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Chronological

Read the Bible in the chronological order in which its stories and events occurred.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
2 Samuele 24

Il censimento d’Israele. La peste

24 (A)Il Signore si accese di nuovo d’ira contro Israele e incitò Davide contro il popolo, dicendo: «Va’ e fa’ il censimento d’Israele e di Giuda».

Il re disse a Ioab, che era capo dell’esercito e che era con lui: «Gira per tutte le tribù d’Israele, da Dan fino a Beer-Sceba, e fate il censimento del popolo perché io ne sappia il numero». Ioab rispose al re: «Il Signore, il Dio tuo, renda il popolo cento volte più numeroso di quello che è, e faccia sì che gli occhi del re mio signore, possano vederlo! Ma perché il re mio signore prende piacere nel far questo?» Ma l’ordine del re prevalse contro Ioab e contro i capi dell’esercito, e Ioab e i capi dell’esercito partirono dalla presenza del re per andare a fare il censimento del popolo d’Israele.

Passarono il Giordano e si accamparono ad Aroer, a destra della città che è in mezzo alla valle di Gad, e presso Iazer. Poi andarono in Galaad e nel paese di Tatim-Odsi; poi andarono a Dan-Iaan e nei dintorni di Sidon; andarono alla fortezza di Tiro e in tutte le città degli Ivvei e dei Cananei, e finirono con la regione meridionale di Giuda, a Beer-Sceba. Percorsero così tutto il paese, e dopo nove mesi e venti giorni tornarono a Gerusalemme. Ioab fornì al re la cifra del censimento del popolo; c’erano in Israele ottocentomila uomini forti, atti a portare le armi; e in Giuda, cinquecentomila.

10 (B)Dopo che Davide ebbe fatto il censimento del popolo, provò un rimorso al cuore e disse al Signore: «Ho gravemente peccato in quel che ho fatto; ma ora, o Signore, perdona l’iniquità del tuo servo, perché ho agito con grande stoltezza».

11 Quando Davide si alzò la mattina, la parola del Signore fu così rivolta al profeta Gad, il veggente di Davide: 12 «Va’ a dire a Davide: “Così dice il Signore: ‘Io ti propongo tre cose: scegline una e quella ti farò’”». 13 Gad andò dunque da Davide, gli riferì questo e disse: «Vuoi sette anni[a] di carestia nel tuo paese, oppure tre mesi di fuga davanti ai tuoi nemici che t’inseguono, oppure tre giorni di peste nel tuo paese? Ora rifletti e vedi che cosa devo rispondere a colui che mi ha mandato». 14 Davide disse a Gad: «Io sono in una grande angoscia! Ebbene, cadiamo nelle mani del Signore, perché le sue compassioni sono immense; ma che io non cada nelle mani degli uomini!»

15 Così il Signore mandò la peste in Israele, da quella mattina fino al tempo fissato; da Dan a Beer-Sceba morirono settantamila persone del popolo. 16 Come l’angelo stendeva la sua mano su Gerusalemme per distruggerla, il Signore si pentì della calamità che egli aveva inflitta e disse all’angelo che distruggeva il popolo: «Basta! Ritira ora la tua mano!» L’angelo del Signore si trovava presso l’aia di Arauna[b], il Gebuseo. 17 Davide, vedendo l’angelo che colpiva il popolo, disse al Signore: «Sono io che ho peccato; sono io che ho agito da empio; queste pecore che hanno fatto? La tua mano si volga dunque contro di me e contro la casa di mio padre!»

Sacrificio offerto da Davide

18 (C)Quel giorno Gad andò da Davide e gli disse: «Sali, erigi un altare al Signore nell’aia di Arauna, il Gebuseo». 19 Davide salì, secondo la parola di Gad, come il Signore aveva comandato. 20 Arauna guardò e vide il re e i suoi servitori che si dirigevano verso di lui; Arauna uscì e si prostrò davanti al re, con la faccia a terra. 21 Poi Arauna disse: «Perché il re mio signore viene dal suo servo?» Davide rispose: «Per comprare da te quest’aia e costruirvi un altare al Signore, affinché il flagello cessi d’infierire sul popolo». 22 Arauna disse a Davide: «Il re mio signore prenda e offra quello che gli piacerà! Ecco i buoi per l’olocausto; gli attrezzi per trebbiare e i gioghi dei buoi serviranno da legna. 23 Tutte queste cose, o re, Arauna te le dà». Poi Arauna disse al re: «Il Signore, il tuo Dio, ti sia propizio!» 24 Ma il re rispose ad Arauna: «No, io comprerò da te queste cose per il loro prezzo e non offrirò al Signore, al mio Dio, olocausti che non mi costino nulla». Davide comprò l’aia e i buoi per cinquanta sicli d’argento; 25 costruì là un altare al Signore e offrì olocausti e sacrifici di riconoscenza. Così il Signore fu placato verso il paese, e il flagello cessò d’infierire sul popolo.

1 Cronache 21-22

Censimento d’Israele

21 (A)Satana si mosse contro Israele e incitò Davide a fare il censimento d’Israele. Davide disse a Ioab e ai capi del popolo: «Andate, fate il censimento degli Israeliti da Beer-Sceba fino a Dan e venite a riferirmene il risultato, perché io ne sappia il numero». Ioab rispose: «Il Signore renda il suo popolo cento volte più numeroso di quello che è! Ma, o re, mio signore, non sono forse tutti servi del mio signore? Perché il mio signore domanda questo? Perché rendere così Israele colpevole?» Ma l’ordine del re prevalse contro Ioab. Ioab dunque partì, percorse tutto Israele, poi tornò a Gerusalemme. Ioab fornì a Davide la cifra del censimento del popolo: c’erano in tutto Israele un milione e centomila uomini abili alle armi; e in Giuda quattrocentosettantamila uomini abili alle armi. Ioab non aveva fatto il censimento di Levi e di Beniamino come degli altri, perché l’ordine del re era per lui abominevole.

La peste in Israele

(B)Questo dispiacque a Dio, che perciò colpì Israele. E Davide disse a Dio: «Io ho gravemente peccato in ciò che ho fatto; ma ora ti prego, perdona l’iniquità del tuo servo, perché io ho agito con grande stoltezza».

Il Signore parlò così a Gad, il veggente di Davide: 10 «Va’ a dire a Davide: “Così dice il Signore: Io ti propongo tre cose; scegline una, e quella ti farò”». 11 Gad andò dunque da Davide e gli disse: «Così dice il Signore: “Scegli quello che vuoi: 12 o tre anni di carestia, o tre mesi durante i quali i tuoi avversari facciano scempio di te e ti raggiunga la spada dei tuoi nemici, oppure tre giorni di spada del Signore, ossia di peste nel paese, durante i quali l’angelo del Signore porterà la distruzione in tutto il territorio d’Israele”. Ora, vedi che cosa io debba rispondere a colui che mi ha mandato». 13 Davide disse a Gad: «Io sono in grande angoscia! Ebbene, che io cada nelle mani del Signore, perché le sue compassioni sono immense; ma che io non cada nelle mani degli uomini!»

14 Così il Signore mandò la peste in Israele; e morirono settantamila Israeliti. 15 Dio mandò un angelo a Gerusalemme per distruggerla; e come questi si disponeva a distruggerla, il Signore gettò su di lei lo sguardo, si pentì della calamità che aveva inflitta e disse all’angelo distruttore: «Basta, ritira ora la tua mano!» L’angelo del Signore si trovava presso l’aia di Ornan[a], il Gebuseo. 16 Davide, alzando gli occhi, vide l’angelo del Signore che stava fra terra e cielo, tenendo in mano una spada sguainata, vòlta verso Gerusalemme. Allora Davide e gli anziani, coperti di sacchi, si gettarono con la faccia a terra. 17 E Davide disse a Dio: «Non sono io quello che ordinò il censimento del popolo? Sono io che ho peccato e che ho agito con tanta malvagità; ma queste pecore che hanno fatto? Ti prego, Signore, mio Dio, si volga la tua mano contro di me e contro la casa di mio padre, ma non contro il tuo popolo per colpirlo con il flagello!»

18 Allora l’angelo del Signore ordinò a Gad di dire a Davide che salisse a erigere un altare al Signore nell’aia di Ornan, il Gebuseo. 19 Davide salì, secondo la parola che Gad aveva pronunciata nel nome del Signore. 20 Ornan, voltandosi, vide l’angelo; e i suoi quattro figli che erano con lui si nascosero. Ornan stava battendo il grano. 21 Quando Davide giunse presso Ornan, Ornan guardò e vide Davide; e, uscito dall’aia, si prostrò davanti a Davide con la faccia a terra. 22 Allora Davide disse a Ornan: «Dammi il terreno di quest’aia, perché io vi costruisca un altare al Signore; dammelo per tutto il prezzo che vale, affinché il flagello cessi d’infierire sul popolo». 23 Ornan disse a Davide: «Prendilo, e il re, mio signore, faccia quello che pare bene ai suoi occhi; guarda, io ti do i buoi per gli olocausti, gli attrezzi per trebbiare come legna e il grano per l’offerta; tutto ti do». 24 Ma il re Davide disse a Ornan: «No, io comprerò da te queste cose per il loro intero prezzo; poiché io non offrirò al Signore ciò che è tuo, né offrirò un olocausto che non mi costi nulla». 25 E Davide diede a Ornan come prezzo del luogo il peso di seicento sicli d’oro; 26 poi costruì in quel luogo un altare al Signore, offrì olocausti e sacrifici di riconoscenza e invocò il Signore, il quale gli rispose mediante il fuoco, che discese dal cielo sull’altare dell’olocausto.

27 Poi il Signore comandò all’angelo di rimettere la spada nel fodero.

28 In quel tempo Davide, vedendo che il Signore lo aveva esaudito nell’aia di Ornan il Gebuseo, offriva in tal luogo dei sacrifici. 29 Il tabernacolo del Signore, che Mosè aveva costruito nel deserto, e l’altare degli olocausti si trovavano allora sull’alto luogo di Gabaon. 30 Davide non poteva andare davanti a quell’altare a cercare Dio per lo spavento che gli aveva causato la spada dell’angelo del Signore.

Preparativi di Davide per la costruzione del tempio

22 (C)Davide disse: «Qui sarà la casa di Dio, del Signore, e qui sarà l’altare degli olocausti per Israele».

Davide ordinò che si radunassero gli stranieri che erano nel paese d’Israele e incaricò gli scalpellini di lavorare le pietre da taglio per la costruzione della casa di Dio. Davide preparò pure del ferro in abbondanza per i chiodi e per i battenti delle porte e per le spranghe, una quantità di bronzo di peso incalcolabile e del legname di cedro da non potersi contare; perché i Sidoni e i Tiri avevano portato a Davide legname di cedro in abbondanza. Davide diceva: «Salomone, mio figlio, è giovane, di tenera età, e la casa che si deve costruire al Signore sarà talmente magnifica da acquistarsi fama e gloria in tutti i paesi; io voglio dunque fare dei preparativi per lui». Così Davide preparò materiale in abbondanza, prima di morire.

(D)Poi chiamò Salomone, suo figlio, e gli ordinò di costruire una casa al Signore, Dio d’Israele.

Davide disse a Salomone: «Figlio mio, io stesso avevo in cuore di costruire una casa al nome del Signore, del mio Dio; ma la parola del Signore mi fu rivolta, e mi fu detto: “Tu hai sparso molto sangue e hai fatto grandi guerre; tu non costruirai una casa al mio nome, poiché hai sparso molto sangue sulla terra, davanti a me. Ma ecco, ti nascerà un figlio che sarà uomo di pace, e io gli darò tranquillità, liberandolo da tutti i suoi nemici circostanti. Salomone[b] sarà il suo nome; io concederò pace e tranquillità a Israele durante la vita di lui. 10 Egli costruirà una casa al mio nome; egli mi sarà figlio e io gli sarò padre; e renderò stabile il trono del suo regno sopra Israele per sempre”.

11 Ora, figlio mio, il Signore sia con te, perché tu prosperi e possa costruire la casa del Signore tuo Dio, secondo quanto egli ha detto di te. 12 Solamente, il Signore ti dia senno e intelligenza e ti costituisca sopra Israele, per osservare la legge del Signore tuo Dio. 13 Allora prospererai, se ti applichi a mettere in pratica le leggi e i precetti che il Signore prescrisse a Mosè per Israele. Sii forte e coraggioso; non temere e non ti sgomentare. 14 Ora ecco, io, con le mie fatiche, ho preparato per la casa del Signore centomila talenti d’oro, un milione di talenti d’argento e una quantità di bronzo e di ferro da non potersi pesare, tanto è abbondante; ho pure preparato legname e pietre; e tu ve ne potrai aggiungere ancora. 15 Tu hai presso di te operai in abbondanza: scalpellini, muratori, falegnami e ogni sorta di uomini esperti in qualunque specie di lavoro. 16 Quanto all’oro, all’argento, al bronzo, al ferro, ce n’è una quantità incalcolabile. Àlzati dunque, mettiti all’opera, e il Signore sia con te».

17 Davide ordinò pure a tutti i capi d’Israele di aiutare suo figlio Salomone, e disse loro: 18 «Il Signore vostro Dio non è forse con voi, e non vi ha dato tranquillità tutto intorno? Infatti egli mi ha dato nelle mani gli abitanti del paese, e il paese è assoggettato al Signore e al suo popolo. 19 Disponete dunque il vostro cuore e l’anima vostra a cercare il Signore vostro Dio; poi alzatevi e costruite il santuario di Dio, il Signore, per trasferire l’arca del patto del Signore e gli utensili consacrati a Dio nella casa che dev’essere costruita al nome del Signore».

Salmi 30

Espressioni di lode per la liberazione

30 (A)Salmo. Cantico per l’inaugurazione della casa.

Di Davide.

Io ti esalto, o Signore, perché m’hai portato in alto

e non hai permesso che i miei nemici si rallegrassero di me.

O Signore, Dio mio,

io ho gridato a te e tu m’hai guarito.

O Signore, tu hai fatto risalire l’anima mia dal soggiorno dei morti,

tu m’hai ridato la vita perché io non scendessi nella tomba.

Salmeggiate al Signore, voi suoi fedeli,

celebrate la sua santità.

Poiché l’ira sua è solo per un momento,

ma la sua benevolenza è per tutta una vita.

La sera ci accompagna il pianto;

ma la mattina viene la gioia.

Quanto a me, nella mia prosperità, dicevo:

«Non sarò mai smosso».

O Signore, per la tua benevolenza avevi reso forte il mio monte;

tu nascondesti il tuo volto, e io rimasi smarrito.

Ho gridato a te, o Signore;

ho supplicato il Signore dicendo:

«Che profitto avrai dal mio sangue se io scendo nella tomba?

Potrebbe la polvere celebrarti, predicare la tua verità?»

10 Ascolta, o Signore, e abbi pietà di me;

o Signore, sii tu il mio aiuto!

11 Tu hai mutato il mio dolore in danza;

hai sciolto il mio cilicio e mi hai rivestito di gioia,

12 perché io[a] possa salmeggiare a te, senza mai tacere.

O Signore, Dio mio, io ti celebrerò per sempre.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra