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Book of Common Prayer

Daily Old and New Testament readings based on the Book of Common Prayer.
Duration: 861 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Salmi 97

I giudizi di Dio

97 (A)Il Signore regna; esulti la terra

e gioiscano le numerose isole.

Nuvole e oscurità lo circondano;

giustizia ed equità sono le basi del suo trono.

Un fuoco lo precede

e consuma i suoi nemici tutt’intorno.

I suoi lampi illuminano il mondo;

la terra lo vede e trema.

I monti si sciolgono come cera davanti al Signore,

davanti al Signore di tutta la terra.

I cieli annunciano la sua giustizia

e tutti i popoli vedono la sua gloria.

Sono confusi gli adoratori di immagini

e quanti si vantano degli idoli;

si prostrano a lui[a] tutti gli dèi.

Sion ascolta e ne gioisce;

esultano le figlie di Giuda

per i tuoi giudizi, o Signore!

Poiché tu, Signore, sei l’Altissimo su tutta la terra;

tu sei molto più in alto di tutti gli dèi.

10 Voi che amate il Signore, odiate il male!

Egli custodisce le anime dei suoi fedeli,

li libera dalla mano degli empi.

11 La luce è spuntata per il giusto,

e la gioia per i retti di cuore.

12 Gioite nel Signore, giusti,

e lodate il suo santo nome!

Salmi 99-100

Dio, Re giusto e santo

99 (A)Il Signore regna: tremino i popoli.

Egli siede sui cherubini: la terra è scossa.

Il Signore è grande in Sion,

eccelso sopra tutti i popoli.

Lodino essi il tuo nome grande e tremendo.

Egli è santo.

Lodino la forza del Re che ama la giustizia;

sei tu che hai stabilito il diritto,

che hai esercitato in Giacobbe il giudizio e la giustizia.

Esaltate il Signore, il nostro Dio,

e prostratevi davanti allo sgabello dei suoi piedi.

Egli è santo.

Mosè e Aaronne tra i suoi sacerdoti,

e Samuele fra quanti invocavano il suo nome,

invocarono il Signore, ed egli rispose loro.

Parlò loro dalla colonna della nuvola;

essi osservarono le sue testimonianze

e gli statuti che diede loro.

Tu li esaudisti, o Signore, Dio nostro!

Fosti per loro un Dio clemente,

pur castigandoli per le loro cattive azioni.

Esaltate il Signore, il nostro Dio,

e adorate sul suo monte santo,

perché il Signore, il nostro Dio, è santo.

Invito a lodare il Signore

100 (B)Salmo di lode.

Mandate grida di gioia al Signore,

abitanti di tutta la terra!

Servite il Signore con letizia,

presentatevi gioiosi a lui!

Riconoscete che il Signore è Dio;

è lui che ci ha fatti, e noi siamo suoi[a];

siamo suo popolo e gregge di cui egli ha cura.

Entrate nelle sue porte con ringraziamento,

nei suoi cortili con lode;

celebratelo, benedite il suo nome.

Poiché il Signore è buono; la sua bontà dura in eterno,

la sua fedeltà per ogni generazione.

Salmi 94-95

Giudizio contro gli empi

94 (A)Dio delle vendette, o Signore,

Dio delle vendette, mòstrati nel tuo fulgore!

Ergiti, giudice della terra,

rendi ai superbi quello che si meritano!

Fino a quando gli empi, o Signore,

fino a quando gli empi trionferanno?

Fanno discorsi arroganti,

tutti i malfattori si vantano.

Schiacciano il tuo popolo, o Signore,

e opprimono la tua eredità.

Uccidono la vedova e lo straniero,

ammazzano gli orfani.

Dicono: «Il Signore non vede,

il Dio di Giacobbe non se ne preoccupa».

Cercate di capire, uomini stolti!

E voi, sciocchi, quando sarete saggi?

Colui che ha fatto l’orecchio forse non ode?

Colui che ha formato l’occhio forse non vede?

10 Colui che ammonisce le nazioni non saprà pure castigarle,

lui che impartisce all’uomo la conoscenza?

11 Il Signore conosce i pensieri dell’uomo,

sa che sono vani[a].

12 Beato l’uomo che tu correggi, o Signore,

e istruisci con la tua legge

13 per dargli sollievo nei giorni dell’avversità,

finché la fossa sia scavata per l’empio.

14 Poiché il Signore non ripudierà il suo popolo

e non abbandonerà la sua eredità.

15 Il giudizio sarà di nuovo conforme a giustizia

e tutti i retti di cuore lo seguiranno.

16 Chi sorgerà per me contro i malvagi?

Chi sarà al mio fianco contro i malfattori?

17 Se il Signore non fosse stato il mio aiuto,

a quest’ora l’anima mia abiterebbe il luogo del silenzio.

