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Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
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2 Re 15-17

Regno di Azaria, chiamato anche Uzzia, re di Giuda

15 (A)Il ventisettesimo anno di Geroboamo, re d’Israele, cominciò a regnare Azaria[a], figlio di Amasia, re di Giuda. Aveva sedici anni quando cominciò a regnare, e regnò cinquantadue anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Iecolia ed era di Gerusalemme.

Egli fece ciò che è giusto agli occhi del Signore, proprio come aveva fatto Amasia suo padre. Tuttavia, gli alti luoghi non furono soppressi; il popolo continuava a offrire sacrifici e incenso sugli alti luoghi. Il Signore colpì il re, che fu lebbroso fino al giorno della sua morte e visse in una casa appartata; e Iotam, figlio del re, dirigeva la casa reale e rendeva giustizia al popolo del paese.

Il resto delle azioni di Azaria e tutto quello che fece è scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda.

Azaria si addormentò con i suoi padri, e con i suoi padri lo seppellirono nella città di Davide; e Iotam, suo figlio, regnò al suo posto.

Zaccaria, re d’Israele

(B)Il trentottesimo anno di Azaria, re di Giuda, Zaccaria, figlio di Geroboamo, cominciò a regnare sopra Israele a Samaria, e regnò sei mesi.

Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, come avevano fatto i suoi padri; non si allontanò dai peccati con i quali Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto peccare Israele. 10 E Sallum, figlio di Iabes, congiurò contro di lui; lo colpì in presenza del popolo, lo uccise e regnò al suo posto.

11 Il rimanente delle azioni di Zaccaria è scritto nel libro delle Cronache dei re d’Israele.

12 Così si avverò la parola che il Signore aveva detta a Ieu: «I tuoi figli sederanno sul trono d’Israele fino alla quarta generazione». E così avvenne.

Sallum, Menaem, Pecachia e Peca, re d’Israele

13 (C)Sallum, figlio di Iabes, cominciò a regnare l’anno trentanovesimo di Uzzia, re di Giuda, e regnò un mese a Samaria. 14 E Menaem, figlio di Gadi, salì da Tirsa e venne a Samaria; colpì in Samaria Sallum, figlio di Iabes, lo uccise e regnò al suo posto.

15 Il rimanente delle azioni di Sallum e la congiura che egli organizzò sono cose scritte nel libro delle Cronache dei re d’Israele.

16 Allora Menaem, partito da Tirsa, colpì Tifsa, tutto quello che vi si trovava e il suo territorio; la colpì perché essa non gli aveva aperto le sue porte; e fece sventrare tutte le donne incinte che vi si trovavano.

17 L’anno trentanovesimo del regno di Azaria, re di Giuda, Menaem, figlio di Gadi, cominciò a regnare sopra Israele, e regnò dieci anni a Samaria.

18 Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore; non si allontanò dai peccati con i quali Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto peccare Israele. 19 Ai suoi tempi[b] Pul, re d’Assiria, invase il paese; e Menaem diede a Pul mille talenti d’argento affinché gli desse manforte per assicurare nelle sue mani il potere reale. 20 Menaem fece pagare quel denaro a Israele, a tutti quelli che erano molto ricchi, per darlo al re d’Assiria; li tassò in ragione di cinquanta sicli d’argento a testa. Così il re d’Assiria se ne andò via e non si fermò nel paese.

21 Il rimanente delle azioni di Menaem e tutto quello che fece è scritto nel libro delle Cronache dei re d’Israele.

22 Menaem si addormentò con i suoi padri, e Pecachia, suo figlio, regnò al suo posto.

23 Il cinquantesimo anno di Azaria, re di Giuda, Pecachia, figlio di Menaem, cominciò a regnare sopra Israele a Samaria, e regnò due anni.

24 Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore; non si allontanò dai peccati con i quali Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto peccare Israele. 25 Peca, figlio di Remalia, suo capitano, congiurò contro di lui e lo colpì a Samaria, e con lui Argob e Arec, nella torre del palazzo reale. Aveva con sé cinquanta uomini di Galaad; uccise Pecachia e regnò al suo posto.

26 Il rimanente delle azioni di Pecachia e tutto quello che fece è scritto nel libro delle Cronache dei re d’Israele.

27 Il cinquantaduesimo anno di Azaria, re di Giuda, Peca, figlio di Remalia, cominciò a regnare su Israele a Samaria, e regnò vent’anni.

28 Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore; non si allontanò dai peccati con i quali Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto peccare Israele. 29 Al tempo di Peca, re d’Israele, venne Tiglat-Pileser, re d’Assiria, e prese Iion, Abel-Bet-Maaca, Ianoa, Chedes, Asor, Galaad, la Galilea, tutto il paese di Neftali, e ne deportò gli abitanti in Assiria. 30 Osea, figlio di Ela, organizzò una congiura contro Peca, figlio di Remalia; lo colpì, lo uccise e regnò al suo posto, l’anno ventesimo del regno di Iotam, figlio di Uzzia.

31 Il rimanente delle azioni di Peca e tutto quello che fece è scritto nel libro delle Cronache dei re d’Israele.

Iotam, re di Giuda

32 (D)L’anno secondo del regno di Peca, figlio di Remalia, re d’Israele, cominciò a regnare Iotam, figlio di Uzzia, re di Giuda. 33 Aveva venticinque anni quando cominciò a regnare, e regnò sedici anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Ierusa, figlia di Sadoc.

34 Egli fece ciò che è giusto agli occhi del Signore, interamente come aveva fatto Uzzia suo padre. 35 Tuttavia, gli alti luoghi non furono soppressi; il popolo continuava a offrire sacrifici e incenso sugli alti luoghi. Iotam costruì la porta superiore della casa del Signore.

36 Il rimanente delle azioni di Iotam e tutto quello che fece è scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda.

37 In quel tempo il Signore cominciò a mandare contro Giuda Resin, re di Siria, e Peca, figlio di Remalia.

38 Iotam si addormentò con i suoi padri, e con i suoi padri fu sepolto nella città di Davide, suo padre. E Acaz, suo figlio, regnò al suo posto.

Acaz, re di Giuda

16 (E)L’anno diciassettesimo di Peca, figlio di Remalia, cominciò a regnare Acaz, figlio di Iotam, re di Giuda.

Acaz aveva vent’anni quando cominciò a regnare, e regnò sedici anni a Gerusalemme. Egli non fece ciò che è giusto agli occhi del Signore, suo Dio, come aveva fatto Davide, suo padre; ma seguì l’esempio dei re d’Israele e fece passare per il fuoco persino suo figlio, seguendo le pratiche abominevoli delle genti che il Signore aveva cacciate davanti ai figli d’Israele; offriva sacrifici e incenso sugli alti luoghi, sulle colline e sotto ogni albero verdeggiante.

Allora Resin, re di Siria, e Peca, figlio di Remalia, re d’Israele, marciarono contro Gerusalemme per assalirla; e vi assediarono Acaz, ma non riuscirono a vincerlo. In quel tempo la Siria riconquistò Elat. Resin, re di Siria, scacciò i Giudei da Elat e i Siri[c] entrarono a Elat, dove sono rimasti fino a oggi.

Acaz inviò dei messaggeri a Tiglat-Pileser, re degli Assiri, per dirgli: «Io sono tuo servo e tuo figlio; sali qua e liberami dalle mani del re di Siria e dalle mani del re d’Israele, che hanno marciato contro di me». Acaz prese l’argento e l’oro che si poté trovare nella casa del Signore e nei tesori del palazzo reale, e li mandò in dono al re degli Assiri. Il re d’Assiria gli diede ascolto; marciò contro Damasco, la prese, ne deportò gli abitanti a Chir e uccise Resin.

10 Allora il re Acaz andò a Damasco, incontro a Tiglat-Pileser, re d’Assiria; e dopo aver visto l’altare che era a Damasco, il re Acaz mandò al sacerdote Uria il disegno e il modello di quell’altare, in tutti i suoi particolari. 11 Il sacerdote Uria costruì un altare, esattamente secondo il modello che il re Acaz gli aveva mandato da Damasco; e il sacerdote Uria lo costruì prima del ritorno del re Acaz da Damasco. 12 Al suo ritorno da Damasco, il re vide l’altare, si avvicinò, vi salì, 13 vi fece bruciare sopra il suo olocausto e la sua offerta, vi versò la sua libazione e vi sparse il sangue dei suoi sacrifici di riconoscenza. 14 L’altare di bronzo, che era davanti al Signore – perché non fosse fra il nuovo altare e la casa del Signore – lo pose di fianco al nuovo altare, verso settentrione. 15 Il re Acaz diede quest’ordine al sacerdote Uria: «Fa’ bruciare sull’altare grande l’olocausto del mattino e l’offerta della sera, l’olocausto del re e la sua oblazione, gli olocausti di tutto il popolo del paese e le sue oblazioni; versaci le loro libazioni e spandivi tutto il sangue degli olocausti e tutto il sangue dei sacrifici; ma quanto all’altare di bronzo deciderò io». 16 Il sacerdote Uria fece tutto quello che il re Acaz gli aveva comandato. 17 Il re Acaz spezzò anche i riquadri delle basi e ne tolse le conche che c’erano sopra; fece togliere il Mare di bronzo da sopra i buoi di bronzo che servivano da sostegno e lo posò sopra un pavimento di pietra. 18 Fece anche togliere dalla casa del Signore, a causa del re d’Assiria, il portico del sabato, che era stato costruito nella casa, e l’ingresso esterno riservato al re. 19 Il rimanente delle azioni compiute da Acaz è scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda.

20 Acaz si addormentò con i suoi padri, e con i suoi padri fu sepolto nella città di Davide. Suo figlio, Ezechia, gli succedette nel regno.

Osea, ultimo re d’Israele; cause della deportazione del popolo israelita

17 (F)Il dodicesimo anno di Acaz, re di Giuda, Osea, figlio di Ela, cominciò a regnare su Israele a Samaria, e regnò nove anni.

Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore; non però come gli altri re d’Israele che l’avevano preceduto.

Salmaneser, re d’Assiria, marciò contro di lui; Osea fu sottomesso a lui e gli pagò un tributo. Poi il re d’Assiria scoprì una congiura organizzata da Osea, il quale aveva inviato dei messaggeri a So, re d’Egitto, e non pagava più il consueto tributo annuale al re d’Assiria; perciò il re d’Assiria lo fece imprigionare e mettere in catene. Poi il re d’Assiria invase tutto il paese, marciò contro Samaria e l’assediò per tre anni. Nel nono anno di Osea il re d’Assiria prese Samaria; deportò gli Israeliti in Assiria e li collocò in Ala e sull’Abor, fiume di Gozan, e nelle città dei Medi.

(G)Questo avvenne perché i figli d’Israele avevano peccato contro il Signore, loro Dio, che li aveva fatti uscire dal paese d’Egitto, sottraendoli al potere del faraone, re d’Egitto, e avevano adorato altri dèi; essi avevano imitato i costumi delle nazioni che il Signore aveva cacciate davanti a loro, e quelli che i re d’Israele avevano introdotti. I figli d’Israele avevano fatto, in segreto, contro il Signore, loro Dio, delle cose non giuste: si erano costruiti degli alti luoghi in tutte le loro città, dalle torri dei guardiani alle città fortificate; 10 avevano eretto colonne e idoli sopra ogni colle elevato e sotto ogni albero verdeggiante, 11 e là, su tutti gli alti luoghi, avevano offerto incenso, come le nazioni che il Signore aveva cacciate davanti a loro. Avevano commesso azioni malvagie, provocando l’ira del Signore, 12 e avevano servito gli idoli, mentre il Signore aveva loro detto: «Non fate una cosa simile!» 13 Eppure il Signore aveva avvertito Israele e Giuda per mezzo di tutti i profeti e di tutti i veggenti, dicendo: «Convertitevi dalle vostre vie malvagie e osservate i miei comandamenti e i miei precetti, seguendo in tutto la legge che io prescrissi ai vostri padri e che ho mandata a voi per mezzo dei miei servi, i profeti». 14 Ma essi non vollero dargli ascolto e irrigidirono il collo, come avevano fatto i loro padri, i quali non ebbero fede nel Signore, nel loro Dio, 15 e rifiutarono le sue leggi e il patto che egli aveva stabilito con i loro padri e gli avvertimenti che egli aveva dato loro. Andarono dietro a cose vane, diventando vani essi stessi, e andarono dietro alle nazioni circostanti, che il Signore aveva loro proibito d’imitare; 16 e abbandonarono tutti i comandamenti del Signore, loro Dio; si fecero due vitelli di metallo fuso, si fabbricarono degli idoli di Astarte, adorarono tutto l’esercito del cielo, servirono Baal; 17 fecero passare per il fuoco i loro figli e le loro figlie, si applicarono alla divinazione e agli incantesimi e si diedero a fare ciò che è male agli occhi del Signore, provocandone lo sdegno. 18 Perciò il Signore si adirò fortemente contro Israele e lo allontanò dalla sua presenza; non rimase altro che la sola tribù di Giuda. 19 E neppure Giuda osservò i comandamenti del Signore, suo Dio, ma seguì i costumi stabiliti da Israele. 20 Il Signore respinse tutto il popolo d’Israele, lo umiliò e l’abbandonò ai predoni, finché lo cacciò via dalla sua presenza. 21 Infatti, quando egli ebbe strappato Israele dalla casa di Davide e quelli ebbero proclamato re Geroboamo, figlio di Nebat, Geroboamo distolse Israele dal seguire il Signore e li fece peccare gravemente. 22 I figli d’Israele si abbandonarono a tutti i peccati che Geroboamo aveva commessi, e non se ne allontanarono, 23 finché il Signore mandò via Israele dalla sua presenza, come aveva predetto per bocca di tutti i profeti suoi servi; e Israele fu deportato dal suo paese in Assiria, dov’è rimasto fino a oggi.

Origine dei Samaritani

24 (H)Il re d’Assiria fece venire genti da Babilonia, da Cuta, da Avva, da Camat e da Sefarvaim, e le stabilì nelle città della Samaria al posto dei figli d’Israele; e quelle presero possesso della Samaria e abitarono nelle sue città. 25 Quando cominciarono a risiedervi, non temevano il Signore; e il Signore mandò contro di loro dei leoni, che facevano strage fra di loro. 26 Allora dissero al re d’Assiria: «Le genti che tu hai trasportate e stabilite nelle città della Samaria non conoscono il modo di servire il Dio del paese; perciò questi ha mandato contro di loro dei leoni, che ne fanno strage, perché non conoscono il modo di servire il Dio del paese». 27 Allora il re d’Assiria diede quest’ordine: «Fate tornare laggiù uno dei sacerdoti che avete deportato di là; vada a stabilirsi in quel luogo e insegni loro il modo di servire il Dio del paese». 28 Così uno dei sacerdoti che erano stati deportati dalla Samaria venne a stabilirsi a Betel e insegnò loro come dovevano temere il Signore. 29 Tuttavia ogni popolazione si fece i propri dèi nelle città dove abitava e li mise nei templi degli alti luoghi che i Samaritani avevano costruiti. 30 Quelli provenienti da Babilonia fecero Succot-Benot; quelli provenienti da Cuta fecero Nergal; quelli provenienti da Camat fecero Asima; 31 quelli provenienti da Avva fecero Nibaz e Tartac; e quelli provenienti da Sefarvaim bruciavano i loro figli in onore di Adrammelec e di Anammelec, divinità di Sefarvaim. 32 Temevano anche il Signore; e si fecero dei sacerdoti per gli alti luoghi scegliendoli tra di loro, i quali offrivano per loro dei sacrifici nei templi degli alti luoghi. 33 Così temevano il Signore e servivano al tempo stesso i loro dèi, secondo le usanze delle regioni da cui erano stati deportati in Samaria.

34 Anche oggi essi continuano a seguire le loro antiche abitudini: non temono il Signore e non si conformano né alle loro leggi e ai loro precetti, né alla legge e ai comandamenti che il Signore prescrisse ai figli di Giacobbe, da lui chiamato Israele, 35 con i quali il Signore aveva stabilito un patto, dando loro quest’ordine: «Non temete altri dèi, non vi prostrate davanti a loro, non li servite, né offrite loro sacrifici; 36 ma temete il Signore, che vi fece uscire dal paese d’Egitto con gran potenza e con il suo braccio disteso; davanti a lui prostratevi e a lui offrite sacrifici. 37 Abbiate cura di mettere sempre in pratica i precetti, le regole, la legge e i comandamenti che egli scrisse per voi; e non temete altri dèi. 38 Non dimenticate il patto che io stabilii con voi e non temete altri dèi; 39 ma temete il Signore, il vostro Dio, ed egli vi libererà dalle mani di tutti i vostri nemici». 40 Ma quelli non ubbidirono e continuarono invece a seguire le loro antiche abitudini. 41 Così quelle genti temevano il Signore e allo stesso tempo servivano i loro idoli; e i loro figli e i figli dei loro figli hanno continuato fino a questo giorno a fare quello che avevano fatto i loro padri.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

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