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The Daily Audio Bible

This reading plan is provided by Brian Hardin from Daily Audio Bible.
Duration: 731 days

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Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
1 Cronache 12:19-14:17

19 Allora lo Spirito rivestì Amasai, capo dei trenta, che esclamò: «Noi siamo tuoi, o Davide; e siamo con te, o figlio d’Isai! Pace, pace a te e a coloro che ti soccorrono, poiché il tuo Dio ti soccorre!» Allora Davide li accolse e li nominò capi delle sue truppe. 20 Anche degli uomini di Manasse passarono a Davide, quando questi andò con i Filistei a combattere contro Saul; ma Davide e i suoi uomini non furono d’alcun aiuto ai Filistei; poiché i prìncipi dei Filistei, dopo essersi consultati, rimandarono Davide, dicendo: «Egli passerebbe dalla parte del suo signore Saul, a prezzo delle nostre teste». 21 Quando egli tornò a Siclag, questi furono quelli di Manasse che passarono dalla sua parte: Adna, Iozabad, Iediael, Micael, Iozabad, Eliu, Silletai, capi di migliaia nella tribù di Manasse. 22 Questi uomini diedero aiuto a Davide contro le bande dei predoni, perché erano tutti uomini forti e valorosi; e furono fatti capi nell’esercito.

23 Ogni giorno veniva gente a Davide per soccorrerlo, al punto che l’accampamento divenne grande, molto grande!

Guerrieri delle dodici tribù che si recarono a Ebron per proclamarvi re Davide

24 (A)Questo è il numero degli uomini armati per la guerra che si recarono da Davide a Ebron per trasferire a lui l’autorità regale di Saul, secondo l’ordine del Signore.

25 Figli di Giuda, che portavano scudo e lancia, seimilaottocento, armati per la guerra.

26 Dei figli di Simeone, uomini forti e valorosi in guerra, settemilacento. 27 Dei figli di Levi, quattromilaseicento; 28 e Ieoiada, capo della famiglia di Aaronne, e con lui tremilasettecento uomini; 29 e Sadoc, giovane forte e valoroso, e la sua casa patriarcale, che contava ventidue capi.

30 Dei figli di Beniamino, fratelli di Saul, tremila; poiché la maggior parte di essi fino allora era rimasta fedele alla casa di Saul.

31 Dei figli di Efraim, ventimilaottocento: uomini forti e valorosi, gente di grande notorietà, divisi secondo le loro case patriarcali.

32 Della mezza tribù di Manasse, diciottomila, che furono designati per nome, per andare a proclamare re Davide.

33 Dei figli d’Issacar, capaci di capire i tempi, in modo da sapere quel che Israele doveva fare, duecento capi e tutti i loro fratelli sotto i loro ordini.

34 Di Zabulon, cinquantamila, pronti per l’esercito, equipaggiati per il combattimento di tutte le armi da guerra e pronti a impegnare l’azione con cuore risoluto.

35 Di Neftali, mille capi, e con essi trentasettemila uomini armati di scudo e lancia.

36 Dei Daniti, armati per la guerra, ventottomilaseicento.

37 Di Ascer, pronti per l’esercito e pronti a schierarsi in battaglia, quarantamila.

38 E di là dal Giordano, dei Rubeniti, dei Gaditi e della mezza tribù di Manasse, equipaggiati di tutte le armi da guerra, centoventimila. 39 Tutti questi uomini, gente di guerra, pronti a schierarsi in battaglia, giunsero a Ebron, con sincerità di cuore, per proclamare Davide re sopra tutto Israele; e anche tutto il rimanente d’Israele era unanime per proclamare re Davide. 40 Essi rimasero là tre giorni con Davide a mangiare e a bere, perché i loro fratelli avevano preparato per essi dei viveri. 41 E anche quelli che erano loro vicini, e perfino gente da Issacar, da Zabulon e da Neftali, portavano viveri sopra asini, sopra cammelli, sopra muli e sopra buoi: farina, fichi secchi, uva secca, vino, olio; conducevano buoi e pecore in abbondanza, perché c’era gioia in Israele.

L’arca deposta da Davide nella casa di Obed-Edom

13 (B)Davide tenne consiglio con i capi di migliaia e di centinaia, cioè con tutti i capi del popolo, poi disse a tutta l’assemblea d’Israele: «Se vi sembra bene, e se il Signore, il nostro Dio, l’approva, mandiamo dappertutto a dire ai nostri fratelli che sono rimasti in tutte le regioni d’Israele, e così pure ai sacerdoti e ai Leviti nelle loro città e nelle loro campagne, che si uniscano a noi; e riconduciamo qui da noi l’arca del nostro Dio; poiché non ce ne siamo occupati ai tempi di Saul». Tutta l’assemblea rispose che si facesse così poiché la cosa sembrava buona agli occhi di tutto il popolo.

Davide dunque radunò tutto Israele, dal Sicor d’Egitto fino all’ingresso di Camat, per ricondurre l’arca di Dio da Chiriat-Iearim. Davide, con tutto Israele, salì verso Baala, cioè verso Chiriat-Iearim, che appartiene a Giuda, per trasferire di là l’arca di Dio, davanti alla quale è invocato il nome del Signore, che siede su questa fra i cherubini. Posero l’arca di Dio sopra un carro nuovo, togliendola dalla casa di Abinadab; Uzza e Aio conducevano il carro. Davide e tutto Israele facevano festa davanti a Dio, a tutta forza, cantando e suonando cetre, saltèri, timpani, cembali e trombe.

Quando furono giunti all’aia di Chidon, Uzza stese la mano per reggere l’arca, perché i buoi la facevano inclinare. 10 L’ira del Signore si accese contro Uzza, e il Signore lo colpì per aver steso la mano sull’arca; e là Uzza morì davanti a Dio. 11 Davide si rattristò perché il Signore aveva colpito Uzza con un tale castigo; e quel luogo è stato chiamato Perez-Uzza[a] fino a oggi. 12 In quel giorno Davide ebbe paura di Dio e disse: «Come farò a portare a casa mia l’arca di Dio?» 13 Davide non ritirò l’arca presso di sé, nella città di Davide, ma la fece portare in casa di Obed-Edom di Gat. 14 L’arca di Dio rimase tre mesi presso la famiglia di Obed-Edom, in casa di lui; e il Signore benedisse la casa di Obed-Edom e tutto quello che gli apparteneva.

Vittorie di Davide sui Filistei

14 (C)Chiram, re di Tiro, inviò a Davide dei messaggeri, del legname di cedro, dei muratori e dei falegnami, per costruirgli una casa. Allora Davide riconobbe che il Signore lo stabiliva saldamente come re d’Israele, poiché la sua dignità regale era grandemente esaltata per amore d’Israele, del popolo di Dio.

Davide si prese altre mogli ancora a Gerusalemme e generò ancora figli e figlie. Questi sono i nomi dei figli che gli nacquero a Gerusalemme: Sammua, Sobab, Natan, Salomone, Ibar, Elisua, Elpelet, Noga, Nefeg, Iafia, Elisama, Beeliada ed Elifelet.

(D)Quando i Filistei ebbero udito che Davide era stato unto re di tutto Israele, salirono tutti in cerca di lui; e Davide, saputolo, uscì loro incontro. I Filistei giunsero e occuparono la valle di Refaim. 10 Allora Davide consultò Dio, dicendo: «Dovrò salire contro i Filistei? Li darai nelle mie mani?» Il Signore gli rispose: «Sali, e li darò nelle tue mani». 11 I Filistei dunque salirono a Baal-Perasim, dove Davide li sconfisse, e disse: «Dio ha infranto i miei nemici per mano mia come si infrangono le acque». Perciò fu dato a quel luogo il nome di Baal-Perasim[b]. 12 I Filistei lasciarono in quel luogo i loro dèi che, per ordine di Davide, furono dati alle fiamme.

