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Book of Common Prayer

Daily Old and New Testament readings based on the Book of Common Prayer.
Duration: 861 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Salmi 72

Gloria del regno messianico

72 (A)Di Salomone.

O Dio, da’ i tuoi giudizi al re

e la tua giustizia al figlio del re;

ed egli giudicherà il tuo popolo con giustizia

e i tuoi poveri con equità!

Portino i monti pace al popolo

e le colline giustizia!

Egli garantirà il diritto ai miseri del popolo,

salverà i figli del bisognoso

e annienterà l’oppressore!

Ti temeranno finché duri il sole,

finché duri la luna, di epoca in epoca!

Egli scenderà come pioggia sul prato falciato,

come acquazzone che bagna la terra.

Nei suoi giorni il giusto fiorirà

e vi sarà abbondanza di pace finché non vi sia più luna.

Egli dominerà da un mare all’altro

e dal fiume[a] fino all’estremità della terra.

Davanti a lui s’inchineranno gli abitanti del deserto,

i suoi nemici morderanno la polvere.

10 I re di Tarsis[b] e delle isole[c] gli pagheranno il tributo,

i re di Seba e di Saba[d] gli offriranno doni;

11 tutti i re gli si prostreranno davanti,

tutte le nazioni lo serviranno.

12 Poiché egli libererà il bisognoso che grida

e il misero che non ha chi l’aiuti.

13 Egli avrà compassione dell’infelice e del bisognoso

e salverà l’anima dei poveri.

14 Riscatterà le loro anime dall’oppressione e dalla violenza,

e il loro sangue sarà prezioso ai suoi occhi.

15 Egli vivrà; e a lui sarà dato oro di Seba,

la gente pregherà per lui tutto il giorno, lo benedirà sempre.

16 Vi sarà abbondanza di grano nel paese, sulle cime dei monti.

Ondeggeranno le spighe come fanno gli alberi del Libano

e gli abitanti delle città fioriranno come l’erba della terra.

17 Il suo nome durerà in eterno,

il suo nome si conserverà quanto il sole;

gli uomini si benediranno a vicenda in lui,

tutte le nazioni lo proclameranno beato.

18 Sia benedetto Dio, il Signore, il Dio d’Israele,

egli solo opera prodigi!

19 Sia benedetto in eterno il suo nome glorioso

e tutta la terra sia piena della tua gloria! Amen! Amen!

20 Qui finiscono le preghiere di Davide, figlio d’Isai.

Salmi 119:73-96

73 Le tue mani mi hanno fatto e formato;

dammi intelligenza e imparerò i tuoi comandamenti.

74 Quelli che ti temono mi vedranno e si rallegreranno,

perché ho sperato nella tua parola.

75 Io so, Signore, che i tuoi giudizi sono giusti

e che mi hai afflitto nella tua fedeltà.

76 La tua bontà sia il mio conforto,

secondo la parola data al tuo servo.

77 Venga su di me la tua compassione, e vivrò;

perché la tua legge è la mia gioia.

78 Siano confusi i superbi, che mentendo mi opprimono;

ma io medito sui tuoi precetti.

79 Si rivolgano a me quelli che ti temono

e quelli che conoscono le tue testimonianze.

80 Sia perfetta la mia ubbidienza ai tuoi statuti

perché io non sia confuso.

(CAF)

81 L’anima mia vien meno nell’attesa della tua salvezza;

io spero nella tua parola.

82 Si spengono i miei occhi desiderosi della tua parola,

mentre dico: «Quando mi consolerai?»

83 Poiché io sono divenuto come un otre affumicato;

ma non dimentico i tuoi statuti.

84 Quanti sono i giorni del tuo servo?

Quando punirai quelli che mi perseguitano?

85 I superbi mi hanno scavato delle fosse;

essi non agiscono secondo la tua legge.

86 Tutti i tuoi comandamenti sono fedeltà;

costoro mi perseguitano a torto; soccorrimi!

87 Per poco non mi hanno eliminato dalla terra;

ma io non ho abbandonato i tuoi precetti.

88 Rendimi la vita secondo la tua bontà

e io osserverò la testimonianza della tua bocca.

(LAMED)

89 Per sempre, Signore,

la tua parola è stabile nei cieli.

90 La tua fedeltà dura per ogni generazione;

tu hai fondato la terra ed essa sussiste.

91 Tutto sussiste anche oggi secondo le tue leggi,

perché ogni cosa è al tuo servizio.

92 Se la tua legge non fosse stata la mia gioia,

sarei già perito nella mia afflizione.

93 Mai dimenticherò i tuoi precetti,

perché per mezzo di essi tu mi dai la vita.

94 Io sono tuo; salvami,

perché ho ricercato i tuoi precetti.

95 Gli empi si sono appostati per farmi perire,

ma io medito sulle tue testimonianze.

96 Ho visto che ogni cosa perfetta ha un limite,

ma il tuo comandamento è senza limiti.

(MEM)

Geremia 3:6-18

Esortazione al ravvedimento

(A)Il Signore mi disse al tempo del re Giosia: «Hai visto ciò che l’infedele Israele ha fatto? È andata sopra ogni alto monte e sotto ogni albero verdeggiante, e là s’è prostituita. Io dicevo: “Dopo che avrà fatto tutte queste cose, tornerà a me”; ma non è ritornata, e sua sorella, la perfida Giuda, l’ha visto. Benché io avessi ripudiato l’infedele Israele a causa di tutti i suoi adultèri e le avessi dato la sua lettera di divorzio, ho visto che sua sorella, la perfida Giuda, non ha avuto alcun timore ed è andata a prostituirsi anche lei. Con il rumore delle sue prostituzioni Israele ha contaminato il paese; ha commesso adulterio con la pietra e con il legno. 10 Nonostante tutto questo, la sua perfida sorella non è tornata da me con tutto il suo cuore, ma con finzione», dice il Signore.

11 (B)Il Signore mi disse: «L’infedele Israele si è mostrata più giusta della perfida Giuda.

12 Va’, proclama queste parole verso il settentrione e di’: “Torna, o infedele Israele”, dice il Signore; “io non vi mostrerò un viso accigliato, poiché io sono misericordioso”, dice il Signore, “e non serbo l’ira per sempre.

13 Soltanto riconosci la tua iniquità: tu sei stata infedele al Signore, al tuo Dio, sei andata di qua e di là con gli stranieri, sotto ogni albero verdeggiante e non hai dato ascolto alla mia voce”», dice il Signore.

14 «Tornate, o figli traviati», dice il Signore, «poiché io sono il vostro Signore; vi prenderò, uno da una città, due da una famiglia, e vi ricondurrò a Sion;

15 vi darò dei pastori secondo il mio cuore, che vi pasceranno con conoscenza e intelligenza.

16 Quando sarete moltiplicati e avrete fruttato nel paese, allora», dice il Signore, «non si dirà più: “L’arca del patto del Signore!” Non vi si penserà più, non la si menzionerà più, non la si rimpiangerà più, non se ne farà un’altra.

17 Allora Gerusalemme sarà chiamata il trono del Signore; tutte le nazioni si raduneranno a Gerusalemme nel nome del Signore e non cammineranno più secondo la caparbietà del loro cuore malvagio.

18 In quei giorni la casa di Giuda camminerà con la casa d’Israele; verranno assieme dal paese del settentrione al paese che io diedi in eredità ai vostri padri.

Romani 1:28-2:11

28 Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente; 29 ricolmi di ogni ingiustizia, [fornicazione,] malvagità, cupidigia, malizia; pieni di invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità; 30 calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 31 insensati, sleali, senza affetti naturali, [implacabili,] spietati. 32 Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette.

Il giusto giudizio di Dio

(A)Perciò, o uomo, chiunque tu sia che giudichi, sei inescusabile, perché nel giudicare gli altri condanni te stesso; infatti tu che giudichi, fai le stesse cose. Ora noi sappiamo che il giudizio di Dio su quelli che fanno tali cose è conforme a verità. Pensi tu, o uomo, che giudichi quelli che fanno tali cose e le fai tu stesso, di scampare al giudizio di Dio? Oppure disprezzi le ricchezze della sua bontà, della sua pazienza e della sua costanza, non riconoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento? Tu, invece, con la tua ostinazione e con l’impenitenza del tuo cuore, ti accumuli un tesoro d’ira per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio. Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere: vita eterna a quelli che con perseveranza nel fare il bene cercano gloria, onore e immortalità; ma ira e indignazione a quelli che, per spirito di contesa, invece di ubbidire alla verità ubbidiscono all’ingiustizia. Tribolazione e angoscia sopra ogni uomo[a] che fa il male, sul Giudeo prima e poi sul Greco; 10 ma gloria, onore e pace a chiunque opera bene, al Giudeo prima e poi al Greco; 11 perché davanti a Dio non c’è favoritismo.

Giovanni 5:1-18

Gesù guarisce un paralitico a Betesda

(A)Dopo queste cose ci fu una festa dei Giudei[a], e Gesù salì a Gerusalemme.

Or a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, c’è una vasca, chiamata in ebraico Betesda[b], che ha cinque portici. Sotto questi portici giaceva un gran numero d’infermi, di ciechi, di zoppi, di paralitici [, i quali aspettavano l’agitarsi dell’acqua, perché un angelo, in determinati momenti, scendeva nella vasca e agitava l’acqua; e il primo che vi scendeva dopo che l’acqua era stata agitata, era guarito di qualunque malattia fosse colpito].

Là c’era un uomo che da trentotto anni era infermo. Gesù, vedutolo che giaceva e sapendo che già da lungo tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?» L’infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che, quando l’acqua è mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». In quell’istante quell’uomo fu guarito; e, preso il suo lettuccio, si mise a camminare.

10 Quel giorno era un sabato; perciò i Giudei dissero all’uomo guarito: «È sabato, e non ti è permesso portare il tuo lettuccio». 11 Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi il tuo lettuccio e cammina”». 12 Essi [allora] gli domandarono: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi [il tuo lettuccio] e cammina”?» 13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, perché in quel luogo c’era molta gente. 14 Più tardi Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco, tu sei guarito; non peccare più, ché non ti accada di peggio». 15 L’uomo se ne andò, e disse ai Giudei che colui che lo aveva guarito era Gesù. 16 Per questo i Giudei perseguitavano Gesù [e cercavano di ucciderlo]; perché faceva queste cose di sabato.

Gesù dichiara la sua uguaglianza con il Padre

17 (B)Gesù rispose loro: «Il Padre mio opera fino ad ora, e anch’io opero». 18 Per questo i Giudei più che mai cercavano di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

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