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28 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:

«Figlio d'uomo, di' al principe di Tiro: Cosí dice il Signore, l'Eterno: Poiché il tuo cuore si è innalzato e hai detto: Io sono un dio, io siedo su un trono di dèi nel cuore dei mari mentre sei un uomo e non un dio, anche se hai fatto il tuo cuore come il cuore di Dio.

Ecco tu sei piú savio di Daniele, nessun segreto rimane nascosto a te.

Con la tua sapienza e con la tua intelligenza ti sei procurato ricchezze e hai ammassato oro e argento nei tuoi tesori;

con la tua grande sapienza con il tuo commercio hai accresciuto le tue ricchezze e a motivo delle tue ricchezze il tuo cuore si è innalzato».

Per questo cosí dice il Signore, l'Eterno: «Poiché hai fatto il tuo cuore come il cuore di Dio,

perciò ecco, io farò venire contro di te le piú terribili nazioni; essi sguaineranno le loro spade contro lo splendore della tua sapienza e contamineranno la tua bellezza.

Ti faranno scendere nella fossa e tu morirai della morte di quelli che sono trafitti nel cuore dei mari.

Continuerai tu a dire: "Io sono un dio" davanti a chi ti ucciderà? Ma sarai un uomo e non un dio nelle mani di chi ti trafiggerà.

10 Tu morirai della morte degli incirconcisi per mano di stranieri, perché io ho parlato», dice il Signore, l'Eterno.

11 La parola dell'Eterno mi fu rivolta dicendo:

12 «Figlio d'uomo, innalza una lamentazione sul re di Tiro e digli: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Tu eri il sigillo della perfezione, pieno di sapienza e perfetto in bellezza.

13 Eri nell'Eden il giardino di DIO; eri coperto d'ogni pietra preziosa: rubini, topazi, diamanti, crisoliti, onici, diaspri, zaffiri, carbonchi, smeraldi e oro; la lavorazione dei tuoi tamburelli e dei tuoi flauti fu preparata per te nel giorno in cui fosti creato.

14 Tu eri un cherubino, unto, un protettore. Io ti avevo posto sul monte santo di DIO e camminavi in mezzo a pietre di fuoco.

15 Tu eri perfetto nelle tue vie dal giorno in cui fosti creato, finché non si trovò in te la perversità.

16 Per l'abbondanza del tuo commercio, ti sei riempito di violenza e hai peccato; perciò ti ho scacciato come un profano dal monte di DIO e ti ho distrutto o cherubino protettore di mezzo alle pietre di fuoco.

17 Il tuo cuore si era innalzato per la tua bellezza; hai corrotto la tua sapienza a motivo del tuo splendore. Ti getto a terra, ti metto davanti ai re, perché ti vedano.

18 Con la moltitudine delle tue iniquità, con la malvagità del tuo commercio hai profanato i tuoi santuari. Perciò ho fatto uscire di mezzo a te un fuoco che ti ha divorato, e ti ho ridotto in cenere sulla terra sotto gli occhi di quanti ti guardavano.

19 Tutti quelli che ti conoscevano tra i popoli restano stupefatti di te; sei diventato oggetto di terrore e non esisterai mai più».

20 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:

21 «Figlio d'Uomo, volgi la faccia verso Sidone e profetizza contro di lei,

22 e di' Cosí dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io sono contro di te, o Sidone, e sarò glorificato in mezzo a te. Riconosceranno che io sono l'Eterno quando eseguirò i miei giudizi a in mezzo a lei e sarò santificato in lei.

23 Manderò su di lei la peste e il sangue nelle sue vie in mezzo ad essa cadranno gli uccisi dalla spada, mandata contro di lei da ogni parte. Allora riconosceranno che io sono l'Eterno.

24 E non ci sarà piú per la casa d'Israele, alcun aculeo pungente o spina dolorosa fra tutti i suoi vicini che la disprezzano. Allora riconosceranno che io sono il Signore, l'Eterno».

25 Così dice il Signore, l'Eterno: «Quando avrò raccolto quelli della casa d'Israele di mezzo ai popoli fra i quali sono dispersi e mi santificherò in loro agli occhi delle nazioni, essi abiteranno nel loro paese, che diedi al mio servo Giacobbe.

26 Vi abiteranno al sicuro, edificheranno case e pianteranno vigne; sí, abiteranno al sicuro, quando eseguirò i miei giudizi su tutti quelli intorno a loro che li disprezzano. Allora riconosceranno che io sono l'Eterno, il loro DIO».

29 Nel decimo anno, il decimo mese, il dodicesimo giorno del mese, la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:

«Figlio d'uomo, volgi la tua faccia contro il Faraone re d'Egitto e profetizza contro di lui e contro tutto l'Egitto,

Parla e di Cosí dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io sono contro di te, o Faraone, re d'Egitto, grande dragone, che giaci in mezzo ai tuoi fiumi, che hai detto: Il mio fiume è mio e l'ho fatto io stesso

Io metterò uncini nelle tue mascelle e farò sí che i pesci dei tuoi fiumi si attacchino alle tue squame; ti farò quindi uscire di mezzo ai tuoi fiumi e tutti i pesci dei tuoi fiumi si attaccheranno alle tue squame.

Ti getterò nel deserto, te e tutti i pesci dei tuoi fiumi, e cadrai in aperta campagna, non sarai né radunato né raccolto ti darò in pasto alle bestie della terra e agli uccelli del cielo.

Allora tutti gli abitanti dell'Egitto riconosceranno che io sono l'Eterno, perché sono stati per la casa d'Israele un sostegno di canna.

Quando ti hanno afferrato per la mano, ti sei rotto e hai lacerato loro tutta la spalla; quando si sono appoggiati su di te, ti sei spezzato e hai fatto loro vacillare tutti i lombi».

Perciò cosí dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io farò venire sopra di te la spada e distruggerò di mezzo a te uomini e bestie;

cosí il paese d'Egitto diventerà una desolazione e un deserto, e riconosceranno che io sono l'Eterno, perché egli ha detto: Il fiume è mio e l'ho fatto io stesso

10 Perciò ecco, io sono contro di te e contro il tuo fiume; ridurrò il paese d'Egitto in un completo deserto e desolazione da Migdol a Syeneh, fino ai confini con l'Etiopia,

11 Non vi passerà alcun piede d'uomo né vi passerà alcun piede di bestia, e non sarà piú abitato per quarant'anni.

12 Renderò il paese d'Egitto una desolazione in mezzo a paesi desolati, e le sue città saranno una desolazione per quarant'anni, in mezzo a città devastate; disperderò gli Egiziani fra le nazioni a e li disseminerò per vari paesi».

13 Tuttavia cosí dice il Signore, l'Eterno: «Al termine dei quarant'anni io radunerò gli Egiziani dai popoli in mezzo ai quali erano stati dispersi.

14 Ricondurrò a casa dalla cattività gli Egiziani e li farò ritornare nel paese di Pathros, nel loro paese nativo, e là saranno un umile regno.

15 Sarà il piú umile dei regni e non si innalzerà piú sopra le nazioni, li ridurrò a pochi, perché non dominino piú sulle nazioni.

16 Esso non sarà piú fonte di fiducia per la casa d'Israele, ma ricorderà loro la colpa di quando si rivolgevano a loro per aiuto. Allora riconosceranno che io sono il Signore, l'Eterno».

17 Nel ventisettesimo anno, il primo mese, il primo giorno del mese, avvenne che la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:

18 «Figlio d'uomo, Nebukadnetsar, re di Babilonia, ha fatto fare al suo esercito un duro servizio contro Tiro ogni testa è divenuta calva e ogni spalla scorticata; ma né lui né il suo esercito hanno ricavato da Tiro alcun compenso per la fatica sostenuta contro di essa».

19 Perciò cosí dice il Signore, l'Eterno: «Ecco. io do a Nebukadnetsar, re di Babilonia, il paese d'Egitto; egli asporterà le sue ricchezze, ne porterà via le spoglie e lo saccheggerà; e questo sarà il compenso per il suo esercito.

20 Per la fatica da lui compiuta contro di essa io gli do il paese d'Egitto, perché hanno lavorato per me», dice il Signore, l'Eterno.

21 «In quel giorno io farò risorgere la potenza della casa d'Israele e aprirò la tua bocca in mezzo a loro. Allora essi riconosceranno che io sono l'Eterno».

30 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:

«Figlio d'uomo, profetizza e di' Cosí dice il Signore, l'Eterno: Gemete: ahimè, il giorno!

Poiché il giorno è vicino, è vicino il giorno dell'Eterno; sarà un giorno di nuvole, il tempo delle nazioni.

La spada verrà sull'Egitto e ci sarà grande angoscia in Etiopia quando in Egitto cadranno i feriti a morte, porteranno via le sue ricchezze e le sue fondamenta saranno rovesciate.

L'Etiopia, Put, Lud, tutta la mescolanza di vari popoli, Kub, e i figli dei paesi alleati cadranno con loro di spada».

Così dice l'Eterno: «Coloro che sostengono l'Egitto cadranno e l'orgoglio della sua forza sarà abbattuto; da Migdol a Syene cadranno in esso di spada», dice il Signore, l'Eterno.

«Saranno desolati in mezzo a terre desolate e le loro città saranno in mezzo a città devastate.

Riconosceranno che io sono l'Eterno, quando metterò fuoco in Egitto e tutti i suoi soccorritori saranno schiacciati.

In quel giorno partiranno dalla mia presenza messaggeri su navi, che faranno spaventare l'incurante Etiopia, e grande angoscia verrà su di loro come nel giorno dell'Egitto. Sí, ecco, la cosa sta per accadere».

10 Cosí dice il Signore, l'Eterno: «Farò cessare il rumoreggiare dell'Egitto per mezzo di Nebukadnetsar, re di Babilonia.

11 Egli e il suo popolo con lui, i piú terribili fra le nazioni, saranno fatti venire per distruggere il paese; sguaineranno le loro spade contro l'Egitto e riempiranno il paese di uccisi.

12 Prosciugherò i fiumi e venderò il paese in mano di genti malvagie; e per mezzo di stranieri renderò desolato il paese e tutto ciò che contiene. Io, l'Eterno, ho parlato».

13 Cosí dice il Signore, l'Eterno: «Distruggerò gli idoli e farò sparire i falsi dèi da Nof; non ci sarà piú principe dal paese d'Egitto e metterò lo spavento nel paese d'Egitto.

14 Renderò Pathros desolata, darò fuoco a Tsoan, eseguirò i miei giudizi su No,

15 riverserò il mio furore su Sin, la fortezza dell'Egitto, e sterminerò la moltitudine di No.

16 Darò fuoco all'Egitto: Sin si torcerà dal dolore, No sarà squarciata. Nof sarà in angoscia ogni giorno.

17 I giovani di Aven, e di Pibeseth cadranno di spada e queste città andranno in cattività.

18 A Tahpanhes, il giorno si oscurerà quando là spezzerò i gioghi imposti dall'Egitto; e in essa verrà meno l'orgoglio della sua forza. Quanto a lei, una nuvola la coprirà e le sue figlie andranno in cattività.

19 Cosí eseguirò i miei giudizi sull'Egitto. Allora riconosceranno che io sono l'Eterno».

20 Nell'anno undicesimo, il primo mese, il settimo giorno del mese, avvenne che la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:

21 «Figlio d'uomo, io ho spezzato il braccio del Faraone, re d'Egitto; ed ecco, non è stato fasciato mettendovi medicamenti né fasciato con bende per renderlo forte abbastanza per maneggiare una spada».

22 Perciò cosí dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io sono contro il Faraone, re d'Egitto, per spezzargli le braccia, tanto quello forte, quanto quello già spezzato e gli farò cadere di mano la spada.

23 Disperderò quindi gli Egiziani fra le nazioni e li disseminerò per vari paesi.

24 Fortificherò le braccia del re di Babilonia e gli metterò in mano la mia spada, ma spezzerò le braccia del Faraone che gemerà davanti a lui, come geme un uomo ferito a morte.

25 Cosí fortificherò le braccia del re di Babilonia ma le braccia del Faraone cadranno; riconosceranno che io sono l'Eterno, quando metterò la mia spada in mano del re di Babilonia, ed egli la stenderà contro il paese d'Egitto.

26 Disperderò gli Egiziani fra le nazioni a e li disseminerò per vari paesi. Allora riconosceranno che io sono l'Eterno».

31 Nell'anno undicesimo, il terzo mese, il primo giorno del mese, avvenne che la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:

«Figlio d'uomo, di' al Faraone, re d'Egitto, e alla sua moltitudine: A chi somigli tu nella tua grandezza?

Ecco, l'Assiria era un cedro del Libano, dai bei rami, dall'ombra di una foresta, dal tronco elevato e dalla cima che si ergeva tra folti rami.

Le acque lo facevano crescere, l'acqua del sottosuolo l'aveva reso elevato, con i suoi fiumi che scorrevano tutt'intorno al luogo dov'era piantato, mentre mandava i suoi ruscelli a tutti gli alberi della campagna.

Perciò la sua altezza si era elevata sopra tutti gli alberi della campagna, i suoi rami si erano moltiplicati, le sue fronde si erano allungate per l'abbondanza delle acque durante la sua crescita.

Tutti gli uccelli del cielo facevano il nido tra i suoi rami, tutte le bestie della campagna figliavano sotto le sue fronde e tutte le grandi nazioni dimoravano alla sua ombra.

Era bello nella sua grandezza per la lunghezza dei suoi rami, perché la sua radice era presso acque abbondanti.

I cedri non lo superavano nel giardino a di DIO, i cipressi non riuscivano ad eguagliare i suoi rami e i castagni non erano neppure come le sue fronde nessun albero nel giardino di DIO gli era pari in bellezza.

L'avevo reso bello nell'abbondanza dei suoi rami, per cui lo invidiavano tutti gli alberi dell'Eden, che erano nel giardino di DIO».

10 Perciò cosí dice il Signore, l'Eterno: «Poiché si è elevato in altezza e ha posto la sua cima tra folti rami e il suo cuore si è insuperbito nella sua altezza,

11 lo darò in mano del piú potente fra le nazioni, perché faccia di lui ciò che gli piace; io l'ho scacciato per la sua malvagità.

12 Stranieri, i piú terribili fra le nazioni, l'hanno tagliato e l'hanno abbandonato; i suoi rami sono caduti sui monti e in tutte le valli e le sue fronde giacciono spezzate presso tutti i corsi d'acqua del paese; tutti i popoli della terra sono discesi allontanandosi dalla sua ombra e l'hanno abbandonato.

13 Sulle sue rovine si posano tutti gli uccelli del cielo e sulle sue fronde sono tutte le bestie della campagna,

14 perché nessun albero piantato presso le acque si insuperbisca per la sua altezza, non sporga piú la sua cima tra folti rami e perché nessun albero che beve acqua si innalzi per la sua forza nella sua altezza, perché sono tutti dati alla morte, alle profondità della terra, in mezzo ai figli degli uomini, tra quelli che scendono nella fossa».

15 Cosí dice il Signore, l'Eterno: «Nel giorno in cui discese nello Sceol, io feci fare cordoglio; per lui copersi l'abisso, arrestai i suoi fiumi e le grandi acque furono fermate; per lui feci fare cordoglio al Libano e per lui tutti gli alberi della campagna appassirono.

16 Al rumore della sua caduta feci tremare le nazioni, quando lo feci scendere nello Sceol, assieme a quelli che scendono nella fossa; e nelle profondità della terra si consolarono tutti gli alberi dell'Eden, i piú scelti e i piú belli del Libano, tutti quelli che si abbeveravano alle acque.

17 Anch'essi discesero con lui nello Sceol tra quelli uccisi dalla spada, sí, quelli che erano il suo braccio e stavano alla sua ombra in mezzo alle nazioni.

18 A chi dunque somigli per gloria e grandezza fra gli alberi dell'Eden? Tuttavia sarai precipitato con gli alberi dell'Eden nelle profondità della terra; giacerai in mezzo agl'incirconcisi, insieme a quelli uccisi dalla spada. Questo è ciò che sarà del Faraone e di tutta la sua moltitudine», dice il Signore, l'Eterno.

'Ezechiele 28-31' not found for the version: La Bibbia della Gioia.

Contro il re di Tiro

28 Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, parla al principe di Tiro: Dice il Signore Dio:

Poiché il tuo cuore si è insuperbito e hai detto:
Io sono un dio,
siedo su un seggio divino in mezzo ai mari,
mentre tu sei un uomo e non un dio,
hai uguagliato la tua mente a quella di Dio,
ecco, tu sei più saggio di Daniele,
nessun segreto ti è nascosto.
Con la tua saggezza e il tuo accorgimento
hai creato la tua potenza
e ammassato oro e argento nei tuoi scrigni;
con la tua grande accortezza e i tuoi traffici
hai accresciuto le tue ricchezze
e per le tue ricchezze si è inorgoglito il tuo cuore.
Perciò così dice il Signore Dio:
Poiché hai uguagliato la tua mente a quella di Dio,
ecco, io manderò contro di te
i più feroci popoli stranieri;
snuderanno le spade contro la tua bella saggezza,
profaneranno il tuo splendore.
Ti precipiteranno nella fossa e morirai
della morte degli uccisi in mezzo ai mari.
Ripeterai ancora: «Io sono un dio»,
di fronte ai tuo uccisori?
Ma sei un uomo e non un dio
in balìa di chi ti uccide.
10 Della morte dei non circoncisi morirai
per mano di stranieri, perché io l'ho detto».
Oracolo del Signore Dio.

La caduta del re di Tiro

11 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 12 «Figlio dell'uomo, intona un lamento sul principe di Tiro e digli: Così dice il Signore Dio:

Tu eri un modello di perfezione,
pieno di sapienza,
perfetto in bellezza;
13 in Eden, giardino di Dio,
tu eri coperto d'ogni pietra preziosa:
rubini, topazi, diamanti, crisòliti, ònici
e diaspri, zaffìri, carbonchi e smeraldi;
e d'oro era il lavoro dei tuoi castoni e delle tue
legature,
preparato nel giorno in cui fosti creato.
14 Eri come un cherubino ad ali spiegate a difesa;
io ti posi sul monte santo di Dio
e camminavi in mezzo a pietre di fuoco.
15 Perfetto tu eri nella tua condotta,
da quando sei stato creato,
finché fu trovata in te l'iniquità.
16 Crescendo i tuoi commerci
ti sei riempito di violenza e di peccati;
io ti ho scacciato dal monte di Dio
e ti ho fatto perire, cherubino protettore,
in mezzo alle pietre di fuoco.
17 Il tuo cuore si era inorgoglito per la tua bellezza,
la tua saggezza si era corrotta
a causa del tuo splendore:
ti ho gettato a terra
e ti ho posto davanti ai re che ti vedano.
18 Con la gravità dei tuoi delitti,
con la disonestà del tuo commercio
hai profanato i tuoi santuari;
perciò in mezzo a te ho fatto sprigionare un fuoco
per divorarti.
Ti ho ridotto in cenere sulla terra
sotto gli occhi di quanti ti guardano.
19 Quanti fra i popoli ti hanno conosciuto
sono rimasti attoniti per te,
sei divenuto oggetto di terrore, finito per sempre».

Contro Sidone

20 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 21 «Figlio dell'uomo, volgiti verso Sidòne e profetizza contro di essa: 22 Annunziale: Dice il Signore Dio:

Eccomi contro di te, Sidòne,
e mostrerò la mia gloria in mezzo a te.
Si saprà che io sono il Signore
quando farò giustizia di te
e manifesterò la mia santità.
23 Manderò contro di essa la peste
e il sangue scorrerà per le sue vie:
cadranno in essa i trafitti di spada
e questa da ogni parte graverà;
e sapranno che io sono il Signore.

Israele liberato dalle nazioni

24 Non ci sarà più per gli Israeliti un aculeo pungente, una spina dolorosa tra tutti i suoi vicini che la disprezzano: sapranno che io sono il Signore».

25 Così dice il Signore Dio; «Quando avrò radunato gli Israeliti di mezzo ai popoli fra i quali sono dispersi, io manifesterò in essi la mia santità davanti alle genti: abiteranno il paese che diedi al mio servo Giacobbe, 26 vi abiteranno tranquilli, costruiranno case e pianteranno vigne; vi abiteranno tranquilli, quando avrò eseguito i miei giudizi su tutti coloro che intorno li disprezzano: e sapranno che io sono il Signore loro Dio».

Contro l'Egitto

29 Il dodici del decimo mese, anno decimo, mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, rivolgiti contro il faraone re d'Egitto e profetizza contro di lui e contro tutto l'Egitto. Parla dunque dicendo: Così dice il Signore Dio:

Eccomi contro di te, faraone re d'Egitto;
grande coccodrillo, sdraiato in mezzo al fiume,
hai detto: Il fiume è mio, è mia creatura.
Metterò ganci alle tue mascelle
e farò sì che i pesci dei tuoi fiumi
ti si attacchino alle squame
e ti farò uscire dalle tue acque
insieme con tutti i pesci dei tuoi fiumi
attaccati alle squame;
getterò nel deserto te
e tutti i pesci dei tuoi fiumi
e andrai a cadere in mezzo alla campagna
e non sarai né raccolto né sepolto:
ti darò in pasto alle bestie selvatiche
e agli uccelli del cielo.
Tutti gli abitanti dell'Egitto
sapranno che io sono il Signore,
poiché tu sei stato un sostegno di canna
per gli Israeliti.
Quando questi ti vollero afferrare
ti rompesti lacerando loro tutta la spalla
e quando si appoggiarono a te, ti spezzasti
facendo vacillare loro tutti i fianchi».

Perciò dice il Signore Dio: «Ecco, io manderò contro di te una spada ed eliminerò da te uomini e bestie. L'Egitto diventerà un luogo desolato e deserto e sapranno che io sono il Signore. Perché egli ha detto: Il fiume è mio, è mia creatura. 10 Ebbene eccomi contro di te e contro il tuo fiume. Io farò dell'Egitto, da Migdòl ad Assuan, fino alla frontiera d'Etiopia, una terra deserta e desolata. 11 Piede d'uomo o d'animale non vi transiterà e rimarrà deserto per quarant'anni. 12 Ridurrò l'Egitto una terra desolata fra le terre assolate e le sue città saranno distrutte, rimarranno una desolazione per quarant'anni e disperderò gli Egiziani fra le genti e li disseminerò fra altre regioni».

13 Perché dice il Signore Dio: «Al termine dei quarant'anni io radunerò gli Egiziani dai popoli in mezzo ai quali li avevo dispersi: 14 muterò la loro sorte e li ricondurrò nel paese di Patròs, nella loro terra d'origine, e lì formeranno un piccolo regno; 15 sarà il più modesto fra gli altri regni e non si ergerà più sugli altri popoli: li renderò piccoli e non domineranno più le altre nazioni. 16 Non costituiranno più una speranza per gli Israeliti, anzi ricorderanno loro l'iniquità di quando si rivolgevano ad essi: sapranno allora che io sono il Signore Dio».

17 Ora, il primo giorno del primo mese dell'anno ventisettesimo, mi fu rivolta questa parola del Signore: 18 «Figlio dell'uomo, Nabucodònosor re di Babilonia ha fatto compiere al suo esercito una grave impresa contro Tiro: ogni testa è diventata calva e ogni spalla è piagata, ma il re e il suo esercito non hanno ricevuto da Tiro il compenso per l'impresa compiuta contro di essa. 19 Perciò così dice il Signore Dio: Ecco, io consegno a Nabucodònosor re di Babilonia il territorio d'Egitto; porterà via le sue ricchezze, si impadronirà delle sue spoglie, lo saccheggerà; questa sarà la mercede per il suo esercito. 20 Per l'impresa compiuta contro Tiro io gli consegno l'Egitto, poiché l'ha compiuta per me. Oracolo del Signore Dio.

21 In quel giorno io farò spuntare un potente per la casa d'Israele e a te farò aprire la bocca in mezzo a loro: sapranno che io sono il Signore».

Il giorno del Signore contro l'Egitto

30 Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, predici dicendo: Dice il Signore Dio:

Gemete: Ah, quel giorno!
Perché il giorno è vicino,
vicino è il giorno del Signore,
giorno di nubi sarà il giorno delle nazioni.
La spada verrà sull'Egitto
e ci sarà l'angoscia in Etiopia,
quando cadranno in Egitto i trafitti,
le sue ricchezze saranno asportate
e le sue fondamenta disfatte.
Etiopia, Put e Lud e stranieri d'ogni specie
e Cub e i figli del paese dell'alleanza
cadranno con loro di spada. Dice il Signore:
Cadranno gli alleati dell'Egitto
e sarà abbattuto l'orgoglio della sua forza:
da Migdòl fino ad Assuan cadranno di spada.
Parola del Signore Dio.
Sarà un deserto fra terre devastate
e le sue città fra città desolate.
Sapranno che io sono il Signore
quando darò fuoco all'Egitto
e tutti i suoi sostenitori saranno schiacciati.

In quel giorno partiranno da me messaggeri su navi a spargere il terrore in Etiopia che si crede sicura, e in essa vi sarà spavento nel giorno dell'Egitto, poiché ecco gia viene». 10 Così dice il Signore Dio: «Farò cessare il tumultuare dell'Egitto per mezzo di Nabucodònosor re di Babilonia. 11 Egli e il suo popolo, il più violento dei popoli, saranno inviati a devastare il paese e sguaineranno la loro spada contro l'Egitto e riempiranno il terreno di cadaveri. 12 Farò seccare i fiumi e darò il paese in mano a genti barbare, devasterò il territorio e ciò che contiene, per mezzo di stranieri: io, il Signore, l'ho detto».

13 Dice il Signore Dio: «Distruggerò gli idoli
e farò sparire gli dei da Menfi.
Non ci sarà più principe nel paese d'Egitto,
vi spanderò il terrore,
14 devasterò Patròs,
darò fuoco a Tanis,
farò giustizia su Tebe.

15 Scatenerò l'ira su Sin, la roccaforte d'Egitto, sterminerò la moltitudine di Tebe. 16 Metterò a fuoco l'Egitto: Sin si torcerà dal dolore, Tebe sarà squassata, Menfi sarà smantellata dai nemici in pieno giorno. 17 I giovani di Eliòpoli e di Bubàste cadranno di spada e queste città andranno in schiavitù. 18 In Tafni si oscurerà il giorno, quando vi spezzerò i gioghi imposti dall'Egitto e verrà meno in lei l'orgoglio della sua potenza; una nube la coprirà e le sue figlie saranno condotte schiave. 19 Farò giustizia dell'Egitto e si saprà che io sono il Signore».

20 Al settimo giorno del primo mese dell'undecimo anno, mi fu rivolta questa parola del Signore: 21 «Figlio dell'uomo, ho spezzato il braccio del faraone re d'Egitto; egli non è stato curato con medicamenti né fasciato con bende per fargli riprender forza e maneggiare la spada». 22 Perciò dice il Signore Dio: «Eccomi contro il faraone re d'Egitto: gli spezzerò il braccio ancora valido e gli farò cadere la spada di mano. 23 Disperderò gli Egiziani fra le genti e li disperderò in altre regioni. 24 Invece rafforzerò le braccia del re di Babilonia e nella sua mano porrò la mia spada: spezzerò le braccia del faraone che gemerà davanti a lui come geme uno ferito a morte. 25 Fortificherò le braccia del re di Babilonia, mentre le braccia del faraone cadranno. Si saprà che io sono il Signore, quando porrò la mia spada nella mano del re di Babilonia ed egli la stenderà sulla terra d'Egitto. 26 Disperderò gli Egiziani fra le genti e li disperderò in altre regioni: si saprà che io sono il Signore».

Il cedro

31 Il primo giorno del terzo mese dell'undecimo anno, mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, dì al faraone re d'Egitto e alla moltitudine dei suoi sudditi:

A chi credi di essere simile nella tua grandezza?
Ecco, l'Assiria era un cedro del Libano,
bello di rami e folto di fronde, alto di tronco;
fra le nubi era la sua cima.
Le acque lo avevano nutrito,
l'abisso lo aveva fatto innalzare
inviando i suoi fiumi
attorno al suolo dov'era piantato
e mandando i suoi ruscelli
anche a tutti gli alberi dei campi.
Per questo aveva superato in altezza
tutti gli alberi dei campi:
i suoi rami si erano moltiplicati,
le sue fronde si erano distese
per l'abbondanza delle acque, durante la sua crescita.
Fra i suoi rami fecero il nido
tutti gli uccelli del cielo,
sotto le sue fronde partorirono
tutte le bestie selvatiche,
alla sua ombra sedettero
tutte le grandi nazioni.
Era bello nella sua altezza
e nell'ampiezza dei suoi rami,
poiché la sua radice era presso grandi acque.
I cedri non l'uguagliavano
nel giardino di Dio,
i cipressi non gli assomigliavano con le loro fronde,
i platani non erano neppure
come uno dei suoi rami:
nessun albero nel giardino di Dio
lo pareggiava in magnificenza.
Bello lo aveva fatto
nella moltitudine dei suoi rami,
perciò lo invidiavano tutti gli alberi dell'Eden
nel giardino di Dio».

10 Perciò dice il Signore Dio: «Poiché si era elevato in altezza e aveva messo la cima fra le nubi e il suo cuore si era inorgoglito per la sua grandezza, 11 io lo diedi in balìa di un principe di popoli; lo rigettai a causa della sua empietà. 12 Popoli stranieri, fra i più barbari, lo tagliarono e lo distesero sui monti. Per ogni valle caddero i suoi rami e su ogni pendice della terra furono spezzate le sue fronde. Tutti i popoli del paese si allontanarono dalla sua ombra e lo abbandonarono.

13 Sui suoi resti si posano
tutti gli uccelli del cielo
e fra i suoi rami
ogni bestia selvatica,

14 perché nessun albero irrigato dalle acque si esalti nella sua altezza ed elevi la cima fra le nubi, né per la propria altezza confidi in sé nessun albero che beve le acque. Poichè

tutti sono destinati alla morte,
alla regione sotterranea,
in mezzo ai figli dell'uomo,
fra coloro che scendono nella fossa».

15 Così dice il Signore Dio: «Quando scese negli inferi io feci far lutto: coprii per lui l'abisso, arrestai i suoi fiumi e le grandi acque si fermarono; per lui feci vestire il Libano a lutto e tutti gli alberi del campo si seccarono per lui. 16 Al rumore della sua caduta feci tremare le nazioni, quando lo feci scendere negli inferi con quelli che scendono nella fossa. Si consolarono nella regione sotterranea tutti gli alberi dell'Eden, la parte più scelta e più bella del Libano, tutti quelli abbeverati dalle acque. 17 Anch'essi con lui erano scesi negli inferi fra i trafitti di spada, quelli che in mezzo alle nazioni erano il suo braccio e dimoravano alla sua ombra.

18 A chi credi di essere simile per gloria e per grandezza fra gli alberi dell'Eden? Anche tu sarai precipitato insieme con gli alberi dell'Eden nella regione sotterranea; giacerai fra i non circoncisi insieme con i trafitti di spada. Tale sarà il faraone e tutta la sua moltitudine». Parola del Signore Dio.