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The Daily Audio Bible

This reading plan is provided by Brian Hardin from Daily Audio Bible.
Duration: 731 days

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Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
1 Samuele 14

Impresa di Gionatan; vittoria d’Israele

14 (A)Un giorno Gionatan, figlio di Saul, disse al suo giovane scudiero: «Vieni, andiamo verso la guarnigione dei Filistei che è là dall’altra parte». Però a suo padre non disse nulla.

Saul stava allora all’estremità di Ghibea, sotto il melograno di Migron, e la gente che aveva con sé ammontava a circa seicento uomini; e Aia, figlio di Aitub, fratello d’Icabod, figlio di Fineas, figlio di Eli, sacerdote del Signore a Silo, portava l’efod. Il popolo non sapeva che Gionatan se ne fosse andato. Fra i passi attraverso i quali Gionatan cercava di arrivare alla guarnigione dei Filistei, c’era una punta rocciosa da una parte e una punta rocciosa dall’altra parte: una si chiamava Boses e l’altra Sené. Una di queste punte sorgeva a nord, di fronte a Micmas, e l’altra a mezzogiorno, di fronte a Gheba.

Gionatan disse al suo giovane scudiero: «Vieni, andiamo verso la guarnigione di questi incirconcisi; forse il Signore agirà in nostro favore, poiché nulla può impedire al Signore di salvare con molta o con poca gente». Il suo scudiero gli rispose: «Fa’ tutto quello che ti sta nel cuore; va’ pure; ecco, io sono con te dove il cuore ti conduce». Allora Gionatan disse: «Ecco, noi andremo verso quella gente e ci faremo vedere da loro. Se ci dicono: “Fermatevi, finché veniamo da voi!”, ci fermeremo al nostro posto e non saliremo fino a loro; 10 ma se ci dicono: “Venite su da noi!”, saliremo, perché il Signore ha deciso di darli nelle nostre mani. Questo ci servirà di segno».

11 Così si fecero vedere tutti e due dalla guarnigione dei Filistei. E i Filistei dissero: «Ecco gli Ebrei che escono dalle grotte dove si erano nascosti!» 12 Gli uomini della guarnigione, rivolgendosi a Gionatan e al suo scudiero, dissero: «Venite su da noi, ché abbiamo qualcosa da dirvi». Gionatan disse al suo scudiero: «Sali dietro a me, poiché il Signore li dà nelle mani d’Israele». 13 Gionatan salì, arrampicandosi con le mani e con i piedi, seguito dal suo scudiero. E i Filistei caddero davanti a Gionatan; e lo scudiero, dietro a lui, li finiva. 14 In questa prima disfatta inflitta da Gionatan e dal suo scudiero, caddero circa venti uomini, sullo spazio di circa la metà di un iugero di terra. 15 Lo spavento si sparse allora nell’accampamento, nella campagna e fra tutto il popolo; la guarnigione e i guastatori furono anch’essi spaventati; la terra tremò; fu uno spavento terribile.

16 Le sentinelle di Saul a Ghibea di Beniamino guardarono e videro che la moltitudine si sbandava e fuggiva qua e là. 17 Allora Saul disse alla gente ch’era con lui: «Fate l’appello e vedete chi se n’è andato da noi». E, fatto l’appello, mancavano Gionatan e il suo scudiero. 18 Saul disse ad Aia: «Fa’ accostare l’arca di Dio[a]!» – Infatti l’arca di Dio era allora con i figli d’Israele. – 19 Mentre Saul parlava con il sacerdote, il tumulto andava aumentando nell’accampamento dei Filistei e Saul disse al sacerdote: «Ritira la mano![b]» 20 Poi Saul e tutto il popolo che era con lui si radunarono e avanzarono fino al luogo della battaglia; ed ecco che in mezzo ai Filistei la spada dell’uno era rivolta contro l’altro e la confusione era grandissima. 21 Or gli Ebrei, quelli che già prima si trovavano con i Filistei ed erano saliti con essi all’accampamento dal paese circostante, fecero voltafaccia e si unirono anch’essi agli Israeliti che erano con Saul e Gionatan. 22 Anche tutti gli Israeliti che si erano nascosti nella regione montuosa di Efraim, quando udirono che i Filistei fuggivano, si misero a inseguirli da vicino per combatterli. 23 In quel giorno il Signore salvò Israele e la battaglia si estese fin oltre Bet-Aven.

Gionatan scampa alle conseguenze di un giuramento irresponsabile di Saul

24 (B)Gli uomini d’Israele in quel giorno erano sfiniti; ma Saul fece fare al popolo questo giuramento: «Maledetto l’uomo che toccherà cibo prima di sera, prima che io mi sia vendicato dei miei nemici». Così nessuno del popolo toccò cibo. 25 Poi tutto il popolo giunse a una foresta, dove c’era del miele per terra. 26 Quando il popolo entrò nella foresta, vide il miele che colava, ma nessuno si portò la mano alla bocca, perché il popolo rispettava il giuramento. 27 Ma Gionatan non aveva sentito quando suo padre aveva fatto giurare il popolo; egli stese la punta del bastone che teneva in mano, la intinse nel miele che colava, portò la mano alla bocca, e gli si rischiarò la vista. 28 Uno del popolo, rivolgendosi a lui, gli disse: «Tuo padre ha espressamente fatto fare al popolo questo giuramento: “Maledetto l’uomo che oggi toccherà cibo, sebbene il popolo sia estenuato”». 29 Allora Gionatan disse: «Mio padre ha recato un danno al popolo; vedete come l’aver gustato un po’ di questo miele mi ha rischiarato la vista! 30 Ah, se oggi il popolo avesse mangiato a volontà del bottino che ha trovato presso i nemici! Non si sarebbe forse fatto una più grande strage di Filistei?»

31 Essi dunque sconfissero quel giorno i Filistei da Micmas ad Aialon; e il popolo era estenuato e si gettò sul bottino; 32 prese pecore, buoi e vitelli, li scannò sul suolo e li mangiò con il sangue. 33 Questo fu riferito a Saul e gli fu detto: «Ecco, il popolo pecca contro il Signore mangiando carne con il sangue». Egli disse: «Voi avete commesso un’infedeltà; rotolate subito qua presso di me una grande pietra». 34 Saul soggiunse: «Andate in mezzo al popolo e dite a ognuno di condurmi qua il suo bue e la sua pecora e di scannarli qui; poi mangiate, e non peccate contro il Signore mangiando carne con sangue!» Quella notte ognuno del popolo condusse di propria mano il suo bue e lo scannò sulla pietra. 35 Saul costruì un altare al Signore; questo fu il primo altare che egli costruì al Signore.

36 Poi Saul disse: «Scendiamo a inseguire i Filistei nella notte; saccheggiamoli fino alla mattina e facciamo in modo che non ne scampi nemmeno uno». Il popolo rispose: «Fa’ tutto quello che ti pare bene». Ma il sacerdote disse: «Avviciniamoci qui a Dio». 37 Saul consultò Dio e disse: «Devo scendere a inseguire i Filistei? Li darai tu nelle mani d’Israele?» Ma questa volta Dio non gli diede nessuna risposta. 38 Saul disse: «Accostatevi, voi tutti capi del popolo, esaminate e vedete in che consista il peccato commesso questo giorno. 39 Infatti, com’è vero che il Signore, il salvatore d’Israele, vive, anche se il colpevole fosse mio figlio Gionatan, egli dovrà morire». Ma in tutto il popolo nessuno gli rispose. 40 Allora egli disse a tutto Israele: «Mettetevi da un lato e io e mio figlio Gionatan staremo dall’altro». Il popolo disse a Saul: «Fa’ quello che ti pare bene». 41 Saul disse al Signore: «Dio d’Israele, fa’ conoscere la verità!» Gionatan e Saul furono designati dalla sorte, e il popolo ne uscì salvo. 42 Poi Saul disse: «Tirate a sorte fra me e Gionatan mio figlio». E Gionatan fu designato. 43 Allora Saul disse a Gionatan: «Dimmi quello che hai fatto». Gionatan glielo confessò e disse: «Sì, io assaggiai un po’ di miele con la punta del bastone che avevo in mano; eccomi qui: morirò!» 44 Saul disse: «Mi tratti Dio con tutto il suo rigore, se non morirai, Gionatan!» 45 Ma il popolo disse a Saul: «Gionatan, che ha compiuto questa grande liberazione in Israele, dovrebbe forse morire? Non sarà mai! Com’è vero che il Signore vive, non cadrà in terra un capello del suo capo; poiché oggi egli ha operato con Dio!» Così il popolo salvò Gionatan, che non fu messo a morte. 46 Poi Saul smise d’inseguire i Filistei, e i Filistei se ne tornarono al loro paese.

Le guerre di Saul

47 (C)Quando Saul ebbe preso possesso del suo regno in Israele, mosse guerra a tutti i suoi nemici circostanti: a Moab, agli Ammoniti, a Edom, ai re di Soba e ai Filistei; e dovunque si volgeva, vinceva. 48 Mostrò il suo valore sconfiggendo gli Amalechiti e liberando Israele dalle mani degli oppressori.

49 I figli di Saul erano: Gionatan, Isvi e Malchisua; e delle sue due figlie, la maggiore si chiamava Merab e la minore Mical. 50 Il nome della moglie di Saul era Ainoam, figlia di Aimaaz, e il nome del capitano del suo esercito era Abner, figlio di Ner, zio di Saul. 51 Chis, padre di Saul, e Ner, padre di Abner, erano figli di Abiel.

52 Per tutto il tempo di Saul vi fu guerra accanita contro i Filistei; perciò appena Saul notava un uomo forte e valoroso, lo prendeva con sé.

Giovanni 7:31-53

31 Ma molti della folla credettero in lui, e dicevano: «Quando il Cristo sarà venuto, farà più segni di quanti ne abbia fatto questi?» 32 I farisei udirono la gente mormorare queste cose di lui; e i capi dei sacerdoti e i farisei mandarono delle guardie per arrestarlo.

33 Perciò Gesù disse[a]: «Io sono ancora con voi per poco tempo, poi me ne vado a colui che mi ha mandato. 34 Voi mi cercherete e non mi troverete; e dove io sarò, voi non potete venire». 35 Perciò i Giudei dissero tra di loro: «Dove andrà dunque ché noi non lo troveremo? Andrà forse da quelli che sono dispersi tra i Greci[b], a insegnare ai Greci? 36 Che significano queste sue parole: “Voi mi cercherete e non mi troverete” e: “Dove io sarò, voi non potete venire”?»

Fiumi d’acqua viva

37 (A)Nell’ultimo giorno, il giorno più solenne della festa, Gesù stando in piedi esclamò: «Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. 38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno». 39 Disse questo dello Spirito, che dovevano ricevere quelli che avevano creduto in lui[c]; lo Spirito [Santo], infatti, non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora glorificato.

Quel che la gente dice di Gesù

40 (B)Una parte dunque della gente[d], udite quelle parole, diceva: «Questi è davvero il profeta». 41 Altri dicevano: «Questi è il Cristo». Altri, invece, dicevano: «Ma è forse dalla Galilea che viene il Cristo? 42 La Scrittura non dice forse che il Cristo viene dalla discendenza di Davide e da Betlemme, il villaggio dove stava Davide?[e]» 43 Vi fu dunque dissenso, tra la gente, a causa sua; 44 e alcuni di loro lo volevano arrestare, ma nessuno gli mise le mani addosso.

45 Le guardie dunque tornarono dai capi dei sacerdoti e dai farisei, i quali dissero loro: «Perché non lo avete portato?» 46 Le guardie risposero: «Mai un uomo ha parlato così![f]» 47 Perciò i farisei replicarono loro: «Siete stati sedotti anche voi? 48 Ha qualcuno dei capi o dei farisei creduto in lui? 49 Ma questo popolino, che non conosce la legge, è maledetto!» 50 Nicodemo (uno di loro, quello che prima era andato da lui[g]) disse loro: 51 «La nostra legge giudica forse un uomo prima che sia stato udito e che si sappia quello che ha fatto?» 52 Essi gli risposero: «Sei anche tu di Galilea? Esamina, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta[h]».

53 [[E ognuno se ne andò a casa sua.

Salmi 109

Preghiera contro l’empio

109 (A)Al direttore del coro.

Salmo di Davide.

Dio della mia lode, non tacere,

perché la bocca dell’empio e la bocca del disonesto

si sono aperte contro di me;

mi hanno parlato con lingua bugiarda.

Mi hanno assalito con parole d’odio

e mi hanno fatto guerra senza motivo.

In cambio della mia amicizia, mi accusano,

e io non faccio che pregare.

Essi mi hanno reso male per bene,

e odio in cambio di amore.

Suscita un empio contro di lui,

e un accusatore stia alla sua destra.

Quando sarà giudicato, esca condannato,

e la sua preghiera gli sia imputata come peccato.

Siano pochi i suoi giorni:

un altro prenda il suo posto[a].

I suoi figli diventino orfani

e sua moglie vedova.

10 I suoi figli siano vagabondi e mendicanti

e cerchino il pane lontano dalle loro case in rovina.

11 L’usuraio divori tutto il suo patrimonio

ed estranei lo spoglino del frutto delle sue fatiche.

12 Nessuno sia misericordioso con lui

e nessuno abbia pietà dei suoi orfani.

13 La sua discendenza sia distrutta;

nella seconda generazione sia cancellato il loro nome!

14 L’iniquità dei suoi padri sia ricordata dal Signore

e il peccato di sua madre non sia cancellato.

15 Siano quei peccati sempre davanti al Signore,

e faccia egli sparire dalla terra il ricordo di lui.

16 Infatti non si è ricordato di fare il bene,

ma ha perseguitato il misero, il povero

e chi ha il cuore spezzato, per farlo morire.

17 Egli ha amato la maledizione:

essa ricada su di lui!

Non si è compiaciuto nella benedizione:

questa se ne stia lontana da lui!

18 Si è coperto di maledizione come se fosse il suo vestito;

essa è penetrata come acqua dentro di lui,

e come olio nelle sue ossa.

19 Sia per lui come vestito che lo ricopre,

come cintura che lo lega per sempre!

20 Sia questa da parte del Signore la ricompensa per i miei avversari

e per quanti proferiscono del male contro l’anima mia.

21 Ma tu, o Dio, Signore, intervieni in mio favore,

per amore del tuo nome;

salvami, perché la tua misericordia è benevola.

22 Io sono misero e povero

e il mio cuore è ferito dentro di me.

23 Me ne vado come ombra che si allunga,

sono cacciato via come una cavalletta.

24 Le mie ginocchia vacillano per il digiuno

e il mio corpo è gracile e deperisce.

25 Sono diventato per loro un oggetto di scherno;

quando mi vedono scuotono il capo.

26 Aiutami, o Signore, mio Dio,

salvami per la tua grazia,

27 e sappiano che questo è opera della tua mano,

che sei tu, o Signore, che l’hai fatto.

28 Essi maledicono, ma tu benedirai;

s’innalzano e resteranno confusi,

ma il tuo servo esulterà.

29 I miei avversari saranno coperti d’infamia

e avvolti di vergogna come di un mantello!

30 A voce alta celebrerò il Signore,

lo loderò in mezzo all’assemblea,

31 poiché egli sta alla destra del povero

per salvarlo da quelli che lo condannano a morte.

Proverbi 15:5-7

L’insensato disprezza l’istruzione di suo padre, ma chi tiene conto della riprensione diviene accorto.

Nella casa del giusto c’è grande abbondanza, ma nell’accumulo dell’empio c’è imbroglio.

Le labbra dei saggi diffondono scienza, ma non così il cuore degli stolti.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

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