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Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
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Salmi 46-50

Dio, nostro rifugio e nostra forza

46 (A)Al direttore del coro. Dei figli di Core.

Per voci di soprano. Canto.

Dio è per noi un rifugio e una forza,

un aiuto sempre pronto nelle difficoltà.

Perciò non temiamo se la terra è sconvolta,

se i monti si smuovono in mezzo al mare,

se le sue acque rumoreggiano, schiumano e si gonfiano,

facendo tremare i monti. [Pausa]

C’è un fiume i cui ruscelli rallegrano la città di Dio,

il luogo santo della dimora dell’Altissimo.

Dio si trova in essa: non potrà vacillare.

Dio la soccorrerà al primo chiarore del mattino.

Le nazioni rumoreggiano, i regni vacillano;

egli fa udire la sua voce, la terra si scioglie.

Il Signore degli eserciti è con noi,

il Dio di Giacobbe è il nostro rifugio. [Pausa]

Venite, guardate le opere del Signore,

egli fa sulla terra cose stupende.

Fa cessare le guerre fino all’estremità della terra;

rompe gli archi, spezza le lance, brucia i carri da guerra.

10 «Fermatevi», dice, «e riconoscete che io sono Dio.

Io sarò glorificato fra le nazioni,

sarò glorificato sulla terra».

11 Il Signore degli eserciti è con noi;

il Dio di Giacobbe è il nostro rifugio. [Pausa]

Sovranità di Dio

47 (B)Al direttore del coro.

Dei figli di Core. Salmo.

Battete le mani, o popoli tutti;

acclamate Dio con grida di gioia!

Poiché il Signore, l’Altissimo, è tremendo,

re supremo su tutta la terra.

Egli sottomette i popoli a noi

e pone le nazioni sotto i nostri piedi.

Egli ha scelto per noi la nostra eredità,

gloria di Giacobbe che egli ama. [Pausa]

Dio sale tra grida di trionfo,

il Signore sale al suono di trombe.

Cantate a Dio, cantate;

cantate al nostro re, cantate!

Poiché Dio è re di tutta la terra;

cantategli un inno solenne.

Dio regna sui popoli;

Dio siede sul suo trono santo.

I capi dei popoli si riuniscono insieme

al popolo del Dio di Abraamo;

perché a Dio appartengono i potenti della terra[a];

egli è l’Altissimo.

La bellezza di Sion

48 (C)Canto.

Salmo dei figli di Core.

Grande è il Signore e degno di lode

nella città del nostro Dio, sul suo monte santo.

Bello si erge, e rallegra tutta la terra, il monte Sion:

parte estrema del settentrione, città del gran re.

Nei suoi palazzi Dio è conosciuto

come fortezza inespugnabile.

Quando i re si erano alleati

e avanzavano uniti,

appena la videro rimasero attoniti;

rimasti smarriti, si misero in fuga.

Là furono presi da tremore e da doglie

come di donna che partorisce,

come quando il vento orientale

spezza le navi di Tarsis.

Quel che avevamo udito l’abbiamo visto

nella città del Signore degli eserciti,

nella città del nostro Dio.

Dio la renderà stabile per sempre. [Pausa]

Dentro il tuo tempio, o Dio,

noi ricordiamo la tua bontà.

10 Come il tuo nome, o Dio,

così la tua lode giunge fino alle estremità della terra;

la tua destra è piena di giustizia.

11 Si rallegri il monte Sion,

esultino le figlie di Giuda per i tuoi giudizi!

12 Fate il giro di Sion, marciatele attorno,

contate le sue torri,

13 osservate le sue mura,

considerate i suoi palazzi,

perché possiate dire alla generazione futura:

14 «Questo è Dio, il nostro Dio in eterno;

egli sarà la nostra guida fino alla morte».

Futilità delle ricchezze

49 (D)Al direttore del coro.

Dei figli di Core. Salmo.

Ascoltate, popoli tutti;

porgete orecchio, abitanti del mondo,

plebei e nobili,

ricchi e poveri tutti insieme.

La mia bocca dirà parole sagge,

il mio cuore mediterà pensieri intelligenti.

Io presterò orecchio a un proverbio,

canterò sulla cetra il mio enigma.

Perché temere nei giorni funesti,

quando mi circonda la malvagità dei miei avversari?

