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Chronological

Read the Bible in the chronological order in which its stories and events occurred.
Duration: 365 days
La Bibbia della Gioia (BDG)
Version
Giacomo 1-5

Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo saluta tutti i cristiani di origine ebraica dispersi per il mondo.

Le difficoltà formano il carattere

Cari fratelli, pensate che la vostra vita sia piena di difficoltà e tentazioni? Allora, siatene felici, perché le difficoltà della vita aumentano la costanza. Lasciate, allora, che la vostra costanza cresca fino a raggiungere la perfezione, in modo che voi diventiate cristiani perfetti sotto ogni aspetto.

Se qualcuno di voi ha bisogno di saggezza, la chieda a Dio e lʼotterrà, perché il Signore dà a tutti generosamente e senza rinfacciare. Ma quando chiedete, fatelo con fede, senza avere dubbi, perché chi dubita è come unʼonda del mare, sospinta qua e là dal vento. 7-8 Se prima imboccate una strada e poi unʼaltra, insomma, se siete indecisi e non chiedete con fede, non illudetevi di ricevere qualcosa dal Signore!

Poveri e ricchi

Il cristiano di bassa condizione sociale sia consapevole di essere importante agli occhi di Dio. 10-11 Il ricco, invece, deve essere contento che le sue ricchezze non significhino niente per il Signore, perché anchʼegli presto passerà via, come un fiore di campo. La sua bellezza appassisce non appena sʼalza il sole infuocato dellʼestate che fa seccare lʼerba. Così anche i ricchi: moriranno e lasceranno dietro di sé tutte le loro imprese.

12 Beato lʼuomo che non si perde dʼanimo e non commette il male quando è tentato, perché, quando avrà superato la prova, otterrà come ricompensa la corona della vita, che Dio ha promesso a quelli che lo amano. 13 Ma se qualcuno è tentato a fare il male non deve dire: «È Dio che mi tenta!» Perché Dio non può essere tentato dal male e non tenta nessuno. 14 In realtà ognuno è tentato dal proprio cattivo desiderio che lo attrae e lo seduce: 15 poi, dopo che il desiderio ha concepito, partorisce il peccato; e il peccato, quando è pienamente cresciuto, partorisce la morte. 16 Perciò, cari fratelli, non lasciatevi ingannare!

17 Invece, ogni cosa buona e perfetta ci viene dal Padre, il creatore delle stelle che non muta come le ombre che cambiano con il progredire del giorno. E Dio non cambia mai: non può pentirsi e mettersi a produrre tenebre, anziché luce. 18 Di sua volontà ci ha generato, per mezzo della verità della sua parola; così egli ha voluto che noi fossimo come primizie fra tutte le sue creature.

19 Cari fratelli, non dimenticate mai che è meglio ascoltare molto, parlare poco e non adirarsi; 20 perché chi è in collera non può far niente che sia giusto secondo Dio. 21 Liberatevi, quindi, da tutto ciò che è sporco e cattivo e accogliete con sottomissione la parola di Dio che è stata seminata nel vostro cuore e può salvare la vostra anima.

22 Ma mettetela in pratica questa parola, non vi limitate ad ascoltarla, ingannando voi stessi con falsi ragionamenti! 23 Perché se uno ascolta la parola, senza metterla in pratica, è simile a uno che si guarda allo specchio: 24 vede la sua faccia così comʼè, poi se ne va, e subito si dimentica comʼera. 25 Chi, invece, fissa il proprio sguardo nella legge perfetta di Dio, che è la legge che porta alla libertà, non soltanto se ne ricorderà, ma la metterà in pratica, e Dio gli darà grandi benedizioni in tutto ciò che farà.

26 Chi dice di essere cristiano, ma non tiene a freno la lingua, non fa che ingannare se stesso: la sua religione non gli servirà a niente. 27 Il cristiano che è puro e senza macchia, secondo Dio Padre, è quello che soccorre gli orfani e le vedove e resta fedele al Signore, senza lasciarsi contaminare dalle cose di questo mondo.

Non fate preferenze…

Fratelli miei, voi che credete nel nostro glorioso Signore Gesù Cristo, non fate preferenze personali.

Poniamo il caso che entri nella vostra chiesa un uomo con abiti di lusso e anelli dʼoro; e che entri anche un povero vestito male. Ora, se coprite dʼattenzioni il ricco, dandogli il posto migliore, ma dite al povero: «Tu stai lì in piedi, oppure siedi qui in terra, vicino al mio sgabello», non fate forse, dentro di voi, delle differenze e giudicate secondo cattivi pensieri?

Ascoltate, cari fratelli: Dio ha scelto quelli che sono poveri agli occhi del mondo per farli diventare ricchi di fede ed eredi del Regno dei Cieli, quel regno che egli ha promesso a tutti quelli che lʼamano. Eppure, dei due forestieri, voi avete disprezzato il povero! Non vi rendete conto che di solito sono proprio i ricchi quelli che vi opprimono e vi trascinano in tribunale? E troppo spesso sono proprio loro che bestemmiano Gesù Cristo, di cui voi portate il bel nome!

Una cosa è certa: è bene che obbediate al comandamento del nostro Signore: «Ama e aiuta il prossimo tuo come te stesso». Se invece fate delle distinzioni personali, disobbedite a questo comandamento e commettete peccato.

10 Chi osserva tutte le leggi di Dio, ma manca anche soltanto in un punto, si rende colpevole come se avesse violato tutta quanta la legge. 11 Perché Dio, che ha detto: «Non commettere adulterio», ha detto anche: «Non uccidere». Ora, se tu non commetti adulterio, ma poi uccidi qualcuno, sei colpevole nei confronti di tutta la legge di Dio.

12 Pur essendo liberi di scegliere, voi dovrete essere giudicati, perciò badate bene a quello che fate e pensate; 13 perché Dio giudicherà senza misericordia chi non avrà avuto misericordia degli altri. Ma se siete stati misericordiosi, per voi trionferà la misericordia di Dio e non sarete puniti.

La fede o le opere?

14 A che serve, fratelli miei, dire che avete fede e siete cristiani, se non lo provate con i fatti? Come può una fede del genere salvare qualcuno? 15 Se qualcuno dei vostri, uomo o donna che sia, ha bisogno di cibo e vestiti 16 e voi gli dite: «Arrivederci, e che Dio ti benedica! Riscaldati e mangia quanto vuoi», ma poi non gli date quello che gli occorre, a che gli servono le vostre parole?

17 Vedete, perciò, che non basta soltanto avere fede. Dovete anche agire bene per dimostrare che lʼavete. La fede che non si rivela con le buone opere non è affatto fede: è una cosa morta e inutile. 18 Qualcuno, però, potrebbe anche dire: «Tu hai la tua fede, io, invece, faccio le buone opere». Al che, io risponderei: «Dimostrami come può esistere la tua fede senza le opere, se sei capace, perché io posso mostrarti la mia fede con le opere che compio!»

19 Cʼè ancora fra voi chi pensa che «soltanto credere» sia abbastanza? Per esempio, tu credi che cʼè un solo Dio. È giusto, ma anche i demòni lo credono, tanto da tremare di terrore!

20 Sciocchi! Quando mai imparerete che «credere» non serve a niente, se non fate ciò che Dio vuole da voi? La fede che non produce buone opere non è vera fede.

21 Perfino nostro padre Abramo fu riconosciuto giusto da Dio per ciò che fece, quando fu pronto ad obbedire al Signore al punto di immolare suo figlio Isacco sullʼaltare! 22 Vedete, per la sua fede in Dio, Abramo era pronto a fare qualsiasi cosa il Signore gli avesse ordinato: dunque la sua fede divenne perfetta proprio per mezzo delle azioni, delle sue buone opere. 23 E fu così che si avverò ciò che dicevano le Scritture: «Abramo credette in Dio e il Signore lo dichiarò giusto ai suoi occhi». Egli fu perfino chiamato «lʼamico di Dio». 24 Vedete perciò che un uomo è salvato anche in base alle opere, e non soltanto per la fede.

25 La prostituta Raab ci offre un altro esempio del genere. Raab fu dichiarata giusta per le sue opere, quando ospitò glʼinviati degli Israeliti e li fece partire per una strada sicura. 26 Insomma, come il corpo senza spirito è morto, così anche la fede è morta, se non produce buone opere.

Saper frenare la lingua

Fratelli miei, non siate in troppi a far da maestri. Ricordate che tutti commettiamo molti errori, e noi che insegnamo saremo giudicati da Dio più severamente degli altri.

Chi riuscisse a controllare la propria lingua, sarebbe un uomo perfetto, capace di tenere a freno qualsiasi altra parte del corpo. Guardate i cavalli. Noi mettiamo loro il morso in bocca per farci ubbidire, ed è così che li comandiamo come ci pare. Oppure, guardate le navi. Per quanto siano grandi e sospinte da forti venti, per mezzo di un piccolo timone, vengono dirette dove vuole il timoniere.

Così pure la lingua: è una piccola cosa, ma si compiace di grandi vanti! Si sa, una piccola favilla può incendiare una grande foresta. Ed anche la lingua è come un fuoco: un mondo di cattiveria che avvelena tutto il corpo e, accesa dal fuoco dellʼinferno, può mettere in fiamme tutta la nostra vita, portando disastri e distruzione.

Lʼuomo è capace di domare ogni specie di bestie feroci e dʼuccelli, rettili e pesci; e di fatto li ha domati, ma non cʼè nessuno capace di domare la lingua: essa è un male che non si può frenare, piena di veleno mortale comʼè. Noi usiamo la lingua per benedire Dio, che è nostro Padre, ma anche per maledire gli uomini che sono fatti ad immagine di Dio. 10 E così dalla stessa bocca escono benedizioni e maledizioni. No, fratelli miei, non bisogna che sia così! 11 Una fonte può forse gettare contemporaneamente acqua dolce e salata? 12 O potete, forse, fratelli miei, raccogliere olive da un albero di fichi? Oppure, dei fichi dalla vite? E neppure potete attingere acqua potabile da una fonte salata.

13 Chi di voi è saggio e intelligente? Lo dimostri con un buon comportamento e con le azioni compiute nellʼumiltà frutto della saggezza. 14 Ma, se il vostro cuore è amareggiato dalla gelosia e dallʼambizione, non vantatevi di essere saggi e buoni: questo è il peggior tipo di bugia. 15 Perché non è questa la saggezza che viene da Dio. Queste non sono cose spirituali, bensì materiali, suggerite dal diavolo. 16 Perché, dove ci sono gelosia e ambizione, ci saranno anche disordini e ogni tipo di male.

17 La saggezza che viene dal cielo, invece, prima di tutto è pura, poi pacifica, indulgente, arrendevole, piena di misericordia e di opere buone, senza ingiuste preferenze, né ipocrisia. 18 E così, quelli che si danno da fare per la pace, seminano i semi della pace e raccolgono come frutto la giustizia.

La causa dei litigi

Da dove nascono le liti e i bisticci che ci sono tra voi? Non sono forse la conseguenza delle passioni che sono in lotta dentro di voi? Pieni di voglie che non riuscite a soddisfare, siete pronti ad uccidere. Invidiosi, gelosi, incapaci dʼottenere ciò che volete, voi litigate e vʼaccapigliate e non ottenete niente, perché non pregate. E quando pregate, non ricevete nulla lo stesso, perché le vostre intenzioni non sono buone: voi chiedete con il solo scopo di soddisfare i vostri capricci.

Siete come una moglie infedele, che ama i nemici del proprio marito. Non sapete che essere amici del mondo significa essere nemici di Dio? Lo ripeto: se lo scopo della vostra vita è quello di soddisfare le passioni tipiche di questo mondo perduto, non potete essere amici di Dio. Credete, forse, che la Scrittura parli a vanvera, quando dice che lo Spirito Santo, che Dio ha messo dentro di noi, ci sorveglia gelosamente? Ma egli ci dà più grazia. Infatti le Scritture dicono: «Dio si oppone ai superbi ma dà grazia agli umili».

Sottomettetevi dunque a Dio! Resistete al diavolo, allora sì che fuggirà lontano da voi. Avvicinatevi a Dio, ed egli sʼavvicinerà a voi. Purificate le vostre mani di peccatori e i vostri cuori di ipocriti! Sì, siate addolorati ed afflitti, e piangete tutte le vostre lacrime per il male che avete fatto! Il vostro riso si muti in pianto e la vostra gioia in tristezza! 10 Allora, quando capirete di non essere niente davanti al Signore, sarà proprio lui che vi rialzerà e vʼaiuterà.

11 Fratelli, non criticate e non parlate male gli uni degli altri. Se lo fate, vi metterete contro la legge di Dio che vi ordina dʼamarvi a vicenda: sarebbe come se la giudicaste sbagliata. Ma non sta a voi decidere se questa legge è giusta o sbagliata, voi dovete soltanto osservarla. 12 Soltanto colui che ha fatto questa legge può giudicare giustamente. Solo lui può decidere se salvarci o mandarci alla perdizione. Ma chi sei tu che giudichi il tuo prossimo?

13 E ora due parole a voi che dite: «Oggi o domani andremo nella tal città o nella tal altra, vi resteremo un anno, faremo affari e guadagneremo molto». 14 Che ne sapete voi di ciò che accadrà domani? La durata della nostra vita è incerta come la nebbia del mattino che appare per un momento, poi sparisce. 15 Fareste meglio a dire: «Se vuole il Signore, vivremo e faremo questo o quello».

16 Ora, invece, vi vantate dei vostri progetti e questa arroganza è male.

17 Perciò chi sa che cosa è bene e non lo fa, commette peccato.

Avvertimenti ai ricchi

Ed ora tocca a voi, ricchi. Piangete e urlate per tutti i guai che stanno per piombarvi addosso! Le vostre ricchezze sono marcite e i vostri bei vestiti sono stati rosi dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento è come se si fossero arrugginiti: hanno perso il loro valore, ma nel giudizio saranno una prova contro di voi; la loro ruggine vi divorerà le carni come un fuoco. Voi avete accumulato ricchezze in questi ultimi giorni prima del giudizio di Dio, perciò ascoltate! Ecco i lamenti dei braccianti dei vostri campi, che avete defraudato della loro paga. Le loro grida sono giunte alle orecchie del Signore degli eserciti.

Voi avete vissuto qui sulla terra in mezzo al lusso e vi siete abbandonati a tutti i piaceri: vi siete ingrassati come bestie proprio quando state per essere macellati. Avete condannato e ucciso uomini giusti, che non possono difendersi da voi.

Ma, per quanto riguarda voi, cari fratelli che aspettate il ritorno del Signore, siate pazienti, come il contadino che aspetta le piogge di primavera e dʼautunno per avere il suo prezioso raccolto. Siate pazienti e fatevi coraggio, perché il giorno del ritorno del Signore è ormai vicino.

Gesù è alle porte!

Fratelli, non criticatevi a vicenda, per non dover essere giudicati. Vedete, il Signore, il grande Giudice, è già alle porte. 10 Prendete come esempio di pazienza nella sofferenza i profeti di Dio. 11 Noi diciamo che, siccome a suo tempo gli sono rimasti fedeli, adesso sono felici e beati, anche se hanno sofferto molto per questo. Voi avete sentito parlare della grande pazienza di Giobbe e sapete bene quel che il Signore gli riservò alla fine, perché il nostro Dio è pieno di amore e misericordia.

12 Ma soprattutto, cari fratelli, non giurate, né per il cielo, né per la terra, né per qualsiasi altra cosa: dite semplicemente «sì» quando è sì, e «no» quando è no. Così non peccherete e non sarete condannati da Dio.

13 Cʼè qualcuno fra voi che soffre? Preghi! Cʼè qualcuno, invece, che sta bene? Ringrazi continuamente con canti il Signore.

14 Qualcuno è ammalato? Mandi a chiamare i responsabili della chiesa che preghino e versino un poʼ dʼolio su di lui, invocando il Signore che lo guarisca. 15 La loro preghiera, se fatta con fede, lo risanerà, perché il Signore lo farà stare bene. Inoltre, se il malato ha commesso qualche peccato, il Signore lo perdonerà.

16 Confessatevi a vicenda i vostri peccati e pregate gli uni per gli altri, perché siate guariti. La preghiera sincera del giusto, fatta con fervore, è molto potente e dà risultati meravigliosi. 17 Il profeta Elia era un comune mortale come noi, eppure pregò tanto che non piovesse, che non piovve sulla terra per tre anni e mezzo!

18 Poi pregò di nuovo, questa volta perché piovesse, ed ecco che cadde la pioggia, lʼerba tornò verde e la terra diede di nuovo i suoi frutti.

19 Fratelli miei, se qualcuno di voi sʼallontana dalla verità di Dio e un altro lo riporta sulla retta via, 20 sappiate che chi aiuta un peccatore a lasciare la strada sbagliata, non solo salverà unʼanima dalla morte, ma getterà un velo di perdono sopra un gran numero di peccati. Giacomo.

La Bibbia della Gioia (BDG)

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