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The Daily Audio Bible

This reading plan is provided by Brian Hardin from Daily Audio Bible.
Duration: 731 days

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Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Ester 4-7

Angoscia e digiuno dei Giudei

(A)Quando Mardocheo seppe tutto quello che era stato fatto, si stracciò le vesti, si coprì di un sacco, si cosparse di cenere e uscì per la città, mandando alte e amare grida; e giunse fin davanti alla porta del re, poiché a nessuno che fosse coperto di sacco era permesso di passare per la porta del re. In ogni provincia, dovunque giungevano l’ordine del re e il suo decreto, ci fu grande angoscia tra i Giudei: digiunavano, piangevano, si lamentavano, e a molti facevano da letto il sacco e la cenere.

Le ancelle di Ester e i suoi eunuchi vennero a riferirle questa notizia. La regina ne fu molto angosciata e mandò delle vesti a Mardocheo, perché se le mettesse e si levasse di dosso il sacco; ma egli non le accettò. Allora Ester chiamò Atac, uno degli eunuchi che il re aveva messo al servizio di lei, e gli ordinò di andare da Mardocheo per domandargli che cosa questo significasse e perché agisse così. Atac si recò da Mardocheo sulla piazza della città, davanti alla porta del re. Mardocheo gli narrò tutto quello che gli era avvenuto e gli indicò la somma di denaro che Aman aveva promesso di versare al tesoro reale per far distruggere i Giudei; gli diede anche una copia del testo del decreto che era stato promulgato a Susa per il loro sterminio, affinché lo mostrasse a Ester, la informasse di tutto, e le ordinasse di presentarsi al re per domandargli grazia e per intercedere in favore del suo popolo. Atac tornò da Ester e le riferì le parole di Mardocheo.

10 Allora Ester ordinò ad Atac di andare da Mardocheo e di dirgli: 11 «Tutti i servitori del re e il popolo delle sue province sanno che se qualcuno, uomo o donna che sia, entra dal re nel cortile interno, senza essere stato chiamato, per una legge che è uguale per tutti, deve essere messo a morte, a meno che il re non stenda verso di lui il suo scettro d’oro; nel qual caso, ha salva la vita. E io sono già trenta giorni che non sono stata chiamata per andare dal re».

12 Le parole di Ester furono riferite a Mardocheo. 13 E Mardocheo fece dare a Ester questa risposta: «Non metterti in mente che tu sola scamperai fra tutti i Giudei perché sei nella casa del re. 14 Infatti se oggi tu taci, soccorso e liberazione sorgeranno per i Giudei da qualche altra parte; ma tu e la casa di tuo padre perirete; e chi sa se non sei diventata regina appunto per un tempo come questo?»

15 Allora Ester ordinò che si rispondesse a Mardocheo: 16 «Va’, raduna tutti i Giudei che si trovano a Susa, e digiunate per me, state senza mangiare e senza bere per tre giorni, notte e giorno. Anch’io con le mie ancelle digiunerò allo stesso modo; e dopo entrerò dal re, sebbene ciò sia contro la legge; e se io debbo perire, che io perisca!»

17 Mardocheo se ne andò e fece tutto quello che Ester gli aveva ordinato.

Ester dà un convito per il re e Aman

(B)Il terzo giorno Ester si mise la veste reale e si presentò nel cortile interno della casa del re, di fronte all’appartamento del re. Il re era seduto sul trono reale nella reggia, di fronte all’entrata. E quando il re vide la regina Ester in piedi nel cortile, lei si guadagnò la sua grazia. Il re stese verso Ester lo scettro d’oro che teneva in mano, ed Ester si avvicinò e toccò la punta dello scettro. Allora il re le disse: «Che hai, regina Ester? Che cosa domandi? Se anche chiedessi la metà del regno, ti sarà data». Ester rispose: «Se così piace al re, venga oggi il re con Aman al convito che ho preparato per lui». Il re disse: «Fate venire subito Aman, per fare ciò che Ester ha detto». Così il re e Aman andarono al convito che Ester aveva preparato. Mentre bevevano il vino, il re disse a Ester: «Qual è la tua richiesta? Ti sarà concessa. Che desideri? Fosse anche la metà del regno, l’avrai». Ester rispose: «Ecco la mia richiesta, ecco quel che desidero: se ho trovato grazia agli occhi del re, e se piace al re di concedermi quello che chiedo e di soddisfare il mio desiderio, venga il re con Aman anche domani al convito che io preparerò per loro, e farò come il re ha detto».

Aman cerca di far morire Mardocheo

(C)Aman uscì, quel giorno, tutto allegro e con il cuore contento; ma quando vide, alla porta del re, Mardocheo che non si alzava né si muoveva per lui, fu pieno d’ira contro Mardocheo. 10 Tuttavia Aman si contenne, se ne andò a casa e mandò a chiamare i suoi amici e Zeres, sua moglie. 11 Aman parlò loro della magnificenza delle sue ricchezze, del gran numero dei suoi figli, di tutto quello che il re aveva fatto per renderlo grande e di come l’aveva innalzato al di sopra dei prìncipi e dei servitori del re. 12 E aggiunse: «Anche la regina Ester non ha fatto venire con il re altri che me al convito che ha dato; e anche per domani sono invitato da lei con il re. 13 Ma tutto questo non mi soddisfa, finché vedrò quel Giudeo, Mardocheo, sedere alla porta del re». 14 Allora Zeres, sua moglie, e tutti i suoi amici gli dissero: «Si prepari una forca alta cinquanta cubiti[a]; e domattina di’ al re che vi si impicchi Mardocheo; poi vattene allegro al convito con il re». La cosa piacque ad Aman, che fece preparare la forca.

Onori resi a Mardocheo; Aman umiliato

(D)Quella notte il re, non potendo prendere sonno, ordinò che gli si portasse il libro delle Memorie, le Cronache; e ne fu fatta la lettura in presenza del re. Vi si trovò scritto che Mardocheo aveva denunciato Bigtana e Teres, i due eunuchi del re, guardiani dell’ingresso, i quali avevano cercato di attentare alla vita del re Assuero. Allora il re chiese: «Quale onore e quale distinzione si sono dati a Mardocheo per questo?» Quelli che servivano il re risposero: «Non si è fatto nulla per lui». Il re disse: «Chi c’è nel cortile?» C’era Aman che era venuto nel cortile esterno della casa del re, per dire al re di fare impiccare Mardocheo alla forca che egli aveva preparata per lui. I servitori del re gli risposero: «Ecco, c’è Aman nel cortile». E il re disse: «Fatelo entrare».

Aman entrò e il re gli chiese: «Che si deve fare a un uomo che il re vuole onorare?» Aman disse in cuor suo: «Chi altri vorrebbe il re onorare, se non me?» E Aman rispose al re: «Per l’uomo che il re vuole onorare si prenda la veste reale che il re suole indossare e il cavallo che il re suole cavalcare, e sulla cui testa è posta una corona reale; si consegni la veste e il cavallo a uno dei prìncipi più nobili del re; si faccia indossare quella veste all’uomo che il re vuole onorare, lo si faccia percorrere a cavallo le vie della città, e si gridi davanti a lui: “Così si fa all’uomo che il re vuole onorare!”». 10 Allora il re disse ad Aman: «Fa’ presto, prendi la veste e il cavallo, come hai detto, e fa’ a quel modo a Mardocheo, a quel Giudeo che siede alla porta del re; e non tralasciar nulla di quello che hai detto». 11 Aman prese la veste e il cavallo, fece indossare la veste a Mardocheo, gli fece percorrere a cavallo le vie della città, e gridava davanti a lui: «Così si fa all’uomo che il re vuole onorare!»

12 Poi Mardocheo tornò alla porta del re, ma Aman si affrettò ad andare a casa sua, tutto addolorato e con il capo coperto. 13 Aman raccontò a Zeres sua moglie e a tutti i suoi amici tutto quello che gli era accaduto. I suoi saggi e Zeres sua moglie gli dissero: «Se Mardocheo davanti al quale tu hai cominciato a cadere è della razza dei Giudei, tu non potrai resistergli. Soccomberai davanti a lui». 14 Mentre essi parlavano ancora con lui, giunsero gli eunuchi del re, i quali si affrettarono a condurre Aman al convito che Ester aveva preparato.

Aman denunciato da Ester e messo a morte

(E)Il re e Aman andarono dunque al convito con la regina Ester. Anche in questo secondo giorno il re disse a Ester, mentre bevevano il vino durante il convito: «Qual è la tua richiesta, o regina Ester? Ti sarà concessa. Che desideri? Fosse anche la metà del regno, l’avrai». Allora la regina Ester rispose: «Se ho trovato grazia agli occhi tuoi, o re, e se così piace al re, la mia richiesta è che mi sia donata la vita; e il mio desiderio, che mi sia donato il mio popolo. Perché io e il mio popolo siamo stati venduti per essere distrutti, uccisi, sterminati. Se fossimo stati venduti per diventare schiavi e schiave, non avrei parlato; ma il nostro avversario non potrebbe riparare al danno fatto al re con la nostra morte».

Il re Assuero prese a dire alla regina Ester: «Chi è, e dov’è colui che ha tanta presunzione da far questo?» Ester rispose: «L’avversario, il nemico, è quel malvagio di Aman». Allora Aman fu colto da terrore in presenza del re e della regina. Il re tutto adirato si alzò, e dal luogo del convito andò nel giardino del palazzo; ma Aman rimase per implorare la grazia della vita alla regina Ester, perché vedeva bene che nel suo cuore il re aveva deciso la sua rovina.

Poi il re tornò dal giardino del palazzo nel luogo dove bevevano il vino. Intanto Aman si era gettato sul divano sul quale si trovava Ester; e il re esclamò: «Vuole addirittura far violenza alla regina, davanti a me, in casa mia?» L’ordine uscì dalla bocca del re, e coprirono la faccia ad Aman; Carbona, uno degli eunuchi, disse in presenza del re: «Ecco, è perfino rizzata in casa di Aman la forca alta cinquanta cubiti[b] che Aman ha fatto preparare per Mardocheo, il quale aveva parlato per il bene del re». E il re disse: «Impiccateci lui!» 10 Così Aman fu impiccato alla forca che egli aveva preparata per Mardocheo, e l’ira del re si calmò.

1 Corinzi 12:1-26

Varietà dei doni spirituali

12 (A)Circa i doni spirituali, fratelli, non voglio che siate nell’ignoranza. Voi sapete che quando eravate pagani eravate trascinati[a] dietro agli idoli muti, secondo come vi si conduceva. Perciò vi faccio sapere che nessuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice: «Gesù è anatema!» e nessuno può dire: «Gesù è il Signore!» se non per lo Spirito Santo.

Ora vi è diversità di doni, ma vi è un medesimo Spirito. Vi è diversità di ministeri, ma non vi è che un medesimo Signore. Vi è varietà di operazioni, ma non vi è che un medesimo Dio, il quale opera tutte le cose in tutti.

Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune. Infatti a uno è data, mediante lo Spirito, parola di sapienza; a un altro, parola di conoscenza, secondo il medesimo Spirito; a un altro, fede, mediante il medesimo Spirito; a un altro, doni di guarigione, per mezzo del medesimo Spirito[b]; 10 a un altro, potenza di operare miracoli; a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di lingue e a un altro, l’interpretazione delle lingue; 11 ma tutte queste cose le opera quell’unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole.

La chiesa viene paragonata al corpo umano

12 (B)Poiché, come il corpo è uno e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, benché siano molte, formano un solo corpo, così è anche di Cristo. 13 Infatti noi tutti siamo stati battezzati in un unico Spirito[c] per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito[d].

14 Infatti il corpo non si compone di un membro solo, ma di molte membra. 15 Se il piede dicesse: «Siccome io non sono mano, non sono del corpo», non per questo non sarebbe del corpo. 16 Se l’orecchio dicesse: «Siccome io non sono occhio, non sono del corpo», non per questo non sarebbe del corpo. 17 Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l’odorato? 18 Ma ora Dio ha collocato ciascun membro nel corpo, come ha voluto. 19 Se tutte le membra fossero un unico membro, dove sarebbe il corpo? 20 Ci sono dunque molte membra, ma c’è un unico corpo; 21 l’occhio non può dire alla mano: «Non ho bisogno di te»; né il capo può dire ai piedi: «Non ho bisogno di voi». 22 Al contrario, le membra del corpo che sembrano essere più deboli sono invece necessarie; 23 e quelle parti del corpo che stimiamo essere le meno onorevoli, le circondiamo di maggior onore; le nostre parti indecorose sono trattate con maggior decoro, 24 mentre le parti nostre decorose non ne hanno bisogno; ma Dio ha formato il corpo in modo da dare maggior onore alla parte che ne mancava, 25 perché non ci fosse divisione nel corpo, ma le membra avessero la medesima cura le une per le altre. 26 Se un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui; se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono con lui.

Salmi 36

L’empio e il suo castigo

36 (A)Al direttore del coro.

Di Davide, servo del Signore.

L’iniquità parla all’empio nell’intimo del suo cuore;

non c’è timor di Dio davanti agli occhi suoi[a].

Essa lo illude

che la sua empietà non sarà scoperta né presa in odio.

Le parole della sua bocca sono iniquità e inganno;

egli rifiuta di essere giudizioso e di fare il bene.

Medita iniquità sul suo letto;

si tiene nella via che non è buona; non odia il male.

O Signore, la tua benevolenza giunge fino al cielo,

la tua fedeltà fino alle nuvole.

La tua giustizia s’innalza come le montagne più alte,

i tuoi giudizi sono profondi come il grande oceano.

O Signore, tu soccorri uomini e bestie.

O Dio, com’è preziosa la tua benevolenza!

Perciò i figli degli uomini cercano rifugio all’ombra delle tue ali,

si saziano dell’abbondanza[b] della tua casa

e tu li disseti al torrente delle tue delizie.

Poiché in te è la fonte della vita

e per la tua luce noi vediamo la luce.

10 Fa’ giungere la tua benevolenza a quelli che ti conoscono

e la tua giustizia ai retti di cuore.

11 Non mi raggiunga il piede dei superbi,

la mano degli empi non mi metta in fuga.

12 Ecco, quelli che fanno il male sono caduti;

sono atterrati, e non possono risorgere.

Proverbi 21:21-22

21 Chi ricerca la giustizia e la bontà troverà vita, giustizia e gloria.

22 Il saggio dà la scalata alla città dei forti e abbatte il baluardo in cui essa confidava.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

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