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The Daily Audio Bible

This reading plan is provided by Brian Hardin from Daily Audio Bible.
Duration: 731 days

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Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Giobbe 37-39

37 «A tale spettacolo il mio cuore trema e balza fuori dal suo posto.

Udite, udite il fragore della sua voce, il rombo che esce dalla sua bocca!

Egli lo lancia sotto tutti i cieli e il suo lampo guizza fino alle estremità della terra.

Dopo il lampo, una voce rugge; egli tuona con la sua voce maestosa; quando si ode la voce, il fulmine non è già più nella sua mano.

Dio tuona con la sua voce in modo prodigioso; grandi cose egli fa che noi non comprendiamo.

Dice alla neve: “Cadi sulla terra!” Lo dice alla pioggia, alla pioggia torrenziale.

Rende inerte[a] ogni mano d’uomo, perché tutti i mortali, che sono opera sua, imparino a conoscerlo.

Le bestie selvagge vanno nel covo e stanno accovacciate entro le tane.

Dal sud viene l’uragano, il freddo viene dal nord.

10 Al soffio di Dio si forma il ghiaccio e si contrae la distesa delle acque.

11 Egli carica pure le nubi di umidità, disperde lontano le nuvole che portano i suoi lampi

12 ed esse, da lui guidate, vagano nei loro giri per eseguire i suoi comandi sopra la faccia di tutta la terra;

13 e le manda come flagello, oppure come beneficio alla sua terra, o come prova della sua bontà.

14 (A)«Porgi l’orecchio a questo, Giobbe; fèrmati e considera le meraviglie di Dio!

15 Sai tu come Dio le diriga e faccia guizzare il lampo dalle sue nubi?

16 Conosci tu l’equilibrio delle nuvole, le meraviglie di colui la cui scienza è perfetta?

17 Sai come mai i tuoi abiti sono caldi quando la terra si assopisce sotto il soffio dello scirocco?

18 Puoi tu, come lui, distendere i cieli e farli solidi come uno specchio di metallo?

19 Insegnaci tu che cosa dirgli! Nelle nostre tenebre, noi siamo senza parole.

20 Gli si annuncerà forse che io voglio parlare? Ma chi mai può desiderare di essere inghiottito?

21 Nessuno può fissare il sole che sfolgora nel cielo, quando c’è passato il vento a renderlo limpido.

22 Dal settentrione viene l’oro; Dio è circondato da una maestà terribile;

23 l’Onnipotente noi non lo possiamo scoprire. Egli è grande in forza, in equità, in perfetta giustizia; egli non opprime nessuno[b].

24 Perciò gli uomini lo temono; egli non degna d’uno sguardo chi si crede saggio».

Il Signore risponde a Giobbe descrivendo le sue opere

38 (B)Allora il Signore rispose a Giobbe dal seno della tempesta e disse:

«Chi è costui che oscura i miei disegni con parole prive di senno?

Cingiti i fianchi come un prode; io ti farò delle domande e tu insegnami!

Dov’eri tu quando io fondavo la terra? Dillo, se hai tanta intelligenza.

Chi ne fissò le dimensioni, se lo sai, o chi tirò sopra di essa la corda da misurare?

Su che furono poggiate le sue fondamenta, o chi ne pose la pietra angolare,

quando le stelle del mattino cantavano tutte assieme e tutti i figli di Dio alzavano grida di gioia?

Chi chiuse con porte il mare balzante fuori dal grembo materno,

quando gli diedi le nubi come rivestimento e per fasce l’oscurità,

10 quando gli tracciai dei confini, gli misi sbarre e porte?

11 Allora gli dissi: “Fin qui tu verrai, e non oltre; qui si fermerà l’orgoglio dei tuoi flutti”.

12 Hai tu mai, in vita tua, comandato al mattino, o insegnato il suo luogo all’aurora

13 perché essa afferri i lembi della terra e ne scuota via i malvagi?

14 La terra si trasfigura come creta sotto il sigillo e appare come vestita di un ricco manto;

15 i malfattori sono privati della luce loro, e il braccio, alzato già, è spezzato.

16 Sei tu penetrato fino alle sorgenti del mare? Hai tu passeggiato in fondo all’abisso?

17 Le porte della morte sono state da te scoperte? Hai tu veduto le porte dell’ombra di morte?

18 Hai tu abbracciato con lo sguardo l’ampiezza della terra? Parla, se la conosci tutta!

19 Dov’è la via che guida al soggiorno della luce? Le tenebre dove hanno la loro sede?

20 Le puoi tu guidare verso i loro domini e conosci i sentieri per ricondurle a casa?

21 Lo sai di sicuro! Perché tu eri allora già nato, e il numero dei tuoi giorni è grande!

22 Sei forse entrato nei depositi della neve? Li hai visti i depositi della grandine,

23 che io tengo in serbo per i giorni della sciagura, per il giorno della battaglia e della guerra?

24 Per quali vie si diffonde la luce e si sparge il vento orientale sulla terra?

25 Chi ha aperto i canali all’acquazzone e segnato la via al lampo dei tuoni,

26 perché la pioggia cada sulla terra inabitata, sul deserto dove non sta nessun uomo,

27 e disseti le solitudini desolate, sicché vi germogli e cresca l’erba?

28 Ha forse la pioggia un padre? Chi genera le gocce della rugiada?

29 Dal seno di chi esce il ghiaccio, e la brina del cielo chi la dà alla luce?

30 Le acque, divenute come pietra, si nascondono, e la superficie dell’abisso si congela.

31 Puoi tu stringere i legami delle Pleiadi, o potresti sciogliere le catene di Orione?

32 Puoi tu, a suo tempo, far apparire le costellazioni e guidare l’Orsa maggiore insieme ai suoi piccini?

33 Conosci le leggi del cielo? Regoli il suo dominio sulla terra?

34 Puoi alzare la voce fino alle nubi e fare in modo che piogge abbondanti ti ricoprano?

35 I fulmini partono forse al tuo comando? Ti dicono essi: “Eccoci qua”?

36 Chi ha messo negli strati delle nubi saggezza, o chi ha dato intelletto alla metèora[c]?

37 Chi conta con saggezza le nubi? Chi versa gli otri del cielo,

38 quando la polvere stemperata diventa una massa in fusione e le zolle dei campi si saldano fra loro?

Dio si prende cura degli animali

39 (C)«Sei tu che cacci la preda per la leonessa, che sazi la fame dei leoncelli,

40 quando si appiattano nelle tane e si mettono in agguato nella macchia?

41 Chi provvede il pasto al corvo quando i suoi piccini gridano a Dio e vanno peregrinando senza cibo?

39 «Sai quando figliano le capre selvatiche? Hai osservato quando le cerve partoriscono?

Conti i mesi della loro pregnanza e sai il momento in cui devono sgravarsi?

Si accosciano, fanno i loro piccini e sono subito liberate dalle loro doglie;

i loro piccini si fanno forti, crescono all’aperto, se ne vanno e non tornano più alle madri.

Chi manda libero l’onagro e chi scioglie i legami all’asino selvatico?

A lui ho dato per dimora il deserto e la terra salata per abitazione.

Egli si beffa del frastuono della città e non ode grida di padrone.

Percorre le montagne della sua pastura e va in cerca di ogni filo di verde.

Il bufalo vorrà forse servirti o passare la notte presso la tua mangiatoia?

10 Legherai il bufalo con una corda perché faccia il solco? Erpicherà egli le valli dietro a te?

11 Ti fiderai di lui perché la sua forza è grande? Lascerai a lui il tuo lavoro?

12 Conterai su di lui perché ti porti a casa il raccolto e ti ammucchi il grano sull’aia?

13 Lo struzzo batte allegramente le ali; ma le sue penne e le sue piume sono forse di cicogna[d]?

14 No, poiché esso abbandona sulla terra le proprie uova, le lascia scaldare sopra la sabbia.

15 Egli dimentica che un piede le potrà schiacciare, che le bestie dei campi le potranno calpestare.

16 Tratta duramente i suoi piccini, quasi non fossero suoi; la sua fatica sarà vana, ma ciò non lo turba,

17 perché Dio l’ha privato di saggezza, non gli ha impartito intelligenza.

18 Ma quando si muove e prende lo slancio, si beffa del cavallo e di chi lo cavalca.

19 Sei tu che dai al cavallo la forza? Che gli vesti il collo di una fremente criniera?

20 Sei tu che lo fai saltare come la locusta? Il fiero suo nitrito incute spavento.

21 Raspa la terra nella valle ed esulta della sua forza; si slancia incontro alle armi.

22 Disprezza la paura, non trema, non indietreggia davanti alla spada.

23 Gli risuona addosso la faretra, la folgorante lancia e la freccia.

24 Con fremente furia divora la terra. Non sta più fermo quando suona la tromba.

25 Come ode lo squillo, dice: “Aha!” e fiuta da lontano la battaglia, la voce tonante dei capi e il grido di guerra.

26 È la tua intelligenza che allo sparviere fa spiccare il volo e spiegare le ali verso il sud?