Essi hanno fiducia nei loro beni

e si vantano della loro grande ricchezza,

ma nessun uomo può riscattare il fratello,

né pagare a Dio il prezzo del suo riscatto.

Il riscatto dell’anima sua è troppo alto

e il denaro sarà sempre insufficiente,

perché essa viva in eterno

ed eviti di vedere la tomba.

10 Infatti la vedrà: i sapienti muoiono;

lo stolto e l’ignorante periscono tutti

e lasciano ad altri le loro ricchezze.

11 Pensano che le loro case dureranno per sempre

e che le loro abitazioni siano eterne;

perciò danno i loro nomi alle terre.

12 Ma anche tenuto in grande onore, l’uomo non dura;

egli è simile alle bestie che periscono.

13 Questo loro modo di comportarsi è follia[b];

eppure i loro successori approvano i loro discorsi. [Pausa]

14 Sono cacciati come pecore nel soggiorno dei morti;

la morte è il loro pastore;

e al mattino gli uomini retti li calpestano.

La loro gloria deve consumarsi nel soggiorno dei morti

e non avrà altra dimora.

15 Ma Dio riscatterà l’anima mia dal potere del soggiorno dei morti,

perché mi prenderà con sé. [Pausa]

16 Non temere se uno si arricchisce,

se aumenta la gloria della sua casa.

17 Perché, quando morrà, non porterà nulla con sé;

la sua gloria non scenderà con lui.

18 Benché tu, mentre vivi, ti ritenga felice

e la gente ti ammiri per i tuoi successi,

19 tu te ne andrai con la generazione dei tuoi padri,

che non vedranno mai più la luce.

20 L’uomo che vive tra gli onori e non ha intelligenza

è simile alle bestie che periscono.

I sacrifici che Dio gradisce

50 (E)Salmo di Asaf.

Il Potente, Dio, il Signore, ha parlato

e ha convocato la terra da oriente a occidente.

Da Sion, perfetta in bellezza,

Dio è apparso nel suo fulgore.

Il nostro Dio viene e non se ne starà in silenzio;

lo precede un fuoco divorante,

intorno a lui infuria la tempesta.

Egli chiama gli alti cieli e la terra

per assistere al giudizio del suo popolo:

«Radunatemi», dice, «i miei fedeli

che hanno fatto con me un patto mediante il sacrificio».

I cieli proclameranno la sua giustizia,

perché Dio stesso sta per giudicare. [Pausa]

«Ascolta, popolo mio, e io parlerò;

ascolta, Israele, e io testimonierò contro di te.

Io sono Dio, il tuo Dio.

Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici;

i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti.

Non esigo tori dalla tua casa,

né capri dai tuoi ovili.

10 Sono mie infatti tutte le bestie della foresta,

mio è il bestiame che sta sui monti a migliaia.

11 Conosco tutti gli uccelli dei monti

e quel che si muove per la campagna è a mia disposizione.

12 Se avessi fame, non lo direi a te,

perché mio è il mondo, con tutto quello che contiene[c].

13 Mangio forse carne di tori,

o bevo forse sangue di capri?

14 Come sacrificio offri a Dio il ringraziamento

e mantieni le promesse fatte all’Altissimo;

15 poi invocami nel giorno della sventura;

io ti salverò, e tu mi glorificherai».

16 Ma Dio dice all’empio:

«Perché vai elencando le mie leggi

e hai sempre sulle labbra il mio patto,

17 tu che detesti la disciplina

e ti getti dietro alle spalle le mie parole?

18 Se vedi un ladro, ti diletti della sua compagnia

e ti fai compagno degli adùlteri.

19 Abbandoni la tua bocca al male

e la tua lingua trama inganni.

20 Ti siedi e parli contro tuo fratello,

diffami il figlio di tua madre.

21 Hai fatto queste cose, io ho taciuto,

e tu hai pensato che io fossi come te;

ma io ti riprenderò e ti metterò tutto davanti agli occhi.

22 Capite questo, voi che dimenticate Dio,

perché io non vi laceri e nessuno vi liberi.

23 Chi mi offre come sacrificio il ringraziamento, mi glorifica,

e a chi regola bene il suo comportamento,

io farò vedere la salvezza di Dio».

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra