Giobbe 22-24
La Nuova Diodati
22 Allora Elifaz di Teman rispose e disse:
2 «Può forse l'Uomo recare qualche beneficio a Dio? Certamente il saggio reca beneficio a se stesso.
3 Quale piacere ne riceve l'Onnipotente, se tu sei giusto, o quale guadagno ne ha, se la tua condotta è integra?
4 E' forse per la paura che ha di te che ti castiga e viene in giudizio con te?
5 Non è piuttosto per la tua grande malvagità e per le tue innumerevoli colpe?
6 Senza motivo infatti prendevi pegni dai tuoi fratelli e spogliavi gli ignudi delle loro vesti.
7 Non davi da bere acqua allo stanco e rifiutavi il pane all'affamato.
8 La terra apparteneva all'uomo potente e vi abitava l'uomo onorato.
9 Rimandavi la vedova a mani vuote, e le braccia degli orfani erano spezzate.
10 Ecco perché sei circondato ovunque da lacci e spaventi improvvisi ti turbano,
11 oppure un'oscurità non ti permette di vedere e una piena di acque ti sommerge.
12 Non è forse Dio nell'alto dei cieli? Guarda le stelle eccelse, quanto sono alte!
13 E tu dici: che cosa sa Dio? Può forse giudicare attraverso dense tenebre?
14 Fitte nubi lo coprono cosí non può vedere, e passeggia sulla volta dei cieli.
15 Vuoi tu seguire la via antica già percorsa da uomini malvagi,
16 che furono portati via prima del tempo, e il cui fondamento fu spazzato via da un fiume, in piena?
17 Essi dicevano a Dio: Allontanati da noi! Che cosa ci può fare l'Onnipotente?
18 Eppure Dio aveva colmato le loro case di beni. Ma io mi tengo lontano dal consiglio degli empi.
19 I giusti vedono ciò e si rallegrano, e l'innocente si fa beffe di loro:
20 sí certo, i nostri nemici sono distrutti, e il fuoco ne divora quel che resta.
21 Riconciliati dunque con Dio e sarai al sicuro; cosí avrai benessere.
22 Ricevi istruzioni dalla sua bocca e riponi le sue parole nel tuo cuore.
23 Se ritorni all'Onnipotente, sarai ristabilito; se allontani dalle tue tende l'iniquità
24 e getti l'oro nella polvere e l'oro d'Ofir tra i sassi del torrente,
25 allora l'Onnipotente sarà il tuo oro, il tuo tesoro d'argento.
26 Poiché allora troverai il tuo diletto nell'Onnipotente e alzerai la faccia verso Dio.
27 Lo pregherai ed egli ti esaudirà, e tu adempirai i tuoi voti.
28 Deciderai una cosa e ti riuscirà, e sul tuo cammino splenderà la luce.
29 Quando ti umiliano, dirai: "L'innalzamento verrà". Egli soccorrerà l'umile
30 e libererà anche chi non è innocente sí, egli sarà liberato per la purità delle tue mani».
23 Allora Giobbe rispose e disse:
2 «Anche oggi il mio lamento è doloroso; la mia mano è fiacca a motivo del mio gemito.
3 Oh, sapessi dove trovarlo, per poter arrivare fino al suo trono!
4 Esporrei la mia causa davanti a lui, riempirei la mia bocca di argomenti.
5 Saprei le parole con le quali mi risponderebbe, e capirei ciò che avrebbe da dirmi.
6 Contenderebbe egli con me con grande forza? No, invece mi presterebbe attenzione.
7 Là l'uomo retto potrebbe discutere con lui, cosí sarei assolto dal mio giudice per sempre.
8 Ecco, vado ad oriente, ma là non c'è; ad occidente, ma non lo scorgo;
9 opera a settentrione, ma non lo vedo; si volge a mezzogiorno, ma non riesco a vederlo.
10 Ma egli conosce la strada che io prendo; se mi provasse, ne uscirei come l'oro.
11 Il mio piede ha seguito fedelmente le sue orme, mi sono tenuto sulla sua via senza deviare;
12 non mi sono allontanato dai comandamenti delle sue labbra, ho fatto tesoro delle parole della sua bocca piú della mia porzione di cibo.
13 Ma egli non ha uguali, e chi mai può farlo cambiare? Ciò che egli vuole, lo fa;
14 cosí egli compirà ciò che ha decretato nei miei confronti e di piani come questo ne ha molti altri.
15 Perciò alla sua presenza io sono atterrito; quando considero questo, ho paura di lui.
16 Dio fa venire meno il mio cuore, l'Onnipotente mi spaventa.
17 Poiché non sono stato messo a tacere davanti alle tenebre; ed egli non ha nascosto la fitta oscurità alla mia faccia».
24 «Perché mai l'Onnipotente non si riserva dei tempi e quelli che lo conoscono non vedono i suoi giorni?
2 Alcuni spostano i confini, prendono a forza le greggi e le portano al pascolo;
3 portano via l'asino degli orfani e prendono in pegno il bue della vedova:
4 spingono fuori strada i bisognosi, cosí tutti i poveri del paese sono costretti a nascondersi.
5 Eccoli, come onagri nel deserto escono al loro lavoro di buon mattino in cerca di cibo; il deserto fornisce cibo per loro e per i loro figli.
6 Raccolgono il loro foraggio nei campi e racimolano nella vigna dell'empio
7 Passano la notte nudi, senza vestiti, e non hanno di che coprirsi dal freddo.
8 Bagnati dagli acquazzoni dei monti, per mancanza di riparo si stringono alle rocce.
9 Altri strappano dalla mammella l'orfano e prendono pegni dai poveri.
10 Costringono il povero ad andare senza vestiti e portano via i covoni dell'affamato.
11 Fanno l'olio fra le mura degli empi, pigiano l'uva nei torchi, ma hanno sete.
12 Il gemito dei morenti sale dalla città; l'anima dei feriti implora aiuto, ma Dio non presta attenzione al male loro fatto.
13 Altri si ribellano alla luce, non conoscono le sue vie e non rimangono nei suoi sentieri.
14 L'assassino si alza sul far del giorno, per uccidere il povero e il bisognoso; nella notte invece fa come il ladro.
15 L'occhio dell'adultero aspetta il crepuscolo, pensando: "Nessuno mi vedrà" e si mette un velo sulla faccia.
16 Di notte penetrano nelle case; di giorno se ne stanno rinchiusi; non conoscono la luce.
17 Il mattino è per loro come ombra di morte, perché essi conoscono bene i terrori dell'ombra di morte.
18 Passano velocemente sulla superficie delle acque, la loro porzione è maledetta sulla terra, e nessuno entrerebbe piú nelle loro vigne.
19 Come la siccità e il calore consumano le acque della neve, cosí fa lo Sceol con chi ha peccato.
20 Il grembo materno lo dimentica, i vermi ne mangiano con gusto e non sarà piú ricordato; il malvagio sarà troncato come un albero.
21 Egli divorava la sterile che non ha figli e non faceva alcun bene alla vedova!
22 Ma Dio con la sua forza trascina via i potenti e, anche se sorgono di nuovo, nessuno può essere sicuro della vita.
23 Dà loro sicurezza, ed essi fanno affidamento su di essa; tuttavia i suoi occhi osservano le loro vie.
24 Sono innalzati per breve tempo, ma poi non sono piú; sono abbattuti e sono portati via come tutti gli altri; sono falciati come le teste delle spighe di grano.
25 Se cosí non è, chi potrà smentirmi e annullare il valore delle mie parole?».
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