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The Daily Audio Bible

This reading plan is provided by Brian Hardin from Daily Audio Bible.
Duration: 731 days

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Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
2 Re 20:1-22:2

Malattia e guarigione di Ezechia

20 (A)In quel tempo Ezechia si ammalò di una malattia che doveva condurlo alla morte. Il profeta Isaia, figlio di Amots, andò da lui e gli disse: «Così parla il Signore: “Da’ i tuoi ordini alla tua casa, perché tu morirai; non guarirai”».

Allora Ezechia voltò la faccia verso il muro e pregò il Signore, dicendo: «Signore ricòrdati, ti prego, che ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro, e che ho fatto ciò che è bene ai tuoi occhi». Ezechia scoppiò in un gran pianto.

Isaia non era ancora giunto al centro della città, quando la parola del Signore gli fu rivolta in questi termini: «Torna indietro e di’ a Ezechia, principe del mio popolo: “Così parla il Signore, Dio di Davide, tuo padre: ‘Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime; ecco, io ti guarisco; fra tre giorni salirai alla casa del Signore. Aggiungerò alla tua vita quindici anni, libererò te e questa città dalle mani del re d’Assiria e proteggerò questa città per amore di me stesso e per amore di Davide, mio servo’”».

Isaia disse: «Prendete un impiastro di fichi secchi!» Lo presero e lo misero sull’ulcera, e il re guarì.

Ezechia aveva detto a Isaia: «Da quale segno riconoscerò che il Signore mi guarirà e che fra tre giorni salirò alla casa del Signore E Isaia gli aveva risposto: «Eccoti da parte del Signore il segno da cui riconoscerai che il Signore adempirà la parola che ha pronunciata: “Vuoi tu che l’ombra si allunghi per dieci gradini ovvero retroceda di dieci gradini?”» 10 Ezechia rispose: «È facile che l’ombra s’allunghi per dieci gradini. No! L’ombra retroceda piuttosto di dieci gradini!» 11 Il profeta Isaia invocò il Signore, il quale fece retrocedere l’ombra di dieci gradini sui gradini di Acaz, sui quali era discesa.

Arrivo di un’ambasciata da Babilonia

12 (B)In quel tempo Berodac-Baladan, figlio di Baladan, re di Babilonia, mandò una lettera e un dono a Ezechia, perché aveva sentito che Ezechia era stato ammalato. 13 Ezechia diede udienza agli ambasciatori e mostrò loro le stanze dov’erano tutte le sue cose preziose, l’argento, l’oro, gli aromi, gli oli finissimi, il suo arsenale e tutto quello che si trovava nei suoi magazzini; non vi fu cosa, nel suo palazzo e in tutti i suoi domini, che Ezechia non mostrasse loro.

14 Allora il profeta Isaia andò dal re Ezechia e gli disse: «Che hanno detto quegli uomini? Da dove sono venuti?» Ezechia rispose: «Sono venuti da un paese lontano, da Babilonia». 15 Isaia disse: «Che hanno visto in casa tua?» Ezechia rispose: «Hanno visto tutto quello che c’è in casa mia; non c’è nulla nei miei tesori, che io non abbia mostrato loro». 16 Allora Isaia disse a Ezechia: «Ascolta la parola del Signore: 17 “Ecco, verranno giorni in cui tutto quello che c’è in casa tua e tutto quello che i tuoi padri hanno accumulato fino a oggi sarà trasportato a Babilonia e non ne rimarrà nulla”, dice il Signore. 18 “Saranno presi anche alcuni dei tuoi figli, generati da te, per farne degli eunuchi nel palazzo del re di Babilonia”». 19 Ezechia rispose a Isaia: «La parola del Signore che tu hai pronunciata è buona». Poi aggiunse: «Sì, se almeno vi sarà pace e sicurezza durante la mia vita».

20 Il rimanente delle azioni di Ezechia, tutte le sue prodezze e la costruzione del serbatoio e dell’acquedotto per portare l’acqua in città, sono cose scritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda.

21 Ezechia si addormentò con i suoi padri, e Manasse, suo figlio, regnò al suo posto.

Idolatria di Manasse, re di Giuda

21 (C)Manasse aveva dodici anni quando cominciò a regnare, e regnò cinquantacinque anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Chefsiba.

Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore seguendo le abominazioni delle nazioni che il Signore aveva scacciate davanti ai figli d’Israele. Ricostruì gli alti luoghi che Ezechia suo padre aveva demoliti, costruì altari a Baal, fece un idolo di Astarte, come aveva fatto Acab, re d’Israele, e adorò tutto l’esercito del cielo e lo servì. Costruì pure altari ad altri dèi nella casa del Signore, riguardo alla quale il Signore aveva detto: «In Gerusalemme io porrò il mio nome». Costruì altari a tutto l’esercito del cielo nei due cortili della casa del Signore. Fece passare suo figlio per il fuoco, si diede alla magia e agli incantesimi e nominò degli evocatori di spiriti e degli indovini; si abbandonò completamente a fare ciò che è male agli occhi del Signore, provocando la sua ira. Mise l’idolo di Astarte, che aveva fatto, nella casa della quale il Signore aveva detto a Davide e a suo figlio Salomone: «In questa casa e a Gerusalemme, che io ho scelta fra tutte le tribù d’Israele, porrò il mio nome per sempre; e non permetterò più che il piede d’Israele vada errando fuori dal paese che io diedi ai suoi padri, purché essi mettano in pratica tutto quello che ho loro comandato e tutta la legge che il mio servo Mosè ha loro prescritta». Ma essi non ubbidirono, e Manasse li indusse a far peggio delle nazioni che il Signore aveva distrutte davanti ai figli d’Israele.

10 Il Signore parlò per mezzo dei suoi servi, i profeti, in questi termini: 11 «Poiché Manasse, re di Giuda, ha commesso queste azioni abominevoli e ha fatto peggio di quanto fecero mai gli Amorei, prima di lui, e mediante i suoi idoli ha fatto peccare anche Giuda, 12 così dice il Signore, Dio d’Israele: “Io faccio venire su Gerusalemme e su Giuda tali sciagure, che chiunque ne udrà parlare rimarrà stordito. 13 Stenderò su Gerusalemme la stessa cordicella usata per Samaria e la livella usata per la casa di Acab; e ripulirò Gerusalemme come si ripulisce un piatto, che una volta lavato si capovolge. 14 E abbandonerò il resto della mia eredità; li darò nelle mani dei loro nemici e diverrano preda e bottino di tutti i loro nemici, 15 perché hanno fatto ciò che è male agli occhi miei, e hanno provocato il mio sdegno dal giorno che i loro padri uscirono dall’Egitto fino a oggi”».

16 Manasse inoltre sparse moltissimo sangue innocente, tanto da riempirne Gerusalemme da un’estremità all’altra; senza contare i peccati che fece commettere a Giuda, facendo ciò che è male agli occhi del Signore.

17 Il rimanente delle azioni di Manasse, tutto quello che fece e i peccati che commise, è scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda.

18 Manasse si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nel giardino della sua casa, nel giardino di Uzza; e Amon, suo figlio, regnò al suo posto.

Amon, re di Giuda

19 (D)Amon aveva ventidue anni quando cominciò a regnare, e regnò due anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Mesullemet, figlia di Carus, da Iotba.

20 Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, come aveva fatto Manasse suo padre; 21 imitò la condotta di suo padre, servì quegli idoli che aveva servito suo padre e li adorò; 22 abbandonò il Signore, Dio dei suoi padri, e non camminò per la via del Signore. 23 I servitori di Amon organizzarono una congiura contro di lui e uccisero il re in casa sua. 24 Ma il popolo del paese fece morire tutti quelli che avevano cospirato contro il re Amon e fece re, al suo posto, Giosia, suo figlio.

25 Il rimanente delle azioni compiute da Amon è scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda.

26 Egli fu sepolto nel suo sepolcro, nel giardino di Uzza; e Giosia, suo figlio, regnò al suo posto.

Giosia, re di Giuda. Restaurazione del tempio

22 (E)Giosia aveva otto anni quando cominciò a regnare, e regnò trentun anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Iedida, figlia di Adaia, da Boscat.

Egli fece ciò che è giusto agli occhi del Signore e camminò in tutto e per tutto per la via di Davide suo padre, senza scostarsene né a destra né a sinistra.

Atti 21:18-36

18 Il giorno seguente Paolo si recò con noi da Giacomo; e vi si trovarono tutti gli anziani. 19 Dopo averli salutati, Paolo si mise a raccontare dettagliatamente quello che Dio aveva fatto tra i pagani, per mezzo del suo servizio. 20 Ed essi, dopo averlo ascoltato, glorificavano Dio[a]. Poi gli dissero: «Fratello, tu vedi quante migliaia[b] di Giudei hanno creduto; e tutti sono zelanti per la legge. 21 Ora sono stati informati su di te che vai insegnando a tutti i Giudei sparsi tra i pagani ad abbandonare Mosè, e dicendo di non circoncidere più i loro figli e di non conformarsi più ai riti. 22 E allora? Sicuramente [molti di loro si raduneranno, perché] verranno a sapere che tu sei venuto. 23 Fa’ dunque quello che ti diciamo: noi abbiamo quattro uomini che hanno fatto un voto; 24 prendili con te, purìficati con loro e paga le spese per loro affinché possano radersi il capo; così tutti conosceranno che non c’è niente di vero nelle informazioni che hanno ricevute sul tuo conto, ma che tu pure osservi la legge. 25 Quanto ai pagani che hanno creduto, noi abbiamo scritto decretando che [non osservino alcuna cosa del genere, ma che] si astengano dalle cose sacrificate agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalla fornicazione». 26 Allora Paolo, il giorno seguente, prese con sé quegli uomini e, dopo essersi purificato con loro, entrò nel tempio annunciando di voler compiere i giorni della purificazione, fino alla presentazione dell’offerta per ciascuno di loro.

Paolo è arrestato nel tempio

27 (A)Quando i sette giorni stavano per compiersi, i Giudei dell’Asia, vedendolo nel tempio, aizzarono tutta la folla e gli misero le mani addosso, gridando: 28 «Israeliti[c], venite in aiuto: questo è l’uomo che va predicando a tutti e dappertutto contro il popolo, contro la legge e contro questo luogo; e, oltre a ciò, ha condotto anche dei Greci nel tempio e ha profanato questo santo luogo». 29 Infatti, prima[d] avevano veduto Trofimo di Efeso in città con Paolo, e pensavano che egli lo avesse condotto nel tempio.

30 Tutta la città fu in agitazione e si fece un assembramento di gente; afferrato Paolo, lo trascinarono fuori dal tempio, e subito le porte furono chiuse. 31 Mentre cercavano di ucciderlo, fu riferito al tribuno della coorte che tutta Gerusalemme era in subbuglio. 32 Ed egli, presi immediatamente dei soldati e dei centurioni, si precipitò verso i Giudei, i quali, vedendo il tribuno e i soldati, cessarono di battere Paolo. 33 Allora il tribuno si avvicinò, prese Paolo e ordinò che fosse legato con due catene; poi domandò chi fosse e che cosa avesse fatto. 34 E nella folla gli uni gridavano una cosa e gli altri un’altra; per cui, non potendo sapere nulla di certo a causa della confusione, ordinò che fosse condotto nella fortezza[e]. 35 Quando Paolo arrivò alla gradinata dovette, per la violenza della folla, essere portato di peso dai soldati, 36 perché una marea di gente incalzava, gridando: «A morte!»

Salmi 150

Lode suprema a Dio

150 (A)Alleluia.

Lodate Dio nel suo santuario,

lodatelo nella distesa dove risplende la sua potenza.

Lodatelo per le sue gesta,

lodatelo secondo la sua somma grandezza.

Lodatelo con il suono della tromba,

lodatelo con il saltèrio e la cetra.

Lodatelo con il timpano e le danze,

lodatelo con gli strumenti a corda e con il flauto.

Lodatelo con cembali risonanti,

lodatelo con cembali squillanti.

Ogni creatura che respira lodi il Signore.

Alleluia.

Proverbi 18:9-10

Anche colui che è sfaticato nel suo lavoro è fratello del dissipatore.

10 Il nome del Signore è una forte torre; il giusto vi corre e vi trova un alto rifugio.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

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