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Chronological

Read the Bible in the chronological order in which its stories and events occurred.
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La Bibbia della Gioia (BDG)
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Apocalisse 1-5

Questo è il libro che contiene la rivelazione che Gesù Cristo ha ricevuto da Dio, per far sapere ai suoi servi ciò che presto dovrà accadere. Gesù ha inviato il suo angelo al suo servo Giovanni, per far conoscere questa rivelazione, e Giovanni ha scritto punto per punto le parole di Dio e di Gesù Cristo e tutto ciò che ha visto e udito, senza omettere nulla.

Beato chi legge e beati quelli che ascoltano le parole di questa profezia e ne tengono conto, perché sʼavvicina il tempo in cui tutte queste cose sʼavvereranno!

La rivelazione

Questo è ciò che scrive Giovanni alle sette chiese dellʼAsia Minore.[a] Cari fratelli, abbiate grazia e pace da Dio, che è, che era e che sta per venire! E da parte dei sette spiriti, che stanno davanti al suo trono. E da Gesù Cristo, che fedelmente ci rivela tutta la verità. Fu lui il primo a resuscitare dalla morte, per non morire mai più. Lui, che è il più grande di tutti i re della terra: Gesù Cristo, che ci ama e ci ha liberato dai nostri peccati, sacrificando la sua vita per noi. Egli ci ha riuniti nel suo Regno e ci ha eletti sacerdoti di Dio, suo Padre.

A lui vada la gloria e la potenza per sempre. Amen.

Ecco, egli arriva fra le nuvole e tutti lo vedranno, anche quelli che lo hanno ucciso. E i popoli della terra, vedendolo, piangeranno di dolore e di paura. Sì, così sia!

«Io sono il principio e la fine di tutte le cose», dice Dio, il Signore, lʼOnnipotente che è, che era e che verrà! Sono io, il vostro fratello Giovanni, compagno di sofferenze per amore del Signore, che vi scrivo questa lettera. Come voi, anchʼio condivido la pazienza di Gesù; come voi faccio parte del suo Regno.

Ero nellʼisola di Patmo, esiliato per aver predicato la parola di Dio e per aver riferito ciò che sapevo di Gesù Cristo. 10 Una domenica, giorno del Signore, lo Spirito si impadronì di me e udii dietro di me una voce potente, come lo squillo di una tromba, 11 che diceva: «Io sono il principio e la fine». Poi aggiunse: «Scrivi in un libro tutto ciò che stai per vedere e mandalo alle sette chiese dellʼAsia Minore: a Efeso, a Smirne, a Pergamo, a Tiàtiri, a Sardi, a Filadelfia e a Laodicèa».

12 Quando mi voltai per vedere chi parlava, vidi dietro di me sette candelabri dʼoro. 13 In mezzo ai candelabri cʼera uno simile a figlio di uomo. Indossava una tunica lunga fino ai piedi e allʼaltezza del petto aveva una fascia dʼoro. 14 I suoi capelli erano bianchi come la lana o la neve, e i suoi occhi erano penetranti come lingue di fuoco. 15 I suoi piedi splendevano come bronzo fuso e la sua voce risuonava come le onde dellʼoceano. 16 Nella mano destra teneva sette stelle e dalla bocca gli usciva una spada affilata, a doppio taglio. Il suo viso era come il sole quando splende in tutta la sua potenza.

17-18 Appena lo vidi, caddi svenuto ai suoi piedi, ma egli pose la sua destra su di me, dicendo: «Non temere. Io sono il Primo e lʼUltimo, il Vivente. Ho subìto la morte, ma ora vivo per sempre, in eterno, e tengo le chiavi della morte e del regno dei morti. Non temere! 19 Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle che sono e quelle che devono ancora accadere. 20 Questo è il significato nascosto delle sette stelle, che hai visto nella mia destra e dei sette candelabri: le sette stelle sono i responsabili delle sette chiese e i sette candelabri sono le chiese stesse.

Per la chiesa di Èfeso: attiva, ma senza amore

Al responsabile della chiesa di Èfeso scrivi: Ecco che cosa ti dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri dʼoro. Egli ti dice: “Conosco le vostre buone opere, la vostra fatica e la vostra pazienza. So che non potete sopportare i malvagi e che avete messo alla prova quelli che si spacciavano per apostoli, smascherandoli. Avete sofferto pazientemente per me, senza stancarvi.

Eppure ho un rimprovero da farvi.

