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Ora io dico che per tutto il tempo che l'erede è minorenne non è affatto differente dal servo, benché sia signore di tutto,

ma egli è sotto tutori e amministratori fino al tempo prestabilito dal padre.

Cosí anche noi, mentre eravamo minorenni, eravamo tenuti in servitú sotto gli elementi del mondo,

ma, quando è venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato suo Figlio, nato da donna, sottoposto alla legge,

perché riscattasse quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione.

Ora perché voi siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei vostri cuori che grida: «Abba, Padre»,

Perciò tu non sei piú servo, ma figlio; e se sei figlio, sei anche erede di Dio per mezzo di Cristo.

Ma allora, non conoscendo Dio, servivate a coloro che per natura non sono dèi;

ora invece, avendo conosciuto Dio, anzi essendo piuttosto stati conosciuti da Dio, come mai vi rivolgete di nuovo ai deboli e poveri elementi, ai quali desiderate di essere di nuovo asserviti?

10 Voi osservate giorni, mesi, stagioni e anni.

11 Io temo di essermi affaticato invano per voi.

12 Siate come me, perché anch'io sono come voi; fratelli, ve ne prego, voi non mi avete fatto alcun torto.

13 Ora voi sapete come nel passato io vi evangelizzai a causa di una infermità della carne;

14 e voi non disprezzaste né aveste a schifo la prova che era nella mia carne ma mi accoglieste come un angelo di Dio, come Cristo Gesú stesso.

15 Cos'è dunque avvenuto della vostra allegrezza? Poiché vi rendo testimonianza che, se fosse stato possibile, vi sareste cavati gli occhi e me li avreste dati.

16 Sono dunque diventato vostro nemico, dicendovi la verità?

17 Quelli sono zelanti per voi, ma non per fini onesti; anzi essi vi vogliono separare affinché siate zelanti per loro.

18 Or è buona cosa essere sempre zelanti nel bene, e non solo quando sono presente fra voi.

19 Figli miei, che io partorisco di nuovo, finché Cristo sia formato in voi!

20 Desidererei ora essere presente fra voi e cambiare il tono della mia voce perché sono perplesso di voi.

21 Ditemi, voi che volete essere sotto la legge, non date ascolto alla legge?

22 Infatti sta scritto che Abrahamo ebbe due figli: uno dalla serva e uno dalla libera.

23 Or quello che nacque dalla serva fu generato secondo la carne, ma quello che nacque dalla libera fu generato in virtú della promessa.

24 Tali cose hanno un senso allegorico, perché queste due donne sono due patti: uno dal monte Sinai che genera a schiavitú, ed è Agar.

25 Or Agar è il monte Sinai in Arabia e corrisponde alla Gerusalemme del tempo presente; ed essa è schiava con i suoi figli.

26 Invece la Gerusalemme di sopra è libera ed è la madre di noi tutti.

27 Infatti sta scritto: «Rallegrati, o sterile che non partorisci! Prorompi e grida, tu che non senti doglie di parto, perché i figli dell'abbandonata saranno piú numerosi di quelli di colei che aveva marito».

28 Ora noi, fratelli, alla maniera di Isacco, siamo figli della promessa.

29 Ma, come allora colui che era generato secondo la carne perseguitava colui che era generato secondo lo Spirito, cosí avviene al presente.

30 Ma che dice la Scrittura? «Caccia via la schiava e suo figlio, perché il figlio della schiava non sarà erede col figlio della libera».

31 Cosí dunque, fratelli, noi non siamo figli della schiava ma della libera.

State dunque saldi nella libertà con la quale Cristo ci ha liberati, e non siate di nuovo ridotti sotto il giogo della schiavitú.

Ecco, io, Paolo, vi dico che se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà nulla.

E daccapo attesto ad ogni uomo che si fa circoncidere che egli è obbligato ad osservare tutta la legge.

Voi, che cercate di essere giustificati mediante la legge, vi siete separati da Cristo; siete scaduti dalla grazia.

Noi infatti in Spirito, mediante la fede, aspettiamo la speranza della giustizia,

poiché in Cristo Gesú né la circoncisione, né l'incirconcisione hanno alcun valore, ma la fede che opera mediante l'amore.

Voi correvate bene; chi vi ha ostacolato a impedendovi di ubbidire alla verità?

Questa persuasione non viene da colui che vi chiama.

Un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta.

10 Io sono fiducioso per voi nel Signore che non penserete diversamente; ma colui che vi turba ne subirà la punizione chiunque egli sia.

11 Ora quanto a me, fratelli, se io predico ancora la circoncisione, perché sono perseguitato? Allora lo scandalo della croce sarebbe abolito.

12 Oh, si facessero pur anche mutilare coloro che vi turbano!

13 Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà; soltanto non usate questa libertà per dare un'occasione alla carne ma servite gli uni gli altri per mezzo dell'amore.

14 Tutta la legge infatti si adempie in questa unica parola: «Ama il tuo prossimo come te stesso».

15 Che se vi mordete e vi divorate a vicenda, guardate che non siate consumati gli uni dagli altri.

16 Or io dico: Camminate secondo lo Spirito e non adempirete i desideri della carne,

17 la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; e queste cose sono opposte l'una all'altra, cosicché voi non fate quel che vorreste.

18 Ma se siete condotti dallo Spirito, voi non siete sotto la legge.

19 Ora le opere della carne sono manifeste e sono: adulterio, fornicazione impurità, dissolutezza,

20 idolatria, magia, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, divisioni, sette,

21 invidie, omicidi, ubriachezze, ghiottonerie e cose simili a queste, circa le quali vi prevengo, come vi ho già detto prima, che coloro che fanno tali cose non erediteranno il regno di Dio,

22 Ma il frutto dello Spirito è: amore gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo.

23 Contro tali cose non vi è legge.

24 Ora quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze.

25 Se viviamo per lo Spirito, camminiamo altresí per lo Spirito,

26 Non siamo vanagloriosi, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.

Fratelli, se uno è sorpreso in qualche fallo, voi che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. Ma bada bene a te stesso, affinché non sii tentato anche tu.

Portate i pesi gli uni degli altri, e così adempirete la legge di Cristo.

Se infatti qualcuno pensa di essere qualche cosa, non essendo nulla, inganna se stesso.

Ora esamini ciascuno l'opera sua, e allora avrà ragione di vantarsi solamente di se stesso e non nei confronti degli altri.

Ciascuno infatti porterà il proprio fardello.

Ora colui che è istruito nella parola faccia parte di tutti i suoi beni a colui che lo istruisce.

Non v'ingannate, Dio non si può beffare, perché ciò che l'uomo semina quello pure raccoglierà.

Perché colui che semina per la sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione, ma chi semina per lo Spirito. dallo Spirito raccoglierà vita eterna.

Or non veniamo meno nell'animo facendo il bene; se infatti non ci stanchiamo, raccoglieremo a suo tempo.

10 Mentre dunque abbiamo l'opportunità, facciamo del bene a tutti, ma principalmente a coloro della famiglia della fede.

11 Guardate con quali lettere grandi vi ho scritto di mia propria mano.

12 Tutti quelli che vogliono far bella figura nella carne, vi costringono a farvi circoncidere unicamente per non essere perseguitati per la croce di Cristo.

13 Infatti, neppure quelli stessi che sono circoncisi osservano la legge, ma vogliono che siate circoncisi per potersi vantare nella vostra carne.

14 Ma quanto a me, non avvenga mai che io mi vanti all'infuori della croce del Signor nostro Gesú Cristo, per la quale il mondo è crocifisso a me e io al mondo.

15 In Cristo Gesú, infatti, né la circoncisione, né l'incirconcisione hanno alcun valore, ma l'essere una nuova creatura.

16 E su tutti quelli che cammineranno secondo questa regola sia pace e misericordia, e cosí pure sull'Israele di Dio.

17 Del resto nessuno mi dia molestia, perché io porto nel mio corpo il contrassegno del Signore Gesú.

18 Fratelli, la grazia del Signore nostro Gesú Cristo sia con il vostro spirito. Amen.

Mi spiego meglio. Se un minorenne riceve una grande eredità, in teoria è padrone di tutto, ma in pratica, finché non è cresciuto, la sua condizione è tale e quale a quella di uno schiavo. Egli deve dipendere da tutori e amministratori, finché non avrà raggiunto lʼetà stabilita da suo padre.

Dio ha comprato la nostra libertà

Così eravamo anche noi prima che venisse Cristo. Eravamo come minorenni alle dipendenze degli elementi di questo mondo. Ma, al momento stabilito, Dio mandò suo Figlio. Egli nacque da una donna, e fu sottoposto allʼintransigenza della legge per riscattare noi che dipendevamo dalla legge e farci godere dei privilegi di veri figli di Dio. E siccome ora siete suoi figli, Dio ha mandato nel vostro cuore lo Spirito di suo Figlio, che grida: Abbà! Padre! Ora non siete più schiavi, ma veri figli di Dio, e dato che siete suoi figli, siete anche suoi eredi, perché così ha deciso il Signore.

Nel passato, prima di conoscere Dio, eravate schiavi di dèi, che in realtà sono soltanto idoli. Ma ora che avete conosciuto Dio, o meglio ancora, che Dio ha conosciuto voi, come potete tornare di nuovo sui vostri passi e ridiventare schiavi di una altra religione povera, debole e inutile, basata sul tentativo di guadagnarsi il cielo ubbidendo alle leggi di Mosè? 10 Voi cercate di guadagnarvi il favore di Dio, osservando scrupolosamente le ricorrenze che cadono in certi giorni, mesi, stagioni o anni. 11 Ho paura per voi. Temo che tutto il lavoro che ho fatto per voi non sia servito a niente!

12 Cari fratelli, davanti a queste cose, fate come me, vi prego, perché io sono libero da queste imposizioni come lo eravate voi. 13 Voi non mi avete mai fatto alcun torto, anzi, vi ricordate la prima volta che vi parlai del Vangelo? Fu in occasione di quella mia malattia. 14 E anche se si trattava di una cosa ripugnante, non mi avete disprezzato, né avete provato disgusto per me, anzi, mi avete accolto e curato come se fossi stato un angelo di Dio, o Gesù Cristo stesso!

15 Dovʼè finito, dunque, quello spirito gioioso di allora? Posso dire che in quei giorni, se vi fosse stato possibile, vi sareste cavati gli occhi per darmeli!

16 Sono dunque diventato vostro nemico, perché vi ho detto la verità?

17 Quei falsi maestri che ci tengono tanto a guadagnarsi le vostre simpatie, non lo fanno per il vostro bene. Vogliono staccarvi da me, perché prestiate più attenzione a loro. 18 È bello che le persone siano gentili nei confronti del prossimo per scopi buoni e col cuore sincero, ma sempre, non solo quando io sono fra voi. 19 Figli miei, quanto mi fate soffrire! Ancora una volta provo per voi le doglie di una madre in travaglio; spasimo in attesa del momento in cui finalmente sarete ripieni di Cristo. 20 Come vorrei essere con voi adesso e non parlarvi con questo tono, perché a questa distanza francamente non so più che cosa fare per voi!

21 Ora ditemi, voi che pensate di dover obbedire alle leggi ebraiche per essere salvati, perché non volete capire il vero significato di quelle leggi? 22 Infatti le Scritture ci dicono che Abramo ebbe due figli: uno dalla moglie schiava ed uno da quella libera. 23 Non ci fu niente di straordinario nella nascita del bambino della schiava. Ma il bambino della moglie libera nacque soltanto in seguito ad una promessa di Dio.

24-25 Ora, questa storia vera è una dimostrazione dei due diversi modi dʼagire di Dio. Un modo fu quello di dare le sue leggi da osservare. E questo avvenne sul monte Sinai (che è un monte dellʼArabia), quando il Signore diede i dieci comandamenti a Mosè. Nella mia allegoria la moglie schiava di Abramo, Agar, rappresenta lʼattuale Gerusalemme, città madre dei Giudei, centro del sistema che concepisce un modo sbagliato per piacere a Dio lo sforzarsi di obbedire ai comandamenti. Infatti i Giudei, che cercano di seguire questo sistema, ne sono schiavi, figli della schiava. 26 Sara, invece, rappresenta la nostra città madre, la Gerusalemme celeste, che non è schiava delle leggi ebraiche.

27 A lei si riferiva Isaia, quando fece questa profezia: «Rallegrati, sterile che non partorisci, prorompi e grida, tu che non hai doglie: perché molti sono i figli della derelitta, più che di colei che ha marito!»

28 Voi ed io, cari fratelli, siamo i figli che Dio ha promesso, tali e quali ad Isacco. 29 E noi, che siamo nati per lo Spirito Santo, siamo perseguitati ora da quelli che vogliono farci osservare le leggi ebraiche, proprio come allora Isacco, il figlio nato per intervento di Dio, fu perseguitato da Ismaele, figlio nato per una decisione umana.

30 Ma che dice la Scrittura? «Caccia via la schiava e suo figlio, perché il figlio della schiava non potrà essere tuo erede insieme col figlio della donna libera». 31 Cari fratelli, noi non siamo figli schiavi, dipendenti dalle leggi ebraiche, ma figli della donna libera, accettati da Dio grazie alla nostra fede.

Cristo ci ha liberati, assicuratevi quindi di rimanere liberi, e non vi lasciate incatenare di nuovo alle leggi e alle cerimonie ebraiche! Ascoltatemi bene, perché è importante: se sperate nella circoncisione e nellʼosservanza delle leggi ebraiche per essere giusti agli occhi di Dio, allora Cristo non può salvarvi. Lo ripeto: chiunque cerca di ottenere il favore di Dio con la circoncisione è impegnato ad obbedire per sempre a tutte le altre leggi ebraiche, pena la morte. Cristo non vi serve a niente, se pensate di esaurire il vostro debito con Dio osservando quelle leggi. In questo caso non avete più la grazia di Dio.

Invece noi, con lʼaiuto dello Spirito Santo, facciamo affidamento sulla morte di Cristo perché i nostri peccati siano cancellati e per essere giustificati agli occhi del Signore. A noi, che abbiamo avuto da Cristo la vita eterna, non importa proprio niente di essere circoncisi, né di osservare o meno le cerimonie ebraiche, ciò che veramente conta è soltanto la fede che agisce per mezzo dellʼamore.

Stavate andando così bene! Chi vi ha sbarrato la strada per impedirvi di seguire la verità? Certamente non è stato Dio, perché è stato proprio lui a chiamarvi alla libertà in Cristo. Ma badate bene: un poʼ di lievito fa fermentare tutta la pasta.

10 Ho fede che il Signore vi riporterà a pensarla come me riguardo a queste cose. Ma chi vi ha turbato e confuso, chiunque sia, avrà ciò che si merita!

11 Certa gente ha il coraggio di dire che sono proprio io a predicare che la circoncisione e le leggi ebraiche sono necessarie per essere salvati. Ebbene, se predicassi così, gli Ebrei non mi perseguiterebbero di certo! Il fatto che sia ancora perseguitato, dimostra che sto ancora predicando che la salvezza si ottiene solo mediante la fede nella croce di Cristo.

12 Ma perché questi maestri che portano fra voi tanto scompiglio non si fanno addirittura castrare e vi lasciano finalmente in pace?! 13 Cari fratelli, voi avete ricevuto la libertà: non la libertà di fare il male, ma la libertà dʼamarvi e servirvi a vicenda. 14 Infatti tutta la legge si riassume in questʼunico comandamento: «Ama il prossimo tuo come te stesso». 15 Se invece di amarvi, vi comportate come belve, mordendovi e sbranandovi fra voi, badate di non distruggervi a vicenda!

Ubbidite allo Spirito Santo

16 Vi dico dunque: obbedite soltanto allo Spirito Santo; egli vi dirà dove andare e cosa fare. In questo modo non correrete più il rischio di fare cose sbagliate per soddisfare il vostro egoismo naturale. 17 Perché, per istinto, a noi piace fare certe cose che sono proprio il contrario di ciò che lo Spirito Santo cʼinsegna; e le buone cose che desideriamo fare quando lo Spirito ci guida sono esattamente il contrario dei nostri desideri naturali. Queste due forze dentro di noi sono sempre in lotta fra loro; e così non possiamo fare ciò che vorremmo. 18 Invece, quando vi lasciate guidare dallo Spirito Santo, non avete più bisogno di sforzarvi per obbedire alle leggi ebraiche.

19 Tutti sanno quali sono i risultati, se si seguono gli istinti carnali: relazioni sessuali illecite, immoralità, vita viziosa, 20 idolatria, spiritismo (e cioè lʼincoraggiare lʼattività dei diavoli), odio e discordie, gelosie, ira, liti, convinzione che nessuno è nel giusto allʼinfuori di quelli che appartengono al proprio gruppo. 21 Ed ancora: invidia, ubriachezza, orge ed altre cose del genere. Vi ripeto di nuovo ciò che ho detto prima: quelli che fanno queste cose non faranno parte del regno di Dio.

22 Ma quando è lo Spirito Santo che guida la nostra vita, ecco che cosa produrrà in noi: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, dolcezza, autocontrollo. 23 Ecco, allora, che non ci troveremo più in conflitto con la legge ebraica.

24 Quelli che appartengono a Cristo hanno crocifisso alla sua croce il proprio egoismo con le sue voglie e le sue passioni.

25 Perciò, se ora viviamo per la potenza dello Spirito Santo, anche la nostra vita deve essere guidata dallo Spirito Santo! 26 Allora non avremo più bisogno di cercare onori e popolarità, che portano a gelosie e provocazioni.

Fratelli, se scoprite che qualcuno di voi sta commettendo un errore, voi che siete guidati dallo Spirito dovete aiutarlo con dolcezza e umiltà a ritornare sulla strada giusta, tenendo presente che la prossima volta potrebbe capitare anche a voi. Aiutatevi nelle difficoltà e nei problemi, ubbidirete così alla legge di Cristo. Se qualcuno crede di essere troppo importante per sottomettersi a questo insegnamento, sʼinganna, anzi non vale proprio niente.

Ciascuno si assicuri piuttosto di fare del suo meglio, perché allora avrà la soddisfazione personale di un lavoro ben fatto e non avrà bisogno di paragonarsi a nessun altro. Ognuno di noi deve sopportare i propri errori, i propri pesi, perché nessuno di noi è perfetto!

Quelli che imparano la Parola di Dio devono retribuire i propri insegnanti.

Non scoraggiatevi…

Non fatevi illusioni, non ci si può beffare di Dio: quello che si semina si raccoglie. Chi vive per soddisfare i propri desideri corrotti, seminerà del male e senza dubbio mieterà la corruzione e la morte spirituale. Chi, invece, semina le buone cose dello Spirito, mieterà dallo Spirito Santo la vita eterna. Non stanchiamoci allora di fare il bene, perché, a suo tempo, se non ci scoraggiamo e rinunciamo, avremo un raccolto di benedizioni. 10 Questa è la ragione per cui, man mano che si presenta lʼoccasione, dobbiamo fare sempre del bene a tutti e, in primo luogo, ai nostri fratelli nella fede.

11 Queste parole di chiusura le ho scritte di mia mano, guardate con che carattere grande! 12 Quei vostri maestri, che cercano di convincervi a farvi circoncidere, lo fanno soltanto per una ragione: per essere ben voluti e per evitare la persecuzione che subirebbero se ammettessero che soltanto la croce di Cristo può dare la salvezza. 13 Infatti, neppure loro che sono circoncisi ubbidiscono alle leggi ebraiche, ma vogliono farvi circoncidere per vantarsi che siete loro discepoli.

14 Per quanto mi riguarda, Dio voglia ché non mi vanti di niente allʼinfuori della croce del nostro Signore Gesù Cristo, per la quale è morto il mio interesse per le cose attraenti di questo mondo, ed io sono morto per il mondo. 15 Perciò non conta niente essere o non essere circoncisi; ciò che conta è se siamo diventati davvero persone nuove e diverse.

16 Dio doni pace e misericordia a tutti quelli che vivono secondo questo principio e a quelli che costituiscono il vero popolo di Dio. 17 Dʼora in poi, nessuno mi dia più delle noie, perché porto nel mio corpo le cicatrici delle frustate e delle ferite che ho ricevuto dai nemici di Cristo: il segno che indica che appartengo a lui.

18 Cari fratelli, la grazia del Signor nostro Gesù sia con tutti voi. Paolo.

Filiazione divina

Ecco, io faccio un altro esempio: per tutto il tempo che l'erede è fanciullo, non è per nulla differente da uno schiavo, pure essendo padrone di tutto; ma dipende da tutori e amministratori, fino al termine stabilito dal padre. Così anche noi quando eravamo fanciulli, eravamo come schiavi degli elementi del mondo. Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l'adozione a figli. E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio, sei anche erede per volontà di Dio.

Ma un tempo, per la vostra ignoranza di Dio, eravate sottomessi a divinità, che in realtà non lo sono; ora invece che avete conosciuto Dio, anzi da lui siete stati conosciuti, come potete rivolgervi di nuovo a quei deboli e miserabili elementi, ai quali di nuovo come un tempo volete servire? 10 Voi infatti osservate giorni, mesi, stagioni e anni! 11 Temo per voi che io mi sia affaticato invano a vostro riguardo.

Ricordi personali

12 Siate come me, ve ne prego, poiché anch'io sono stato come voi, fratelli. Non mi avete offeso in nulla. 13 Sapete che fu a causa di una malattia del corpo che vi annunziai la prima volta il vangelo; 14 e quella che nella mia carne era per voi una prova non l'avete disprezzata né respinta, ma al contrario mi avete accolto come un angelo di Dio, come Cristo Gesù.

15 Dove sono dunque le vostre felicitazioni? Vi rendo testimonianza che, se fosse stato possibile, vi sareste cavati anche gli occhi per darmeli. 16 Sono dunque diventato vostro nemico dicendovi la verità? 17 Costoro si danno premura per voi, ma non onestamente; vogliono mettervi fuori, perché mostriate zelo per loro. 18 E' bello invece essere circondati di premure nel bene sempre e non solo quando io mi trovo presso di voi, 19 figlioli miei, che io di nuovo partorisco nel dolore finché non sia formato Cristo in voi! 20 Vorrei essere vicino a voi in questo momento e poter cambiare il tono della mia voce, perché non so cosa fare a vostro riguardo.

Le due Alleanze: Agar e Sara

21 Ditemi, voi che volete essere sotto la legge: non sentite forse cosa dice la legge? 22 Sta scritto infatti che Abramo ebbe due figli, uno dalla schiava e uno dalla donna libera. 23 Ma quello dalla schiava è nato secondo la carne; quello dalla donna libera, in virtù della promessa. 24 Ora, tali cose sono dette per allegoria: le due donne infatti rappresentano le due Alleanze; una, quella del monte Sinai, che genera nella schiavitù, rappresentata da Agar 25 - il Sinai è un monte dell'Arabia -; essa corrisponde alla Gerusalemme attuale, che di fatto è schiava insieme ai suoi figli. 26 Invece la Gerusalemme di lassù è libera ed è la nostra madre. 27 Sta scritto infatti:

Rallègrati, sterile, che non partorisci,
grida nell'allegria tu che non conosci i dolori del parto,
perché molti sono i figli dell'abbandonata,
più di quelli della donna che ha marito.

28 Ora voi, fratelli, siete figli della promessa, alla maniera di Isacco. 29 E come allora colui che era nato secondo la carne perseguitava quello nato secondo lo spirito, così accade anche ora. 30 Però, che cosa dice la Scrittura? Manda via la schiava e suo figlio, perché il figlio della schiava non avrà eredità col figlio della donna libera. 31 Così, fratelli, noi non siamo figli di una schiava, ma di una donna libera.

III. PARENESI

La libertà cristiana

Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù. Ecco, io Paolo vi dico: se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà nulla. E dichiaro ancora una volta a chiunque si fa circoncidere che egli è obbligato ad osservare tutta quanta la legge. Non avete più nulla a che fare con Cristo voi che cercate la giustificazione nella legge; siete decaduti dalla grazia. Noi infatti per virtù dello Spirito, attendiamo dalla fede la giustificazione che speriamo. Poiché in Cristo Gesù non è la circoncisione che conta o la non circoncisione, ma la fede che opera per mezzo della carità.

Correvate così bene; chi vi ha tagliato la strada che non obbedite più alla verità? Questa persuasione non viene sicuramente da colui che vi chiama! Un pò di lievito fa fermentare tutta la pasta. 10 Io sono fiducioso per voi nel Signore che non penserete diversamente; ma chi vi turba, subirà la sua condanna, chiunque egli sia. 11 Quanto a me, fratelli, se io predico ancora la circoncisione, perché sono tuttora perseguitato? E' dunque annullato lo scandalo della croce? 12 Dovrebbero farsi mutilare coloro che vi turbano.

Libertà e carità

13 Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri. 14 Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso. 15 Ma se vi mordete e divorate a vicenda, guardate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!

16 Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne; 17 la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.

18 Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la legge. 19 Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, 20 idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, 21 invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come gia ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio. 22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; 23 contro queste cose non c'è legge.

24 Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri. 25 Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. 26 Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.

Precetti vari intorno alla carità e allo zelo

Fratelli, qualora uno venga sorpreso in qualche colpa, voi che avete lo Spirito correggetelo con dolcezza. E vigila su te stesso, per non cadere anche tu in tentazione. Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo. Se infatti uno pensa di essere qualcosa mentre non è nulla, inganna se stesso. Ciascuno esamini invece la propria condotta e allora solo in se stesso e non negli altri troverà motivo di vanto: ciascuno infatti porterà il proprio fardello.

Chi viene istruito nella dottrina, faccia parte di quanto possiede a chi lo istruisce. Non vi fate illusioni; non ci si può prendere gioco di Dio. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato. Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna. E non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo, a suo tempo mieteremo. 10 Poiché dunque ne abbiamo l'occasione, operiamo il bene verso tutti, soprattutto verso i fratelli nella fede.

Epilogo

11 Vedete con che grossi caratteri vi scrivo, ora, di mia mano. 12 Quelli che vogliono fare bella figura nella carne, vi costringono a farvi circoncidere, solo per non essere perseguitati a causa della croce di Cristo. 13 Infatti neanche gli stessi circoncisi osservano la legge, ma vogliono la vostra circoncisione per trarre vanto dalla vostra carne. 14 Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. 15 Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l'essere nuova creatura. 16 E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l'Israele di Dio. 17 D'ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: difatti io porto le stigmate di Gesù nel mio corpo.

18 La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.