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Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
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Apocalisse 4-8

Il trono di Dio

(A)Dopo queste cose guardai e vidi[a] una porta aperta nel cielo, e la prima voce, che mi aveva già parlato come uno squillo di tromba, mi disse: «Sali quassù e ti mostrerò le cose che devono avvenire in seguito».

Subito fui rapito dallo Spirito[b]. Ed ecco, un trono era posto nel cielo e sul trono c’era uno seduto. Colui che stava seduto[c] era simile nell’aspetto alla pietra di diaspro e di sardonico; e intorno al trono c’era un arcobaleno che, a vederlo, era simile allo smeraldo.

Attorno al trono c’erano ventiquattro troni su cui stavano seduti ventiquattro anziani[d] vestiti di vesti bianche e con corone d’oro sul capo[e].

Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni. Davanti al trono c’erano sette lampade accese, che sono i sette spiriti di Dio. Davanti al trono inoltre c’era come[f] un mare di vetro, simile al cristallo; in mezzo al trono e intorno al trono, quattro creature viventi, piene di occhi davanti e di dietro. La prima creatura vivente era simile a un leone, la seconda simile a un vitello, la terza aveva la faccia come d’uomo e la quarta era simile a un’aquila mentre vola. E le quattro creature viventi avevano ognuna sei ali, ed erano coperte di occhi tutt’intorno e di dentro, e non cessavano mai di ripetere giorno e notte: «Santo, santo, santo è il Signore, il Dio onnipotente, che era, che è e che viene».

Ogni volta che queste creature viventi rendono gloria, onore e grazie a colui che siede sul trono, e che vive nei secoli dei secoli, 10 i ventiquattro anziani si prostrano davanti a colui che siede sul trono e adorano colui che vive nei secoli dei secoli, e gettano le loro corone davanti al trono, dicendo: 11 «Tu sei degno, o Signore e Dio nostro[g], di ricevere la gloria, l’onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà esistettero[h] e furono create».

Il libro dei sette sigilli. Solo l’Agnello è degno di aprirlo

(B)Vidi nella destra di colui che sedeva sul trono un libro scritto di dentro e di fuori, sigillato con sette sigilli. E vidi un angelo potente che gridava a gran voce: «Chi è degno di aprire il libro e di sciogliere i sigilli?» Ma nessuno, né in cielo, né sulla terra, né sotto la terra, poteva aprire il libro, né guardarlo. Io piangevo molto perché non si era trovato nessuno che fosse degno di aprire[i] il libro e di guardarlo. Ma uno degli anziani mi disse: «Non piangere; ecco, il leone della tribù di Giuda, la radice di Davide, ha vinto per aprire il libro e[j] i suoi sette sigilli».

Poi vidi[k], in mezzo al trono e alle quattro creature viventi e in mezzo agli anziani, un Agnello in piedi, come immolato, e aveva sette corna e sette occhi, che sono i {sette} spiriti di Dio, mandati per tutta la terra. Egli venne e prese il libro dalla destra di colui che sedeva sul trono.

Quando ebbe preso il libro, le quattro creature viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all’Agnello, ciascuno con una cetra e delle coppe d’oro piene di profumi, che sono le preghiere dei santi. Essi cantavano un cantico nuovo, dicendo: «Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù[l], lingua, popolo e nazione, 10 e ne hai fatto[m] per il nostro Dio un regno e dei sacerdoti[n]; e regneranno[o] sulla terra».

11 E vidi, e udii la voce[p] di molti angeli intorno al trono, alle creature viventi e agli anziani; e il loro numero era di miriadi di miriadi e di migliaia di migliaia. 12 Essi dicevano a gran voce: «Degno è l’Agnello, che è stato immolato, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l’onore, la gloria e la lode».

13 E tutte le creature che sono nel cielo, sulla terra, sotto la terra e nel mare[q], e tutte le cose che sono in essi, udii che dicevano: «A colui che siede sul trono, e all’Agnello, siano la lode, l’onore, la gloria e la potenza, nei secoli dei secoli[r]».

14 Le quattro creature viventi dicevano: «Amen!» E gli anziani[s] si prostrarono e adorarono[t].

L’apertura dei primi sei sigilli

(C)Poi vidi quando[u] l’Agnello aprì uno dei sette[v] sigilli e udii una delle quattro creature viventi, che diceva con voce come di tuono: «Vieni[w]». Guardai e vidi[x] un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava aveva un arco; e gli fu data una corona, ed egli venne fuori da vincitore, e per vincere.

Quando l’Agnello aprì il secondo sigillo, udii la seconda creatura vivente che diceva: «Vieni[y]». E venne fuori un altro cavallo, rosso; e a colui che lo cavalcava fu dato di togliere la pace dalla terra affinché gli uomini si uccidessero gli uni gli altri, e gli fu data una grande spada.

Quando l’Agnello aprì il terzo sigillo, udii la terza creatura vivente che diceva: «Vieni[z]». Guardai e vidi[aa] un cavallo nero; e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano. E udii come[ab] una voce in mezzo alle quattro creature viventi, che diceva: «Una misura[ac] di frumento per un denaro e tre misure d’orzo per un denaro, ma non danneggiare né l’olio né il vino».

Quando l’Agnello aprì il quarto sigillo, udii la voce della quarta creatura vivente che diceva: «Vieni[ad]». Guardai e vidi[ae] un cavallo giallastro; e colui che lo cavalcava si chiamava Morte, e gli veniva dietro l’Ades. Fu dato loro potere sulla quarta parte della terra, per uccidere con la spada, con la fame, con la mortalità e con le belve della terra.

(D)Quando l’Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l’altare le anime di quelli che erano stati uccisi per la parola di Dio e per la testimonianza[af] che avevano resa. 10 Essi gridarono a gran voce: «Fino a quando aspetterai, o Signore santo e veritiero, per fare giustizia e vendicare il nostro sangue su quelli che abitano sulla la terra?» 11 E a ciascuno di essi fu data una veste bianca[ag] e fu loro detto che si riposassero ancora un po’ di tempo, finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio e dei loro fratelli, che dovevano essere uccisi come loro.

12 (E)Poi vidi quando l’Agnello aprì il sesto sigillo; e si fece[ah] un gran terremoto. Il sole diventò nero come un sacco di crine e la luna diventò tutta[ai] come sangue; 13 le stelle del cielo caddero sulla terra come quando un fico scosso da un forte vento lascia cadere i suoi fichi immaturi. 14 Il cielo si ritirò come una pergamena che si arrotola, e ogni montagna e ogni isola furono rimosse dal loro luogo. 15 I re della terra, i grandi, i generali, i ricchi, i potenti e ogni schiavo e ogni uomo libero si nascosero nelle spelonche e tra le rocce dei monti. 16 E dicevano ai monti e alle rocce: «Cadeteci addosso, nascondeteci dalla presenza di colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello; 17 perché è venuto il gran giorno della loro ira[aj]. Chi può resistere?»

I centoquarantaquattromila e la grande folla venuta dalla tribolazione

(F)Dopo questo[ak], vidi quattro angeli che stavano in piedi ai quattro angoli della terra, e trattenevano i quattro venti della terra affinché non soffiasse vento sulla terra, né sul mare, né su alcun albero. Poi vidi un altro angelo che saliva dal sol levante, il quale aveva il sigillo del Dio vivente; e gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso di danneggiare la terra e il mare, dicendo: «Non danneggiate la terra, né il mare, né gli alberi, finché non abbiamo segnato sulla fronte, con il sigillo, i servi del nostro Dio». E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati di tutte le tribù dei figli d’Israele: della tribù di Giuda, dodicimila segnati; della tribù di Ruben, dodicimila[al]; della tribù di Gad, dodicimila; della tribù di Ascer, dodicimila; della tribù di Neftali, dodicimila; della tribù di Manasse, dodicimila; della tribù di Simeone, dodicimila; della tribù di Levi, dodicimila; della tribù di Issacar, dodicimila; della tribù di Zabulon, dodicimila; della tribù di Giuseppe, dodicimila; della tribù di Beniamino, dodicimila segnati.

(G)Dopo queste cose, guardai e vidi[am] una folla immensa che nessuno poteva contare, proveniente da tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue, che stava in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, vestiti di bianche vesti e con delle palme in mano. 10 E gridavano a gran voce, dicendo: «La salvezza appartiene al nostro Dio che siede sul trono, e all’Agnello». 11 E tutti gli angeli erano in piedi intorno al trono, agli anziani e alle quattro creature viventi; essi si prostrarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio, dicendo: 12 «Amen! Al nostro Dio la lode, la gloria, la sapienza, il ringraziamento, l’onore, la potenza e la forza, nei secoli dei secoli! Amen».

13 Poi uno degli anziani mi rivolse la parola, dicendomi: «Chi sono queste persone vestite di bianco, e da dove sono venute?» 14 Io gli risposi: «Signore mio[an], tu lo sai». Ed egli mi disse: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello. 15 Perciò sono davanti al trono di Dio e lo servono giorno e notte, nel suo tempio; e colui che siede sul trono stenderà la sua tenda su di loro. 16 Non avranno più fame e non avranno più sete, non li colpirà più il sole né alcuna arsura; 17 perché l’Agnello che è in mezzo al trono li pascerà e li guiderà alle sorgenti delle acque della vita[ao]; e Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi».

Apertura del settimo sigillo

(H)Quando l’Agnello aprì il settimo sigillo, si fece silenzio nel cielo per circa mezz’ora.

Poi vidi i sette angeli che stanno in piedi davanti a Dio, e furono date loro sette trombe.

E venne un altro angelo con un incensiere d’oro; si fermò presso l’altare e gli furono dati molti profumi affinché li offrisse con le preghiere di tutti i santi sull’altare d’oro posto davanti al trono. E dalla mano dell’angelo il fumo dei profumi salì davanti a Dio, insieme alle preghiere dei santi. Poi l’angelo prese l’incensiere, lo riempì del fuoco dell’altare e lo gettò sulla terra, e ci furono tuoni, voci, lampi e un terremoto.

Le prime sei trombe

(I)I sette angeli che avevano le sette trombe si prepararono a suonare.

Il primo[ap] suonò la tromba, e grandine e fuoco, mescolati con sangue, furono scagliati sulla terra. E fu bruciato un terzo della terra[aq], un terzo degli alberi ed ogni erba verde.

Poi il secondo angelo suonò la tromba, e una massa simile a una grande montagna ardente[ar] fu gettata nel mare. Un terzo del mare diventò sangue, un terzo delle creature viventi che erano nel mare morì e un terzo delle navi andò distrutto.

10 Poi il terzo angelo suonò la tromba, e dal cielo cadde una grande stella, ardente come una torcia, che piombò su un terzo dei fiumi e sulle sorgenti delle acque. 11 Il nome della stella è Assenzio; e un terzo delle acque diventò assenzio. Molti uomini morirono a causa di quelle acque, perché erano diventate amare.

12 Poi il quarto angelo suonò la tromba, e fu colpito un terzo del sole, della luna e delle stelle: un terzo della loro luce si spense e il chiarore del giorno, come quello della notte, diminuì di un terzo.

13 Guardai, e udii un’aquila[as] che volava in mezzo al cielo e diceva a gran voce: «Guai, guai, guai agli abitanti della terra, a causa degli altri suoni di tromba che i tre angeli stanno per suonare!»

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

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