13 Poi i Filistei tornarono a occupare quella valle. 14 Davide consultò di nuovo Dio; e Dio gli disse: «Non salire dietro a loro; allontànati e gira loro intorno; giungerai su di loro dal lato dei gelsi. 15 Quando udrai un rumore di passi tra le vette dei gelsi, esci subito all’attacco, perché Dio marcerà alla tua testa per sconfiggere l’esercito dei Filistei». 16 Davide fece come Dio gli aveva comandato, e gli Israeliti sconfissero l’esercito dei Filistei da Gabaon a Ghezer.

17 La fama di Davide si sparse per tutti i paesi, e il Signore fece in modo che egli incutesse spavento a tutti i popoli.

Romani 1:1-17

Indirizzo e saluti(A)

(B)Paolo, servo di Cristo Gesù, chiamato a essere apostolo, messo a parte per il vangelo di Dio, che egli aveva già promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sante Scritture riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne, dichiarato Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santità mediante la risurrezione dai morti; cioè Gesù Cristo, nostro Signore, per mezzo del quale abbiamo ricevuto grazia e apostolato perché si ottenga l'ubbidienza della fede fra tutti gli stranieri, per il suo nome – fra i quali siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo – a quanti sono in Roma, amati da Dio, chiamati santi, grazia a voi e pace da Dio nostro Padre, e dal Signore Gesù Cristo.

I sentimenti di Paolo verso i cristiani di Roma

(C)Prima di tutto rendo grazie al mio Dio per mezzo di Gesù Cristo riguardo a tutti voi, perché la vostra fede è divulgata in tutto il mondo. Dio, che servo nel mio spirito annunciando il vangelo del Figlio suo, mi è testimone che faccio continuamente menzione di voi 10 chiedendo sempre nelle mie preghiere che in qualche modo finalmente, per volontà di Dio, io riesca a venire da voi. 11 Infatti desidero vivamente vedervi per comunicarvi qualche dono, affinché siate fortificati; 12 o meglio, perché quando sarò tra di voi ci confortiamo a vicenda mediante la fede che abbiamo in comune, voi e io.

13 Non voglio che ignoriate, fratelli, che molte volte mi sono proposto di recarmi da voi (ma finora ne sono stato impedito) per avere qualche frutto anche tra di voi, come fra le altre nazioni. 14 Io sono debitore verso i Greci come verso i barbari, verso i sapienti come verso gli ignoranti; 15 così, per quanto dipende da me, sono pronto ad annunciare il vangelo anche a voi che siete a Roma.

Giustizia attraverso la fede, tema della lettera

16 (D)Infatti non mi vergogno del vangelo [di Cristo]; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco; 17 poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, com’è scritto: «Il giusto per fede vivrà[a]».

Salmi 9:13-20

13 Abbi pietà di me, o Signore!

Vedi come mi affliggono quelli che mi odiano,

o tu che mi fai risalire dalle porte della morte,

14 affinché io racconti le tue lodi.

Alle porte della figlia di Sion[a] festeggerò per la tua salvezza.

15 Le nazioni sono sprofondate nella fossa che avevano fatta;

il loro piede è stato preso nella rete che avevano tesa.

16 Il Signore s’è fatto conoscere, ha fatto giustizia;

l’empio è caduto nella trappola

tesa con le proprie mani. [Interludio. Pausa]

17 Gli empi se ne andranno al soggiorno dei morti,

sì, tutte le nazioni che dimenticano Dio.

18 Certamente il povero non sarà dimenticato per sempre,

né la speranza dei miseri resterà delusa in eterno.

19 Ergiti, o Signore! Non lasciare che prevalga il mortale;

siano giudicate le nazioni in tua presenza.

20 O Signore, infondi spavento in loro;

i popoli riconoscano che sono mortali. [Pausa]

Proverbi 19:4-5

Le ricchezze procurano gran numero di amici, ma il povero è abbandonato anche dal suo compagno.

Il falso testimone non rimarrà impunito, chi spaccia menzogne non avrà scampo.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

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