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Non criticate e non sarete criticati. Perché Dio vi giudicherà con lo stesso criterio che voi usate per giudicare gli altri. Perché stai a guardare il bruscolo che è nellʼocchio di un fratello, quando nel tuo cʼè una trave? Come puoi dire: “Amico, lascia che ti aiuti a togliere il bruscolo dallʼocchio,” quando non riesci neppure a vedere per la trave che è nel tuo? Ipocrita! Togli prima la tua trave. Allora sì che potrai vedere abbastanza da poter aiutare tuo fratello!

Non date ai cani ciò che è santo e non gettate le vostre perle ai maiali! Le calpesteranno, poi si volteranno contro di voi per attaccarvi.

Chiedete e vi sarà dato ciò che chiedete. Cercate e troverete. Bussate e la porta vi sarà aperta. Perché chi chiede, riceve. Chi cerca, trova. Basterà che bussiate e la porta sarà aperta.

Se un bambino chiede a suo padre del pane, riceverà invece una pietra? 10 Se chiede del pesce, riceverà forse un serpente velenoso? Certo che no! 11 E se voi, peccatori dal cuore duro, sapete dare buone cose ai vostri figli, ancor più il Padre vostro in cielo saprà dare buone cose a chi gliele chiede.

12 Fate agli altri ciò che volete che gli altri facciano a voi. In breve, questo è lʼinsegnamento delle leggi di Mosè.

La via per il cielo

13 Si può entrare in cielo soltanto attraverso la porta stretta. La strada per lʼinferno è spaziosa e la sua porta è larga per lasciar passare tutte le moltitudini, che hanno scelto la sua facile via. 14 Ma la porta per la vita è piccola, e la strada è stretta, e soltanto pochi la trovano.

15 Diffidate dei falsi maestri che si presentano travestiti da inermi pecorelle, ma sono in realtà lupi che vogliono strapparvi dalla verità. 16 Potete scoprirli dal modo in cui agiscono, proprio come potete riconoscere un albero dai suoi frutti. Certamente non confonderete la vite con i cespugli di spine, né i fichi con i cardi. 17 I diversi tipi di alberi da frutta possono essere facilmente riconosciuti dai loro frutti. 18 Un albero buono non può dare frutti cattivi, né un albero cattivo può dare frutti buoni. 19 Ma gli alberi che danno frutti cattivi si tagliano e si buttano nel fuoco. 20 Dunque, si può riconoscere un albero o una persona dal tipo di frutti che produce.

21 Non tutti quelli che parlano da religiosi appartengono a Dio. Possono chiamarmi “Signore”, è vero, tuttavia non entreranno in cielo, perché ciò che è decisivo è che obbediscano a mio Padre che è in cielo.

22 Nel giorno del giudizio, molti mi diranno: “Signore, abbiamo fatto profezie nel tuo nome, nel tuo nome abbiamo cacciato i demòni e nel tuo nome abbiamo compiuto molti miracoli!” 23 Ma io risponderò: “Io non vi ho mai conosciuto. Allontanatevi da me, voi che fate il male!

24 Tutti coloro che ascoltano le mie parole e le mettono in pratica sono saggi, come un uomo che costruisce la sua casa sulla roccia solida. 25 Anche se la pioggia cade a torrenti, lʼacqua sale e i venti di bufera le soffiano contro, questa casa non cadrà, perché ha le fondamenta nella roccia.

26 Ma quelli che ascoltano i miei insegnamenti e li ignorano, sono sciocchi, come un uomo che costruisce la sua casa sulla sabbia. 27 Perché quando le piogge, lʼinondazione e i venti di bufera sʼabbattono su questa casa, essa crollerà con enorme danno». 28 Quando Gesù ebbe finito di parlare, la folla era molto meravigliata per le cose che diceva, 29 perché egli insegnava come uno che avesse grande autorità e non come i loro capi giudei.

Gesù guarisce diverse malattie

Quando Gesù scese dalla montagna, una grande folla lo seguiva.

Ed ecco: un lebbroso si avvicina, sʼinginocchia davanti a lui e, adorandolo: «Signore», implora, «se tu vuoi, puoi guarirmi!»

Gesù tocca lʼuomo. «Sì, lo voglio», dice, «Sii guarito!» E subito la lebbra scompare.

Allora Gesù gli ordina: «Non fermarti a parlarne con nessuno, ma vai subito dal sacerdote a farti vedere e porta con te lʼofferta richiesta dalla legge di Mosè per i lebbrosi che sono guariti: sarà una pubblica testimonianza della tua guarigione».

5-6 Quando Gesù arrivò a Cafarnao, un centurione romano venne a supplicarlo di guarire il suo giovane servo, costretto a letto paralizzato e molto sofferente.

«Va bene», disse Gesù. «Verrò a guarirlo».

8-9 Ma lʼufficiale disse: «Signore, non sono degno di averti in casa mia (e non è necessario che tu ci venga). Basta che tu dica: “Guarisci”, e il mio servo starà bene. Io lo so, perché dipendo dai miei superiori ed allo stesso tempo ho autorità sui miei soldati, e se dico ad uno: “Vai” quello va; e ad un altro: “Vieni” quello viene; e se ordino al mio giovane servo: “Fai questo o quello!” naturalmente lo fa. Io so quindi che tu hai lʼautorità di dire alla sua malattia di andarsene e certamente se ne andrà!»

10 Gesù restò meravigliato. Rivolgendosi alla folla disse: «Non ho mai trovato nessuno con una fede così grande in tutto Israele! 11 E aggiungo questo, che molti stranieri (come questʼufficiale romano) verranno da tutto il mondo e siederanno con Abramo, Isacco e Giacobbe a banchetto nel Regno dei Cieli, 12 mentre molti Israeliti, quelli per cui fu preparato il Regno, saranno gettati fuori nel buio, nel luogo di pianto e tormento».

13 Poi Gesù disse al centurione: «Torna a casa. Come hai creduto, così è avvenuto!» E a quella stessa ora il servo guarì.

14 Quando Gesù arrivò a casa di Pietro, la suocera di Pietro era a letto con la febbre alta. 15 Ma, quando Gesù le toccò la mano, la febbre la lasciò, e la donna si alzò e si mise a servirlo.

16 Quella sera furono portati a Gesù molti indemoniati: bastava che pronunciasse una sola parola e i demòni fuggivano, e tutti i malati furono guariti. 17 Così si avverava la profezia di Isaia: «Egli ha preso su di sé le nostre infermità e ha portato le nostre malattie».

Da una parte allʼaltra del lago

18 Quando Gesù vide che aumentava la folla intorno a lui, ordinò ai suoi discepoli di prepararsi a passare sullʼaltra riva del lago.

19 Proprio allora uno dei maestri religiosi giudei gli disse: «Maestro, ti seguirò, ovunque tu vada!»

20 Ma Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le tane e gli uccelli i nidi, ma io, il Messia, non ho una casa, né un posto dove poter riposare!»

21 Un altro dei suoi seguaci gli disse: «Signore, lascia prima che vada a seppellire mio padre».

22 Ma Gesù rispose: «Seguimi ora! Lascia che quelli spiritualmente morti si prendano cura dei propri defunti!»

23 Poi salì in barca e cominciò ad attraversare il lago con i discepoli. 24 Improvvisamente si levò una terribile burrasca, con onde più alte della barca. Ma Gesù stava dormendo.

25 Allora i discepoli andarono a svegliarlo, gridando: «Signore, salvaci! Stiamo affondando!»

26 Ma Gesù rispose: «Uomini di poca fede, perché avete tanta paura?» Poi si alzò in piedi e rimproverò il vento e le onde: la burrasca si quietò e tutto fu calmo. 27 I discepoli sedevano allibiti. «Chi sarà mai questʼuomo», si chiedevano lʼun lʼaltro, «a cui ubbidiscono perfino i venti e le onde?»

28 Quando giunsero sullʼaltra riva del lago, nel paese dei Gadareni, due indemoniati si avvicinarono a Gesù. Vivevano in un cimitero ed erano così pericolosi che nessuno poteva passare per quel posto.

29 Cominciarono a gridargli: «Che cosa vuoi da noi, Figlio di Dio? Non hai ancora il diritto di tormentarci!»

30 Un branco di porci stava pascolando a distanza, 31 così i demòni lo pregarono: «Se ci cacci da qui, mandaci in quel branco di porci!»

32 «Va bene», acconsentì Gesù. «Andate!» I demòni uscirono dagli uomini ed entrarono nei porci, e tutto il branco si gettò dal precipizio e annegò nel mare. 33 I guardiani dei porci corsero nella città più vicina a raccontare ciò che era accaduto. 34 Allora, lʼintera popolazione si precipitò fuori per vedere Gesù e lo pregò di andarsene e di lasciarli in pace.