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Allora l’angelo che avevo visto stare in piedi sul mare e sulla terra alzò la mano destra[a] verso il cielo e giurò per colui che vive nei secoli dei secoli, il quale ha creato il cielo e le cose che sono in esso, la terra e le cose che sono in essa, e il mare e le cose che sono in esso, dicendo che non ci sarebbe stato più indugio. Ma nei giorni in cui si sarebbe udita la voce del settimo angelo, quando egli avrebbe suonato la tromba, si sarebbe compiuto il mistero di Dio, com’egli ha annunciato ai suoi servi, i profeti.

Poi la voce che avevo udita dal cielo mi parlò di nuovo e disse: «Va’, prendi il libro[b] che è aperto in mano all’angelo che sta in piedi sul mare e sulla terra». Io andai dall’angelo, dicendogli di darmi il libretto[c]. Ed egli mi rispose: «Prendilo e divoralo: esso sarà amaro alle tue viscere, ma in bocca ti sarà dolce come miele». 10 Presi il libretto dalla mano dell’angelo e lo divorai; e mi fu dolce in bocca, come miele; ma quando lo ebbi mangiato, le mie viscere sentirono amarezza.

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Footnotes

  1. Apocalisse 10:5 TR omette destra.
  2. Apocalisse 10:8 TR e M il libretto.
  3. Apocalisse 10:9 TR dicendogli: «Dammi il libretto».