Voi non amate come amavate in principio! Che differenza rispetto ad ora! Tornate ad essere come prima, a fare le stesse cose che facevate, quando mi avevate appena conosciuto, altrimenti verrò a togliere dal suo posto il vostro candelabro fra le chiese.

Ma cʼè questo a vostro favore: come me anche voi detestate il comportamento dissoluto dei Nicolaiti”.[b]

Chi può udire, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: “A tutti quelli che sono vincitori, darò il frutto dellʼalbero della vita, che si trova nel Paradiso di Dio”.

Per la chiesa di Smirne: perseguitata, ma ricca

Al responsabile della chiesa di Smirne scrivi questa lettera: “Questo è il messaggio del Signore, che è il Primo e lʼUltimo, che morì e poi resuscitò.

So bene quanto soffrite per amor mio e so quanto siete poveri, (in realtà possedete grandi ricchezze in cielo!). Conosco le calunnie di quelli che vi sono contro e pretendono di essere mio popolo, ma non lo sono affatto, perché sostengono la causa di Satana. 10 Ma non spaventatevi per le sofferenze che vi aspettano!

Ecco, il diavolo sta per cacciare in prigione alcuni di voi; vuole mettervi alla prova, e voi sarete perseguitati per dieci giorni. Restate fedeli, anche a costo di morire, ed io vi darò la corona della vita”. 11 Chi può udire, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: “I vincitori non avranno nulla da temere dalla seconda morte, quella definitiva”.

Per la chiesa di Pérgamo: fedele, ma troppo, tollerante

12 Scrivi questa lettera al responsabile della chiesa di Pérgamo.

“Ecco ciò che ti dice il Signore, colui che ha la spada affilata a doppio taglio. 13 So benissimo dove abitate; nella città dove cʼè il trono di Satana. Eppure mi siete rimasti fedeli e non mi avete rinnegato, neppure quando Antipa, mio testimone fedele, fu martirizzato fra voi dai seguaci di Satana.

14 Nonostante ciò, ho alcune cose da rimproverarvi: voi tollerate che fra di voi ci siano dei seguaci della dottrina di Balaam, che insegnò a Balak come far cadere in peccato glʼIsraeliti, spingendoli a mangiare carne sacrificata aglʼidoli e ad abbandonarsi a rapporti sessuali illeciti. 15 Proprio così, anche fra di voi ci sono alcuni che professano la dottrina dei Nicolaiti.

16 Rimediate a questa situazione, altrimenti presto verrò da voi e combatterò contro costoro con la mia parola, che è la spada che ho in bocca.

17 Chi può udire, ascolti ciò che lo Spirito di Dio dice alle chiese. Ai vincitori io darò da mangiare la manna nascosta, il nutrimento segreto del cielo; gli darò anche una piccola pietra bianca su cui è scritto un nome nuovo che nessuno conosce, allʼinfuori di chi lo riceve”.

Per la chiesa di Tiàtiri: generosa, ma incline al compromesso

18 Scrivi questa lettera al responsabile della chiesa di Tiàtiri.

“Questo è il messaggio del Figlio di Dio, che ha occhi ardenti come lingue di fuoco, e piedi splendenti come bronzo fuso.

19 Io conosco la vostra condotta, so che mi amate, che avete fede, costanza, e non trascurate gli incarichi che vi ho affidato. Non solo, ho visto che migliorate col passar del tempo.

20 Eppure ho questo da rimproverarvi: permettete che Jezabel, quella donna che si spaccia per profetessa, distolga i miei servi dalla retta via e insegni loro ad abbandonarsi ai piaceri sessuali. È lei che li spinge agli amori illeciti e a mangiare la carne sacrificata agli idoli. 21 Le ho dato tempo di pentirsi, ma lei non ne ha voluto sapere. 22 Ora fate attenzione a ciò che vi dico: io la confinerò in un letto di malattia con dolori tremendi; e manderò grandi sofferenze ai complici dei suoi adulteri, se non cambiano vita e non si pentono.

23 E farò morire i suoi figli. Così tutte le chiese sapranno che io conosco anche i pensieri più nascosti e le intenzioni più segrete di tutti gli uomini. A ciascuno di voi darò secondo le proprie opere.

24-25 Ma a voi di Tiàtiri che invece non avete seguito questi falsi insegnamenti (‘le profonde verità’, come le chiamano loro, in realtà, i misteri profondi del diavolo), non chiederò nientʼaltro di più, tenete soltanto ben saldo ciò che avete, finché non verrò io.

