti che andiamo noi a comprare cibo sufficiente per tutta questa gente?!» 14 Perché a quel raduno cʼerano circa cinquemila uomini.

Allora Gesù ordinò ai discepoli di far sedere la gente a terra, a gruppi di circa cinquanta persone. 15 E così fecero.

16 Poi prese i cinque pani e i due pesci e, alzando gli occhi al cielo, ringraziò di quel cibo; ne fece poi tante parti che diede ai discepoli, perché le distribuissero alla folla. 17 E tutti mangiarono e si saziarono; non solo, dopo furono raccolti ben dodici ceste di avanzi!

18 Un giorno, mentre Gesù si era ritirato a pregare e i discepoli erano con lui, egli domandò loro: «Chi dice la gente che io sia?» 19 «Alcuni dicono che sei Giovanni Battista», gli risposero, «altri, invece, che sei Elia, o uno degli antichi profeti risuscitati».

20 Poi Gesù chiese loro: «E voi?… Chi pensate che io sia?»

Rispose Pietro: «Tu sei Cristo, il Salvatore promesso da Dio!»

21 Allora Gesù ordinò loro severamente di non dirlo a nessuno, e aggiunse: 22 «Perché io, il Messia, devo soffrire molto. Devo essere disprezzato dai capi giudei, dagli anziani, dai capi sacerdoti e dai dottori della legge. E sarò ucciso, ma dopo tre giorni risusciterò!»

23 Poi disse a tutti loro: «Chi vuole seguirmi, deve smettere di pensare a se stesso, e deve essere pronto a portare la propria croce ogni giorno, restandomi vicino!

24 Chi perde la sua vita per amor mio la salverà, ma chi vorrà salvare la propria vita la perderà. 25 E che vantaggio cʼè se si guadagna tutto il mondo, quando ciò significa rovinare se stesso o perdere la propria vita?

26 Quando io, il Messia, verrò nella mia gloria, nella gloria di mio Padre e dei santi angeli, allora mi vergognerò di tutti quelli che ora si vergognano di me e delle mie parole. 27 Ma questa è la pura verità: alcuni di voi che sono qui presenti non moriranno finché non avranno visto il Regno di Dio».

Gesù nella sua gloria

28 Otto giorni dopo, Gesù prese Pietro, Giacomo e Giovanni e salì sulla collina a pregare. 29 Mentre stava pregando, il suo viso cominciò a risplendere e i suoi abiti divennero di un bianco abbagliante e luminoso.

30 Poi apparvero due uomini che stavano parlando con lui: erano Mosè ed Elia! 31 Il loro aspetto era splendente, glorioso. Parlavano con Gesù della sua morte a Gerusalemme, che doveva verificarsi secondo il progetto di Dio.

32 Pietro e gli altri, presi dalla sonnolenza, si erano addormentati profondamente. Svegliandosi, videro Gesù splendente e glorioso e i due uomini che parlavano con lui. 33 Mentre Mosè ed Elia stavano per andarsene, Pietro, tutto confuso e senza rendersi conto di ciò che stava dicendo, esclamò entusiasta: «Maestro, comʼè bello stare qui! Facciamo tre tende: una per te, una per Mosè ed una per Elia!»

34 Stava ancora parlando, che si formò una nube sopra di loro. I discepoli furono presi da un vero terrore, quando la nuvola li avvolse.

35 E una voce dalla nuvola disse: «Questo è mio Figlio, che io ho scelto, ascoltatelo!»

36 Quando la voce tacque, Gesù era di nuovo solo con i suoi discepoli. Essi non dissero a nessuno ciò che avevano visto, se non molto tempo dopo.

37 Il giorno dopo, mentre scendevano dalla collina, una gran folla andò incontro a Gesù. 38 Un uomo tra la gente gli gridò: «Maestro, ti prego, vieni a vedere mio figlio, è lʼunico che ho, 39 e un demonio continua a prenderlo di mira. Lo fa urlare e gli fa venire delle convulsioni tali da avere la bava alla bocca. Lo colpisce continuamente e non lo lascia quasi mai in pace. 40 Ho pregato i tuoi discepoli di cacciarlo, ma non ci riescono!» 41 «Gente testarda e senza fede!» disse Gesù, «Per quanto ancora dovrò stare con voi e sopportarvi? Portami qui tuo figlio!»

42 Mentre il ragazzo sʼavvicinava, il demonio lo scaraventò a terra con violente convulsioni. Ma Gesù ordinò al diavolo di uscire, guarì il ragazzo, poi lo rese a suo padre.

43 La gente rimase di stucco nel vedere così manifestata la potenza di Dio.

Nel frattempo, mentre tutti si meravigliavano per le grandi cose che Gesù faceva, egli disse ai discepoli: 44 «Ascoltate bene e ricordate ciò che vi dico. Io, il Messia, sto per essere tradito!» 45 I discepoli però non capivano quelle parole: per loro erano un mistero, come se fossero coperte da un velo; ma non avevano il coraggio di chiedere a Gesù una spiegazione.

46 Fra i discepoli sorse poi una questione per stabilire chi di loro sarebbe stato il più grande nel Regno di Dio. 47 Ma Gesù, che conosceva i loro pensieri, prese un bambino e, tenendolo vicino, 48 disse loro: «Chi accoglie con amore un bambino come questo, accoglie me. E chi accoglie me, accoglie Dio che mi ha mandato. Il vostro amore per gli altri è la misura della vostra grandezza». 49 Giovanni, suo discepolo, gli si avvicinò, dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che si serviva del tuo nome per cacciare i demòni e noi glielo abbiamo vietato. Dopo tutto, non è del nostro gruppo!» Ma Gesù rispose:

50 «Non avreste dovuto farlo, perché chi non è contro di voi è con voi».

51 Poiché si avvicinava il tempo del suo ritorno in cielo, Gesù si mise risolutamente in cammino per Gerusalemme 52 e mandò avanti alcuni dei suoi per cercare alloggio in un villaggio della Samaria. 53 Ma la gente del villaggio non voleva avere a che fare con loro, perché erano diretti a Gerusalemme.

54 Quando seppero ciò che era successo, Giacomo e Giovanni dissero a Gesù: «Maestro, vuoi che ordiniamo che scenda un fuoco dal cielo che li bruci tutti?» 55 Ma Gesù, si voltò verso di loro e li rimproverò severamente. 56 Poi si diressero verso un altro villaggio.

57 Strada facendo, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò sempre, ovunque tu vada!»

58 Ma Gesù rispose: «Ricorda, io non possiedo neppure un cuscino su cui appoggiare la testa. Le volpi hanno una tana e gli uccelli hanno un nido, ma io, il Messia, non ho casa qui in terra».

59 Unʼaltra volta Gesù invitò un uomo a diventare suo discepolo. Quello accettò, ma voleva prima seppellire suo padre.

60 Gesù rispose: «Lascia che siano quelli che sono morti spiritualmente a preoccuparsi di queste cose! Il tuo dovere invece è quello di venire ad annunciare il Regno di Dio a tutto il mondo!»

61 Un altro disse a Gesù: «Sì, Signore, verrò, ma prima lascia che vada a salutare i miei».

62 Ma Gesù gli disse: «Nessuno che ha messo mano allʼaratro e poi si volta indietro è adatto per il Regno di Dio!»

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