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87 «Salmo dei figli di Kore. Cantico.» Egli ha posto il suo fondamento sui monti santi.

L'Eterno ama le porte di Sion piú di tutte le dimore di Giacobbe.

Cose gloriose son dette di te, o città di DIO. (Sela)

Menzionerò l'Egitto e Babilonia fra quelli che mi conoscono. Ecco la Filistia e Tiro insieme all'Etiopia: «Costui è nato là».

E si dirà di Sion: «Questi e quello sono nati in lei; e l'Altissimo stesso la renderà stabile».

L'Eterno, passando in rassegna i popoli, registrerà: «Costui è nato là». (Sela)

E i cantori e i suonatori diranno: «Tutte le mie fonti di vita e di gioia sono in te».

88 «Cantico. Salmo dei figli di Kore. Al maestro del coro. Da cantarsi mestamente. Cantico di Heman, l'Ezrahita.» O Eterno, DIO della mia salvezza, io grido giorno e notte davanti a te.

Giunga fino a te la mia preghiera, tendi l'orecchio al mio grido,

perché l'anima mia è sazia di male, e la mia vita è giunta fino allo Sceol.

Sono ormai annoverato fra quelli che scendono nella fossa, sono come un uomo che non ha piú forza.

Sono abbandonato fra i morti come gli uccisi che giacciono nel sepolcro, di cui tu non ti ricordi piú e che sono recisi e allontanati dalla tua mano.

Tu mi hai posto nella piú profonda fossa, in luoghi tenebrosi, negli abissi.

Su di me si è abbattuta la tua ira, e tu mi hai travolto con tutti i tuoi flutti. (Sela)

Tu mi hai privato dei miei amici, mi hai reso per loro un oggetto abominevole; sono rinchiuso e non posso uscire.

Il mio occhio si strugge dal dolore; ti invoco ogni giorno, o Eterno, e tendo le mie mani verso di te.

10 Farai forse dei prodigi per i morti? Risorgeranno i defunti a lodarti? (Sela)

11 Si celebrerà la tua benignità nel sepolcro e la tua fedeltà nel luogo di distruzione?

12 Saranno le tue meraviglie conosciute nelle tenebre e la tua giustizia nella terra dell'oblìo?

13 Ma io grido a te, o Eterno, e la mia preghiera ti viene incontro al mattino.

14 Perché mi respingi, o Eterno perché mi nascondi il tuo volto?

15 Sono stato afflitto e moribondo fin dalla giovinezza; ho sofferto i tuoi terrori e sono smarrito.

16 Sopra di me è passata la tua ardente ira; i tuoi terrori mi hanno annientato,

17 mi hanno circondato come acque tutto il giorno e tutti assieme mi hanno sommerso.

18 Hai allontanato da me amici e conoscenti; i miei amici piú intimi sono le tenebre.

13 Ogni persona sia sottoposta alle autorità superiori, poiché non c'è autorità se non da Dio, e le autorità che esistono sono istituite da Dio.

Perciò chi resiste all'autorità, resiste all'ordine di Dio; e quelli che vi resistono attireranno su di sé la condanna.

I magistrati infatti non sono da temere per le opere buone, ma per le malvagie; ora vuoi non temere l'autorità? Fa' ciò che è bene, e tu riceverai lode da essa,

perché il magistrato è ministro di Dio per te nel bene; ma se tu fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; poiché egli è ministro di Dio, un vendicatore con ira contro colui che fa il male.

Perciò è necessario essergli sottomessi, non solo per timore dell'ira ma anche per ragione di coscienza.

Infatti per questo motivo pagate anche i tributi, perché essi sono ministri di Dio, dediti continuamente a questo servizio.

Rendete dunque a ciascuno ciò che gli è dovuto: il tributo a chi dovete il tributo, l'imposta a chi dovete l'imposta, il timore a chi dovete il timore, l'onore a chi l'onore.

Non abbiate alcun debito con nessuno, se non di amarvi gli uni gli altri, perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge.

Infatti questi comandamenti: «Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non dir falsa testimonianza, non desiderare», e se vi è qualche altro comandamento, si riassumono tutti in questo: «Ama il tuo prossimo come te stesso».

10 L'amore non fa alcun male al prossimo; l'adempimento dunque della legge è l'amore.

11 E questo tanto piú dobbiamo fare, conoscendo il tempo, perché è ormai ora che ci svegliamo dal sonno, poiché la salvezza ci è ora piú vicina di quando credemmo.

12 La notte è avanzata e il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.

13 Camminiamo onestamente, come di giorno, non in gozzoviglie ed ebbrezze, non in immoralità e sensualità, non in contese ed invidie.

14 Ma siate rivestiti del Signor Gesú Cristo e non abbiate cura della carne per soddisfarne le sue concupiscenze.