Add parallel Print Page Options

21 (021-6) La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo:

(021-7) «Figlio d'uomo, rivolgi la faccia verso Gerusalemme, parla apertamente contro i luoghi santi e profetizza contro il paese d'Israele;

(021-8) e di' al paese d'Israele: Cosí dice l'Eterno: Ecco io sono contro di te. Io estrarrò la mia spada dal suo fodero e reciderò da te giusti e malvagi.

(021-9) Poiché voglio recidere da te giusti e malvagi, la mia spada uscirà dal suo fodero contro ogni carne dal sud al nord.

(021-10) Cosí ogni carne riconoscerà che io l'Eterno, ho estratto la mia spada dal suo fodero e non vi rientrerà piú.

(021-11) Perciò tu, figlio d'uomo, gemi con i lombi rotti e gemi con dolore davanti ai loro occhi.

(021-12) E avverrà che quando ti domanderanno: "Perché gemi?" risponderai: "Per la notizia che sta per giungere ogni cuore si struggerà, tutte le mani s'indeboliranno, tutti gli spiriti verranno meno e tutte le ginocchia si scioglieranno come acqua". Ecco la cosa giunge e si compirà», dice il Signore, l'Eterno.

(021-13) La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo:

(021-14) «Figlio d'uomo, profetizza e di Cosí dice il Signore. Di Una spada, una spada è affilata e anche lucidata.

10 (021-15) affilata per fare un gran massacro e affilata per lampeggiare. Potremo forse rallegrarci? Voi disprezzate lo scettro di mio figlio come se fosse un qualsiasi legno.

11 (021-16) Il Signore l'ha data a lucidare per impugnarla, la spada è affilata e lucidata per darla in mano di chi uccide.

12 (021-17) Grida e urla, figlio d'uomo, perché sarà usata contro il mio popolo, contro tutti i principi d'Israele, essi saranno consegnati in potere della spada insieme al mio popolo. Perciò percuotiti la coscia,

13 (021-18) perché è una prova. Che cosa accadrebbe se non ci fosse piú neppure lo scettro sprezzante?», dice il Signore, l'Eterno.

14 (021-19) «Perciò tu, figlio d'uomo, profetizza e batti le mani, lascia che la spada raddoppi e triplichi i suoi colpi: è la spada del massacro, è la spada del grande massacro, che li circonda da ogni lato.

15 (021-20) Ho rivolto la punta della spada contro tutte le loro porte perché il loro cuore si strugga e molti cadano. Ah è fatta per brillare, è affilata per il massacro.

16 (021-21) Spada, sii spietata, volgiti a destra volgiti a sinistra, ovunque è diretta la tua lama.

17 (021-22) Anch'io batterò le mani e sfogherò il mio furore. Io, l'Eterno, ho parlato».

18 (021-23) La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo:

19 (021-24) «Tu, figlio d'uomo, traccia due strade, per le quali passi la spada del re di Babilonia, partiranno ambedue dallo stesso paese. Metti un indicatore stradale, mettilo all'inizio della strada che porta alla città.

20 (021-25) Traccia una strada per la quale la spada vada a Rabbah, città dei figli di Ammon, e un'altra perché vada in Giuda, contro Gerusalemme, città fortificata.

21 (021-26) Infatti il re di Babilonia sta al crocevia della strada, all'inizio delle due strade, per fare divinazione: agita le frecce, consulta gli idoli domestici, esamina il fegato.

22 (021-27) Nella sua destra il responso della divinazione designa Gerusalemme per collocarvi gli arieti, per aprire la bocca e ordinare il massacro, per alzar la voce con grida di guerra, per collocare gli arieti contro le porte, per innalzare terrapieni e per costruire torri,

23 (021-28) Ma per essi questo sarà come una falsa divinazione agli occhi di quelli che hanno fatto loro giuramenti. Ma egli si ricorderà della loro iniquità, perché siano presi».

24 (021-29) Perciò cosí dice il Signore, l'Eterno: «Poiché avete fatto ricordare la vostra iniquità, essendo le vostre trasgressioni messe a nudo e i vostri peccati palesati in tutte le vostre azioni; poiché siete stati ricordati, sarete presi dalla mano del nemico.

25 (021-30) E tu, o corrotto e malvagio principe d'Israele, il cui giorno è giunto al tempo della punizione finale»

26 (021-31) cosi dice il Signore, l'Eterno: «Deponi il turbante, togliti la corona; le cose non saranno piú le stesse: ciò che è basso sarà innalzato e ciò che è alto sarà abbassato.

27 (021-32) Devastazione, devastazione, io la compirò. Ed essa non sarà piú restaurata, finché non verrà colui a cui appartiene il giudizio e al quale io la darò.

28 (021-33) E tu, figlio d'uomo, profetizza e di Cosí dice il Signore, l'Eterno, riguardo ai figli di Ammon a e riguardo al loro obbrobrio e di' la spada, la spada è sguainata, è lucidata per il massacro, per divorare, per lampeggiare.

29 (021-34) mentre hanno per te false visioni e fanno a te divinazioni bugiarde, per metterti sul collo dei malvagi uccisi, il cui giorno è giunto al tempo della punizione finale.

30 (021-35) Rimetti la spada nel suo fodero. Io ti giudicherò nel luogo stesso dove fosti creata, nel paese della tua origine.

31 (021-36) Riverserò su di te la mia indignazione, soffierò contro di te nel fuoco della mia ira e ti consegnerò in mano di uomini brutali, artefici di distruzione.

32 (021-37) Sarai preda del fuoco, il tuo sangue sarà sparso in mezzo al paese; non sarai piú ricordata, perché io, l'Eterno, ho parlato».

22 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:

«Ora, figlio d'uomo, non giudicherai tu, non giudicherai la città sanguinaria? Falle dunque conoscere tutte le sue abominazioni

Poi di Cosí dice il Signore, l'Eterno: La città versa il sangue nel suo mezzo per far venire il suo tempo; inoltre fa idoli contro se stessa per contaminarsi.

Per il sangue che hai versato ti sei resa colpevole e ti sei contaminata per gli idoli che hai fatto. Hai fatto avvicinare i tuoi giorni e sei giunta al termine dei tuoi anni, perciò ti renderò il vituperio delle nazioni e lo scherno di tutti i paesi.

Quelli che sono vicini e quelli che sono lontani da te si faranno beffe di te o contaminata di fama e piena di disordine.

Ecco i principi d'Israele: ognuno ha usato il suo potere per versare il sangue in te.

In te si disprezza il padre e la madre in mezzo a te si opprime lo straniero, in te si maltratta l'orfano e la vedova.

Tu hai disprezzato le mie cose sante e hai profanato i miei sabati.

In te c'è gente che calunnia per versare sangue, in te c'è chi mangia sui monti, in mezzo a te si commettono scelleratezze.

10 In te si scopre la nudità del padre, in te si umilia la donna durante la sua impurità.

11 Uno commette abominazione con la moglie del suo prossimo, l'altro contamina d'incesto la sua nuora un'altro ancora in te umilia sua sorella, figlia di suo padre.

12 In te si ricevono regali per versare il sangue, tu esigi interesse ad usura, hai realizzato guadagni dal prossimo con inganno e hai dimenticato me», dice il Signore l'Eterno.

13 «Ma ecco io batto le mani per il disonesto guadagno che hai fatto e per il sangue versato che è in mezzo a te.

14 Potrà reggere il tuo cuore o potranno rimanere forti le tue mani nei giorni in cui agirò contro di te? Io l'Eterno, ho parlato e lo farò.

15 Io ti disperderò fra le nazioni, ti disseminerò per i paesi ed eliminerò da te la tua immondizia.

16 Tu profanerai te stessa agli occhi delle nazioni e riconoscerai che io sono l'Eterno».

17 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:

18 «Figlio d'uomo, la casa d'Israele è diventata per me tutta scorie: sono tutti bronzo, stagno, ferro e piombo in mezzo a una fornace; sono diventati scorie d'argento».

19 Perciò cosí dice il Signore, l'Eterno: «Poiché siete tutti diventati tante scorie, ecco io vi radunerò in mezzo a Gerusalemme.

20 Come si raduna argento, bronzo, ferro piombo e stagno in mezzo alla fornace e si soffia su di essi il fuoco per fonderli cosí nella mia ira e nel mio furore vi radunerò, vi metterò là e vi fonderò

21 Vi radunerò e soffierò su di voi col fuoco della mia ira e voi sarete fusi in mezzo ad essa.

22 Come l'argento è fuso in mezzo alla fornace cosí voi sarete fusi in mezzo alla città; e riconoscerete che io l'Eterno, ho riversato su di voi il mio furore».

23 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo:

24 «Figlio d'uomo, di' a Gerusalemme: Tu sei una terra che non è stata purificata o bagnata da pioggia in un giorno di indignazione.

25 La cospirazione dei suoi profeti nel suo mezzo è come un leone ruggente che sbrana la preda, essi divorano la gente, si appropriano di tesori e cose preziose, accrescono le vedove in mezzo ad essa.

26 I suoi sacerdoti violano la mia legge e profanano le mie cose sante; non distinguono fra santo e profano, non fanno conoscere la differenza tra l'impuro e il puro e distolgono i loro occhi dai miei sabati, per cui io sono profanato in mezzo a loro.

27 I suoi capi in mezzo ad essa sono come lupi che dilaniano la preda per versare sangue e distruggere anime per realizzare un ingiusto guadagno.

28 I suoi profeti intonacano per loro con malta che non regge avendo visioni false e proferendo divinazioni bugiarde per loro, e dicono: Cosí dice il Signore, l'Eterno mentre l'Eterno non ha parlato.

29 Il popolo del paese pratica l'oppressione, compie rapine, maltratta il povero e il bisognoso e opprime lo straniero violando la giustizia.

30 Io ho cercato fra loro un uomo che costruisse un muro e stesse sulla breccia davanti a me in favore del paese, perché io non lo distruggessi, ma non l'ho trovato.

31 Perciò io riverserò su di loro la mia indignazione, li consumerò col fuoco della mia ira e farò ricadere sul loro capo la loro condotta», dice il Signore, l'Eterno.

23 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:

«Figlio d'uomo, c'erano due donne figlie della stessa madre,

che si prostituirono in Egitto. Si prostituirono nella loro giovinezza; là furono compresse le loro mammelle e là fu stretto il loro vergine seno.

I loro nomi sono: Oholah la maggiore e Oholibah sua sorella. Esse erano mie e partorirono figli e figlie. I loro nomi sono: Oholah è Samaria, Oholibah è Gerusalemme.

Anche se era mia, Oholah si prostituí e si infiammò per i suoi amanti, gli Assiri suoi vicini,

vestiti di porpora, governatori e principi, tutti giovani attraenti, cavalieri montati su cavalli.

Ella si prostituí con loro, con tutti i migliori uomini di Assiria, e si contaminò con tutti quelli per i quali si era infiammata, con tutti i loro idoli.

Non abbandonò le prostituzioni dell'Egitto, quando si erano coricati con lei nella sua giovinezza, avevano stretto il suo vergine seno e riversato su di lei la loro prostituzione.

Perciò l'abbandonai in mano dei suoi amanti, in mano dei figli di Assiria, per i quali si era infiammata.

10 Essi scoprirono la sua nudità, presero i suoi figli e le sue figlie e li uccisero con la spada. Ella divenne una favola fra le donne ed eseguirono su di lei la punizione.

11 Sua sorella Oholibah vide questo, ma nei suoi amoreggiamenti divenne piú corrotta di lei e le sue prostituzioni furono peggiori di quelle della sua sorella.

12 Si infiammò per i figli di Assiria suoi vicini, governatori e principi vestiti splendidamente, cavalieri montati su cavalli, tutti giovani attraenti.

13 Io vidi che si era contaminata, entrambe seguivano la stessa via.

14 Ma essa aumentò le sue prostituzioni; vide uomini ritratti sulla parete, immagini di Caldei dipinte in rosso,

15 con cinture intorno ai lombi, con ampi turbanti in capo, tutti con l'aspetto di capitani, somiglianti ai figli di Babilonia in Caldea, loro terra natìa.

16 Appena li vide, essa si infiammò per loro e mandò loro messaggeri in Caldea.

17 Allora i figli di Babilonia vennero da lei al letto degli amori e la contaminarono con le loro prostituzioni. Essa si contaminò con loro, ma poi si allontanò da loro.

18 Essa mise a nudo le sue prostituzioni e mise a nudo la sua vergogna, perciò io mi allontanai da lei, come mi ero allontanato da sua sorella.

19 Tuttavia essa moltiplicò le sue prostituzioni, ricordandosi dei giorni della sua giovinezza, quando si era prostituita nel paese di Egitto.

20 Si infiammò per i suoi amanti, la cui carne è come la carne degli asini e la cui emissione è come quella dei cavalli.

21 Cosí tu ricordasti la dissolutezza della tua gioventú, quando gli Egiziani stringevano il tuo seno per le tue mammelle giovanili.

22 Perciò, Oholibah, cosí dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io susciterò contro di te i tuoi amanti, dai quali ti sei allontanata, e li farò venire contro di te da tutte le parti:

23 i figli di Babilonia e tutti i Caldei, quelli di Pekod, Shoa e Koa, tutti i figli di Assiria con loro, tutti giovani attraenti, governatori e principi, capitani e uomini famosi, tutti montati su cavalli.

24 Essi verranno contro di te con armi, carri e ruote e con una moltitudine di popoli; disporranno tutt'intorno contro di te scudi piccoli e grandi ed elmi. Rimetterò loro il giudizio, ed essi ti giudicheranno secondo le loro leggi.

25 Indirizzerò la mia gelosia contro di te, ed essi ti tratteranno con furore: ti asporteranno il naso e gli orecchi, e i tuoi superstiti cadranno di spada, prenderanno i tuoi figli e le tue figlie e i tuoi superstiti saranno divorati dal fuoco.

26 Ti spoglieranno delle tue vesti e porteranno via i tuoi bei gioielli.

27 Cosí farò cessare la tua dissolutezza e la tua prostituzione iniziata nel paese d'Egitto; non alzerai piú gli occhi verso di loro e non ti ricorderai piú dell'Egitto».

28 Poiché cosí dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io ti do in mano di quelli che odii, in mano di quelli dai quali ti sei allontanata.

29 Essi ti tratteranno con odio, porteranno via tutto il frutto del tuo lavoro e ti lasceranno nuda e nel bisogno. Sarà messa a nudo la torpitudine delle tue prostituzioni, sí, la dissolutezza delle tue prostituzioni.

30 Queste cose ti saranno fatte, perché ti sei prostituita andando dietro alle nazioni perché ti sei contaminata con i loro idoli.

31 Tu hai camminato per la via di tua sorella, perciò ti metterò in mano la sua stessa coppa».

32 Cosí dice il Signore l'Eterno: «Tu berrai la coppa di tua sorella, profonda e larga; sarai derisa e schernita, perché la coppa ha grande capacità.

33 Sarai ricolma di ubriachezza e di dolore, la coppa della desolazione e della devastazione la coppa di tua sorella Samaria.

34 Tu la berrai, la scolerai, ne romperai i cocci e ti lacererai il seno, perché io ho parlato». dice il Signore, l'Eterno.

35 Perciò cosí dice il Signore, l'Eterno: «Poiché mi hai dimenticato e mi hai gettato dietro le spalle, porterai anche tu la pena della tua dissolutezza e delle tue prostituzioni».

36 Quindi l'Eterno mi disse: «Figlio d'uomo non giudicherai tu Oholah, e Oholibah? Dichiara dunque loro le loro abominazioni.

37 Infatti hanno commesso adulterio, hanno sangue sulle loro mani, hanno commesso adulterio con i loro idoli e hanno addirittura fatto passare per il fuoco per essere divorati gli stessi loro figli che mi avevano partorito.

38 E anche questo mi hanno fatto: in quello stesso giorno hanno contaminato il mio santuario e profanato i miei sabati,

39 Dopo aver immolato i loro figli ai loro idoli, in quello stesso giorno sono venute nel mio santuario per profanarlo ecco cosa hanno fatto in mezzo al mio tempio.

40 Inoltre hanno mandato a chiamare uomini da paesi lontani, ai quali è stato mandato un messaggero, ed ecco, quelli sono venuti. Per loro ti sei lavata, ti sei tinta gli occhi e ti sei abbigliata con splendidi ornamenti.

41 Ti sei adagiata su un letto sontuoso con una tavola imbandita davanti, su cui hai posto il mio incenso, e il mio olio.

42 Attorno ad essa c'era il rumore di una moltitudine spensierata; assieme a uomini della folla fecero pure venire ubriachi dal deserto che misero braccialetti ai loro polsi e splendide corone sui loro capi.

43 Poi dissi di quella ormai logorata ne gli adulteri: Commetteranno ora prostituzione con lei, ed essa con loro?

44 Essi entrarono quindi da lei come si entra da una prostituta, cosí entrarono da Oholah e da Oholibah, donne dissolute.

45 Ma uomini giusti le giudicheranno come si giudicano le adultere, come si giudicano donne che versano sangue, perché sono adultere e hanno sangue sulle mani».

46 Perciò cosí dice il Signore, l'Eterno: «Fa' salire contro di loro una moltitudine e dalle in balìa del terrore e del saccheggio.

47 Quella moltitudine le lapiderà con pietre e le farà a pezzi con le sue spade; ucciderà i loro figli e le loro figlie e darà alle fiamme le loro case.

48 Farò cessare la dissolutezza nel paese, e tutte le donne saranno ammaestrate a non commettere piú le vostre dissolutezze.

49 Faranno ricadere la vostra dissolutezza su di voi, e porterete cosí la pena dei peccati con i vostri idoli. Allora riconoscerete che io sono il Signore, l'Eterno».

'Ezechiele 21-23' not found for the version: La Bibbia della Gioia.

La spada del Signore

21 Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, volgi la faccia verso il mezzogiorno, parla alla regione australe e predici contro la selva del mezzogiorno. Dirai alla selva del mezzogiorno: Ascolta la parola del Signore: Dice il Signore Dio: Ecco, io accenderò in te un fuoco che divorerà in te ogni albero verde e ogni albero secco: la fiamma ardente non si spegnerà e ogni sembiante sarà bruciato dal mezzogiorno al settentrione. Ogni vivente vedrà che io, il Signore, l'ho incendiato e non si spegnerà».

Io dissi: «Ah! Signore Dio, essi vanno dicendo di me: Non è forse costui uno che racconta delle favole?».

Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, volgi la faccia verso Gerusalemme e parla contro i suoi santuari, predici contro il paese d'Israele. Tu riferirai al paese d'Israele: Così dice il Signore Dio: Eccomi contro di te. Sguainerò la spada e ucciderò in te il giusto e il peccatore. Se ucciderò in te il giusto e il peccatore, significa che la spada sguainata sarà contro ogni carne, dal mezzogiorno al settentrione. 10 Così ogni vivente saprà che io, il Signore, ho sguainato la spada ed essa non rientrerà nel fodero. 11 Tu, figlio dell'uomo, piangi: piangi davanti a loro con il cuore infranto e pieno d'amarezza. 12 Quando ti domanderanno: Perché piangi?, risponderai: Perché è giunta la notizia che il cuore verrà meno, le mani s'indeboliranno, lo spirito sarà costernato, le ginocchia vacilleranno. Ecco è giunta e si compie». Parola del Signore Dio. 13 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 14 «Figlio dell'uomo, profetizza e dì loro: Così dice il Signore Dio:

Spada, spada aguzza e affilata,
15 aguzza per scannare, affilata per lampeggiare!
16 L'ha fatta affilare perché la si impugni,
l'ha aguzzata e affilata
per darla in mano al massacratore!
17 Grida e lamèntati, o figlio dell'uomo,
perché essa pesa sul mio popolo,
su tutti i prìncipi d'Israele:
essi cadranno di spada insieme con il mio popolo.
Perciò battiti il fianco,
18 perché è una prova:
che cosa accadrebbe se nemmeno un bastone sprezzante ci
fosse
Parola del Signore Dio.
19 Tu, o figlio dell'uomo,
predici e batti le mani:
la spada si raddoppi e si triplichi,
è la spada dei massacri,
la grande spada del massacro che li circonda.
20 Perché i cuori si struggano e si moltiplichino le
vittime,
ho messo ad ogni porta la punta della spada,
fatta per lampeggiare, affilata per il massacro.
21 Volgiti a destra, volgiti a sinistra,
ovunque si diriga la tua lama.
22 Anch'io batterò le mani e sazierò la mia ira.
Io, il Signore, ho parlato».

Il re di Babilonia all'incrocio delle strade

23 Mi fu rivolta questa parola del Signore:

24 «Figlio dell'uomo, traccia due strade per il passaggio della spada del re di Babilonia; proverranno tutte e due dallo stesso paese; tu metti un segnale a capo della strada che conduce nella città. 25 Traccia la strada per cui la spada giunga a Rabbà degli Ammoniti e in Giuda, a Gerusalemme nella città fortificata. 26 Infatti il re di Babilonia è fermo al bivio, all'inizio delle due strade, per interrogare le sorti: agita le frecce, interroga gli dei domestici, osserva il fegato. 27 Nella sua destra è uscito il responso: Gerusalemme, per porre contro di essa gli arieti, per farle udire l'ordine del massacro, echeggiare grida di guerra, disporre gli arieti contro le sue porte, innalzare terrapieni, costruire trincee.

28 Ma questo non è che un vano presagio agli occhi di quelli che hanno fatto loro solenni giuramenti. Egli però ricorda loro l'iniquità per cui saranno catturati». 29 Perciò dice il Signore: «Poiché voi avete fatto ricordare le vostre iniquità, rendendo manifeste le vostre trasgressioni e palesi i vostri peccati in tutto il vostro modo di agire, poiché ve ne vantate, voi resterete presi al laccio. 30 A te, sconsacrato, empio principe d'Israele, di cui è giunto il giorno con il tempo della tua iniquità finale, 31 così dice il Signore Dio: Deponi il turbante e togliti la corona: tutto sarà cambiato: ciò che è basso sarà elevato e ciò che è alto sarà abbassato. 32 In rovina, in rovina, in rovina la ridurrò e non si rialzerà più finché non giunga colui al quale appartiene di diritto e al quale io la darò».

Castigo di Ammon

33 Tu, figlio dell'uomo, profetizza e annunzia: «Così dice il Signore Dio agli Ammoniti e riguardo ai loro insulti. Dì dunque: La spada, la spada è sguainata per la strage, è affilata per sterminare, per lampeggiare, 34 mentre tu hai false visioni e ti si predicono sorti bugiarde, la spada sarà messa alla gola degli empi perversi, il cui giorno è venuto, al colmo della loro malvagità.

35 Rimettila nel fodero. Nel luogo stesso in cui tu fosti creato, nella terra stessa in cui sei nato, io ti giudicherò; 36 rovescerò su di te il mio sdegno, contro di te soffierò nel fuoco della mia ira e ti abbandonerò in mano di uomini violenti, portatori di distruzione. 37 Sarai preda del fuoco, del tuo sangue sarà intrisa la terra, non ti si ricorderà più perché io, il Signore, ho parlato».

I delitti di Gerusalemme

22 Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Tu, figlio dell'uomo, forse non giudicherai, non giudicherai tu la città sanguinaria? Mostrale tutti i suoi abomini. Tu riferirai: Dice il Signore Dio: O città che sparge il sangue in mezzo a se stessa, perché giunga il suo tempo, e fabbrica a suo danno idoli con cui contaminarsi! Per il sangue che hai sparso, ti sei resa colpevole e ti sei contaminata con gli idoli che hai fabbricato: hai affrettato il tuo giorno, sei giunta al termine dei tuoi anni. Ti renderò perciò l'obbrobrio dei popoli e lo scherno di tutta la terra. I vicini e i lontani si faran beffe di te o città infamata e piena di disordini. Ecco in te i prìncipi d'Israele, ognuno secondo il suo potere, intenti a spargere sangue. In te si disprezza il padre e la madre, in te si maltratta il forestiero, in te si opprime l'orfano e la vedova. Hai disprezzato i miei santuari, hai profanato i miei sabati. Vi sono in te calunniatori che versano il sangue. C'è in te chi banchetta sui monti e chi commette scelleratezze. 10 In te si hanno rapporti col proprio padre, in te si giace con la donna in stato di mestruazione. 11 Uno reca oltraggio alla donna del prossimo, l'altro contamina con incesto la nuora, altri viola la sorella, figlia del padre. 12 In te si ricevono doni per spargere il sangue, tu presti a interesse e a usura, spogli con la violenza il tuo prossimo e di me ti dimentichi. Oracolo del Signore Dio.

13 Ecco, io batto le mani per le frodi che hai commesse e per il sangue che è versato in mezzo a te. 14 Reggerà il tuo cuore e saranno forti le mani per i giorni che io ti preparo? Io, il Signore, l'ho detto e lo farò; 15 ti disperderò fra le nazioni e ti disseminerò in paesi stranieri; ti purificherò della tua immondezza, 16 poi ti riprenderò in eredità davanti alle nazioni e tu saprai che io sono il Signore».

17 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 18 «Figlio dell'uomo, gli Israeliti si son cambiati in scoria per me; sono tutti rame, stagno, ferro e piombo dentro un crogiuolo: sono scoria di argento. 19 Perciò così dice il Signore: Poiché vi siete tutti cambiati in scoria, io vi radunerò dentro Gerusalemme. 20 Come si mette insieme argento, rame, ferro, piombo, stagno dentro un crogiuolo e si soffia nel fuoco per fonderli, così io, con ira e con sdegno, vi metterò tutti insieme e vi farò fondere; 21 vi radunerò, contro di voi soffierò nel fuoco del mio sdegno e vi fonderò in mezzo alla città. 22 Come si fonde l'argento nel crogiuolo, così sarete fusi in mezzo ad essa: saprete che io, il Signore, ho riversato il mio sdegno contro di voi».

23 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 24 «Figlio dell'uomo, dì a Gerusalemme: Tu sei una terra non purificata, non lavata da pioggia in un giorno di tempesta. 25 Dentro di essa i suoi prìncipi, come un leone ruggente che sbrana la preda, divorano la gente, s'impadroniscono di tesori e ricchezze, moltiplicano le vedove in mezzo ad essa. 26 I suoi sacerdoti violano la mia legge, profanano le cose sante. Non fanno distinzione fra il sacro e il profano, non insegnano a distinguere fra puro e impuro, non osservano i miei sabati e io sono disonorato in mezzo a loro. 27 I suoi capi in mezzo ad essa sono come lupi che dilaniano la preda, versano il sangue, fanno perire la gente per turpi guadagni. 28 I suoi profeti hanno come intonacato tutti questi delitti con false visioni e oracoli fallaci e vanno dicendo: Così parla il Signore Dio, mentre invece il Signore non ha parlato. 29 Gli abitanti della campagna commettono violenze e si danno alla rapina, calpestano il povero e il bisognoso, maltrattano il forestiero, contro ogni diritto. 30 Io ho cercato fra loro un uomo che costruisse un muro e si ergesse sulla breccia di fronte a me, per difendere il paese perché io non lo devastassi, ma non l'ho trovato. 31 Io rovescerò su di essi il mio sdegno: li consumerò con il fuoco della mia collera: la loro condotta farò ricadere sulle loro teste». Oracolo del Signore Dio.

Storia simbolica di Gerusalemme e di Samaria

23 Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, vi erano due donne, figlie della stessa madre, le quali si erano prostituite in Egitto fin dalla loro giovinezza, dove venne profanato il loro petto e oppresso il loro seno verginale. Esse si chiamano Oolà la maggiore e Oolibà la più piccola, sua sorella. L'una e l'altra divennero mie e partorirono figli e figlie. Oolà è Samaria e Oolibà è Gerusalemme. Oolà mentre era mia si dimostrò infedele: arse d'amore per i suoi spasimanti, gli Assiri suoi vicini, vestiti di porpora, prìncipi e governatori, tutti giovani attraenti, cavalieri montati su cavalli. Concesse loro i suoi favori, al fiore degli Assiri, e si contaminò con gli idoli di coloro dei quali si era innamorata. Non rinunciò alle sue relazioni amorose con gli Egiziani, i quali avevano abusato di lei nella sua giovinezza, avevano profanato il suo seno verginale, sfogando su di lei la loro libidine. Per questo l'ho data in mano ai suoi amanti, in mano agli Assiri, dei quali si era innamorata. 10 Essi scoprirono la sua nudità, presero i suoi figli e le sue figlie e la uccisero di spada. Divenne così come un monito fra le donne, per la condanna esemplare che essi avevano eseguita su di lei.

11 Sua sorella Oolibà la vide e si corruppe più di lei nei suoi amoreggiamenti; con le sue infedeltà superò la sorella. 12 Spasimò per gli Assiri suoi vicini, prìncipi e capi, vestiti di porpora, cavalieri montati su cavalli, tutti giovani attraenti. 13 Io vidi che si era contaminata e che tutt'e due seguivano la stessa via. 14 Ma essa moltiplicò le prostituzioni. Vide uomini effigiati su una parete, figure di Caldei, disegnati con il minio, 15 con cinture ai fianchi, ampi turbanti in capo, dall'aspetto di grandi capi, rappresentanti i figli di Babilonia, originari di Caldea: 16 essa se ne innamorò non appena li vide e inviò loro messaggeri in Caldea. 17 I figli di Babilonia andarono da lei al letto degli amori e la contaminarono con le loro fornicazioni ed essa si contaminò con loro finché ne fu nauseata. 18 Poiché aveva messo in pubblico le sue tresche e scoperto la sua nudità, anch'io mi allontanai da lei come mi ero allontanato dalla sorella. 19 Ma essa continuò a moltiplicare prostituzioni, ricordando il tempo della sua gioventù, quando si prostituiva in Egitto. 20 Arse di libidine per quegli amanti lussuriosi come asini, libidinosi come stalloni, 21 e così rinnovò l'infamia della sua giovinezza, quando in Egitto veniva profanato il suo petto, oppresso il suo seno verginale. 22 Per questo, Oolibà, così dice il Signore Dio: Ecco, io suscito contro di te gli amanti di cui mi sono disgustato e li condurrò contro di te da ogni parte, 23 i figli di Babilonia e di tutti i Caldei, quelli di Pekòd, di Soa e di Koa e con loro tutti gli Assiri, tutti i giovani attraenti, prìncipi e capi, tutti capitani e cavalieri famosi; 24 verranno contro di te dal settentrione con cocchi e carri e con una moltitudine di popolo e si schiereranno contro di te da ogni parte con scudi grandi e piccoli ed elmi. A loro ho rimesso il giudizio e ti giudicheranno secondo le loro leggi. 25 Scatenerò la mia gelosia contro di te e ti tratteranno con furore: ti taglieranno il naso e gli orecchi e i superstiti cadranno di spada; deporteranno i tuoi figli e le tue figlie e ciò che rimarrà di te sarà preda del fuoco. 26 Ti spoglieranno delle tue vesti e s'impadroniranno dei tuoi gioielli. 27 Metterò fine alle tue scelleratezze e alle tue prostituzioni commesse in Egitto: non alzerai più gli occhi verso di loro, non ricorderai più l'Egitto.

28 Perché così dice il Signore Dio: Ecco, io ti consegno in mano a coloro che tu odii, in mano a coloro di cui sei nauseata. 29 Ti tratteranno con odio e si impadroniranno di tutti i tuoi beni, lasciandoti nuda e scoperta; sarà svelata la turpitudine delle tue scelleratezze, la tua libidine e la tua disonestà. 30 Così sarai trattata perché tu mi hai tradito con le genti, perché ti sei contaminata con i loro idoli. 31 Hai seguito la via di tua sorella, la sua coppa porrò nelle tue mani».

32 Dice il Signore Dio:

«Berrai la coppa di tua sorella,
profonda e larga,
sarai oggetto di derisione e di scherno;
la coppa sarà di grande capacità.
33 Tu sarai colma d'ubriachezza e d'affanno,
coppa di desolazione e di sterminio
era la coppa di tua sorella Samaria.
34 Anche tu la berrai, la vuoterai, ne succhierai i cocci,
ti lacererai il seno,
poiché io ho parlato». Parola del Signore.

35 Perciò dice il Signore Dio: «Poiché tu mi hai dimenticato e mi hai voltato le spalle, sconterai dunque la tua disonestà e le tue dissolutezze!».

36 Il Signore mi disse: «Figlio dell'uomo, non giudicherai tu Oolà e Oolibà? Non mostrerai ad esse i loro abomini? 37 Sono state adultere e le loro mani sono lorde di sangue, hanno commesso adulterio con i loro idoli; perfino i figli che mi avevano partorito, li hanno fatti passare per il fuoco in loro pasto. 38 Ancor questo mi hanno fatto: in quello stesso giorno hanno contaminato il mio santuario e profanato i miei sabati; 39 dopo avere immolato i loro figli ai loro idoli, sono venute in quel medesimo giorno al mio santuario per profanarlo: ecco quello che hanno fatto dentro la mia casa!

40 Si rivolsero anche a uomini di paesi lontani, invitandoli per mezzo di messaggeri, ed essi giunsero. Per loro ti sei lavata, ti sei dipinta gli occhi, ti sei adornata dei tuoi vestiti preziosi, 41 ti sei stesa su un magnifico divano davanti ad una tavola imbandita, su cui hai posto il mio olio, i miei profumi. 42 Si udiva lo strepito di una moltitudine festante di uomini venuti dal deserto, i quali avevano messo braccialetti ai polsi e una corona di gloria sul loro capo. 43 Io pensavo di costei, abituata agli adultèri: Ora costoro si faranno complici delle sue prostituzioni. 44 Infatti entrarono da lei, come si entra da una prostituta: così entrarono da Oolà e da Oolibà, donne di malaffare. 45 Ma uomini retti le giudicheranno come si giudicano le adultere e le assassine. Le loro mani sono lorde di sangue».

46 Dice infatti il Signore Dio: «Si farà venire contro di loro una folla ed esse saranno abbandonate alle malversazioni e al saccheggio. 47 La folla le lapiderà e le farà a pezzi con le spade; ne ucciderà i figli e le figlie e darà alle fiamme le case. 48 Eliminerò così un'infamia dalla terra e tutte le donne impareranno a non commettere infamie simili. 49 Faranno ricadere la vostra infamia su di voi e sconterete i vostri peccati di idolatria: saprete così che io sono il Signore Dio».