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Read the Bible from start to finish, from Genesis to Revelation.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Giobbe 17-20

17 «Il mio soffio vitale si spegne,
i miei giorni si estinguono,
il sepolcro m'aspetta!

Sono attorniato da schernitori
e non posso chiudere occhio a causa delle loro parole amare.

O Dio, deposita la mia cauzione
presso di te;
se no, chi altro vorrebbe porgermi
la mano?

Poiché tu hai chiuso il cuore di
costoro alla ragione,
perciò non li farai trionfare.

Chi denunzia un amico perché
diventi preda altrui,
vedrà accecare gli occhi dei suoi figli.

Egli mi ha reso la favola dei popoli,
e sono divenuto uno a cui si sputa
in faccia.

L'occhio mio si oscura dal dolore,
le mie membra non sono piú
che un'ombra.

Gli uomini retti ne sono colpiti
di stupore,
l'innocente si sdegna contro l'empio;

ma il giusto si attiene saldo alla sua via,
e chi ha le mani pure si fortifica sempre piú.

10 (A)Quanto a voi tutti, tornate pure,
fatevi avanti,
ma fra voi non troverò un saggio.

11 I miei giorni passano; i miei disegni,
i disegni cari al mio cuore, sono
distrutti;

12 e costoro pretendono che la notte sia giorno,
che la luce sia vicina, quando tutto
è buio!

13 Se aspetto come casa mia il
*soggiorno dei morti,
se già mi sono fatto il letto nelle
tenebre,

14 al sepolcro dico: “Tu sei mio padre”,
e ai vermi: “Siete mia madre e mia
sorella”.

15 Dov'è dunque la mia speranza?
Questa speranza mia chi la può
scorgere?

16 Essa scenderà alle porte del
soggiorno dei morti,
quando nella polvere troveremo riposo assieme».

Bildad invita Giobbe a riconoscere il suo peccato

18 (B)Allora Bildad di Suac rispose
e disse:

«Quando porrete fine alle parole?
Riflettete, e poi parleremo.

Perché siamo considerati come
bestie
e perché siamo agli occhi vostri degli esseri impuri[a]?

O tu, che nel tuo cruccio laceri
te stesso,
dovrà la terra, per causa tua, essere
abbandonata
e la roccia esser rimossa dal suo luogo?

Sí, la luce dell'empio si spegne,
e la fiamma del suo fuoco non brilla.

La luce si oscura nella sua tenda,
e la lampada che gli sta sopra si spegne.

I passi che faceva nella sua forza
si raccorciano,
i suoi disegni lo conducono a rovina.

Poiché i suoi piedi lo traggono nel tranello,
va camminando sulle reti.

Il laccio l'afferra per il tallone,
la trappola lo ghermisce.

10 Sta nascosta in terra per lui
un'insidia,
sul sentiero lo aspetta un agguato.

11 Paure lo atterriscono tutto intorno,
lo inseguono, gli stanno alle calcagna.

12 La sua forza viene meno dalla fame,
la calamità gli sta pronta al fianco.

13 Gli divora a pezzo a pezzo la pelle,
gli divora le membra il primogenito della morte.

14 Egli è strappato dalla sua tenda che credeva sicura,
è fatto scendere verso il re degli
spaventi.

15 Nella sua tenda abita chi non è dei suoi,
la sua casa è cosparsa di zolfo.

16 In basso s'inaridiscono le sue radici,
in alto sono tagliati i suoi rami.

17 La sua memoria scompare dal
paese,
piú non si ode il suo nome per le
campagne.

18 È scacciato dalla luce nelle tenebre,
è bandito dal mondo.

19 Non lascia tra il suo popolo né figli, né nipoti,
nessun superstite dov'egli soggiornava.

20 Quelli di occidente sono stupiti
della sua sorte,
quelli di oriente ne sono inorriditi.

21 Certo, sono tali le dimore dei
perversi,
tale è il luogo di chi non conosce Dio».

Giobbe si lamenta, ma egli sa che il suo Redentore è vivente

19 (C)Allora *Giobbe rispose e disse:

«Fino a quando mi
affliggerete
e mi tormenterete con i vostri discorsi?

Sono già dieci volte che m'insultate
e non vi vergognate di malmenarmi.

Ammesso pure che io abbia
sbagliato,
il mio errore concerne me solo.

Ma se proprio volete insuperbire
contro di me
e rimproverarmi la vergogna in cui
mi trovo,

allora sappiatelo: chi m'ha fatto
torto
e m'ha avvolto nella sua rete è Dio.

Ecco, io grido: “Violenza!”
E nessuno risponde;
imploro aiuto, ma non c'è giustizia!

Dio mi ha sbarrato la via e non posso passare,
ha coperto di tenebre il mio cammino.

Mi ha spogliato della mia gloria,
mi ha tolto dal capo la corona.

10 Mi ha demolito pezzo per pezzo,
e io me ne vado.
Ha sradicato come un albero la mia
speranza.

11 Ha acceso la sua ira contro di me,
mi ha considerato come suo nemico.

12 Le sue schiere sono venute tutte
insieme,
si sono spianate la strada fino a me,
hanno posto il campo intorno alla mia tenda.

13 Egli ha allontanato da me i miei
fratelli,
i miei conoscenti sono diventati degli estranei per me.

14 Mi hanno abbandonato i miei
parenti,
gli intimi miei mi hanno dimenticato.

15 I miei domestici e le mie serve mi trattano come un estraneo;
ai loro occhi io sono un intruso.

16 Chiamo il mio servo e non
risponde,
devo supplicarlo con la mia bocca.

17 Il mio fiato ripugna a mia moglie,
faccio pietà a chi nacque dal grembo di mia madre[b].

18 Perfino i bimbi mi sprezzano;
se cerco di alzarmi, mi deridono.

19 Tutti gli amici piú stretti mi hanno in orrore,
quelli che amavo si sono rivoltati
contro di me.

20 Le mie ossa stanno attaccate
alla mia pelle e alla mia carne,
non m'è rimasta che la pelle dei denti.

21 Pietà, pietà di me, voi, amici miei,
poiché la mano di Dio mi ha colpito.

22 Perché perseguitarmi come fa Dio?
Perché non siete mai sazi della mia
carne?

23 (D)«Oh, se le mie parole fossero
scritte!
Se fossero impresse in un libro!

24 Se con lo scalpello di ferro e con il piombo
fossero incise nella roccia per sempre!

25 Ma io so che il mio Redentore vive
e che alla fine si alzerà sulla polvere.

26 E quando, dopo la mia pelle, sarà distrutto questo corpo,
senza la mia carne, vedrò Dio.

27 Io lo vedrò a me favorevole;
lo contempleranno i miei occhi,
non quelli d'un altro;
il cuore, dal desiderio, mi si consuma!

28 Se voi dite: “Come lo
perseguiteremo?”
–Mentre la radice della tribolazione è già dentro di me –

29 temete invece per voi stessi la spada!
Perché furiosi sono i castighi della
spada,
affinché sappiate che c'è una giustizia».

Zofar parla dell'empio e del suo castigo

20 (E)Allora Zofar di Naama rispose
e disse:

«Per questo i miei pensieri mi
spingono a risponderti
e, a causa di ciò, c'è questa fretta
dentro di me.

Ho udito rimproveri che mi fanno
oltraggio;
ma lo spirito mio darà una risposta
assennata.

Non lo sai tu che in ogni tempo,
da che l'uomo è stato posto sulla terra,

il trionfo dei malvagi è breve;
la gioia degli empi non dura che un
istante?

Anche se la sua altezza giungesse
fino al cielo,
il suo capo toccasse le nubi,

l'empio perirà per sempre come
lo sterco suo;
quelli che lo vedevano diranno:
“Dov'è?”

Se ne volerà via come un sogno,
non si troverà piú;
si dileguerà come una visione notturna.

L'occhio che lo guardava cesserà
di vederlo
e la sua casa piú non lo scorgerà.

10 I suoi figli si raccomanderanno
ai poveri,
le sue mani restituiranno la sua
ricchezza.

11 Il vigore giovanile che gli riempiva le ossa
sarà nella polvere con lui.

12 Il male è dolce alla sua bocca,
se lo nasconde sotto la lingua,

13 lo conserva, non lo lascia andar giú,
lo trattiene sotto al suo palato:

14 ma il cibo gli si trasforma nelle
viscere,
gli diventa in corpo veleno d'aspide.

15 Ha trangugiato ricchezze e le
vomiterà;
Dio stesso gliele ricaccerà dal ventre.

16 Ha succhiato veleno d'aspide,
la lingua della vipera l'ucciderà.

17 Non godrà piú la vista d'acque
perenni,
né di rivi fluenti di miele e di latte.

18 Renderà i suoi frutti, e non li
mangerà;
saranno pari alla ricchezza dei suoi guadagni,
e non ne godrà.

19 Perché ha oppresso e abbandonato il povero,
si è impadronito di case che non aveva costruite;

20 perché la sua ingordigia non
conobbe limiti,
egli non salverà nulla di ciò che ha
tanto desiderato.

21 La sua voracità non risparmiava
nulla,
perciò il suo benessere non durerà.

22 Nel colmo dell'abbondanza, si
troverà in miseria;
la mano di chiunque ebbe a soffrir
tormenti si alzerà contro di lui.

23 Quando starà per riempirsi il ventre,
Dio manderà contro di lui la sua ira
ardente;
gliela farà piovere addosso per servirgli da cibo.

24 Se scampa alle armi di ferro,
lo trafigge l'arco di bronzo.

25 Si strappa la freccia, essa gli esce
dal corpo,
la punta sfolgorante gli viene fuori dal fiele,
lo assalgono i terrori della morte.

26 Buio profondo è riservato ai suoi tesori;
lo consumerà un fuoco non attizzato
dall'uomo,
che divorerà quel che resta nella sua tenda.

27 Il cielo rivelerà la sua *iniquità,
la terra insorgerà contro di lui.

28 Le rendite della sua casa se ne
andranno,
portate via nel giorno dell'ira di Dio.

29 Tale la parte che Dio riserva
all'empio,
tale l'eredità che Dio gli destina».

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

Copyright © 1994 by Società Biblica di Ginevra