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17 Quando Abramo ebbe novantanove anni, l'Eterno gli apparve e gli disse: «Io sono il Dio onnipotente; cammina alla mia presenza, e sii integro;

e io stabilirò il mio patto fra me e te e ti moltiplicherò grandemente».

Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e DIO gli parlò, dicendo:

«Quanto a me, ecco io faccio con te un patto: tu diventerai padre di una moltitudine di nazioni.

E non sarai piú chiamato Abramo, ma il tuo nome sarà Abrahamo, poiché io ti faccio padre di una moltitudine di nazioni.

Ti renderò grandemente fruttifero. Quindi ti farò divenire nazioni e da te usciranno dei re.

E stabilirò il mio patto fra me e te, e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto eterno, impegnandomi ad essere il DIO tuo e della tua discendenza dopo di te.

E a te, e alla tua discendenza dopo di te, darò il paese dove abiti come straniero: tutto il paese di Canaan, in proprietà per sempre; e sarò il loro DIO».

Poi DIO disse ad Abrahamo: «Da parte tua, tu osserverai il mio patto, tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione.

10 Questo è il mio patto che voi osserverete, fra me e voi, e la tua discendenza dopo di te: ogni maschio fra voi sarà circonciso.

11 E sarete circoncisi nella carne del vostro prepuzio; e questo sarà un segno del patto fra me e voi.

12 All'età di otto giorni, ogni maschio fra voi sarà circonciso, di generazione in generazione, tanto quello nato in casa, come quello comprato con denaro da qualunque straniero che non sia della tua discendenza.

13 Sì, tanto chi è nato in casa tua come chi è comprato con denaro dovrà essere circonciso; e il mio patto nella vostra carne sarà un patto eterno.

14 E il maschio incirconciso, che non è stato circonciso nella carne del suo prepuzio, sarà tagliato fuori dal suo popolo, perché ha violato il mio patto».

15 Poi DIO disse ad Abrahamo: «Quanto a Sarai tua moglie non la chiamare piú Sarai, ma il suo nome, sarà Sara.

16 E io la benedirò e da lei ti darò pure un figlio; sì, io la benedirò ed ella diventerà nazioni; re di popoli usciranno da lei».

17 Allora Abrahamo si prostrò con la faccia a terra e rise; e disse in cuor suo: «Nascerà forse un figlio a un uomo di cento anni? E partorirà Sara che ha novant'anni?».

18 Quindi Abrahamo disse a DIO: «Deh, possa Ismaele vivere davanti a te!».

19 Ma DIO rispose: «No, ma Sara tua moglie ti partorirà un figlio, e tu lo chiamerai Isacco; e io stabilirò il mio patto con lui, come un patto eterno con la sua discendenza dopo di lui.

20 Quanto a Ismaele, io ti ho esaudito. Ecco io lo benedirò, lo renderò fruttifero e lo moltiplicherò grandemente. Egli diventerà padre di dodici principi, e io farò di lui una grande nazione.

21 Ma il mio patto lo stabilirò con Isacco che Sara ti partorirà in questo tempo, l'anno prossimo».

22 Quando ebbe finito di parlare con lui, DIO lasciò Abrahamo, levandosi in alto.

23 Allora Abrahamo prese Ismaele suo figlio, tutti quelli nati in casa sua e tutti quelli comprati col suo denaro, tutti i maschi fra la gente della casa di Abrahamo e, in quello stesso giorno, circoncise la carnee del loro prepuzio, come DIO gli aveva detto di fare.

24 Ora Abrahamo aveva novantanove anni quando fu circonciso nella carne del suo prepuzio.

25 E Ismaele suo figlio aveva tredici anni quando fu circonciso nella carne del so prepuzio.

26 In quello stesso giorno Furono circoncisi Abrahamo e Ismaele suo figlio.

27 E tutti gli uomini della sua casa, tanto quelli nati in casa come quelli comprati con denaro dagli stranieri, furono circoncisi con lui.

Nel principio DIO creò i cieli e la terra.

La terra era informe e vuota e le tenebre coprivano la faccia dell'abisso; e lo Spirito di DIO aleggiava sulla superficie delle acque.

Poi DIO disse: "Sia la luce!". E la luce fu.

E DIO vide che la luce era buona; e DIO separò la luce dalle tenebre.

E DIO chiamò la luce "giorno" e chiamò le tenebre "notte". Così fu sera. Poi fu mattina: il primo giorno.

Poi DIO disse: «Vi sia un firmamento tra le acque che separi le acque dalle acque».

E DIO fece il firmamento e separò le acque che erano sotto il firmamento dalle acque che erano sopra il firmamento. E così fu.

E DIO chiamò il firmamento "cielo". Così fu sera, poi fu mattina: il secondo giorno.

Poi Dio disse: «le acque che sono sotto il cielo siano raccolte in un unico luogo, e appaia l'asciutto». E così fu.

10 E DIO chiamò l'asciutto "terra", e chiamò la raccolta delle acque "mari". E DIO vide che questo era buono.

11 Poi DIO disse: Faccia la terra germogliare la verdura, le erbe che facciano seme e gli alberi da frutto che portino sulla terra un frutto contenente il proprio seme, ciascuno secondo la propria specie». E così fu.

12 E la terra produsse verdura, erbe che facevano seme secondo la loro specie e alberi che portavano frutto contenente il proprio seme, ciascuno secondo la propria specie. E DIO vide che questo era buono.

13 Così fu sera, poi fu mattina: il terzo giorno.

14 Poi DIO disse: Vi siano dei luminari nel firmamento dei cieli per separare il giorno dalla notte; e siano per segni e per stagioni e per giorni e per anni;

15 e servano da luminari nel firmamento dei cieli per far luce sulla terra. E così fu.

16 DIO fece quindi i due grandi luminari: il luminare maggiore per il governo del giorno e il luminare minore per il governo della notte; e fece pure le stelle.

17 E DIO li mise nel firmamento dei cieli per far luce sulla terra.

18 per governare il giorno e la notte, e separare la luce dalle tenebre. E DIO vide che questo era buono.

19 Così fu sera, e fu mattina: il quarto giorno.

20 Poi DIO disse: «Brulichino le acque di moltitudini di esseri viventi, e volino gli uccelli sopra la terra per l'ampio firmamento del cielo».

21 Così DIO creò i grandi animali acquatici e tutti gli esseri viventi che si muovono, di cui brulicano le acque, ciascuno secondo la propria specie, ed ogni volatile secondo la sua specie. E DIO vide che questo era buono.

22 E Dio li benedisse dicendo: «Siate fruttiferi, moltiplicate e riempite le acque dei mari, e gli uccelli si moltiplichino sulla terra».

23 Così fu sera, poi fu mattina: il quinto giorno.

24 Poi DIO disse: «Produca la terra esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e fiere della terra, secondo la loro specie». E così fu.

25 E DIO fece le fiere della terra secondo la loro specie, il bestiame secondo la propria specie, e tutti i rettili della terra secondo la loro specie. E DIO vide che questo era buono.

26 Poi DIO disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame e su tutta la terra, e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».

27 Così DIO creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di DIO; li creò maschio e femmina.

28 E DIO li benedisse e DIO disse loro «Siate fruttiferi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, e dominate sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo e sopra ogni essere vivente che si muove sulla terra».

29 E DIO disse: «Ecco io vi do ogni erba che fa seme sulla superficie di tutta la terra e ogni albero che abbia frutti portatori di seme; questo vi servirà di nutrimento.

30 E a ogni animale della terra, a ogni uccello dei cieli e a tutto ciò che si muove sulla terra ed ha in sé un soffio di vita, io do ogni erba verde per nutrimento». E così fu.

31 Allora DIO vide tutto ciò che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. Così fu sera poi fu mattina: il sesto giorno.

Così furono terminati i cieli e la terra e tutto il loro esercito.

Pertanto il settimo giorno, DIO terminò l'opera che aveva fatto, e nel settimo giorno si riposò da tutta l'opera che aveva fatto.

E DIO benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso DIO si riposò da tutta l'opera che aveva creato e fatto.

Queste sono le origini dei cieli e della terra quando furono creati, nel giorno che l'Eterno DIO fece la terra e i cieli.

Non vi era ancora sulla terra alcun arbusto della campagna e nessuna erba della campagna era ancora spuntata, perché l'Eterno DIO non aveva fatto piovere sulla terra e non vi era l'uomo che coltivasse il suolo.

Ma dalla terra saliva un vapore che irrigava tutta la superficie del suolo,

Allora l'Eterno Dio formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito di vita, e l'uomo divenne un essere vivente.

Poi l'Eterno DIO piantò un giardino in Eden, ad oriente, e vi pose l'uomo che aveva formato.

E l'Eterno DIO fece spuntare dal suolo ogni sorta di alberi piacevoli a vedersi e i cui frutti erano buoni da mangiare; in mezzo al giardino vi erano anche l'albero della vita e l'albero della conoscenza del bene e del male.

10 Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino e di là si divideva per divenire quattro corsi d'acqua.

11 Il nome del primo è Pishon; è quello che circonda tutto il paese di Havilah, dov'è l'oro;

12 e l'oro di quel paese è buono; là si trovano pure il bdellio e la pietra d'ònice.

13 Il nome del secondo fiume è Ghihon, ed è quello che circonda tutto il paese di Cush.

14 Il nome del terzo fiume che è il Tigri, ed è quello che scorre a est dell'Assiria. E il quarto fiume è l'Eufrate.

15 L'Eterno DIO prese dunque l'uomo e lo pose nel giardino dell'Eden perché lo lavorasse e lo custodisse.

16 E l'Eterno DIO comandò l'uomo dicendo: «Mangia pure liberamente di ogni albero del giardino;

17 ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare, perché nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai».

18 Poi l'Eterno DIO disse: «Non è bene che l'uomo sia solo; io gli farò un aiuto conveniente a lui».

19 E l'Eterno DIO formò dalla terra tutti gli animali dei campi e tutti gli uccelli dei cieli e li condusse dall'uomo per vedere come li avrebbe chiamati; e in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ogni essere vivente, quello doveva essere il suo nome.

20 E l'uomo diede dei nomi a tutto il bestiame, agli uccelli del cielo e ad ogni animale dei campi; ma per l'uomo non si trovò alcun aiuto conveniente per lui.

21 Allora l'Eterno DIO fece cadere un profondo sonno sull'uomo, che si addormentò; e prese una delle sue costole, e rinchiuse la carne al suo posto.

22 Poi l'Eterno DIO con la costola che aveva tolta all'uomo ne formò una donna e la condusse all'uomo.

23 E l'uomo disse: «Questa finalmente è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Lei sarà chiamata donna perché è stata tratta dall'uomo».

24 Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una sola carne.

25 E l'uomo e sua moglie erano ambedue nudi e non ne avevano vergogna.

Ora il serpente era il piú astuto di tutte le fiere dei campi che l'Eterno DIO aveva fatto, e disse alla donna: «Ha DIO veramente detto: "Non mangiate di tutti gli alberi del giardino?».

E la donna rispose al serpente: «Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare;

ma del frutto dell'albero che è in mezzo al giardino DIO ha detto: "Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete».

Allora il serpente disse alla donna: «voi non morrete affatto;

ma DIO sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri si apriranno e sarete come DIO, conoscendo il bene e il male».

E la donna vide che l'albero era buono da mangiare, che era piacevole agli occhi e che l'albero era desiderabile per rendere uno intelligente; ed ella prese del suo frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito che era con lei, ed egli ne mangiò.

Allora si apersero gli occhi di ambedue e si accorsero di essere nudi; cosi cucirono delle foglie di fico e fecero delle cinture per coprirsi.

Poi udirono la voce dell'Eterno DIO che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno; e l'uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza dell'Eterno DIO fra gli alberi del giardino.

Allora l'Eterno DIO chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?».

10 Egli rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino, e ho avuto paura perché ero nudo, e mi sono nascosto».

11 E DIO disse: «Chi ti ha mostrato che eri nudo? Hai forse mangiato dell'albero del quale io ti avevo comandato di non mangiare?».

12 L'uomo rispose: «La donna che tu mi hai messo accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato».

13 E l'Eterno DIO disse alla donna: «Perché hai fatto questo?». La donna rispose: «Il serpente mi ha sedotta, e io ne ho mangiato».

14 Allora l'Eterno DIO disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, sii maledetto fra tutto il bestiame e fra tutte le fiere dei campi! Tu camminerai sul tuo ventre e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita.

15 E io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei; esso ti schiaccerà il capo, e tu ferirai il suo calcagno».

16 Alla donna disse: «Io moltiplicherò grandemente le tue sofferenze e le tue gravidanze; con doglie partorirai figli: i tuoi desideri si volgeranno verso il tuo marito, ed egli dominerà su di te».

17 Poi disse ad Adamo: «Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero circa il quale io ti avevo comandato dicendo: "Non ne mangiare", il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con fatica tutti i giorni della tua vita.

18 Esso ti produrrà spine e triboli, e tu mangerai l'erba dei campi;

19 mangerai il pane col sudore del tuo volto, finché tu ritorni alla terra perché da essa fosti tratto; poiché tu sei polvere, e in polvere ritornerai».

20 E l'uomo diede a sua moglie il nome di Eva, perché lei fu la madre di tutti i viventi.

21 Poi l'Eterno DIO fece ad Adamo e a sua moglie delle tuniche di pelle, e li vestì.

22 E l'Eterno DIO disse: «Ecco, l'uomo è divenuto come uno di noi, perché conosce il bene e il male. Ed ora non bisogna permettergli i stendere la sua mano per prendere anche dell'albero della vita perché mangiandone, viva per sempre».

23 Perciò l'Eterno DIO mandò via l'uomo dal giardino di Eden perché lavorasse la terra da cui era stato tratto

24 Così egli scacciò l'uomo; e pose ad est del giardino di Eden i cherubini, che roteavano da tutt'intorno una spada fiammeggiante, per custodire la via dell'albero della vita.

Ora Adamo conobbe Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino, e disse: «Ho acquistato un uomo, dall'Eterno».

Poi partorì ancora Abele, suo fratello. E Abele divenne pastore di greggi; mentre Caino divenne lavoratore della terra.

Col passare del tempo, avvenne che Caino fece un'offerta di frutti della terra all'Eterno;

Ora Abele offerse anch'egli dei primogeniti del suo gregge e il loro grasso. E l'Eterno riguardò Abele e la sua offerta,

ma non riguardò Caino e la sua offerta. Così Caino ne fu molto irritato, e il suo viso ne fu abbattuto.

Allora l'Eterno disse a Caino: «Perché sei tu irritato e perché è il tuo volto abbattuto?

Se fai bene non sarai tu accettato? Ma se fai male, il peccato sta spiandoti alla porta e i suoi desideri sono volti a te; ma tu lo devi dominare».

E Caino parlò con suo fratello Abele; quando furono nei campi, Caino si levò contro suo fratello Abele e lo uccise.

Allora l'Eterno disse a Caino: Dov'è tuo fratello Abele?». Egli rispose: Non lo so; sono io forse il custode di mio fratello?».

10 L'Eterno disse: «Che hai tu fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dalla terra.

11 E ora tu sei piú maledetto della terra che ha aperto la sua bocca per ricevere il sangue di tuo fratello dalla tua mano.

12 Quando coltiverai il suolo, esso non ti darà piú i suoi prodotti, e tu sarai vagabondo e fuggiasco sulla terra».

13 Allora Caino disse all'Eterno: Il mio castigo è troppo grande perché io lo possa sopportare.

14 Ecco, tu mi scacci oggi dalla faccia di questo suolo e sarò nascosto dalla tua faccia; e sarò vagabondo e fuggiasco per la terra, e avverrà che chiunque mi troverà mi ucciderà».

15 L'Eterno gli disse: Perciò, chiunque ucciderà Caino, egli sarà punito sette volte». E l'Eterno mise un segno su Caino affinché nessuno trovandolo, lo uccidesse.

16 Allora Caino si allontanò dalla presenza dell'Eterno e dimorò nel paese di Nod, ad est di Eden.

17 E Caino conobbe sua moglie, ed ella concepì e partorì Enok. Poi Caino costruì una città, a cui diede nome Enok, dal nome di suo figlio.

18 E a Enok nacque Irad; Irad generò Mehujael; Mehujael generò Methusael; e Methusael generò Lamek.

19 E Lamek si prese due mogli: il nome di una era Ada, e il nome dell'altra Tsillah.

20 E Ada partorì Jabal, che fu il padre di quelli che abitano sotto le tende e allevano il bestiame.

21 Ora il nome di suo fratello era Jubal, che fu il padre di tutti quelli che suonano la cetra e il flauto.

22 Tsillah partorì anch'essa Tubalcain, l'artefice di ogni sorta di strumenti di bronzo e di ferro; e la sorella di Tubal-cain fu Naama.

23 Poi Lamek disse alle sue mogli: «Ada e Tsillah ascoltate la mia voce; mogli di Lamek, fate attenzione alle mie parole! Si, io ho ucciso un uomo perché mi ha ferito, e un giovane per avermi causato una lividura.

24 Se Caino sarà vendicato sette volte, Lamek lo sarà settanta volte sette».

25 Quindi Adamo conobbe ancora la sua moglie, che partorì un figlio e lo chiamò Seth, perché ella disse: «Dio mi ha dato un altro discendente al posto di Abele, che Caino ha ucciso».

26 Anche a Seth nacque un figlio, e lo chiamò Enosh. Allora si cominciò a invocare il nome dell'Eterno.

Questo è il libro della discendenza di Adamo. Nel giorno in cui DIO creò l'uomo lo fece a somiglianza di DIO.

Li creò maschio e Femmina, li benedisse e diede loro il nome di uomo, nel giorno in cui furono creati.

Adamo visse centotrent'anni e generò un figlio a sua somiglianza, conforme alla sua immagine, e lo chiamò Seth.

Dopo aver generato Seth, Adamo visse ottocento anni e generò figli e figlie.

Così tutto il tempo che Adamo visse fu di novecentotrent'anni; poi morì.

Seth visse centocinque anni, e generò Enosh.

Dopo aver generato Enosh. Seth visse ottocentosette anni. e generò figli e figlie.

Così tutto il tempo che Seth visse fu di novecentododici anni; poi morì.

Enosh visse novant'anni e generò Kenan.

10 Dopo aver generato Kenan Enosh visse ottocentoquindici anni e generò figli e figlie.

11 Così tutto il tempo che Enosh visse fu di novecentocinque anni; poi morì.

12 Kenan visse settant'anni. e generò Mahalaleel.

13 Dopo aver generato Mahalaleel, Kenan visse ottocentoquarant'anni e generò figli e figlie.

14 Così tutto il tempo che Kenan visse fu di novecentodieci anni; poi morì.

15 Mahalaleel visse sessantacinque anni e generò Jared.

16 Dopo aver generato Jared, Mahalaleel visse ottocentotrent'anni e generò figli e figlie.

17 Così tutto il tempo che Mahalaleel visse fu di ottocentonovantacinque anni; poi morì.

18 Jared visse centosessantadue anni e generò Enok.

19 Dopo aver generato Enok, Jared visse ottocento anni e generò figli e figlie.

20 Così, tutto il tempo che Jared visse fu di novecentosessantadue anni; poi morì.

21 Enok visse sessantacinque anni e generò Methuselah.

22 Dopo aver generato Methuselah, Enok camminò con DIO trecento anni e generò figli e figlie.

23 Così tutto il tempo che Enok visse fu di trecentosessantacinque anni.

24 Ora Enok camminò con DIO; poi non fu più trovato, perché DIO lo prese.

25 Methuselah visse centottantasette anni e generò Lamek.

26 Dopo aver generato Lamek, Methuselah visse settecentottantadue anni e generò figli e figlie.

27 Così tutto il tempo che Methuselah visse fu di novecentosessantanove anni; poi morì.

28 Lamek visse centottantadue anni e generò un figlio;

29 e gli pose nome Noè, dicendo: Questi ci consolerà del nostro lavoro e della fatica delle nostre mani, a motivo del suolo che l'Eterno ha maledetto».

30 Dopo aver generato Noè, Lamek visse cinquecentonovantacinque anni e generò figli e figlie.

31 Così tutto il tempo che Lamek visse fu di settecentosettantasette anni; poi morì.

32 Noè, all'eta' di cinquecento anni, generò Sem, Cam e Jafet.

Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla Faccia della terra e nacquero loro delle figlie,

avvenne che i figli di DIO videro che le figlie degli uomini erano belle, e presero per loro mogli tutte quelle che essi scelsero.

E l'Eterno disse: «Lo Spirito mio non contenderà per sempre con l'uomo, perché nel suo traviamento egli non è che carne; i suoi giorni saranno quindi cetovent'anni».

Vi erano dei giganti sulla terra a quei tempi, e anche dopo, quando i figli di DIO si accostarono alle figlie degli uomini e queste partorirono loro dei figli. Essi sono gli eroi che esistettero nei tempi antichi, sono gli uomini famosi di quei tempi.

Ora l'Eterno vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo.

E l'Eterno si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo.

Così l'Eterno disse: «lo sterminerò dalla faccia della terra l'uomo che ho creato, dall'uomo al bestiame, ai rettili, agli uccelli del cielo, perché mi pento di averli fatti».

Ma Noè trovò grazia agli occhi dell'Eterno.

Questa è la discendenza di Noè. Noè fu uomo giusto e irreprensibile tra i suoi contemporanei. Noè camminò con DIO.

10 Noè generò tre figli: Sem. Cam e Jafet.

11 Ora la terra era corrotta davanti a DIO. e la terra era ripiena di violenza.

12 Ora DIO guardò sulla terra ed ecco, era corrotta. perché ogni carne sulla terra aveva corrotto la sua condotta.

13 DIO disse a Noè: «Ho deciso di por fine ad ogni carne. perché la terra a motivo degli uomini è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme alla terra.

14 Fatti un'arca di legno di gofer; Fa' l'arca a stanze. e spalmala di bitume di dentro e di fuori.

15 Ora tu la farai in questo modo: la lunghezza dell'arca sarà di trecento cubiti. La larghezza di cinquanta cubiti e l'altezza di trenta cubiti.

16 Farai all'arca una finestra e la finirai con un cubito di copertura di sopra; di fianco all'arca metterai la porta, e la farai a tre piani, inferiore, medio e superiore.

17 Ed ecco, io stesso sto per far venire il diluvio delle acque sulla terra, per distruggere sotto i cieli ogni carne in cui è alito di vita; tutto quello che è sulla terra morirà.

18 Ma io stabilirò il mio patto con te e tu entrerai nell'arca: tu, i tuoi figli, la tua moglie e le mogli dei tuoi figli con te.

19 E di tutto ciò che vive di ogni carne fanne entrare nell'arca due di ogni specie. per conservarli in vita con te; e siano maschio e femmina.

20 Degli uccelli secondo la loro specie, del bestiame secondo la loro specie e di tutti i rettili della terra secondo la loro specie. due di ogni specie verranno a te, perché siano conservati in vita.

21 E prendi per te di ogni cibo che si mangia, radunalo e conservalo, perché serva di nutrimento a te e a loro».

22 E Noè fece così, fece esattamente tutto ciò che DIO gli aveva comandato.

Allora l'Eterno disse a Noè: «Entra nell'arca tu con tutta la tua famiglia, perché ti ho visto giusto davanti a me, in questa generazione.

Di ogni specie di animali puri prendine sette coppie, maschio e femmina; e degli animali impuri una coppia, maschio e femmina;

anche degli uccelli del cielo prendine sette coppie, maschio e femmina, per conservarne in vita il seme sulla faccia di tutta la terra;

poiché fra sette giorni farò piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti, e sterminerò dalla faccia della terra tutti gli esseri viventi che ho fatto».

Noè fece esattamente tutto ciò che l'Eterno gli aveva comandato.

Noè aveva seicento anni quando venne sulla terra il diluvio delle acque.

Così Noè entrò nell'arca con i suoi figli, sua moglie e le mogli dei suoi figli, a motivo delle acque del diluvio.

Degli animali puri e degli animali impuri, degli uccelli e di tutto quello che striscia sulla terra,

vennero a due a due da Noè, nell'arca. maschio e femmina, come DIO aveva comandato a Noè.

10 Al termine dei sette giorni, avvenne che le acque del diluvio furono sopra la terra.

11 Nell'anno seicentesimo della vita di Noè nel secondo mese, nel diciassettesimo giorno del mese, in quel giorno, tutte le Fonti del grande abisso scoppiarono e le cateratte del cielo si aprirono.

12 E piovve sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti.

13 In quello stesso giorno entrarono nell'arca Noè e i figli di Noè, Sem, Cam e Jafet, e la moglie di Noè e le tre mogli dei suoi figli con loro;

14 essi e tutte le fiere secondo la loro specie, e tutto il bestiame secondo la loro specie, e tutti i rettili che strisciano sulla terra secondo la loro specie, e tutti gli uccelli secondo la loro specie, tutti gli uccelli di ogni sorta.

15 Questi vennero da Noè, nell'arca, a due a due, di ogni carne in cui vi è alito di vita;

16 entrarono maschio e femmina di ogni carne, come DIO aveva comandato a Noè; poi l'Eterno li chiuse dentro.

17 E il diluvio venne sopra la terra per quaranta giorni; e le acque crebbero e sollevarono l'arca, che si alzò in alto sopra la terra.

18 Le acque ingrossarono e crebbero grandemente sopra la terra e l'arca galleggiava sulla superficie delle acque.

19 E le acque ingrossarono con grande forza sopra la terra; e tutte le alte montagne che erano sotto tutto il cielo furono coperte.

20 Le acque si alzarono quindici cubiti al di sopra di esse; e le montagne furono coperte.

21 Così perì ogni carne che si muoveva sulla terra: uccelli, bestiame, fiere, rettili di ogni sorta striscianti sulla terra e tutti gli uomini.

22 Tutto quello che era sulla terra asciutta ed aveva alito di vita nelle sue narici morì.

23 E tutti gli esseri viventi che erano sulla faccia della terra furono sterminati: dall'uomo fino al bestiame ai rettili e agli uccelli del cielo; essi furono sterminati dalla terra e non scampò che Noè con quelli che erano con lui nell'arca.

24 E le acque copersero la terra per centocinquanta giorni.

Poi DIO si ricordò di Noè, di tutti gli esseri viventi e di tutto il bestiame che era con lui nell'orca; e DIO fece passare un vento sulla terra, e le acque si abbassarono.

Le fonti dell'abisso e le cateratte del cielo furono chiuse e la pioggia dal cielo cessò.

E le acque andarono del continuo ritirandosi dalla terra; e alla fine di centocinquanta giorni erano diminuite.

Nel settimo mese, il diciassettesimo giorno del mese, l'arca si fermò sulle montagne di Ararat.

E le acque andarono diminuendo fino al decimo mese. Nel decimo mese il primo giorno del mese, apparvero le vette dei monti.

Così, in capo a quaranta giorni, avvenne che Noè aperse la finestra che aveva fatto nell'arca,

e mandò fuori il corvo, che continuò ad andare avanti e indietro, finché le acque furono asciugate sulla terra.

Poi mandò fuori la colomba, per vedere se le acque fossero diminuite sulla superficie della terra.

Ma la colomba non trovò dove posare la pianta del suo piede, e tornò a lui nell'arca, perché c'erano ancora acque sulla superficie di tutta la terra; ed egli stese la mano, la prese e la trasse a sé nell'arca.

10 Aspettò così altri sette giorni, poi mandò di nuovo la colomba fuori dell'arca.

11 E la colomba tornò a lui verso sera; ed ecco, essa aveva nel becco una foglia d'ulivo strappata di fresco; cosi Noè comprese che le acque si erano ritirate dalla terra.

12 Allora aspettò altri sette giorni, poi mandò fuori la colomba; ma essa non ritornò piú da lui.

13 Nell'anno seicentouno di Noè, nel primo mese, nel primo giorno del mese, le acque si erano prosciugate sulla terra; e Noè scoperchiò l'arca, guardò, ed ecco che la superficie del suolo era asciutta.

14 Così nel secondo mese nel ventisettesimo giorno del mese, la terra era asciutta.

15 Allora DIO parlò a Noè, dicendo:

16 «Esci dall'arca tu, tua moglie, i tuoi figli e le mogli dei tuoi figli con te.

17 Fa' uscire con te tutti gli animali che sono con te, di ogni carne: uccelli, bestiame e tutti i rettili che strisciano sulla terra, perché crescano grandemente sulla terra, e siano fecondi e si moltiplichino sulla terra».

18 Così Noè usci con i suoi figli, con sua moglie e con le mogli dei suoi figli.

19 Tutti gli animali, tutti i rettili, tutti gli uccelli, tutto quello che si muove sulla terra, secondo le loro famiglie, uscirono dall'arca.

20 Allora Noè edificò un altare all'Eterno, e prese di ogni specie di animali puri e di ogni specie di uccelli puri e offrì olocausti sull'altare.

21 E l'Eterno sentì un odore soave; così l'Eterno disse in cuor suo: «Io non maledirò piú la terra a motivo dell'uomo, perché i disegni del cuore dell'uomo sono malvagi fin dalla sua fanciullezza; e non colpirò più ogni cosa vivente, come ho fatto.

22 Finché la terra durerà, semina e raccolta, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte non cesseranno mai».

Poi DIO benedisse Noè e i suoi figli, e disse loro: «Siate fruttiferi, moltiplicate e riempite la terra.

La paura di voi e il terrore di voi sarà su tutti gli animali della terra, su tutti gli uccelli del cielo, su tutto quello che si muove sulla terra; e su tutti i pesci del mare. Essi sono dati in vostro potere.

Tutto ciò che si muove ed ha vita vi servirà di cibo; io vi do tutte queste cose; vi do anche l'erba verde;

ma non mangerete carne con la sua vita, cioè il suo sangue.

Io chiederò certamente conto del sangue delle vostre vite; ne chiederò conto ad ogni animale e all'uomo. Chiederò conto della vita dell'uomo alla mano di ogni fratello dell'uomo.

Chiunque spargerà il sangue di un uomo, il suo sangue sarà sparso per mezzo di un uomo, perché DIO ha fatto l'uomo a sua immagine.

Voi dunque siate fruttiferi e moltiplicatevi; crescete grandemente sulla terra e moltiplicate in essa».

Poi DIO parlò a Noè e ai suoi figli con lui, dicendo:

«Quanto a me, ecco io stabilisco il mio patto con voi e con la vostra progenie dopo di voi,

10 e con tutti gli esseri viventi che sono con voi: uccelli, bestiame e tutti gli animali della terra con voi, da tutti quelli che sono usciti dall'arca a tutti gli animali della terra.

11 Io stabilisco il mio patto con voi: nessuna carne sarà piú sterminata dalle acque del diluvio, e non ci sarà piú diluvio per distruggere la terra».

12 Poi DIO disse: «Questo è il segno del patto che io faccio tra me e voi, e tutti gli esseri viventi che sono con voi, per tutte le generazioni future.

13 Io pongo il mio arcobaleno nella nuvola, e servirà di segno del patto fra me e la terra.

14 E avverrà che, quando farò venire delle nuvole sulla terra, l'arco apparirà nelle nuvole;

15 e io mi ricorderò del mio patto fra me e voi ed ogni essere vivente di ogni carne, e le acque non diventeranno piú un diluvio per distruggere ogni carne.

16 L'arco dunque sarà nelle nuvole e io lo guarderò per ricordarmi del patto eterno fra DIO e ogni essere vivente di qualunque carne che è sulla terra».

17 E DIO disse a Noè: «Questo è il segno del patto che io ho stabilito fra me e ogni carne che è sulla terra».

18 Ora figli di Noè che uscirono dall'arca furono: Sem, Cam e Jafet; e Cam è il padre di Canaan.

19 Questi sono i tre figli di Noè, e da loro fu popolata tutta la terra.

20 Poi Noè, che era agricoltore, cominciò a piantare una vigna;

21 e bevve del vino e si ubriacò, e si scoperse in mezzo alla sua tenda.

22 E Cam, padre di Canaan, vide la nudità di suo padre e andò a dirlo ai suoi due fratelli di fuori.

23 Ma Sem e Jafet presero un mantello, se lo misero sulle loro spalle e, camminando all'indietro coprirono la nudità del loro padre; e, siccome avevano le loro facce rivolte dalla parte opposta, non videro la nudità del loro padre.

24 Quando Noè si svegliò dalla sua ebbrezza, seppe quello che gli aveva fatto il figlio minore, e disse:

25 «Maledetto sia Canaan! Egli sia il servo dei servi dei suoi fratelli!».

26 Poi disse: «Benedetto sia l'Eterno, il DIO di Sem, e sia Canaan suo servo.

27 DIO ingrandisca Jafet e dimori nelle tende di Sem e sia Canaan suo servo!».

28 Dopo il diluvio, Noè visse trecentocinquant'anni.

29 Così tutto il tempo che Noè visse fu di novecentocinquant'anni; poi morì.

10 Questa è la discendenza dei figli di Noè: Sam, Cam e Jafet; dopo il diluvio a loro nacquero dei figli.

I figli di Jafet furono: Gomer, Magog, Madai, Javan, Tubal, Mescek e Tiras.

I figli di Gomer: Ashkenaz, Rifath e Togarmah.

I figli di Javan: Elisham, Tarshish, Kittim e Dodanim.

Da essi vennero i popoli sparsi nelle isole delle nazioni, nei loro diversi paesi, ciascuno secondo la propria lingua, secondo le loro famiglie, nelle loro nazioni.

I figli di Cam furono: Kush, Mitsraim, Put e Canaan.

I figli di Kush: Seba, Havilah, Sabtah, Raamah e Sabtekah; e i figli di Raamah: Sceba e Dedan.

Kush generò Nimrod, che cominciò a essere un uomo potente sulla terra.

Egli fu un potente cacciatore davanti all'Eterno; perciò si dice: «Come Nimrod, il potente cacciatore davanti all'Eterno».

10 E l'inizio del suo regno fu Babel, Erek, Akkad e Kalmeh nel paese di Scinar.

11 Da quel paese andò in Assiria e costruì Ninive, Rehoboth-Ir e Kalah;

12 fra Ninive e Kalah costruì Resen (che è la grande città).

13 Mitsraim generò i Ludim, gli Ananim, i Lehabim, i Nuftuhim,

14 i Pathrusim, i Casluhim (da cui uscirono i Filistei) e i Caftorim.

15 Canaan generò Sidon, suo primogenito, e Het,

16 e i Gebusei, gli Amorei, i Ghirgasei,

17 gli Hivvei, gli Archei, i Sinei,

18 gli Arvadei, i Tsemarei e gli Hamathei. Poi le famiglie dei Cananei si dispersero.

19 E i confini dei Cananei andarono da Sidon, in direzione di Gherar, fino a Gaza; e in direzione di Sodoma, Gomorra, Adma e Tseboim, fino a Lesha.

20 Questi sono i figli di Cam, secondo le loro famiglie, secondo le loro lingue, nei loro paesi, nelle loro nazioni.

21 Anche a Sem, padre di tutti i figli di Eber e fratello di Jafet, il maggiore, nacquero dei figli.

22 I figli di Sem furono: Elam, Assur, Arpakshad, Lud e Aram.

23 I figli di Aram: Uz, Hul, Ghether e Mash.

24 Arpakshad generò Scelah, e Scelah generò Eber.

25 Ad Eber nacquero due figli; il nome dell'uno fu Peleg, perché ai suoi giorni la terra fu divisa, e il nome di suo fratello fu Joktan.

26 Joktan generò Almodad, Scelef, Hatsarmaveth, Jerah,

27 Hadoram, Uzal, Diklah,

28 Obal, Abimael, Sceba,

29 Ofir, Havilah e Jobab. Tutti questi furono figli di Joktan.

30 E la loro dimora fu la montagna orientale, da Mesha, fin verso Sefar.

31 Questi sono i figli di Sem, secondo le loro famiglie, secondo le loro lingue, nei loro paesi, secondo le loro nazioni.

32 Queste sono le famiglie dei figli di Noè, secondo le loro generazioni nelle loro nazioni; e da essi uscirono le nazioni che si sparsero per la terra dopo il diluvio.