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Book of Common Prayer

Daily Old and New Testament readings based on the Book of Common Prayer.
Duration: 861 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Salmi 37

Il giusto e l’empio

37 (A)Di Davide.

Non adirarti a causa dei malvagi;

non avere invidia di quelli che agiscono perversamente;

perché presto saranno falciati come il fieno

e appassiranno come l’erba verde.

Confida nel Signore e fa’ il bene;

abita il paese e pratica la fedeltà.

Trova la tua gioia nel Signore

ed egli appagherà i desideri del tuo cuore.

Riponi la tua sorte nel Signore;

confida in lui, ed egli agirà.

Egli farà risplendere la tua giustizia come la luce

e il tuo diritto come il sole di mezzogiorno.

Sta’ in silenzio davanti al Signore, e aspettalo;

non adirarti per chi prospera nelle sue imprese,

per l’uomo che ha successo nei suoi malvagi progetti.

Cessa dall’ira e lascia lo sdegno;

non adirarti, ciò spingerebbe anche te a fare il male.

Poiché i malvagi saranno sterminati;

ma quelli che sperano nel Signore possederanno la terra.

10 Ancora un po’ e l’empio scomparirà;

tu osserverai il luogo dove si trovava, ed egli non ci sarà più.

11 Ma gli umili erediteranno la terra

e godranno di una gran pace[a].

12 L’empio tende insidie al giusto

e digrigna i denti contro di lui.

13 Il Signore ride dell’empio,

perché vede avvicinarsi il giorno della sua rovina.

14 Gli empi hanno tratto la spada e teso il loro arco

per abbattere il misero e il bisognoso,

per sgozzare quelli che vanno per la retta via.

15 La loro spada penetrerà nel loro cuore

e i loro archi si spezzeranno.

16 Il poco del giusto vale più

dell’abbondanza degli empi.

17 Perché le braccia degli empi saranno spezzate;

ma il Signore sostiene i giusti.

18 Il Signore conosce i giorni degli uomini integri;

la loro eredità durerà in eterno.

19 Non saranno confusi in tempo di sventura,

ma saranno saziati in tempo di fame.

20 Gli empi periranno;

i nemici del Signore, come grasso d’agnelli[b],

saranno consumati e andranno in fumo.

21 L’empio prende in prestito e non restituisce;

ma il giusto ha pietà e dona.

22 Chi è benedetto da Dio erediterà la terra,

ma chi è maledetto sarà sterminato.

23 I passi dell’onesto sono guidati dal Signore;

egli gradisce le sue vie.

24 Se cade, non è però abbattuto,

perché il Signore lo sostiene prendendolo per mano.

25 Io sono stato giovane e sono anche divenuto vecchio,

ma non ho mai visto il giusto abbandonato,

né la sua discendenza mendicare il pane.

26 Tutti i giorni è pietoso e dà in prestito,

la sua discendenza è benedetta.

27 Allontànati dal male e fa’ il bene;

dimorerai nel paese per sempre.

28 Poiché il Signore ama la giustizia

e non abbandona i suoi santi;

essi sono conservati in eterno;

ma la discendenza degli empi sarà sterminata.

29 I giusti erediteranno la terra

e l’abiteranno per sempre.

30 La bocca del giusto esprime parole sagge

e la sua lingua parla con giustizia.

31 La legge di Dio è nel suo cuore;

i suoi passi non vacilleranno.

32 L’empio spia il giusto

e cerca di farlo morire.

33 Il Signore non l’abbandona nelle sue mani

e non lo condanna quando egli viene giudicato.

34 Spera nel Signore e segui la sua via;

egli ti esalterà perché tu possieda la terra

e veda lo sterminio degli empi.

35 Ho visto l’uomo malvagio e prepotente

ergersi come albero verdeggiante sul suolo natìo,

36 ma poi è scomparso, ed ecco, non c’è più;

io l’ho cercato, ma non si è più trovato.

37 Osserva l’uomo integro e considera l’uomo retto,

perché l’uomo di pace avrà una discendenza.

38 Ma tutti i malvagi saranno distrutti;

la discendenza degli empi sarà sterminata.

39 La salvezza dei giusti proviene dal Signore;

egli è la loro difesa in tempo d’angoscia.

40 Il Signore li aiuta e li libera;

li libera dagli empi e li salva,

perché si sono rifugiati in lui.

Genesi 11:1-9

La torre di Babele

11 (A)Tutta la terra parlava la stessa lingua e usava le stesse parole.

Dirigendosi verso l’Oriente, gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Scinear, e là si stanziarono. Si dissero l’un l’altro: «Venite, facciamo dei mattoni cotti con il fuoco[a]!» Essi adoperarono mattoni anziché pietre, e bitume invece di calce. Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre la cui cima giunga fino al cielo; acquistiamoci fama, affinché non siamo dispersi sulla faccia di tutta la terra». Il Signore discese per vedere la città e la torre che i figli degli uomini costruivano. Il Signore disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è il principio del loro lavoro; ora nulla impedirà loro di condurre a termine ciò che intendono fare. Scendiamo dunque e confondiamo il loro linguaggio, perché l’uno non capisca la lingua dell’altro!» Così il Signore li disperse di là su tutta la faccia della terra ed essi cessarono di costruire la città. Perciò a questa fu dato il nome di Babel[b], perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là li disperse su tutta la faccia della terra.

Ebrei 6:13-20

13 Infatti, quando Dio fece la promessa ad Abraamo, siccome non poteva giurare per qualcuno maggiore di lui, giurò per se stesso, 14 dicendo: «Certo, ti benedirò e ti moltiplicherò grandemente»[a]. 15 Così, avendo aspettato con pazienza, Abraamo vide realizzarsi la promessa. 16 Infatti gli uomini giurano per qualcuno maggiore di loro, e per essi il giuramento è la conferma che pone fine a ogni contestazione. 17 Così Dio, volendo mostrare con maggiore evidenza agli eredi della promessa l’immutabilità del suo proposito, intervenne con un giuramento, 18 affinché mediante due cose immutabili, nelle quali è impossibile che Dio abbia mentito, troviamo una potente consolazione, noi, che abbiamo cercato il nostro rifugio nell’afferrare saldamente la speranza che ci era messa davanti. 19 Questa speranza la teniamo come un’àncora dell’anima, sicura e ferma, che penetra oltre la cortina[b], 20 dove Gesù è entrato per noi quale precursore, essendo diventato sommo sacerdote in eterno secondo l’ordine di Melchisedec[c].

Giovanni 4:1-15

Gesù e la donna samaritana

(A)Quando dunque Gesù seppe che i farisei avevano udito che egli faceva[a] e battezzava più discepoli di Giovanni (sebbene non fosse Gesù che battezzava, ma i suoi discepoli), lasciò la Giudea e se ne andò di nuovo in Galilea.

Ora doveva passare per la Samaria. Giunse dunque a una città della Samaria, chiamata Sicar[b], vicina al podere che Giacobbe aveva dato a suo figlio Giuseppe; e là c’era la fonte di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del cammino, stava così a sedere presso la fonte. Era circa l’ora sesta[c].

Una donna della Samaria venne ad attingere l’acqua. Gesù le disse: «Dammi da bere». (Infatti i suoi discepoli erano andati in città a comprare da mangiare.) La donna samaritana allora gli disse: «Come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?» Infatti i Giudei non hanno relazioni con i Samaritani. 10 Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: “Dammi da bere”, tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell’acqua viva». 11 La donna gli disse: «Signore, tu non hai nulla per attingere, e il pozzo è profondo; da dove avresti dunque quest’acqua viva? 12 Sei tu più grande di Giacobbe, nostro padre, che ci diede questo pozzo e ne bevve egli stesso con i suoi figli e il suo bestiame?» 13 Gesù le rispose: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; 14 ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna». 15 La donna gli disse: «Signore, dammi di quest’acqua, affinché io non abbia più sete e non venga più fin qui ad attingere».

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra