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Book of Common Prayer

Daily Old and New Testament readings based on the Book of Common Prayer.
Duration: 861 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Salmi 56-58

Fiducia nel momento di sventura

56 (A)Al direttore del coro. Su «Colomba dei terebinti lontani[a]».

Inno di Davide quando i Filistei lo presero in Gat.

Abbi pietà di me, o Dio,

poiché gli uomini mi insidiano;

mi combattono e mi tormentano tutti i giorni;

i miei nemici mi perseguitano continuamente.

Sì, sono molti quelli che mi combattono.

Nel giorno della paura,

io confido in te.

In Dio, di cui lodo la parola,

in Dio confido, e non temerò;

che mi può fare il mortale?

Fraintendono sempre le mie parole;

tutti i loro pensieri sono vòlti a farmi del male.

Si riuniscono, stanno in agguato,

spiano i miei passi, cercano di togliermi la vita.

Retribuiscili secondo la loro malvagità!

O Dio, abbatti i popoli nella tua ira!

Tu conti i passi della mia vita errante;

raccogli le mie lacrime nell’otre tuo;

non le registri forse nel tuo libro?

Nel giorno che t’invocherò

i miei nemici indietreggeranno.

So che Dio è per me.

10 Loderò la parola di Dio;

loderò la parola del Signore.

11 In Dio ho fiducia e non temerò;

che potrà farmi l’uomo?

12 Io manterrò le promesse che ti ho fatte, o Dio;

io ti offrirò sacrifici di lode,

13 perché tu hai salvato l’anima mia dalla morte,

hai preservato i miei piedi da caduta,

perché io cammini, davanti a Dio, nella luce dei viventi.

Fiducia nel momento della difficoltà

57 (B)Al direttore del coro. «Non distruggere».

Inno di Davide, quando, perseguitato da Saul, fuggì nella spelonca.

Abbi pietà di me, o Dio, abbi pietà di me,

perché l’anima mia cerca rifugio in te;

e all’ombra delle tue ali io mi rifugio

finché sia passato il pericolo.

Io invocherò Dio, l’Altissimo,

Dio che agisce in mio favore.

Egli manderà dal cielo a salvarmi,

mentre chi vuole divorarmi mi oltraggia; [Pausa]

Dio manderà la sua grazia e la sua fedeltà.

L’anima mia è in mezzo a leoni;

dimoro tra gente che vomita fiamme,

in mezzo a uomini i cui denti sono lance e frecce

e la cui lingua è una spada affilata.

Innàlzati, o Dio, al di sopra dei cieli,

risplenda la tua gloria su tutta la terra!

Essi avevano teso una rete ai miei piedi,

mi avevano piegato,

avevano scavato una fossa davanti a me,

ma essi vi sono caduti dentro. [Pausa]

Il mio cuore è ben disposto, o Dio,

il mio cuore è ben disposto[b];

io canterò e salmeggerò.

Dèstati, o gloria mia,

destatevi, saltèrio e cetra!

Io voglio risvegliare l’alba.

Io ti celebrerò tra i popoli, o Signore,

ti loderò tra le nazioni,

10 perché grande fino al cielo è la tua bontà

e la tua fedeltà fino alle nuvole.

11 Innàlzati, o Dio, al di sopra dei cieli,

risplenda la tua gloria su tutta la terra!

Condanna per i giudici iniqui

58 (C)Al direttore del coro. «Non distruggere».

Inno di Davide.

È proprio secondo giustizia che voi parlate, o potenti?

Giudicate voi rettamente i figli degli uomini?

Anzi, in cuor vostro commettete iniquità;

nel paese, voi gettate nella bilancia la violenza delle vostre mani.

Gli empi sono sviati fin dal grembo materno,

i bugiardi sono traviati fin dalla nascita.

Hanno veleno simile a quello di serpente,

sono sordi come aspide che si tura le orecchie

per non udire la voce degli incantatori,

del mago esperto d’incantesimi.

O Dio, spezza loro i denti in bocca;

o Signore, fracassa le mascelle dei leoni!

Si disperdano come acqua che scorre via;

possano tirare solo frecce spuntate.

Siano come lumaca che si scioglie strisciando;

come aborto di donna, non vedano il sole.

Prima che le vostre pentole sentano il fuoco del rovo,

verde o acceso che sia il legno, lo porti via la bufera[c].

10 Il giusto si rallegrerà nel vedere la punizione,

si laverà i piedi nel sangue dell’empio,

11 e la gente dirà: «Certo, vi è una ricompensa per il giusto;

certo, c’è un Dio che fa giustizia sulla terra!»

Salmi 64-65

Il castigo dei malvagi

64 (A)Al direttore del coro. Salmo di Davide.

O Dio, ascolta la voce del mio lamento!

Salva la mia vita dal terrore del nemico.

Mettimi al riparo dalle trame dei malvagi,

dagli intrighi dei malfattori.

Hanno affilato la loro lingua come spada

e hanno scagliato come frecce parole amare,

per colpire di nascosto l’uomo integro;

lo colpiscono all’improvviso, e non hanno paura.

S’incoraggiano a vicenda in un’impresa malvagia;

si accordano per camuffare tranelli,

e dicono: «Chi se ne accorgerà?»

Meditano pensieri malvagi e dicono:

«Abbiamo attuato il nostro piano».

I sentimenti e il cuore dell’uomo sono un abisso.

Ma Dio scaglierà le sue frecce contro di loro,

e all’improvviso saranno coperti di ferite;

saranno abbattuti,

e il male causato dalle proprie lingue ricadrà su di loro.

Chiunque li vedrà scrollerà il capo.

Allora tutti gli uomini temeranno,

racconteranno l’opera di Dio

e comprenderanno ciò che egli ha fatto.

10 Il giusto esulterà nel Signore e cercherà rifugio in lui;

tutti i retti di cuore si glorieranno.

Lode a Dio per la sua bontà

65 (B)Al direttore del coro.

Salmo di Davide. Canto.

A te spetta la lode, o Dio che dimori in Sion!

A te il compimento delle promesse.

A te, che esaudisci la preghiera,

verrà ogni creatura.

Mi opprime il peso delle mie colpe,

ma tu perdonerai i miei peccati.

Beato chi sceglierai e accoglierai,

perché egli abiti nei tuoi cortili!

Noi ci sazieremo dei beni della tua casa,

delle cose sante del tuo tempio.

Mediante prodigi tu ci rispondi, nella tua giustizia,

o Dio della nostra salvezza,

speranza di tutte le estremità della terra e dei mari lontani.

Con il suo vigore egli rese saldi i monti,

cingendosi di potenza.

Egli placa il fragore dei mari, il fragore dei loro flutti

e il tumulto dei popoli.

Gli abitanti delle estremità della terra

tremano davanti ai tuoi prodigi;

tu fai sgorgare canti di gioia dall’oriente all’occidente.

Tu percorri la terra e la irrighi,

la fai produrre abbondantemente.

I ruscelli di Dio sono pieni d’acqua;

tu procuri agli uomini il grano, quando prepari così la terra;

10 tu irrighi i suoi solchi, ne pareggi le zolle,

l’ammorbidisci con le piogge, ne benedici i germogli.

11 Tu coroni l’annata con i tuoi benefici,

e dove passa il tuo carro stilla il grasso.

12 Esso stilla sui pascoli del deserto,

e i colli sono adorni di gioia.

13 I pascoli si rivestono di greggi

e le valli si coprono di frumento;

essi prorompono in grida di gioia e cantano.

Ecclesiaste 7:1-14

Le prove, la saggezza e la moderazione

(A)Una buona reputazione vale più dell’olio profumato, e il giorno della morte è meglio del giorno della nascita. È meglio andare in una casa in lutto, che andare in una casa in festa; poiché là è la fine di ogni uomo, e colui che vive vi porrà mente. La tristezza vale più del riso; poiché quando il viso è afflitto, il cuore diventa migliore. Il cuore del saggio è nella casa del pianto; ma il cuore degli stolti è nella casa della gioia. Vale più udire la riprensione del saggio, che udire la canzone degli stolti. Infatti quale è lo scoppiettio dei pruni sotto una pentola, tale è il riso dello stolto. Anche questo è vanità. Certo l’oppressione rende insensato il saggio, e il dono fa perdere il senno.

Vale più la fine di una cosa, che il suo principio; e lo spirito paziente vale più dello spirito altero. Non ti affrettare a irritarti nello spirito tuo, perché l’irritazione riposa in seno agli stolti. 10 Non dire: «Come mai i giorni di prima erano migliori di questi?», poiché non è da saggio domandarsi questo.

11 (B)La saggezza è buona quanto un’eredità, e anche di più, per quelli che vedono il sole. 12 Infatti la saggezza offre un riparo, come l’offre il denaro; ma l’eccellenza della scienza sta in questo, che la saggezza fa vivere quelli che la possiedono. 13 Considera l’opera di Dio; chi potrà raddrizzare ciò che egli ha reso curvo? 14 Nel giorno della prosperità godi del bene, e nel giorno dell’avversità rifletti. Dio ha fatto l’uno come l’altro, affinché l’uomo non scopra nulla di ciò che sarà dopo di lui.

Galati 4:12-20

12 Siate come sono io, fratelli, ve ne prego, perché anch’io sono come voi.

13 Voi non mi faceste torto alcuno; anzi sapete bene che fu a motivo di una malattia[a] che vi evangelizzai la prima volta; 14 e quella che nella mia carne era per voi una prova[b], non la disprezzaste né vi fece ribrezzo; al contrario mi accoglieste come un angelo di Dio, come Cristo Gesù stesso. 15 Dove sono dunque le vostre manifestazioni di gioia?[c] Poiché vi rendo testimonianza che, se fosse stato possibile, vi sareste cavati gli occhi e me li avreste dati. 16 Sono dunque diventato vostro nemico dicendovi la verità? 17 Costoro[d] sono zelanti per voi, ma non per fini onesti; anzi vogliono staccarvi da noi affinché il vostro zelo si volga a loro. 18 Ora è una buona cosa essere in ogni tempo oggetto dello zelo altrui nel bene, e non solo quando sono presente tra di voi. 19 Figli[e] miei, per i quali sono di nuovo in doglie finché Cristo sia formato in voi, 20 oh, come vorrei essere ora presente tra di voi e cambiar tono, perché sono perplesso a vostro riguardo!

Matteo 15:21-28

Gesù e la donna cananea

21 (A)Partito di là, Gesù si ritirò nel territorio di Tiro e di Sidone. 22 Ed ecco, una donna cananea di quei luoghi venne fuori e si mise a gridare[a]: «Abbi pietà di me, Signore, Figlio di Davide! Mia figlia è gravemente tormentata da un demonio». 23 Ma egli non le rispose parola. E i suoi discepoli si avvicinarono e lo pregavano dicendo: «Mandala via, perché ci grida dietro». 24 Ma egli rispose: «Io non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa d’Israele». 25 Ella però venne e gli si prostrò davanti, dicendo: «Signore, aiutami!» 26 Egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli per buttarlo ai cagnolini». 27 Ma ella disse: «Sì, Signore, eppure anche i cagnolini mangiano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». 28 Allora Gesù le rispose: «Donna, grande è la tua fede; ti sia fatto come vuoi». E da quel momento sua figlia fu guarita.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra