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Book of Common Prayer

Daily Old and New Testament readings based on the Book of Common Prayer.
Duration: 861 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Salmi 16-17

Ricompensa e fede del giusto

16 (A)Inno di Davide.

Proteggimi, o Dio, perché io confido in te[a].

Ho detto al Signore: «Tu sei il mio Signore;

non ho bene alcuno all’infuori di te».

Quanto ai santi che sono sulla terra,

essi sono la gente onorata in cui ripongo tutto il mio affetto.

I dolori di quelli che corrono dietro ad altri dèi saranno moltiplicati;

io non offrirò le loro libazioni di sangue,

né le mie labbra proferiranno i loro nomi.

Il Signore è la mia parte di eredità e il mio calice;

tu sostieni quel che mi è toccato in sorte.

La sorte mi ha assegnato luoghi deliziosi;

una bella eredità mi è toccata!

Benedirò il Signore che mi consiglia;

anche il mio cuore mi istruisce di notte.

Io ho sempre posto il Signore davanti agli occhi miei;

poiché egli è alla mia destra, io non sarò affatto smosso.

Perciò il mio cuore si rallegra e l’anima[b] mia esulta;

anche la mia carne dimorerà al sicuro;

10 poiché tu non abbandonerai l’anima mia in potere della morte[c],

né permetterai che il tuo santo subisca la decomposizione[d].

11 Tu m’insegni la via della vita;

ci sono gioie a sazietà in tua presenza;

alla tua destra[e] vi sono delizie in eterno.

Preghiera del giusto nella persecuzione

17 (B)Preghiera di Davide.

O Signore, ascolta ciò che è giusto,

sii attento al mio grido;

porgi orecchio alla mia preghiera,

che non viene da labbra ingannatrici.

Dalla tua presenza venga alla luce il mio diritto;

gli occhi tuoi riconoscano la rettitudine.

Tu hai scrutato il mio cuore, l’hai visitato nella notte;

mi hai provato e non hai trovato nulla;

la mia bocca non va oltre[f] il mio pensiero.

Quanto alle opere degli uomini,

io, per ubbidire alla parola delle tue labbra,

mi son guardato dalle vie del violento.

I miei passi si son tenuti saldi sui tuoi sentieri,

i miei piedi non hanno vacillato.

Io t’invoco, perché tu mi esaudisci, o Dio;

inclina verso di me il tuo orecchio, ascolta le mie parole!

Mostrami le meraviglie della tua bontà,

o tu che con la tua destra salvi

chi cerca un rifugio al riparo dai suoi avversari.

Abbi cura di me come la pupilla dell’occhio,

nascondimi, all’ombra delle tue ali,

dagli empi che vogliono la mia rovina,

dai nemici mortali che mi circondano.

10 Sono duri di cuore a causa delle loro ricchezze,

la loro bocca parla con arroganza.

11 Ora ci stanno accerchiando, seguono i nostri passi;

ci spiano per abbatterci.

12 Il mio nemico sembra un leone che voglia sbranare la preda,

un leoncello che sta in agguato nei nascondigli.

13 Ergiti, o Signore, affrontalo, abbattilo;

liberami dall’empio con la tua spada;

14 liberami, con la tua mano, dagli uomini, o Signore,

dagli uomini del mondo, il cui compenso è solo in questa vita,

e il cui ventre tu riempi con i tuoi beni;

di questi si saziano i loro figli,

e lasciano il resto dei loro averi ai loro bambini.

15 Quanto a me, per la mia giustizia, contemplerò il tuo volto;

mi sazierò, al mio risveglio, della tua presenza.

Salmi 22

Le sofferenze e la gloria del Salvatore

22 (A)Al direttore del coro. Su «Cerva dell’aurora[a]».

Salmo di Davide.

Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato[b]?

Te ne stai lontano, senza soccorrermi,

senza dare ascolto alle parole del mio gemito!

Dio mio, io grido di giorno, ma tu non rispondi,

e anche di notte, senza interruzione.

Eppure tu sei il Santo,

siedi circondato dalle lodi d’Israele.

I nostri padri confidarono in te;

confidarono e tu li liberasti.

Gridarono a te, e furono salvati;

confidarono in te, e non furono delusi.

Ma io sono un verme e non un uomo,

l’infamia degli uomini e il disprezzato dal popolo.

Chiunque mi vede si fa beffe di me;

allunga il labbro, scuote il capo, dicendo:

«Egli si affida al Signore; lo liberi dunque;

lo salvi, poiché lo gradisce[c]

Sì, tu m’hai tratto dal grembo materno;

m’hai fatto riposare fiducioso sulle mammelle di mia madre.

10 A te fui affidato fin dalla mia nascita,

tu sei il mio Dio fin dal grembo di mia madre.

11 Non allontanarti da me, perché l’angoscia è vicina

e non c’è alcuno che mi aiuti.

12 Grossi tori m’hanno circondato;

potenti tori di Basan m’hanno attorniato;

13 aprono la loro gola contro di me,

come un leone rapace e ruggente.

14 Io sono come acqua che si sparge[d]

e tutte le mie ossa sono slogate;

il mio cuore è come la cera,

si scioglie in mezzo alle mie viscere.

15 Il mio vigore s’inaridisce come terra cotta

e la lingua mi si attacca al palato;

tu m’hai posto nella polvere della morte.

16 Poiché cani mi hanno circondato;

una folla di malfattori m’ha attorniato;

m’hanno forato le mani e i piedi.

17 Posso contare tutte le mie ossa.

Essi mi guardano e mi osservano:

18 spartiscono fra loro le mie vesti

e tirano a sorte la mia tunica[e].

19 Ma tu, Signore, non allontanarti,

tu che sei la mia forza, affrèttati a soccorrermi.

20 Libera la mia vita dalla spada

e salva l’unica vita mia dall’assalto del cane;

21 salvami dalla gola del leone.

Tu mi risponderai liberandomi dalle corna dei bufali.

22 (B)Io annuncerò il tuo nome ai miei fratelli,

ti loderò in mezzo all’assemblea[f].

23 O voi che temete il Signore, lodatelo!

Voi tutti, discendenti di Giacobbe, glorificatelo,

temetelo voi tutti, stirpe d’Israele!

24 Poiché non ha disprezzato né sdegnato l’afflizione del sofferente,

non gli ha nascosto il suo volto;

ma quando quello ha gridato a lui, egli l’ha esaudito.

25 Tu sei l’argomento della mia lode nella grande assemblea;

io adempirò i miei voti in presenza di quelli che ti temono.

26 Gli umili mangeranno e saranno saziati;

quelli che cercano il Signore lo loderanno;

il loro cuore vivrà in eterno.

27 Tutte le estremità della terra si ricorderanno del Signore

e si convertiranno a lui;

tutte le famiglie delle nazioni adoreranno in tua presenza.

28 Poiché al Signore appartiene il regno,

egli domina sulle nazioni.

29 Tutti i potenti della terra mangeranno e adoreranno;

tutti quelli che scendono nella polvere

e non possono mantenersi in vita s’inchineranno davanti a lui.

30 La discendenza lo servirà;

si parlerà del Signore alla generazione futura.

31 Essi verranno e proclameranno la sua giustizia,

e al popolo che nascerà diranno come egli ha agito.

Geremia 38:14-28

Geremia a colloquio da Sedechia

14 (A)Allora il re Sedechia mandò a prendere il profeta Geremia e se lo fece condurre al terzo ingresso della casa del Signore; il re disse a Geremia: «Io ti domando una cosa; non mi nascondere nulla». 15 Geremia rispose a Sedechia: «Se te la dico, non è forse certo che mi farai morire? Se ti do qualche consiglio non mi darai ascolto». 16 Il re Sedechia giurò in segreto a Geremia, dicendo: «Com’è vero che il Signore, il quale ci ha dato questa vita, vive, io non ti farò morire e non ti darò in mano a questi uomini che cercano la tua vita». 17 Allora Geremia disse a Sedechia: «Così parla il Signore, Dio degli eserciti, Dio d’Israele: “Se tu vai ad arrenderti ai capi del re di Babilonia, avrai salva la vita; questa città non sarà data alle fiamme, e vivrai tu con la tua casa. 18 Ma se non vai ad arrenderti ai capi del re di Babilonia, questa città sarà data in mano ai Caldei che la daranno alle fiamme, e tu non scamperai dalle loro mani”». 19 Il re Sedechia disse a Geremia: «Io temo quei Giudei che si sono arresi ai Caldei. Che io non abbia a esser dato nelle loro mani, e che essi non mi maltrattino!» 20 Ma Geremia rispose: «Tu non sarai dato nelle loro mani. Ti prego! Ascolta la voce del Signore in questo che ti dico: tutto andrà bene per te e tu vivrai. 21 Ma se rifiuti di uscire, ecco quello che il Signore mi ha fatto vedere: 22 tutte le donne rimaste nella casa del re di Giuda saranno condotte fuori ai capi del re di Babilonia; e queste donne diranno: “I tuoi amici ti hanno incitato, ti hanno vinto; i tuoi piedi sono affondati nel fango, e quelli si sono ritirati”. 23 Tutte le tue mogli con i tuoi figli saranno condotte ai Caldei; tu non scamperai dalle loro mani, ma sarai preso e dato in mano del re di Babilonia, e questa città sarà data alle fiamme». 24 Sedechia disse a Geremia: «Nessuno sappia nulla di queste parole, e tu non morirai. 25 Se i capi odono che io ho parlato con te e vengono da te a dirti: “Dichiaraci quello che tu hai detto al re, non ce lo nascondere, e non ti faremo morire; e il re che ti ha detto?”, 26 rispondi loro: “Io ho presentato al re la mia supplica, che egli non mi facesse ritornare nella casa di Gionatan a morirvi”».

27 Tutti i capi vennero da Geremia e lo interrogarono; ma egli rispose loro secondo tutte le parole che il re gli aveva comandate, e quelli lo lasciarono in pace, perché la cosa non si era divulgata.

28 Geremia rimase nel cortile della prigione fino al giorno che Gerusalemme fu presa.

1 Corinzi 15:1-11

La risurrezione di Cristo

15 (A)Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunciato, che voi avete anche ricevuto, nel quale state anche saldi, mediante il quale siete salvati, purché lo riteniate quale ve l’ho annunciato; a meno che non abbiate creduto invano.

Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l’ho ricevuto anch’io, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture; che apparve a Cefa, poi ai dodici. Poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte rimane ancora in vita e alcuni sono morti[a]. Poi apparve a Giacomo, poi a tutti gli apostoli; e, ultimo di tutti, apparve anche a me, come all’aborto; perché io sono il minimo degli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio. 10 Ma per la grazia di Dio io sono quello che sono; e la grazia sua verso di me non è stata vana; anzi, ho faticato più di tutti loro; non io però, ma la grazia di Dio che è con me. 11 Sia dunque io o siano loro, così noi predichiamo, e così voi avete creduto.

Matteo 11:1-6

L’ambasciata di Giovanni il battista

11 (A)Quando Gesù ebbe finito di dare istruzioni ai suoi dodici discepoli, se ne andò di là per insegnare e predicare nelle loro città.

Giovanni, avendo nella prigione udito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli[a]: «Sei tu colui che deve venire, o dobbiamo aspettare un altro?» Gesù rispose loro: «Andate a riferire a Giovanni quello che udite e vedete: i ciechi recuperano la vista e gli zoppi camminano; i lebbrosi sono purificati e i sordi odono; i morti risuscitano e il vangelo è annunciato ai poveri. Beato colui che non si sarà scandalizzato di me!»

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

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