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19 Allora Pilato prese Gesú e lo fece flagellare.

E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un manto di porpora

e dicevano: «Salve, o re dei Giudei»; e lo schiaffeggiavano.

Poi Pilato uscí di nuovo e disse loro: «Ecco, io ve lo conduco fuori, affinché sappiate che non trovo in lui alcuna colpa».

Gesú dunque uscí, portando la corona di spine e il manto di porpora. E Pilato disse loro: «Ecco l'uomo!».

Ora, quando lo videro i capi sacerdoti e le guardie, si misero a gridare, dicendo: «Crocifiggilo, crocifiggilo». Pilato disse loro: «Prendetelo voi e crocifiggetelo, perché io non trovo in lui colpa alcuna».

I Giudei gli risposero: «Noi abbiamo una legge e secondo la nostra legge egli deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio».

Quando Pilato udí queste parole, ebbe ancor piú paura;

e, rientrato nel pretorio, disse a Gesú: «Di dove sei tu?». Ma Gesú non gli diede alcuna risposta.

10 Pilato perciò gli disse: «Non mi parli? Non sai che io ho il potere di crocifiggerti e il potere di liberarti?».

11 Gesú rispose: «Tu non avresti alcun potere su di me se non ti fosse dato dall'alto; perciò chi mi ha consegnato nelle tue mani ha maggior colpa».

12 Da quel momento Pilato cercava di liberarlo; ma i Giudei gridavano, dicendo: «Se liberi costui, tu non sei amico di Cesare; chiunque si fa re, si oppone a Cesare».

13 Pilato dunque, udite queste parole, condusse fuori Gesú e si pose a sedere in tribunale nel luogo detto "Lastrico", e in ebraico "Gabbata";

14 or era la preparazione della Pasqua, ed era circa l'ora sesta; e disse ai Giudei: «Ecco il vostro re».

15 Ma essi gridarono: «Via, via, crocifiggilo». Pilato disse loro: «Crocifiggerò il vostro re?». I capi dei sacerdoti risposero: «Noi non abbiamo altro re che Cesare».

16 Allora egli lo diede nelle loro mani affinché fosse crocifisso. Ed essi presero Gesú e lo condussero via.

17 Ed egli, portando la sua croce, si avviò verso il luogo detto "del Teschio" che in ebraico si chiama "Golgota",

18 dove lo crocifissero, e con lui due altri, uno di qua e l'altro di là, e Gesú nel mezzo.

19 Or Pilato fece anche un'iscrizione e la pose sulla croce, e vi era scritto: "GESU' IL NAZARENO, IL RE DEI GIUDEI".

20 Cosí molti dei Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesú fu crocifisso era vicino alla città, e quella era scritta in ebraico, in greco e in latino.

21 Perciò i capi dei sacerdoti dei Giudei dissero a Pilato: «Non scrivere: "Il re dei Giudei", ma che egli ha detto: "Io sono il re dei Giudei".

22 Pilato rispose: «Ciò che ho scritto, ho scritto».

23 Or i soldati, quando ebbero crocifisso Gesú, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una parte per ciascun soldato, e la tunica. Ma la tunica era senza cuciture, tessuta d'un sol pezzo da cima a fondo.

24 Dissero dunque fra di loro: «Non stracciamola, ma tiriamola a sorte per decidere di chi sarà»; e ciò affinché si adempisse la Scrittura, che dice: «Hanno spartito fra di loro le mie vesti, e hanno tirato a sorte la mia tunica». I soldati dunque fecero queste cose.

25 Or presso la croce di Gesú stavano sua madre e la sorella di sua madre, Maria di Cleopa e Maria Maddalena.

26 Gesú allora, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio!».

27 Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quel momento il discepolo l'accolse in casa sua.

28 Dopo questo, sapendo Gesú che ogni cosa era ormai compiuta, affinché si adempisse la Scrittura, disse: «Ho sete».

29 Or c'era là un vaso pieno d'aceto. Inzuppata dunque una spugna nell'aceto e postala in cima ad un ramo d'issopo gliela accostarono alla bocca.

30 Quando Gesú ebbe preso l'aceto disse: «E' compiuto». E, chinato il capo, rese lo spirito.

31 Or i Giudei, essendo il giorno di Preparazione, affinché i corpi non rimanessero sulla croce il sabato, perché quel sabato era un giorno di particolare importanza, chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via.

32 I soldati dunque vennero e spezzarono le gambe al primo e poi anche all'altro, che era crocifisso con lui;

33 ma, arrivati a Gesú, come videro che era già morto, non gli spezzarono le gambe,

34 ma uno dei soldati gli trafisse il costato con una lancia, e subito ne uscí sangue ed acqua.

35 E colui che ha visto ne ha reso testimonianza e la sua testimonianza è verace, ed egli sa che dice il vero, affinché voi crediate.

36 Queste cose infatti sono accadute affinché si adempisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso».

37 E ancora un'altra Scrittura dice: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».

38 Dopo queste cose, Giuseppe d'Arimatea che era discepolo di Gesú, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di poter prendere il corpo di Gesú; e Pilato glielo permise. Egli dunque venne e prese il corpo di Gesú.

39 Or venne anche Nicodemo, che in precedenza era andato di notte da Gesú, portando una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre.

40 Essi dunque presero il corpo di Gesú e lo avvolsero in panni di lino con gli aromi, secondo il costume di sepoltura in uso presso i Giudei.

41 Or nel luogo dove egli fu crocifisso c'era un orto, e nell'orto un sepolcro nuovo nel quale non era ancora stato posto nessuno.

42 Lí dunque, a motivo del giorno di Preparazione dei Giudei, misero Gesú perché il sepolcro era vicino.

20 Or il primo giorno dopo i sabati, al mattino quando era ancora buio, Maria Maddalena andò al sepolcro e vide che la pietra era stata rimossa dal sepolcro.

Allora andò di corsa da Simon Pietro e dall'altro discepolo che Gesú amava e disse loro: «Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'abbiano posto».

Pietro dunque e l'altro discepolo uscirono fuori e si avviarono al sepolcro.

Correvano tutti e due insieme, ma l'altro discepolo corse avanti piú in fretta di Pietro e arrivò primo al sepolcro.

E, chinatosi, vide i panni di lino che giacevano nel sepolcro, ma non vi entrò.

Arrivò anche Simon Pietro che lo seguiva, entrò nel sepolcro e vide i panni di lino che giacevano per terra,

e il sudario, che era stato posto sul capo di Gesú; esso non giaceva con i panni, ma era ripiegato in un luogo a parte.

Allora entrò anche l'altro discepolo che era giunto per primo al sepolcro, vide e credette.

Essi infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che egli doveva risuscitare dai morti,

10 I discepoli poi ritornarono di nuovo a casa.

11 Ma Maria era rimasta fuori del sepolcro a piangere. E, mentre piangeva, si chinò dentro il sepolcro,

12 e vide due angeli, vestiti di bianco, che sedevano l'uno al capo e l'altro ai piedi del luogo, dove era stato posto il corpo di Gesú.

13 Essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Ella rispose loro: «Perché hanno portato via il mio Signore, e io non so dove l'abbiano posto».

14 Detto questo, ella si volse indietro e vide Gesú, che stava lí in piedi, ma ella non sapeva che fosse Gesú.

15 Gesú le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Lei, pensando che fosse l'ortolano, gli disse «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io lo prenderò».

16 Gesú le disse: «Maria!». Ed ella allora, voltandosi, gli disse: «Rabboni!» che significa: Maestro.

17 Gesú le disse: «Non toccarmi, perché non sono ancora salito al Padre mio; ma va' dai miei fratelli e di' loro che io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro».

18 Allora Maria Maddalena andò ad annunziare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che lui le aveva detto queste cose.

19 Ora, la sera di quello stesso giorno, il primo della settimana, mentre le porte del luogo dove erano radunati i discepoli erano serrate per paura dei Giudei, Gesú venne e si presentò là in mezzo, e disse loro: «Pace a voi!».

20 E, detto questo, mostrò loro le sue mani e il costato. I discepoli dunque, vedendo il Signore, si rallegrarono.

21 Poi Gesú di nuovo disse loro: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, cosí io mando voi».

22 E, detto questo, soffiò su di loro e disse «Ricevete lo Spirito Santo.

23 A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati, e a chi li riterrete, saranno ritenuti».

24 Or Tommaso, detto Didimo, uno dei dodici, non era con loro quando venne Gesú.

25 Gli altri discepoli dunque gli dissero: «Abbiamo visto il Signore». Ma egli disse loro: «Se io non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi e la mia mano nel suo costato, io non crederò».

26 Otto giorni dopo, i discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesú venne a porte serrate, si presentò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».

27 Poi disse a Tommaso: «Metti qua il dito e guarda le mie mani, stendi anche la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente».

28 Allora Tommaso rispose e gli disse: «Signor mio e Dio mio!».

29 Gesú gli disse: «Perché mi hai visto Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto».

30 Or Gesú fece ancora molti altri segni In presenza dei suoi discepoli, che non sono scritti in questo libro.

31 Ma queste cose sono state scritte affinché voi crediate che Gesú è il Cristo il Figlio di Dio e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome.

21 Dopo queste cose, Gesú si fece vedere di nuovo dai discepoli presso il mare di Tiberiade; e si fece vedere in questa maniera.

Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele da Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli erano insieme.

Simon Pietro disse loro: «Io vado a pescare». Essi gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Cosí uscirono e salirono subito sulla barca; ma quella notte non presero nulla.

Al mattino presto, Gesú si presentò sulla riva, i discepoli tuttavia non si resero conto che era Gesú.

E Gesú disse loro: «Figlioli, avete qualcosa da mangiare?». Essi gli risposero: «No!».

Ed egli disse loro: «Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete». Essi dunque la gettarono e non potevano piú tirarla su per la quantità di pesci.

Allora il discepolo che Gesú amava disse a Pietro: «E il Signore». Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse con la veste (perché era nudo) e si gettò in mare.

Gli altri discepoli invece andarono con la barca (non erano infatti molto lontani da terra, solo circa duecento cubiti), trascinando la rete piena di pesci.

Come dunque furono scesi a terra, videro della brace con sopra del pesce e del pane.

10 Gesú disse loro: «Portate qua dei pesci che avete presi ora».

11 Simon Pietro risalí in barca e tirò a terra le rete, piena di centocinquantatré grossi pesci; e benché ve ne fossero tanti, la rete non si strappò.

12 Gesú disse loro: «Venite a far colazione». Or nessuno dei discepoli ardiva chiedergli: «Chi sei?», sapendo che era il Signore.

13 Allora Gesú venne, prese del pane e ne diede loro; e cosí pure del pesce.

14 Ora questa fu la terza volta che Gesú si fece vedere dai suoi discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.

15 Dopo che ebbero mangiato, Gesú disse a Simon Pietro: «Simone di Giona mi ami tu piú di costoro?». Gli rispose «Certo Signore, tu lo sai che io ti amo». Gesú gli disse: «Pasci i miei agnelli».

16 Gli chiese di nuovo una seconda volta: «Simone di Giona, mi ami tu?». Gli rispose: «Certo Signore, tu lo sai che io ti amo». Gesú gli disse: «Abbi cura delle mie pecore».

17 Gli chiese per la terza volta: «Simone di Giona, mi ami tu?». Pietro si rattristò che per la terza volta gli avesse chiesto: «Mi ami tu?», e gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa, tu sai che io ti amo». Gesú gli disse: «Pasci le mie pecore.

18 In verità, in verità ti dico che, quando eri giovane, ti cingevi da te e andavi dove volevi, ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà là dove tu non vorresti».

19 Or disse questo per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo, gli disse: «Seguimi»,

20 Or Pietro voltatosi, vide che li seguiva il discepolo che Gesú amava, quello che durante la cena si era anche posato sul petto di Gesú e aveva chiesto: «Signore, chi è colui che ti tradisce?».

21 Al vederlo, Pietro disse a Gesú: «Signore, e di costui che ne sarà?».

22 Gesú gli rispose: «Se voglio che lui rimanga finché io venga, che te ne importa? Tu seguimi!».

23 Si sparse allora la voce tra i fratelli che quel discepolo non sarebbe morto; ma Gesú non aveva detto a Pietro che egli non sarebbe morto, ma: «Se io voglio che lui rimanga finché io venga, che te ne importa?».

24 Questo è il discepolo che rende testimonianza di queste cose e che ha scritto queste cose; e noi sappiamo che la sua testimonianza è verace.

25 Or vi sono ancora molte altre cose che Gesù fece, che se fossero scritte ad una ad una, io penso che non basterebbe il mondo intero a contenere i libri che si potrebbero scrivere. Amen.

Sentenza di morte

19 Allora Pilato ordinò che Gesù fosse frustato.

2-3 Intanto, i soldati fecero una corona di spine e gliela misero in testa, poi gli gettarono sulle spalle un mantello rosso. «Salve, re dei Giudei!» lo salutavano con scherno, passandogli accanto, e lo prendevano a schiaffi.

Nel frattempo, Pilato uscì di nuovo dal Palazzo e disse ai Giudei: «Ora ve lo porto fuori, ma sia ben chiaro, per me non è affatto colpevole!»

Gesù uscì: portava la corona di spine e il mantello rosso porpora. «Ecco lʼuomo!» disse Pilato.

Nel vederlo, i capi sacerdoti e gli ufficiali giudei cominciarono a gridare: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!» «Crocifiggetelo voi», disse Pilato. «Per me non è colpevole!»

«Secondo le nostre leggi deve morire, perché ha detto di essere il Figlio di Dio», replicarono i Giudei.

A queste parole Pilato si spaventò più che mai.

Rientrò nel palazzo e chiese a Gesù: «Da dove vieni?» Ma Gesù non rispose.

10 «Non vuoi parlare con me?» chiese Pilato. «Ma non capisci che io ho il potere di liberarti o di crocifiggerti?»

11 Allora Gesù disse: «Tu non avresti alcun potere su di me, se non ti fosse stato dato da Dio. Perciò quelli che mi hanno portato da te sono più colpevoli».

12 Da quel momento Pilato cercò in tutti i modi di liberarlo, ma i capi giudei gli gridarono: «Se liberi questo uomo, non sei amico dellʼimperatore! Infatti, chi si dichiara re si ribella allʼimperatore!»

13 A queste parole, Pilato di nuovo fece portar fuori Gesù. Poi si mise a sedere sul banco delle sentenze, nel luogo detto Litòstroto (in ebraico Gabbatà).

14 Era circa mezzogiorno della vigilia di Pasqua.

Pilato disse alla folla: «Ecco il vostro re!»

15 «Toglilo di mezzo!» gridarono quelli. «A morte! Crocifiggilo!»

«Come? Devo crocifiggere il vostro re?» chiese Pilato.

«Non abbiamo altro re allʼinfuori dellʼimperatore!» gridarono di rimando i capi sacerdoti. 16 Allora Pilato consegnò loro Gesù, perché fosse crocifisso.

La crocifissione

17 Finalmente erano riusciti nel loro intento! Presero Gesù e lo portarono subito fuori città, ed egli salì fino al luogo detto «il Teschio», in ebraico «Gòlgota», portando sulle spalle la sua croce. 18 Là fu crocifisso insieme con altri due, uno alla sua destra ed uno alla sua sinistra. 19 Pilato fece mettere sulla croce una scritta che diceva: «Gesù di Nazaret, re dei Giudei». 20 Molti Giudei lessero questa scritta poiché il posto dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città, e la iscrizione fu fatta in ebraico, in latino e in greco.

21 Allora i capi sacerdoti dissero a Pilato: «Cambia la scritta. Anziché “Il re dei Giudei”, fai scrivere “Ha detto di essere il re dei Giudei”!» 22 Ma Pilato rispose: «Quello che ho scritto, ho scritto. Resta così comʼè».

23-24 Quando i soldati ebbero crocifisso Gesù, divisero i suoi abiti in quattro parti, una per ciascuno. Poi presero anche la tunica, ma siccome era senza cuciture, tessuta tutta dʼun pezzo dissero: «Non dividiamola, giochiamocela a dadi!» Così si avverava la Scrittura che diceva: «Divisero fra loro i miei vestiti e tirarono a sorte la mia tunica». E così fecero.

25 Ai piedi della croce cʼerano la madre di Gesù, Maria moglie di Cleofa e Maria Maddalena.

26 Quando Gesù vide sua madre vicino al discepolo che egli amava, le disse: «Donna, ecco tuo figlio!»

27 Ed al discepolo: «Questa è tua madre!» E da quel momento il discepolo lʼaccolse in casa sua.

28 Ormai Gesù sapeva che tutto era concluso e, per adempiere la Scrittura, disse: «Ho sete». 29 Cʼera lì vicino una brocca piena dʼaceto, vʼintinsero una spugna, la misero in cima ad un ramo dʼissopo e glielʼaccostarono alle labbra.

30 Dopo che Gesù nʼebbe bevuto, disse: «Tutto è compiuto», chinò il capo e morì.

31 I capi giudei non volevano che i condannati restassero appesi alla croce fino al giorno dopo, che era sabato, e in quel caso un sabato speciale, perché era Pasqua. Perciò chiesero a Pilato che fossero spezzate le gambe ai condannati per affrettarne la morte, e si portassero via i cadaveri. 32 Allora i soldati vennero a spezzare le gambe ai due uomini che erano stati crocifissi con Gesù. 33 Quando però fu la volta di Gesù, sʼaccorsero che era già morto, perciò vi rinunciarono. 34 Ma uno dei soldati gli trafisse il fianco con una lancia; dalla ferita uscì un fiotto di sangue con acqua. 35 Ho visto tutto questo di persona e ve lo riferisco con precisione, perché anche voi crediate. 36-37 Così sʼavveravano queste parole della Scrittura: «Nessun osso gli sarà rotto» e «Volgeranno lo sguardo verso quello che hanno trafitto».

38 Dopo di ciò, Giuseppe dʼArimatea, che era stato discepolo di Cristo in segreto, per paura dei capi giudei, si fece coraggio e chiese a Pilato il permesso di portare via il corpo di Gesù. Pilato glielo concesse, così egli andò a togliere dalla croce il corpo di Gesù. 39 Venne anche Nicodemo, lʼuomo che si era incontrato con Gesù di notte, e portò con sé quasi cento libbre di unguento di mirra e di aloe. 40 Insieme avvolsero il corpo di Gesù con bende di lino impregnate di profumi, secondo lʼusanza della sepoltura ebraica. 41 Il posto dove Gesù era stato crocifisso era vicino ad un orto, dove cʼera una tomba nuova, in cui non era ancora stato messo nessuno. 42 Così, causa la fretta per il sabato imminente, e dato che la tomba era a portata di mano, lì seppellirono Gesù.

Gesù è risorto!

20 Domenica mattina presto, quando era ancora buio, Maria Maddalena si recò alla tomba e vide che la pietra era stata spostata dallʼentrata.

Allora, di corsa, andò da Simon Pietro e dal discepolo, quello che Gesù amava, e disse: «Hanno portato via il corpo del Signore dalla tomba e non so dove lʼabbiano messo!»

3-4 Insieme ci precipitammo alla tomba. Io fui più svelto di Pietro e arrivai per primo. Mi chinai a guardare dentro e vidi le bende per terra, però non entrai. Poi arrivò anche Simon Pietro, ed entrò nella tomba. Anche lui vide le bende per terra e sʼaccorse che il sudario, che era sulla testa di Gesù, era stato ripiegato e messo lì da una parte. Allora anche lʼaltro discepolo entrò nella tomba: vide e credette che Gesù era risorto! Fino a quel momento infatti non avevano ancora capito ciò che diceva la Scrittura, e cioè che sarebbe risorto.

10 Se ne tornarono di nuovo verso casa. 11 Nel frattempo, Maria Maddalena era tornata alla tomba e se ne stava fuori a piangere. 12 Mentre piangeva, si chinò e guardò dentro il sepolcro, ed ecco che vide due angeli. Erano vestiti di bianco e sedevano uno a capo e lʼaltro ai piedi del posto dovʼera stato messo il corpo di Gesù.

13 «Perché piangi?» le chiesero gli angeli.

«Perché hanno portato via il mio Signore», rispose Maria, «e non so dove lʼabbiano messo».

14 Poi si voltò e scorse qualcuno alle sue spalle. Era Gesù, ma Maria non lo riconobbe.

15 «Perché piangi?» le chiese. «Chi stai cercando?»

Maria Maddalena pensò che fosse il giardiniere. «Signore», disse fra le lacrime, «se lʼhai portato via tu, dimmi dove lʼhai messo e andrò a prenderlo!»

16 Allora Gesù la chiamò: «Maria!» Lei si voltò verso di lui. «Maestro!» esclamò.

17 «Non fermarti a me», lʼavvertì Gesù, «perché non sono ancora salito al Padre. Ma vaʼ a cercare i miei fratelli e diʼ loro che io salgo al Padre mio, Padre vostro, al Dio mio, Dio vostro».

18 Maria Maddalena corse dai discepoli. «Ho visto il Signore!» annunciò, e riferì tutte le parole di Gesù.

19-20 Quella sera stessa i discepoli si riunirono, dopo aver sbarrato ben bene le porte, per paura dei capi giudei. Ed ecco che Gesù apparve in mezzo a loro. «Pace a voi!» li salutò, poi mostrò loro le mani e il fianco. Che gioia per i discepoli rivedere il loro Signore!

21 Gesù ripeté: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anchʼio mando voi». 22 Poi soffiò su di loro, dicendo: «Ricevete lo Spirito Santo. 23 A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati. A chi non li perdonerete, non saranno perdonati».

Tommaso

24 Il giorno in cui venne Gesù, non era presente un discepolo, Tommaso, detto «il Gemello». 25 Quando gli altri gli dissero: «Abbiamo visto il Signore», egli rispose: «Se non vedo nelle sue mani le ferite dei chiodi e non ci metto dentro il mio dito; e se non tocco con la mano il suo fianco, non ci crederò!»

26 Otto giorni dopo, i discepoli si trovarono di nuovo insieme e, questa volta, cʼera anche Tommaso. Le porte erano sbarrate, ma, proprio comʼera già successo, ecco che Gesù apparve in piedi in mezzo a loro. «Pace a voi!» li salutò. 27 Poi si rivolse a Tommaso e gli disse: «Allora, Tommaso, metti pure il dito nelle mie mani e la tua mano nel mio fianco. Non essere più incredulo, ma credi!»

28 «Mio Signore e mio Dio!» balbettò Tommaso.

29 Allora Gesù gli disse: «Tu credi, perché mi hai visto. Beati quelli che pur non avendo visto crederanno!»

30-31 Gesù fece alla presenza dei discepoli molti altri miracoli, che non sono stati descritti in questo libro; ma questi fatti sono stati descritti, perché crediate che Gesù è il Messia, Figlio di Dio e, credendo in lui, abbiate la vita nel suo nome.

21 Più tardi, Gesù apparve di nuovo ai discepoli nei pressi del lago di Galilea. Ecco come accadde.

Un gruppo di noi era là: Simon Pietro, Tommaso, «il Gemello», Natanaele (di Cana in Galilea), mio fratello Giacomo ed io, oltre ad altri due discepoli.

Simon Pietro disse: «Vado a pescare».

«Veniamo anche noi», rispondemmo tutti. Così andammo, ma non prendemmo niente per tutta la notte. Allʼalba scorgemmo un uomo sulla spiaggia, ma non riuscivamo a capire chi fosse.

«Ragazzi, non avete niente da mangiare?» chiese. «No», rispondemmo.

Allora Gesù disse: «Gettate la rete alla destra della barca e troverete del pesce!» Calammo la rete e, un attimo dopo, non riuscivamo a tirarla su, tanto era carica di pesce!

Il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «Ma è il Signore!» A queste parole, Simon Pietro indossò la tunica, perché era nudo, e si tuffò in acqua. Noi altri, invece, rimanemmo sulla barca a tirare la rete piena di pesce; eravamo circa a 100 metri dalla riva. Quando giungemmo alla spiaggia, trovammo un fuoco acceso su cui arrostiva del pesce, e cʼera anche del pane.

10 «Portate qui un poʼ di quel pesce, che avete appena preso!» disse Gesù. 11 Allora Simon Pietro salì sulla barca e tirò in secca la rete. Cʼerano centocinquantatré grossi pesci e, benché fossero tanti, la rete non si era strappata.

12 «Ora venite a mangiare!» ci invitò Gesù; e nessuno di noi ebbe il coraggio di chiedergli se era proprio lui, perché, ormai, ne eravamo certi. 13 Allora Gesù ci diede il pane e i pesci.

14 Era la terza volta, dalla sua risurrezione, che Gesù cʼera apparso.

15 Dopo aver mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di questi altri?»

«Sì», rispose Pietro, «Tu sai che ti amo».

«Allora, pascola i miei agnelli!» disse Gesù.

16 Poi ripeté la domanda: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami veramente?» «Sì, Signore», disse Pietro, «lo sai che ti amo».

«Allora pascola le mie pecore!»

17 Di nuovo Gesù gli chiese: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami tu?»

A Pietro dispiacque che Gesù gli avesse fatto questa domanda per ben tre volte, e sbottò: «Signore, tu conosci ogni cosa. Tu sai che ti amo!»

Gesù disse: «Allora pascola le mie pecorelle. 18 Quando eri giovane, potevi fare quello che volevi e andare dove volevi. Quando sarai vecchio, invece, tenderai le mani ed altri ti guideranno per portarti dove non vorresti». 19 Gesù gli disse questo per far capire con quale morte Pietro avrebbe glorificato Dio. Poi gli disse: «Seguimi!»

20 Pietro, voltandosi, sʼaccorse che li seguiva il discepolo che Gesù amava, lo stesso che la sera dellʼultima cena, appoggiato sul suo petto, gli aveva chiesto: «Maestro, chi di noi ti tradirà?» 21 Allora Pietro chiese a Gesù: «Che ne sarà di lui, Signore?».

22 Gesù rispose: «Se voglio che viva fino al mio ritorno, che te ne importa? Intanto, tu seguimi!»

23 Per queste parole si sparse la voce fra i credenti che quel discepolo non sarebbe morto. Ma questo non era affatto ciò che Gesù aveva detto! Infatti, egli disse soltanto: «Se voglio che lui viva fino al mio ritorno, che te ne importa?»

24 Sono io quel discepolo! Ho visto queste cose e le ho raccontate qui. Tutti noi sappiamo che questo racconto risponde a verità. 25 Gesù fece molte altre cose: se si scrivessero tutte, una per una, il mondo intero non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.