27 È forse al tuo comando che l’aquila si alza in alto e fa il suo nido nei luoghi elevati?

28 Abita nelle rocce e vi pernotta; sta sulla punta delle rupi, sulle vette scoscese;

29 di là spia la preda e i suoi occhi mirano lontano.

30 I suoi piccini si abbeverano di sangue, e dove sono i corpi morti, là essa si trova[e]».

2 Corinzi 4:13-5:10

13 Siccome abbiamo lo stesso spirito di fede, secondo ciò che è scritto: «Ho creduto, perciò ho parlato»[a], anche noi crediamo, perciò parliamo, 14 sapendo che colui che risuscitò il Signore Gesù risusciterà anche noi con Gesù[b], e ci farà comparire con voi alla sua presenza. 15 Tutto ciò infatti avviene per voi, affinché la grazia che abbonda per mezzo di un numero maggiore di persone moltiplichi il ringraziamento alla gloria di Dio.

Sofferenze momentanee e gloria futura

16 (A)Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno. 17 Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria, 18 mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.

Sappiamo infatti che se questa tenda, che è la nostra dimora terrena, viene disfatta, abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d’uomo, eterna, nei cieli. Perciò in questa tenda gemiamo, desiderando intensamente di essere rivestiti della nostra abitazione celeste, se pure saremo trovati vestiti e non nudi. Poiché noi che siamo in questa tenda gemiamo, oppressi; e perciò desideriamo non già di essere spogliati, ma di essere rivestiti, affinché ciò che è mortale sia assorbito dalla vita. Ora colui che ci ha formati per questo è Dio, il quale ci ha dato [anche] la caparra dello Spirito.

Siamo dunque sempre pieni di fiducia e sappiamo che, mentre abitiamo nel corpo, siamo assenti dal Signore (poiché camminiamo per fede e non per visione); ma siamo pieni di fiducia e preferiamo partire dal corpo e abitare con il Signore. Per questo ci sforziamo di essergli graditi, sia che abitiamo nel corpo sia che ne partiamo. 10 Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male.

Salmi 44:9-26

Ma ora ci hai respinti e coperti di vergogna

e non marci più alla testa dei nostri eserciti.

10 Tu permetti che voltiamo le spalle davanti al nemico,

quelli che ci odiano ci depredano.

11 Ci hai svenduti come pecore destinate al macello,

ci hai dispersi tra le nazioni.

12 Tu vendi il tuo popolo per pochi soldi

e non ne hai fissato un prezzo alto.

13 Ci hai esposti al disprezzo dei nostri vicini,

alle beffe e allo scherno di chi ci sta intorno.

14 Ci hai resi la favola delle nazioni;

i popoli scuotono il capo, quando si tratta di noi.

15 Il mio disonore mi sta sempre davanti,

la vergogna mi copre la faccia

16 a causa delle parole di chi m’insulta e mi oltraggia,

a causa del nemico e di quanti vogliono vendicarsi.

17 Tutto questo ci è avvenuto,

eppure non ti abbiamo dimenticato

e non siamo stati infedeli al tuo patto.

18 Il nostro cuore non si è rivolto indietro,

i nostri passi non si sono sviati dalla tua via,

19 ma tu ci hai frantumati cacciandoci in dimore di sciacalli

e hai steso su di noi l’ombra della morte.

20 Se avessimo dimenticato il nome del nostro Dio

e avessimo teso le mani verso un dio straniero,

21 Dio, forse, non l’avrebbe scoperto?

Infatti, egli conosce i pensieri più nascosti.

22 Per causa tua siamo ogni giorno messi a morte,

considerati come pecore da macello[a].

23 Risvègliati! Perché dormi, Signore?

Dèstati, non respingerci per sempre!

24 Perché nascondi il tuo volto

e ignori la nostra afflizione e la nostra oppressione?

25 Poiché l’anima nostra è abbattuta nella polvere;

il nostro corpo giace per terra.

26 Ergiti in nostro aiuto,

liberaci nella tua bontà.

Proverbi 22:13

13 Il pigro dice: «Là fuori c’è un leone; sarò ucciso per la strada».

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra