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23 Allora tutta l'assemblea si alzò e lo condusse da Pilato.

E cominciarono ad accusarlo, dicendo: «Noi abbiamo sorpreso costui che sovvertiva la nazione e proibiva di dare i tributi a Cesare, affermando di essere un re, il Cristo».

Allora Pilato lo interrogò, dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?». E Gesú gli rispose e disse: «Tu lo dici».

Pilato quindi disse ai capi dei sacerdoti e alle turbe: «Io non trovo nessuna colpa in quest'uomo».

Ma quelli insistevano, dicendo: «Egli solleva il popolo insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fin qua».

Allora Pilato, avendo udito nominare la Galilea, domandò se quell'uomo fosse Galileo.

E, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode, che in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme.

Quando Erode vide Gesú, se ne rallegrò grandemente; da molto tempo infatti desiderava vederlo, perché aveva sentito dire molte cose di lui e sperava di vederlo compiere qualche miracolo.

Egli gli rivolse molte domande, ma Gesú non gli rispose nulla.

10 Intanto i capi dei sacerdoti e gli scribi stavano là accusandolo con veemenza.

11 Allora Erode, con i suoi soldati, dopo averlo oltraggiato e schernito, lo rivestí di una veste splendida e lo rimandò da Pilato.

12 In quel giorno Erode e Pilato divennero amici, mentre prima erano stati nemici.

13 Allora Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti i magistrati e il popolo,

14 disse loro: «Voi mi avete portato quest'uomo, come uno che perverte il popolo; ed ecco, dopo averlo esaminato alla vostra presenza, non ho trovato in lui nessuna delle colpe di cui lo accusate

15 e neppure Erode, perche lo ha rimandato a noi; in realtà egli non ha fatto nulla che meriti la morte.

16 Perciò, dopo averlo fatto flagellare, lo rilascerò».

17 Ora in occasione della festa di Pasqua, il governatore doveva liberare qualcuno.

18 Ma essi tutti insieme gridarono, dicendo: «A morte costui, e liberaci Barabba».

19 Questi era stato incarcerato per una sedizione fatta in città e per omicidio.

20 Perciò Pilato desiderando liberare Gesú parlò loro di nuovo.

21 Ma essi gridavano, dicendo: «Crocifiggilo, crocifiggilo».

22 Per la terza volta, egli disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Io non ho trovato in lui alcuna colpa che meriti la morte. Perciò, dopo averlo fatto flagellare, lo rilascerò».

23 Ma quelli insistevano con grandi grida, chiedendo che fosse crocifisso, e le loro grida e quelle dei capi dei sacerdoti finirono per prevalere.

24 Pilato allora decise che fosse fatto ciò che chiedevano.

25 E rilasciò loro colui che era stato incarcerato per sedizione e per omicidio e che essi avevano richiesto; e consegnò Gesú alla loro volontà.

26 Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirenea che veniva dai campi, e gli misero addosso la croce, perché la portasse dietro a Gesú.

27 Or lo seguiva una grande folla di popolo e di donne, che facevano cordoglio e lamenti su di lui.

28 Ma Gesú. voltandosi verso di loro disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma piangete per voi stesse e per i vostri figli.

29 Perché ecco, verranno i giorni in cui si dirà: "Beate le sterili e beati i grembi che non hanno partorito e le mammelle che non hanno allattato!".

30 Allora cominceranno a dire ai monti: "Cadeteci addosso" e alle colline: "Copriteci"

31 Perché, se tali cose si fanno al legno verde, che cosa sarà fatto al legno secco?».

32 Or venivano condotti con lui anche due malfattori per essere messi a morte.

33 E quando giunsero al luogo, detto del Teschio, là crocifissero lui e i malfattori, l'uno a destra e l'altro a sinistra.

34 E Gesú diceva: «Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno». Poi, spartite le sue vesti, le tirarono a sorte.

35 E il popolo stava là a guardare, ed anche i magistrati col popolo lo beffavano, dicendo: «Egli ha salvati gli altri, salvi se stesso se veramente egli è il Cristo. l'eletto di Dio».

36 Anche i soldati lo schernivano, accostandosi e presentandogli dell'aceto.

37 e dicendo: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso».

38 Sopra il suo capo, inoltre vi era una scritta, in caratteri greci, latini ed ebraici: "COSTUI E IL RE DEI GIUDEI".

39 Or uno dei malfattori appesi lo ingiuriava, dicendo: «Se tu sei il Cristo, salva te stesso e noi».

40 Ma l'altro, rispondendo, lo sgridava dicendo: «Non hai neppure timore di Dio, trovandoti sotto la medesima condanna?

41 Noi in realtà siamo giustamente condannati, perché riceviamo la dovuta pena dei nostri misfatti, ma costui non ha commesso alcun male».

42 Poi disse a Gesú: «Signore, ricordati di me quando verrai nel tuo regno».

43 Allora Gesú gli disse: «In verità ti dico: oggi tu sarai con me in paradiso».

44 Era circa l'ora sesta, e si fece buio su tutto il paese fino all'ora nona.

45 Il sole si oscurò e la cortina del tempio si squarciò in mezzo.

46 E Gesú, gridando con gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani rimetto il mio spirito». E detto questo, rese lo spirito.

47 Allora il centurione, visto quanto era accaduto, glorificò Dio, dicendo: «Veramente quest'uomo era giusto».

48 E tutta la folla che si era radunata per osservare ciò che accadeva, alla vista di questo, se ne tornò a casa battendosi il petto.

49 Ma tutti i suoi conoscenti e le donne che l'avevano seguito dalla Galilea se ne stavano a distanza, osservando queste cose.

50 Or vi era un uomo di nome Giuseppe, che era membro del sinedrio, uomo giusto e buono,

51 il quale non aveva acconsentito alla deliberazione e all'operato degli altri. Egli era di Arimatea, città dei Giudei, e aspettava anch'egli il regno di Dio.

52 Costui si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesú.

53 E, dopo averlo tirato giú dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia, dove nessuno era ancora stato sepolto.

54 Era il giorno della Preparazione, e il sabato stava per cominciare.

55 Le donne, che erano venute con Gesú dalla Galilea seguendolo da vicino osservarono il sepolcro e come vi era stato deposto il corpo di Gesú;

56 poi esse tornarono a casa e prepararono gli aromi e gli unguenti, e durante il sabato si riposarono, secondo il comandamento.

24 Ora nel primo giorno della settimana, al mattino molto presto esse, e altre donne con loro, si recarono al sepolcro, portando gli aromi che avevano preparato.

E trovarono che la pietra era stata rotolata dal sepolcro.

Ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesú.

E, mentre erano grandemente perplesse a questo riguardo, ecco presentarsi loro due uomini in vesti sfolgoranti.

Ora, essendo esse impaurite e tenendo la faccia chinata a terra, quelli dissero loro: «Perché cercate il vivente tra i morti?

Egli non è qui, ma è risuscitato; ricordatevi come vi parlò, mentre era ancora in Galilea,

dicendo che il Figlio dell'uomo doveva esser dato nelle mani di uomini peccatori, essere crocifisso e risuscitare il terzo giorno».

Ed esse si ricordarono delle sue parole.

Al loro ritorno dal sepolcro, raccontarono tutte queste cose agli undici e a tutti gli altri.

10 Or quelle che riferirono queste cose agli apostoli erano Maria Maddalena, Giovanna, Maria madre di Giacomo e le altre donne che erano con loro.

11 Ma queste parole parvero loro come un'assurdità; ed essi non credettero loro.

12 Pietro tuttavia, alzatosi, corse al sepolcro e, chinatosi a guardare, non vide altro che le lenzuola che giacevano da sole, poi se ne andò, meravigliandosi dentro di sé di quanto era accaduto.

13 In quello stesso giorno, due di loro se ne andavano verso un villaggio, di nome Emmaus, distante sessanta stadi da Gerusalemme.

14 Ed essi parlavano tra loro di tutto quello che era accaduto.

15 Or avvenne che, mentre parlavano e discorrevano insieme, Gesú stesso si accostò e si mise a camminare con loro.

16 Ma i loro occhi erano impediti dal riconoscerlo.

17 Egli disse loro: «Che discorsi sono questi che vi scambiate l'un l'altro, cammin facendo? E perché siete mesti?».

18 E uno di loro, di nome Cleopa, rispondendo, gli disse: «Sei tu l'unico forestiero in Gerusalemme, che non conosca le cose che vi sono accadute in questi giorni?».

19 Ed egli disse loro: «Quali?». Essi gli dissero: «Le cose di Gesú Nazareno, che era un profeta potente in opere e parole davanti a Dio e davanti a tutto il popolo.

20 E come i capi dei sacerdoti e i nostri magistrati lo hanno consegnato per essere condannato a morte e l'hanno crocifisso

21 Or noi speravamo che fosse lui che avrebbe liberato Israele; invece, con tutto questo, siamo già al terzo giorno da quando sono avvenute queste cose.

22 Ma anche alcune donne tra di noi ci hanno fatto stupire perché, essendo andate di buon mattino al sepolcro,

23 e non avendo trovato il suo corpo, sono tornate dicendo di aver avuto una visione di angeli, i quali dicono che egli vive.

24 E alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato le cose come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno visto».

25 Allora egli disse loro: «O insensati e tardi di cuore a credere a tutte le cose che i profeti hanno detto!

26 Non doveva il Cristo soffrire tali cose, e cosí entrare nella sua gloria?».

27 E cominciando da Mosé e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano.

28 Come si avvicinavano al villaggio dove erano diretti, egli finse di andare oltre.

29 Ma essi lo trattennero, dicendo: «Rimani con noi, perché si fa sera e il giorno è già declinato». Egli dunque entrò per rimanere con loro.

30 E, come si trovava a tavola con loro prese il pane, lo benedisse e, dopo averlo spezzato, lo distribuí loro.

31 Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero; ma egli scomparve dai loro occhi.

32 Ed essi si dissero l'un l'altro: «Non ardeva il nostro cuore dentro di noi, mentre egli ci parlava per la via e ci apriva le Scritture?».

33 In quello stesso momento si alzarono e ritornarono a Gerusalemme, dove trovarono gli undici e quelli che erano con loro riuniti insieme.

34 Costoro dicevano: «Il Signore è veramente risorto ed è apparso a Simone».

35 Essi allora raccontarono le cose avvenute loro per via, e come lo avevano riconosciuto allo spezzar del pane.

36 Ora, mentre essi parlavano di queste cose, Gesú stesso si rese presente in mezzo a loro e disse loro: «Pace a voi!».

37 Ma essi, terrorizzati e pieni di paura, pensavano di vedere uno spirito.

38 Allora egli disse loro: «Perché siete turbati? E perché nei vostri cuori sorgono dei dubbi?

39 Guardate le mie mani e i miei piedi, perché sono io. Toccatemi e guardate, perché uno spirito non ha carne e ossa, come vedete che ho io».

40 E, detto questo, mostrò loro le mani e i piedi.

41 Ma poiché essi non credevano ancora per la gioia ed erano pieni di meraviglia, egli disse loro: «Avete qui qualcosa da mangiare?».

42 Ed essi gli diedero un pezzo di pesce arrostito e un favo di miele.

43 Ed egli li prese e mangiò in loro presenza.

44 Poi disse loro: «Queste sono le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: che si dovevano adempiere tutte le cose scritte a mio riguardo nella legge di Mosé, nei profeti e nei salmi».

45 Allora aprí loro la mente, perché comprendessero le Scritture,

46 e disse loro: «Cosí sta scritto, e cosí era necessario che il Cristo soffrisse e risuscitasse dai morti il terzo giorno

47 e che nel suo nome si predicasse il ravvedimento e il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme.

48 Or voi siete testimoni di queste cose.

49 Ed ecco, io mando su di voi la promessa del Padre mio; ma voi rimanete nella città di Gerusalemme, finché siate rivestiti di potenza dall'alto.

50 Poi li condusse fuori fino a Betania e alzate in alto le mani, li benedisse.

51 E avvenne che, mentre egli li benediceva, si separò da loro e fu portato su nel cielo.

52 Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia.

53 E stavano continuamente nel tempio, lodando e benedicendo Dio. Amen!

Processo ed esecuzione

23 Poi condussero Gesù dal Governatore Pilato e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che incitava la nostra gente a ribellarsi e a non pagare le tasse al governo romano; e per di più diceva di essere lui il nostro re, il Messia!»

Allora Pilato chiese a Gesù: «Sei davvero tu il loro re, il Messia?»

«Sì», rispose Gesù, «è proprio come tu dici».

Pilato si rivolse ai capi sacerdoti e alla folla: «Ebbene?» disse, «questo non è un crimine!»

Ma quelli si accanivano ancora di più: «Ovunque andasse sollevava il popolo contro il governo, per tutta la Giudea: dalla Galilea fin qui, a Gerusalemme!»

Sentendo nominare la Galilea, Pilato chiese se Gesù fosse nativo di quella regione.

Quando gli risposero affermativamente, ordinò di portarlo dal re Erode, perché la Galilea era sotto giurisdizione di Erode, che in quel periodo si trovava proprio a Gerusalemme. Erode fu molto contento di vedere Gesù, perché aveva sentito molto parlare di lui e sperava di vederlo compiere un miracolo.

Gli rivolse perciò molte domande, ma Gesù non gli rispose affatto. 10 Intanto i primi sacerdoti e gli altri capi giudei insistevano nellʼaccusarlo.

11 Allora Erode e i suoi soldati, dopo averlo schernito, lo misero in ridicolo, facendogli indossare un mantello reale, poi lo rimandarono da Pilato.

12 Quel giorno, da nemici che erano prima, Erode e Pilato diventarono amici.

13 Poi Pilato convocò i grandi sacerdoti, i magistrati e il popolo 14 e disse loro:

«Voi mi avete portato questʼuomo, accusandolo dʼincitamento alla rivolta contro il governo romano. Lʼho interrogato in vostra presenza, ma lʼho trovato innocente. 15 Anche Erode è giunto alla stessa conclusione, infatti ce lʼha rimandato indietro. Dunque, non ha commesso niente che meriti la pena di morte! 16 Perciò, dopo averlo castigato, lo rimetterò in libertà».

17-18 Ma la folla ad una sola voce gridò: «Uccidilo e liberaci Barabba!» 19 (Barabba era in prigione per aver preso parte ad una sommossa a Gerusalemme contro il Governo, e per un omicidio). 20 Pilato tentò di nuovo di farli ragionare, perché voleva liberare Gesù. 21 Ma essi urlavano: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!»

22 Per la terza volta, Pilato domandò: «Ma perché? Che ha fatto di male? Non ho trovato motivi validi per condannarlo a morte! Perciò lo farò frustare, poi lo rimetterò in libertà». 23 Ma quelli insistevano a gran voce, chiedendo la morte di Gesù. E le loro grida andavano aumentando sempre più, finché non ebbero il sopravvento.

24 Così Pilato decretò la morte di Gesù, come avevano richiesto. 25 Liberò quindi Barabba, lʼuomo arrestato per insurrezione e omicidio, come richiedeva il popolo. Consegnò poi Gesù nelle loro mani, perché ne facessero ciò che volevano.

26 Mentre la folla portava via Gesù, costrinsero un certo Simone di Cirene, che tornava in quel momento dai campi, a seguire il corteo, portando la croce di Gesù. 27 Una gran folla li seguiva, fra cui molte donne prostrate dal dolore.

28 Ma Gesù si volse verso di loro e disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma per voi stesse e per i vostri figli, perché, 29 ecco, si stanno avvicinando giorni in cui saranno fortunate le donne senza figli! 30 Gli uomini imploreranno le montagne, gridando: “Cadeteci addosso! Schiacciateci!” E chiederanno alle colline di ricoprirli. 31 Perché se hanno fatto queste cose a me, che sono lʼalbero della vita, che mai faranno a voi?!»

32-33 Intanto altri due criminali venivano condotti sul luogo detto «il Teschio», per essere giustiziati con Gesù. Là, tutti e tre furono crocifissi: Gesù sulla croce al centro e i due criminali ai lati.

34 «Padre, perdonali!» diceva Gesù, «perché non sanno quello che fanno».

Poi i soldati si giocarono a dadi i suoi vestiti. 35 La folla stava a guardare mentre i capi giudei lo deridevano: «Era tanto bravo ad aiutare gli altri, vediamo se riesce a salvare se stesso, visto che è il Figlio di Dio, il Messia!»

36 Anche i soldati lo insultavano e gli offrivano dellʼaceto da bere. 37 E dicevano: «Se sei il re dei Giudei, salva te stesso!»

38 Sulla croce, sopra la sua testa, era stata inchiodata unʼiscrizione con queste parole: «Questo è il Re dei Giudei».

39 Uno dei malviventi appeso alla croce vicino alla sua lo scherniva: «Dunque, tu saresti il Cristo, no? Allora salva te stesso e anche noi!»

40 Ma lʼaltro lo rimproverava. 41 «Non temi dunque Dio, nemmeno quando stai per morire? Noi meritiamo di morire per i nostri delitti, ma questʼuomo non ha fatto nulla di male!» 42 Poi disse: «Signore Gesù, ricordati di me, quando sarai nel tuo Regno».

43 E Gesù rispose: «Io ti assicuro che oggi tu sarai con me in Paradiso».

44 Era ormai mezzogiorno e le tenebre scesero su tutto il paese per tre ore, fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era oscurato. 45 Improvvisamente, il grosso velo del tempio si squarciò in due.

46 Gesù gridò: «Padre, nelle tue mani affido il mio Spirito» Detto questo, spirò.

47 E il centurione romano, responsabile delle esecuzioni, dopo aver visto ciò che era accaduto, fu preso dal timore di Dio e disse: «Questʼuomo era davvero innocente!»

48 Anche la folla che era venuta per assistere alla crocifissione, quando vide che Gesù era morto, se ne tornò a casa profondamente addolorata. 49 Nel frattempo, gli amici di Gesù, con le donne che lo avevano seguito dalla Galilea, se ne stavano ad osservare in lontananza.

50-52 Allora un uomo di nome Giuseppe, membro della Suprema Corte Ebraica, nativo della città di Arimatea in Giudea, andò da Pilato a chiedere il corpo di Gesù. Egli era un uomo timorato di Dio, che aspettava lʼarrivo del Messia e non aveva dato il suo consenso alle decisioni e allʼoperato degli altri capi giudei. 53 Giuseppe prese giù dalla croce il corpo di Gesù e, dopo averlo avvolto in una lunga stoffa di lino, lo depose in una tomba nuova, scavata nella roccia. 54 Questo avvenne nel tardo pomeriggio di venerdì, il giorno di preparazione per il sabato di Pasqua.

Resurrezione

55 Dopo che il corpo di Gesù fu tolto dalla croce, le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea accompagnarono Giuseppe, per vedere in che modo Gesù sarebbe stato posto nella tomba. 56 Poi se ne andarono a casa a preparare gli aromi e gli unguenti per il suo corpo. Il sabato, poi, riposarono tutto il giorno, secondo il precetto della legge ebraica.

24 Domenica mattina, di buonʼora, esse si recarono alla tomba con gli aromi e sʼaccorsero che lʼenorme pietra, che chiudeva lʼentrata, era stata spostata da una parte. Entrarono, ma il corpo del Signore Gesù noi cʼera più!

Interdette, non sapevano che cosa pensare. Ed ecco che davanti ai loro occhi apparvero due uomini, che indossavano vestiti splendenti, così splendenti che ne restarono abbagliate. Le donne, impaurite, si gettarono con la faccia a terra.

Allora gli uomini chiesero: «Perché cercate in una tomba chi è vivo?

6-7 Non è più qui. È risorto! Non vi ricordate più che cosa vi disse quando eravate ancora in Galilea? Che il Messia sarebbe stato tradito, consegnato ai malvagi e crocifisso; e che sarebbe resuscitato il terzo giorno.»

Allora le donne si ricordarono, e si precipitarono a Gerusalemme per raccontare lʼaccaduto agli undici discepoli ed a tutti gli altri. 10 (Le donne che erano andate alla tomba erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria, madre di Giacomo, e molte altre ancora). 11 Ma la loro storia parve agli uomini il frutto di unʼallucinazione, e nessuno prestò loro fede.

12 Comunque, Pietro corse alla tomba per dare unʼocchiata. Chinandosi per guardare, vide soltanto i panni di lino lì per terra, allora se ne tornò a casa di nuovo, chiedendosi che cosa mai fosse accaduto.

13 Quello stesso giorno due discepoli di Gesù stavano camminando verso il villaggio di Emmaus, a dodici chilometri da Gerusalemme. 14-15 Cammin facendo, parlavano di tutto quello che era accaduto, quando improvvisamente Gesù stesso sʼavvicinò e si unì a loro. 16 Ma essi erano incapaci di riconoscerlo.

17-18 «Pare che stiate discutendo seriamente di qualche cosa», disse Gesù. «Di che state parlando?» Una profonda tristezza traspariva dai loro visi. Uno di loro, Cleopa, rispose: «Tu devi essere il solo forestiero in tutta Gerusalemme a non sapere che cose tremende sono capitate la settimana scorsa!» Gesù domandò: 19 «Quali cose?» «Ciò che è accaduto a Gesù di Nazaret», risposero. «Egli era un profeta, che faceva potenti miracoli, ed era anche un grande maestro, stimato da Dio e dagli uomini. 20 Ma i capi sacerdoti e i nostri capi religiosi lo hanno arrestato e consegnato al governo romano, perché fosse condannato a morte; e lʼhanno crocifisso. 21 E dire che noi speravamo che fosse lui il glorioso Messia, e che fosse venuto per salvare Israele!

Non bastava tutto questo che è capitato tre giorni fa! 22-23 Questa mattina presto, alcune donne del gruppo dei suoi discepoli sono andate alla sua tomba e sono ritornate con una notizia da capogiro: il suo corpo non cʼè più, e due angeli hanno detto loro che Gesù è vivo! 24 Alcuni dei nostri sono corsi al sepolcro a vedere, ed è proprio vero, il corpo di Gesù non cʼè più, come le donne hanno detto! Ma neppure lui!» 25 Allora Gesù esclamò: «Uomini corti di cervello! Vi riesce così difficile credere a tutto ciò che i profeti hanno detto nelle Scritture? 26 Non fu predetto chiaramente dai profeti che il Messia avrebbe sofferto tutte queste cose, prima che iniziasse il tempo della sua gloria?» 27 Poi Gesù, cominciando dalla Genesi e proseguendo attraverso le Scritture, spiegò loro il significato di tutto ciò che era stato scritto sul suo conto.

28-29 Quando furono vicini ad Emmaus e il viaggio stava per terminare, Gesù finse di voler proseguire, ma essi lo pregarono di rimanere quella notte, perché si stava facendo tardi. Così egli andò a casa loro. 30 Quando furono seduti a tavola, Gesù prese il pane, lo benedisse e, dopo averlo spezzato, lo porse ai due. 31 Improvvisamente i loro occhi si aprirono ed essi lo riconobbero. Ma in quel preciso momento Gesù scomparve.

32 Cominciarono allora a dirsi lʼun lʼaltro: «Ecco perché mentre ci spiegava le Scritture, durante il cammino, per poco il cuore non ci balzava dal petto!» 33-34 Subito si misero di nuovo sulla via del ritorno verso Gerusalemme, dove incontrarono gli undici apostoli e gli altri discepoli di Gesù, che li salutarono con queste parole: «Il Signore è davvero risorto! È apparso a Pietro!»

35 Allora i due discepoli di Emmaus raccontarono come Gesù fosse apparso anche a loro, durante il cammino verso Emmaus, e come lo avevano riconosciuto, mentre spezzava il pane. 36 Stavano ancora parlando di questo fatto quando Gesù stesso apparve improvvisamente in mezzo a loro. «Pace a voi!» li salutò. 37 Tutti rimasero terribilmente spaventati, pensando di vedere un fantasma.

38 «Perché avete paura?» chiese Gesù. «Perché mettete in dubbio che sia proprio io? 39 Guardate le mie mani e i miei piedi, sono proprio io! Toccatemi e rendetevi conto che non sono un fantasma! Gli spiriti non hanno corpo, io invece ce lʼho!» 40 Mentre parlava, mostrava loro le mani e i piedi (perché vedessero i segni dei chiodi).

41 I discepoli, però, erano ancora indecisi, pieni di gioia, ma anche di dubbio.

Allora egli chiese loro: «Non avete niente da mangiare?»

42 Gli diedero un pezzo di pesce arrosto 43 e, sotto i loro occhi, Gesù mangiò.

44 Poi disse: «Quando ero con voi, prima, non vi ricordate ciò che vi dicevo: che tutte le cose scritte su di me da Mosè, dai profeti e nei Salmi dovevano avverarsi?» 45 Allora Gesù aprì loro la mente, perché finalmente capissero le Scritture. 46 Poi disse: «Sì, così fu scritto, e così è stato: il Messia doveva soffrire, morire e risorgere dalla morte il terzo giorno, 47 e nel suo nome sarebbe stato predicato il pentimento e la remissione dei peccati a tutti i popoli, cominciando da Gerusalemme. 48 Voi avete visto avverarsi queste profezie.

49 Ed ora manderò su di voi lo Spirito Santo, come promise mio Padre. Ma non cominciate ancora a predicare agli altri; rimanete in città, finché lo Spirito Santo non venga a fortificarvi con la potenza del cielo».

50 Poi Gesù li condusse fuori sulla strada verso Betania e, alzate le mani al cielo, li benedisse. 51 Mentre li benediceva, partì da loro e salì in cielo. 52 Ed essi lo adorarono, poi ritornarono a Gerusalemme pieni di gioia, 53 e rimasero continuamente nel tempio a lodare Dio.