26 A chi vince, a quelli che fino alla fine continuano a fare le cose che io approvo, darò potere sopra le nazioni, lo stesso potere che ho ricevuto dal Padre mio. 27 Essi le governeranno con uno scettro di ferro e le frantumeranno come tanti vasi di terracotta. 28 E darò loro la stella del mattino! 29 Chi può ascoltare, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese”.

Per la chiesa di Sardi: non basta lʼapparenza!

Al responsabile della chiesa di Sardi scrivi questa lettera: “Ecco ciò che dice il Signore, che ha i sette spiriti di Dio e le sette stelle.

So che avete la reputazione di chiesa viva e attiva, ma in realtà siete morti. Ora svegliatevi! E rinforzate quel tanto che vi rimane e che sta per morire. Le vostre opere sono tuttʼaltro che perfette agli occhi di Dio. Ricordate ciò che avete udito e creduto da principio, prendetelo a cuore e cambiate vita! Altrimenti, se non vi svegliate, piomberò su di voi allʼimprovviso, come un ladro, quando meno ve lo aspettate.

Però ci sono a Sardi alcuni che non si sono contaminati con il sudiciume del mondo. Essi verranno con me vestiti di bianco, perché ne sono degni. Ogni vincitore sarà vestito di bianco ed io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma annuncerò a mio Padre e ai suoi angeli che egli appartiene a me.

Chi può udire, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese”.

Per la chiesa di Filadelfia: debole, ma fedele

Scrivi questa lettera al responsabile della chiesa di Filadelfia. “Ecco ciò che vi dice il Signore che è vero e santo ed ha la chiave di Davide per aprire ciò che nessuno può chiudere e per chiudere ciò che nessuno può aprire.

Io vi conosco bene, non siete forti, ma avete ubbidito alla mia parola e non mi avete rinnegato. Perciò vi ho aperto una porta che nessuno può chiudere.

Ecco, farò in modo che quelli che sono seguaci di Satana, mentre dicono di essere miei, (ma non lo sono, mentono), vengano ad inginocchiarsi ai vostri piedi e riconoscano che io vi ho amato.

10 Poiché voi mi avete obbedito pazientemente, io vi proteggerò, quando la grande tribolazione e la tentazione colpiranno il mondo. Parlo del momento in cui tutti gli abitanti della terra saranno messi alla prova. 11 Io verrò presto: conservate quel poco di forza che vi rimane, perché nessuno vi tolga la corona della vittoria.

12 Per quanto riguarda i vincitori, io li farò colonna del tempio di Dio; saranno al sicuro e non ne usciranno più. Io scriverò su di loro il nome del mio Dio, ed essi abiteranno nella città del mio Dio, la nuova Gerusalemme, che sta per scendere dal cielo dal mio Dio. Su di loro scriverò anche il mio nome nuovo.

13 Chi può udire, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese”.

Per la chiesa di Laodicèa: né fredda, né fervente

14 Scrivi questa lettera al responsabile della chiesa di Laodicèa.

“Questo è il messaggio del Signore, che è sempre lo stesso, il testimone fedele e verace (tutto ciò che è, che era e sempre sarà), la prima fonte della creazione di Dio.

15 Io vi conosco bene, non siete né caldi né freddi. Quanto vorrei che foste una cosa o lʼaltra! 16 Ma poiché siete soltanto tiepidi, e non siete né freddi, né ferventi, vi sputerò dalla mia bocca!

17 Voi dite: ‘Siamo ricchi, abbiamo tutto ciò che vogliamo e non abbiamo bisogno di niente!’ E non sapete che spiritualmente siete degli infelici, poveri miserabili, ciechi e nudi. 18 Vi consiglio di comprare da me dellʼoro raffinato col fuoco, soltanto così sarete davvero ricchi! E delle vesti bianche e pulite da indossare, così non vi vergognerete più di essere nudi; e di prendere da me il collirio per guarirvi gli occhi e riacquistare la vista. 19 Io rimprovero e castigo tutti quelli che amo, perciò devo punirvi, a meno che non rinunciate alla vostra indifferenza e riacquistiate entusiasmo per il Signore!

20 Ecco io sto alla porta e continuo a bussare. Se uno sente la mia voce e mi apre, io entrerò e ceneremo insieme, io con lui e lui con me. 21 Vicino a me, sul trono, farò sedere i vincitori, come anchʼio ho vinto e mi sono seduto insieme col Padre mio sul suo trono. 22 Chi può udire, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese”.»

Una porta aperta in cielo

Dopo di ciò guardai, ed ecco una porta aperta nel cielo, e la voce che avevo udito prima, simile ad un potente squillo di tromba, mi disse: «Sali quassù e ti mostrerò le cose che accadranno in futuro!»

Allʼistante, lo Spirito si impadronì di me. Cʼera un trono nel cielo e sul trono cʼera qualcuno seduto. Bagliori di luce provenivano da lui, come da un diamante luminoso o da uno splendido rubino; e il suo trono era circondato da un arcobaleno che sembrava di smeraldo. Attorno al trono cʼerano gli altri ventiquattro troni, su cui sedevano ventiquattro anziani, tutti vestiti di bianco, con corone dʼoro sul capo. Dal trono si sprigionavano lampi, voci e tuoni. Davanti al trono ardevano sette lampade, che rappresentano i sette spiriti di Dio, e di fronte cʼera come un mare trasparente, che sembrava di cristallo. Ai quattro lati del trono stavano quattro creature viventi piene dʼocchi davanti e di dietro. La prima creatura vivente era simile a un leone, la seconda a un toro, la terza aveva la faccia dʼun uomo e la quarta sembrava unʼaquila, con le ali aperte come se volasse. Ognuna di queste quattro creature viventi aveva sei ali coperte di occhi sia dentro che fuori. Giorno dopo giorno, notte dopo notte, le quattro creature continuavano a ripetere: «Santo, Santo è il Signore Dio, lʼOnnipotente, che era, che è e che verrà!».

E ogni volta che le creature viventi rendono gloria, onore e grazie a colui che siede sul trono e vive in eterno, 10 i ventiquattro anziani sʼinchinano davanti a lui e adorano Dio che vive nei secoli dei secoli; poi gettano le loro corone davanti al suo trono, dicendo: 11 «Signore nostro, nostro Dio, tu sei degno di ricevere la gloria, lʼonore e la potenza, perché sei tu che hai creato tutte le cose. Ed è per la tua volontà che esse esistono e furono create!»

LʼAgnello e la pergamena

Poi vidi nella destra di colui che sedeva sul trono una pergamena arrotolata, scritta sia di dentro che di fuori, chiusa da sette sigilli. E vidi un angelo potente che, a gran voce, faceva questa domanda: «Chi è degno di togliere i sigilli e di aprire la pergamena?» Ma né in cielo, né sulla terra, né fra i morti vi era qualcuno che potesse aprire la pergamena e leggerla.

Allora scoppiai in un pianto dirotto, perché non si era trovato nessuno degno di aprirla, nessuno che potesse dirci che cosa contenesse.

Ma uno dei ventiquattro anziani mi disse: «Non piangere! Ecco, il Leone della tribù di Giuda, il Rampollo di Davide ha vinto la sua battaglia e si è dimostrato degno di togliere i sette sigilli e di aprire la pergamena».

Guardai, e allora fra il trono con le quattro creature viventi e gli anziani vidi un Agnello in piedi, che portava ancora i segni del suo sacrificio. Aveva sette corna e sette occhi, che rappresentano i sette spiriti di Dio che sono stati mandati in ogni parte del mondo. LʼAgnello avanzò e prese la pergamena dalla destra di Dio che sedeva sul trono. Mentre la prendeva le quattro creature viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti allʼAgnello. Ognuno di loro aveva unʼarpa e una coppa dʼoro piena di profumi, che sono le preghiere degli uomini di Dio. Essi cantavano un nuovo canto, questo: «Tu sei degno di prendere la pergamena, di rompere i suoi sigilli e di aprirla, perché sei stato immolato e, con la tua morte, hai riscattato, per darli a Dio, uomini di ogni razza, lingua, popolo e nazione. 10 Tu ne hai fatto il Regno di Dio, i suoi sacerdoti; ed essi regneranno sulla terra».

11-12 Allora, nella mia visione, udii cantare a voce spiegata i numerosi angeli, che circondavano il trono, le quattro creature viventi e gli anziani: «LʼAgnello che è stato immolato», cantavano, «è degno di ricevere la potenza, la ricchezza, la saggezza, la forza, lʼonore, la gloria e le benedizioni!»

13 E tutte le creature, nel cielo, sulla terra, e perfino sotto la terra e nel mare, esclamavano: «A Dio, che siede sul trono, e allʼAgnello vadano la lode, lʼonore, la gloria e la potenza per i secoli eterni!» 14 E le quattro creature viventi continuavano a dire: «Amen», mentre i ventiquattro anziani si prostravano in adorazione.

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