18 Quando ho detto: «Il mio piede vacilla»,

la tua bontà, o Signore, mi ha sostenuto.

19 Quando ero turbato da grandi preoccupazioni,

il tuo conforto ha alleviato l’anima mia.

20 Il trono dell’ingiustizia ti avrà forse come complice?

Esso, che trama oppressioni in nome della legge?

21 Si avventano insieme contro l’anima del giusto

e condannano il sangue innocente.

22 Ma il Signore è il mio riparo,

e il mio Dio è la rocca in cui mi rifugio.

23 Egli farà ricadere su di essi la loro malvagità

e li distruggerà per la loro malizia;

il Signore, il nostro Dio, li distruggerà.

Invito all’adorazione

95 (B)Venite, cantiamo con gioia al Signore,

acclamiamo alla Rocca della nostra salvezza!

Presentiamoci a lui con lodi,

celebriamolo con salmi!

Poiché il Signore è un Dio grande,

un gran Re sopra tutti gli dèi.

Nelle sue mani sono le profondità della terra

e le altezze dei monti sono sue.

Suo è il mare, perché egli l’ha fatto

e le sue mani hanno plasmato la terra asciutta.

Venite, adoriamo e inchiniamoci,

inginocchiamoci davanti al Signore che ci ha fatti.

Poiché egli è il nostro Dio,

e noi siamo il popolo di cui ha cura

e il gregge che la sua mano conduce.

Oggi, se udite la sua voce[b],

non indurite il vostro cuore come a Meriba,

come nel giorno di Massa nel deserto[c],

quando i vostri padri mi tentarono,

mi misero alla prova sebbene avessero visto le mie opere.

10 Quarant’anni ebbi in disgusto quella generazione e dissi:

«È un popolo dal cuore traviato;

essi non conoscono le mie vie[d]».

11 Perciò giurai nella mia ira:

«Non entreranno nel mio riposo[e]

2 Samuele 14:1-20

Intrigo di Ioab e ritorno di Absalom

14 (A)Ioab, figlio di Seruia, accortosi che il cuore del re si placava verso Absalom, fece venire da Tecoa una donna saggia alla quale disse: «Fingi di essere in lutto: mettiti una veste da lutto, non ti ungere con olio e sii come una donna che pianga da molto tempo un morto; poi entra dove sta il re e parlagli così e così». Ioab le suggerì le parole da dire.

La donna di Tecoa andò dunque a parlare al re, si gettò con la faccia a terra, si prostrò e disse: «O re, aiutami!» Il re le disse: «Che hai?» Lei rispose: «Purtroppo io sono una vedova. Mio marito è morto. La tua serva aveva due figli, i quali litigarono in campagna e vennero alle mani; siccome non c’era nessuno che li separasse, uno colpì l’altro e l’uccise. Ora tutta la famiglia è insorta contro la tua serva, dicendo: “Consegnaci l’omicida, affinché lo facciamo morire per vendicare il fratello che egli ha ucciso; così toglieremo di mezzo anche l’erede”. In questo modo spegneranno il tizzone che mi è rimasto e non lasceranno a mio marito né nome né discendenza sulla terra».

Il re disse alla donna: «Va’ a casa tua; io darò degli ordini a tuo riguardo».

La donna di Tecoa disse al re: «O re, mio signore, la colpa cada su di me e sulla casa di mio padre, ma il re e il suo trono non ne siano responsabili». 10 Replicò il re: «Se qualcuno parla contro di te, conducilo da me, e vedrai che non ti toccherà più». 11 Allora lei disse: «Ti prego, invochi il re come testimone il Signore, il tuo Dio, perché il vendicatore del sangue non aumenti la rovina e non mi uccidano il figlio». Egli rispose: «Com’è vero che il Signore vive, non cadrà a terra un capello di tuo figlio».

12 Allora la donna disse: «Ti prego, lascia che la tua serva dica ancora una parola al re mio signore!» Egli rispose: «Parla».

13 La donna riprese: «Perché pensi così contro il popolo di Dio? Dalla parola che il re ha ora pronunciata risulta che egli è in un certo modo colpevole, in quanto non richiama colui che ha messo al bando. 14 Noi dobbiamo morire e siamo come acqua versata in terra che non si può più raccogliere; ma Dio non toglie la vita, anzi desidera che il fuggitivo non rimanga bandito lontano da lui. 15 Ora, se io sono venuta a parlare così al re mio signore, è perché il popolo mi ha fatto paura e la tua serva ha detto: “Voglio parlare al re; forse il re farà quello che gli dirà la sua serva; 16 il re ascolterà la sua serva e la libererà dalle mani di quelli che vogliono sterminare me e mio figlio dall’eredità di Dio”. 17 La tua serva diceva: “Possa la parola del re mio signore darmi tranquillità!” Infatti il re mio signore è come un angelo di Dio per discernere il bene dal male. Il Signore, il tuo Dio, sia con te».

18 Il re rispose e disse alla donna: «Ti prego, non nascondermi quello che io ti domanderò». La donna disse: «Parli pure il re, mio signore». 19 Il re le chiese: «Non c’è dietro a tutto questo la mano di Ioab?» La donna rispose: «Com’è vero che tu vivi, o re, mio signore, la cosa sta né più né meno come ha detto il re mio signore[a]. Infatti, il tuo servo Ioab è colui che mi ha dato questi ordini ed è lui che ha suggerito tutte queste parole alla tua serva. 20 Il tuo servo Ioab ha fatto così per dare un altro aspetto alla vicenda di Absalom; ma il mio signore è saggio come un angelo di Dio e conosce tutto quello che avviene sulla terra».

Atti 21:1-14

Paolo giunge a Tiro

21 (A)Dopo esserci separati da loro, salpammo e giungemmo direttamente a Cos[a], il giorno seguente a Rodi[b] e di là a Patara[c]. E, trovata una nave diretta in Fenicia, salimmo a bordo e salpammo. Giunti in vista di Cipro, e lasciatala a sinistra, navigammo verso la Siria e approdammo a Tiro, perché qui si doveva scaricare la nave. Trovati i discepoli[d], soggiornammo là sette giorni. Essi, mossi dallo Spirito, dicevano a Paolo di non mettere piede a Gerusalemme[e]; quando però fummo al termine di quei giorni, partimmo per continuare il viaggio, accompagnati da tutti loro, con le mogli e i figli, sin fuori dalla città; dopo esserci inginocchiati sulla spiaggia, pregammo e ci dicemmo addio; poi salimmo sulla nave, e quelli se ne tornarono alle loro case.

Paolo a Tolemaide e a Cesarea

(B)Terminata la navigazione, da Tiro arrivammo a Tolemaide[f]; e, salutati i fratelli, restammo un giorno con loro.

Ripartiti il giorno dopo, giungemmo[g] a Cesarea; ed entrati in casa di Filippo l’evangelista, che era uno dei sette, restammo da lui. Egli aveva quattro figlie non sposate, le quali profetizzavano. 10 Eravamo là da molti giorni, quando scese dalla Giudea un profeta, di nome Agabo. 11 Egli venne da noi e, presa la cintura di Paolo, si legò i piedi e le mani e disse: «Questo dice lo Spirito Santo: “A Gerusalemme i Giudei legheranno così l’uomo a cui questa cintura appartiene, e lo consegneranno nelle mani dei pagani”». 12 Quando udimmo queste cose, tanto noi che quelli del luogo lo pregavamo di non salire a Gerusalemme. 13 Paolo allora rispose: «Che fate voi, piangendo e spezzandomi il cuore? Sappiate che io sono pronto non solo a essere legato, ma anche a morire a Gerusalemme per il nome del Signore Gesù». 14 E, poiché non si lasciava persuadere, ci rassegnammo dicendo: «Sia fatta la volontà del Signore».

Marco 10:1-16

Il ripudio

10 (A)Poi Gesù partì di là e se ne andò nei territori della Giudea e oltre il Giordano. Di nuovo si radunarono presso di lui delle folle; e di nuovo egli insegnava loro come era solito fare.

Dei farisei[a] si avvicinarono a lui per metterlo alla prova, dicendo: «È lecito a un marito mandar via la moglie?» Egli rispose loro: «Che cosa vi ha comandato Mosè?» Essi dissero: «Mosè permise di scrivere un atto di ripudio e di mandarla via[b]». Gesù [, rispondendo,] disse loro: «È per la durezza del vostro cuore che Mosè scrisse per voi quella norma; ma al principio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina[c]. Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre {e si unirà a sua moglie}, e i due saranno una sola carne.[d] Così non sono più due, ma una sola carne. L’uomo, dunque, non separi quel che Dio ha unito».

10 In casa i [suoi] discepoli lo interrogarono di nuovo sullo stesso argomento. 11 Egli disse loro: «Chiunque manda via sua moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; 12 e se lei ripudia[e] suo marito e ne sposa un altro, commette adulterio».

Gesù benedice i bambini

13 (B)Gli presentavano dei bambini perché li toccasse; ma i discepoli sgridavano coloro che glieli presentavano[f]. 14 Gesù, veduto ciò, si indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano da me; non glielo vietate[g], perché il regno di Dio è di chi è come loro. 15 In verità io vi dico che chiunque non avrà ricevuto il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà affatto». 16 E, presili in braccio, li benediceva ponendo le mani su di loro.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

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