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PREAMBOLO

Indirizzo

Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, ai santi e fedeli fratelli in Cristo dimoranti in Colossi grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro!

Ringraziamento e preghiera

Noi rendiamo continuamente grazie a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, nelle nostre preghiere per voi, per le notizie ricevute della vostra fede in Cristo Gesù, e della carità che avete verso tutti i santi, in vista della speranza che vi attende nei cieli. Di questa speranza voi avete gia udito l'annunzio dalla parola di verità del vangelo che è giunto a voi, come pure in tutto il mondo fruttifica e si sviluppa; così anche fra voi dal giorno in cui avete ascoltato e conosciuto la grazia di Dio nella verità, che avete appresa da Epafra, nostro caro compagno nel ministero; egli ci supplisce come un fedele ministro di Cristo, e ci ha pure manifestato il vostro amore nello Spirito.

Perciò anche noi, da quando abbiamo saputo questo, non cessiamo di pregare per voi, e di chiedere che abbiate una conoscenza piena della sua volontà con ogni sapienza e intelligenza spirituale, 10 perché possiate comportarvi in maniera degna del Signore, per piacergli in tutto, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio; 11 rafforzandovi con ogni energia secondo la potenza della sua gloria, per poter essere forti e pazienti in tutto; 12 ringraziando con gioia il Padre che ci ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce.

13 E' lui infatti che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto, 14 per opera del quale abbiamo la redenzione, la remissione dei peccati.

I. PARTE DOGMATICA

Primato del Cristo

15 Egli è immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura; 16 poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potestà. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. 17 Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui. 18 Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa; il principio, il primogenito di coloro che risuscitano dai morti, per ottenere il primato su tutte le cose. 19 Perché piacque a Dio di fare abitare in lui ogni pienezza 20 e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose, rappacificando con il sangue della sua croce, cioè per mezzo di lui, le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli.

Partecipazione dei Colossesi alla salvezza

21 E anche voi, che un tempo eravate stranieri e nemici con la mente intenta alle opere cattive che facevate, 22 ora egli vi ha riconciliati per mezzo della morte del suo corpo di carne, per presentarvi santi, immacolati e irreprensibili al suo cospetto: 23 purché restiate fondati e fermi nella fede e non vi lasciate allontanare dalla speranza promessa nel vangelo che avete ascoltato, il quale è stato annunziato ad ogni creatura sotto il cielo e di cui io, Paolo, sono diventato ministro.

Fatiche di Paolo al servizio dei pagani

24 Perciò sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa. 25 Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio presso di voi di realizzare la sua parola, 26 cioè il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi, 27 ai quali Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo ai pagani, cioè Cristo in voi, speranza della gloria. 28 E' lui infatti che noi annunziamo, ammonendo e istruendo ogni uomo con ogni sapienza, per rendere ciascuno perfetto in Cristo. 29 Per questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con potenza.

Preoccupazione di Paolo per la fede dei Colossesi

Voglio infatti che sappiate quale dura lotta io devo sostenere per voi, per quelli di Laodicèa e per tutti coloro che non mi hanno mai visto di persona, perché i loro cuori vengano consolati e così, strettamente congiunti nell'amore, essi acquistino in tutta la sua ricchezza la piena intelligenza, e giungano a penetrare nella perfetta conoscenza del mistero di Dio, cioè Cristo, nel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza. Dico questo perché nessuno vi inganni con argomenti seducenti, perché, anche se sono lontano con il corpo, sono tra voi con lo spirito e gioisco al vedere la vostra condotta ordinata e la saldezza della vostra fede in Cristo.

II. FARE ATTENZIONE AGLI ERRORI

Vivere secondo la fede nel Cristo

Camminate dunque nel Signore Gesù Cristo, come l'avete ricevuto, ben radicati e fondati in lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, abbondando nell'azione di grazie. Badate che nessuno vi inganni con la sua filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo.

Il Cristo, unico vero capo degli uomini e degli angeli

E' in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, 10 e voi avete in lui parte alla sua pienezza, di lui cioè che è il capo di ogni Principato e di ogni Potestà. 11 In lui voi siete stati anche circoncisi, di una circoncisione però non fatta da mano di uomo, mediante la spogliazione del nostro corpo di carne, ma della vera circoncisione di Cristo. 12 Con lui infatti siete stati sepolti insieme nel battesimo, in lui anche siete stati insieme risuscitati per la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. 13 Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti per i vostri peccati e per l'incirconcisione della vostra carne, perdonandoci tutti i peccati, 14 annullando il documento scritto del nostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli. Egli lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce; 15 avendo privato della loro forza i Principati e le Potestà ne ha fatto pubblico spettacolo dietro al corteo trionfale di Cristo.

Contro la falsa ascesi, secondo gli "elementi del mondo"

16 Nessuno dunque vi condanni più in fatto di cibo o di bevanda, o riguardo a feste, a noviluni e a sabati: 17 tutte cose queste che sono ombra delle future; ma la realtà invece è Cristo! 18 Nessuno v'impedisca di conseguire il premio, compiacendosi in pratiche di poco conto e nella venerazione degli angeli, seguendo le proprie pretese visioni, gonfio di vano orgoglio nella sua mente carnale, 19 senza essere stretto invece al capo, dal quale tutto il corpo riceve sostentamento e coesione per mezzo di giunture e legami, realizzando così la crescita secondo il volere di Dio.

20 Se pertanto siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché lasciarvi imporre, come se viveste ancora nel mondo, dei precetti quali 21 «Non prendere, non gustare, non toccare»? 22 Tutte cose destinate a scomparire con l'uso: sono infatti prescrizioni e insegnamenti di uomini! 23 Queste cose hanno una parvenza di sapienza, con la loro affettata religiosità e umiltà e austerità riguardo al corpo, ma in realtà non servono che per soddisfare la carne.

L'unione con il Cristo celeste, principio della vita nuova

Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio! Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria.

III. PARENESI

Precetti generali di vita cristiana

Mortificate dunque quella parte di voi che appartiene alla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e quella avarizia insaziabile che è idolatria, cose tutte che attirano l'ira di Dio su coloro che disobbediscono. Anche voi un tempo eravate così, quando la vostra vita era immersa in questi vizi. Ora invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, passione, malizia, maldicenze e parole oscene dalla vostra bocca. Non mentitevi gli uni gli altri. Vi siete infatti spogliati dell'uomo vecchio con le sue azioni 10 e avete rivestito il nuovo, che si rinnova, per una piena conoscenza, ad immagine del suo Creatore. 11 Qui non c'è più Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro o Scita, schiavo o libero, ma Cristo è tutto in tutti.

12 Rivestitevi dunque, come amati di Dio, santi e diletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; 13 sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. 14 Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo di perfezione. 15 E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti!

16 La parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali. 17 E tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.

Precetti particolari di morale domestica

18 Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore. 19 Voi, mariti, amate le vostre mogli e non inaspritevi con esse. 20 Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore. 21 Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino. 22 Voi, servi, siate docili in tutto con i vostri padroni terreni; non servendo solo quando vi vedono, come si fa per piacere agli uomini, ma con cuore semplice e nel timore del Signore. 23 Qualunque cosa facciate, fatela di cuore come per il Signore e non per gli uomini, 24 sapendo che come ricompensa riceverete dal Signore l'eredità. Servite a Cristo Signore. 25 Chi commette ingiustizia infatti subirà le conseguenze del torto commesso, e non v'è parzialità per nessuno.

Voi, padroni, date ai vostri servi ciò che è giusto ed equo, sapendo che anche voi avete un padrone in cielo.

Spirito apostolico

Perseverate nella preghiera e vegliate in essa, rendendo grazie. Pregate anche per noi, perché Dio ci apra la porta della predicazione e possiamo annunziare il mistero di Cristo, per il quale mi trovo in catene: che possa davvero manifestarlo, parlandone come devo.

Comportatevi saggiamente con quelli di fuori; approfittate di ogni occasione. Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito di sapienza, per sapere come rispondere a ciascuno.

Notizie personali

Tutto quanto mi riguarda ve lo riferirà Tìchico, il caro fratello e ministro fedele, mio compagno nel servizio del Signore, che io mando a voi, perché conosciate le nostre condizioni e perché rechi conforto ai vostri cuori. Con lui verrà anche Onèsimo, il fedele e caro fratello, che è dei vostri. Essi vi informeranno su tutte le cose di qui.

Saluti e augurio finale

10 Vi salutano Aristarco, mio compagno di carcere, e Marco, il cugino di Barnaba, riguardo al quale avete ricevuto istruzioni - se verrà da voi, fategli buona accoglienza - 11 e Gesù, chiamato Giusto. Di quelli venuti dalla circoncisione questi soli hanno collaborato con me per il regno di Dio e mi sono stati di consolazione. 12 Vi saluta Epafra, servo di Cristo Gesù, che è dei vostri, il quale non cessa di lottare per voi nelle sue preghiere, perché siate saldi, perfetti e aderenti a tutti i voleri di Dio. 13 Gli rendo testimonianza che si impegna a fondo per voi, come per quelli di Laodicèa e di Geràpoli. 14 Vi salutano Luca, il caro medico, e Dema.

15 Salutate i fratelli di Laodicèa e Ninfa con la comunità che si raduna nella sua casa. 16 E quando questa lettera sarà stata letta da voi, fate che venga letta anche nella Chiesa dei Laodicesi e anche voi leggete quella inviata ai Laodicesi. 17 Dite ad Archippo: «Considera il ministero che hai ricevuto nel Signore e vedi di compierlo bene».

18 Il saluto è di mia propria mano, di me, Paolo. Ricordatevi delle mie catene. La grazia sia con voi.

Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, e il fratello Timòteo scrivono ai fedeli fratelli cristiani di Colosse. Che Dio, nostro Padre, vi dia grazia e pace. Ogni volta che preghiamo per voi, cominciamo sempre col ringraziare Dio, Padre del nostro Signore, Gesù Cristo. Lo ringraziamo, perché abbiamo sentito parlare della vostra fede in Gesù Cristo e del vostro amore verso tutti i fratelli cristiani. La vostra fede e il vostro amore si fondano sulla speranza. Voi infatti siete in attesa delle gioie del cielo e avete questa speranza fin da quando vi è stata predicata la verità del Vangelo. Lo stesso Vangelo che è giunto a voi, si sta diffondendo in tutto il mondo, cambiando ovunque gli uomini proprio come ha cambiato voi dal primo giorno che lʼavete udito e avete conosciuto lʼimmensa grazia di Dio nella verità.

Èpafra, il nostro caro collaboratore, è quello che vi ha portato questa buona notizia. È lui che lavora per voi come servo fedele di Gesù Cristo, e ci ha parlato del grande amore verso il prossimo che vi ha dato lo Spirito Santo. Perciò, dal momento in cui abbiamo avuto queste notizie continuiamo a pregare e a chiedere a Dio di aiutarvi a conoscere la sua volontà; e di rendervi saggi e istruiti per quanto riguarda le cose spirituali. 10 Così il vostro modo di vivere sarà degno del Signore, ed ogni cosa che farete gli piacerà. Tutte le vostre azioni saranno buone e imparerete a conoscere il Signore sempre di più.

11 A Dio chiediamo anche di farvi diventare forti, per mezzo della sua forza potente e gloriosa, perché possiate continuare su questa strada, sempre pieni della gioia e della pazienza che vengono dal Signore, qualsiasi cosa succeda. 12 Ringraziate il Padre che vi ha resi degni di partecipare a tutte le cose meravigliose che appartengono a quelli che vivono nel regno della luce. 13 Egli ci ha liberati dal potere delle tenebre, il regno di Satana, per portarci nel regno del suo amato Figlio, 14 che ha comprato la nostra libertà con il suo sangue ed ha perdonato tutti i nostri peccati.

La gloria di Cristo

15 Cristo è lʼimmagine del Dio invisibile primogenito della creazione. Infatti, 16 Cristo stesso è il Creatore che fece tutte le cose, sia in cielo che in terra, le visibili e le invisibili: sia i troni che i domini, sia le autorità che le potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo suo e per la sua gloria. 17 Cristo esisteva già prima di qualsiasi altra cosa, e tutte le cose sussistono in lui. 18 Cristo è anche il capo del corpo costituito dalla sua gente, la Chiesa, che egli stesso ha fondato, ed è il primo di tutti quelli che risorgono dai morti. In ogni cosa Cristo è il primo. 19 Poiché Dio ha voluto essere presente in suo Figlio con tutto se stesso; 20 e per mezzo suo ha riconciliato con sé tutte le cose, sia in cielo che in terra, si può dire che il sangue versato da Cristo sulla croce ha riappacificato tutti con Dio. 21 Questo vale anche per voi, che una volta eravate così lontani da Dio. Eravate suoi nemici e lʼodiavate, ed eravate separati da lui a causa dei vostri pensieri e delle vostre azioni malvagie. 22 Ma ora Cristo vi ha dato la pace con Dio, per mezzo della morte sulla croce del suo corpo umano, per presentarvi a Dio santi, immacolati e senza che nessuno possa muovervi la minima accusa. 23 Lʼunica condizione, però, è che voi crediate pienamente alla verità, nella quale dovete rimanere ben fondati e saldi, forti nel Signore; e che non permettiate a nessuno di sviarvi dalla vostra speranza della buona notizia che Gesù è morto per voi, per salvarvi. Questo è il Vangelo che ognuno di voi ha udito e che ora è divulgato in tutto il mondo. Ed io, Paolo, sono stato scelto da Dio per annunciarlo alla gente.

24 Fa parte del mio compito soffrire per voi, ed io ne sono felice, perché così completo il piano di sofferenza che Cristo ha stabilito per me, per il bene del suo corpo, che è la Chiesa.

25 Dio mi ha mandato ad aiutare la sua Chiesa e a rivelare il suo piano segreto a voi pagani. 26-27 Il Signore ha sempre tenuto nascosto questo segreto per tutti i secoli e le generazioni passate, ma adesso, finalmente, ha voluto svelarlo a quelli che lo amano e vivono per lui, ed ha riservato anche per voi pagani le ricchezze e la gloria del suo piano. E questo è il segreto: Cristo presente nel vostro cuore è la vostra unica speranza di gloria. 28 Cristo, di cui parliamo ovunque, ammonendo e insegnando a tutti nel migliore dei modi, perché, per mezzo di Lui, ogni uomo possa diventare perfetto davanti a Dio, 29 questo è il mio lavoro, e lo posso portare avanti soltanto perché sono sostenuto dalla potente forza di Cristo, che agisce dentro di me.

Voglio che sappiate quanto ho lottato, pregando per voi, per la chiesa di Laodicèa e per i tanti altri amici che non mi hanno mai conosciuto personalmente. Questo è ciò che ho chiesto a Dio per voi: che siate incoraggiati e, uniti nellʼamore, possiate fare lʼesperienza straordinaria di conoscere Cristo fino in fondo, con la piena convinzione dellʼintelligenza. Perché il piano segreto di Dio finalmente ora è stato rivelato: è Cristo stesso. In lui stanno nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza.

Che nessuno sciupi la vostra fede

Vi dico queste cose, perché temo che qualcuno possa imbrogliarvi con dei bei discorsi. Anche se sono lontano da voi, il mio cuore è con voi, e sono felice di sapere che vi comportate bene e che restate ben fermi nella fede in Cristo. Ora come avete creduto che Cristo vi salva, così camminate in Lui. Mantenetevi in unione vitale con Cristo. Come alberi che hanno in lui le loro radici, prendete da lui il vostro nutrimento; come case che hanno in lui le loro fondamenta, tenete salda in lui la vostra fede, tanto da diventare forti e vigorosi nella verità che avete imparato. La vostra vita sia piena di gioia e di gratitudine per tutto ciò che Dio ha fatto per voi.

State attenti che nessuno rovini la vostra fede e la vostra gioia con la filosofia e con i ragionamenti inutili e sbagliati che si basano sui pensieri e le tradizioni degli uomini, anziché su ciò che Cristo ha detto. In Cristo cʼè corporalmente la pienezza della divinità, 10 perciò quando avete Cristo, avete tutto e, strettamente uniti a lui, siete riempiti di Dio. È lui il Signore di tutti i signori, dominatore di ogni potenza.

11 Quando voi avete accettato Cristo, egli vi ha liberato dalla debolezza davanti al peccato, e non per mezzo della circoncisione, un semplice intervento sul corpo, ma con un intervento spirituale, fatto da Cristo. 12 Perché nel battesimo avete sepolto con Cristo la vostra vecchia natura corrotta, per poi risorgere con lui ad una nuova vita, per mezzo della fede nella potenza di Dio, che ha resuscitato Cristo dalla morte.

13 A causa dei vostri peccati e della vostra vecchia natura corrotta, di fatto, voi eravate come morti. Ma Dio vi ha fatto rivivere con Cristo; egli ha perdonato tutti i nostri peccati, 14 eliminando lʼatto di accusa contro di noi: lʼelenco dei comandamenti che noi non abbiamo osservato. Dio ha tolto di mezzo le accuse contro di noi, inchiodandole alla croce di Cristo. 15 In questo modo Dio ha disarmato ogni autorità e ogni potenza, e le ha esposte allo scherno della gente, dopo averle vinte per mezzo della croce di Cristo.

16 Perciò, nessuno ha il diritto di criticarvi per ciò che mangiate o bevete, né se osservate o meno le feste ebraiche, le cerimonie del sabato o per la luna nuova. 17 Perché queste sono state soltanto regole provvisorie, che hanno avuto fine con lʼarrivo di Cristo. Erano soltanto lʼombra delle cose reali, e cioè, di Cristo stesso. 18 Non lasciate che chiunque che si compiace nella falsa umiltà e nellʼadorare gli angeli, vi dica che perderete il premio. Magari vi raccontano di aver avuto delle visioni, e per questo vorrebbero obbligarvi. Costoro sono soltanto degli esaltati, 19 ma una cosa è certa: non sono uniti a Cristo, il capo a cui siamo uniti tutti noi, che siamo il suo corpo. E questo corpo, tenuto ben saldo dalle giunture e dalle articolazioni, può crescere soltanto se prende nutrimento da Cristo, un nutrimento che viene da Dio. 20 Se davvero fate conto di essere morti con Cristo, e ciò vi ha liberati dalla ricerca della salvezza per mezzo degli insegnamenti di questo mondo, perché allora continuate a seguirli, restando legati a certi precetti? 21 Perché vi lasciate dire: «Questo non si può prendere, quello non si può assaggiare, o questʼaltro non si può toccare?» 22 Questi precetti non sono né più né meno che insegnamenti umani, destinati a scomparire con lʼuso. 23 È vero che tali regole possono anche sembrare sagge perché, oltre a richiedere grande devozione, umiliano e fanno soffrire il corpo, ma in realtà non servono a niente per dominare i pensieri e i desideri carnali. Anzi, servono soltanto a renderci orgogliosi.

Pensate alle cose di lassù

Ora che siete stati resuscitati con Cristo dalla morte, cercate i ricchi tesori e le gioie del cielo, dove Cristo stesso siede al posto dʼonore, accanto a Dio. Rivolgete le vostre menti al cielo, e non perdete tempo a preoccuparvi delle cose di questa terra! Per quanto riguarda le cose di questo mondo, dovete avere lo stesso interesse che hanno i morti, perché la vostra vita vera è in cielo, con Cristo e con Dio. Quando Cristo, che è la nostra vera vita, tornerà di nuovo, allora anche voi risplenderete di gloria con lui.

Perciò, sbarazzatevi dei comportamenti tipici di questo mondo: le immoralità, gli atti impuri, la lussuria, le voglie inconfessate e lʼavidità delle cose allettanti di questa vita, che è un tipo dʼidolatria. La tremenda collera di Dio si scatena su quelli che fanno queste cose. Quando facevate ancora parte di questo mondo, eravate dediti a questi vizi, ma ora è tempo di gettare via tutto: la collera, lʼodio, le malignità, la maldicenza, le parole volgari. E basta con le falsità fra voi!

Era la vostra vecchia vita, con tutta la sua malvagità, che vi portava a fare queste cose, ma ora ve ne siete liberati come si smette un vestito vecchio. 10 Ora siete persone nuove che imparano sempre più ciò che è giusto, per diventare sempre più uguali a Cristo, che ha creato questa nuova vita dentro di noi. 11 In questa nuova vita non conta la nazionalità, né la razza, né la cultura e neppure la posizione sociale; queste cose non hanno significato. Ciò che conta è avere Cristo dentro di noi. Cristo, che è disponibile allo stesso modo per tutti.

12 Siete stati scelti da Dio, che vi ama e vi ha dato questo nuovo tipo di vita. Perciò dovete avere sentimenti nuovi: siate pieni di compassione, bontà e dolcezza verso gli altri; siate umili e pazienti. 13 Sopportatevi a vicenda, e se qualcuno ha motivo di lamentarsi degli altri, sia pronto a perdonare senza portare rancori. Ricordate: come il Signore ha perdonato voi, così voi dovete perdonare gli altri.

14 Prima di tutto, fate sì che sia lʼamore a guidare la vostra vita, perché soltanto con lʼamore si può vivere uniti in perfetta armonia. 15 Fate in modo che la pace, che è un dono di Cristo, sia sempre presente nel vostro cuore. Questo è il vostro dovere e il vostro privilegio, che non dovete trascurare per fare veramente parte del suo corpo. E non dimenticatevi di essergli riconoscenti!

16 Ricordatevi sempre di ciò che Cristo ha insegnato, e fate in modo che le sue parole arricchiscano la vostra vita e vi rendano saggi. Istruitevi e correggetevi a vicenda con tutta la saggezza possibile. Cantate salmi, inni e canti spirituali al Signore con gioia e con cuore riconoscente. 17 Qualsiasi cosa fate o dite, fatelo come rappresentanti del Signore Gesù, ringraziando Dio Padre, per mezzo suo.

Nelle famiglie dei credenti…

18 Voi mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come si conviene a chi appartiene al Signore. 19 E voi, mariti, amate le vostre mogli e non siate duri nei loro confronti. 20 Voi figli, obbedite sempre ai vostri genitori, perché così fate piacere al Signore. 21 Voi padri, non irritate i vostri figli, perché potrebbero scoraggiarsi.

22 Voi servi, obbedite in tutto ai padroni che avete su questa terra, non solo quando vi tengono dʼocchio, ma sempre; obbedite loro con impegno e sincerità, per lʼamore che provate verso il Signore e perché volete piacergli. 23 Lavorate serenamente, qualunque sia il vostro lavoro, fatelo come se steste lavorando per il Signore, e non semplicemente per il vostro padrone, 24 ricordando che è il Signore Gesù che vi darà la ricompensa. In realtà è per lui che state lavorando, 25 e se non fate del vostro meglio, sarete retribuiti come meritate, chiunque voi siate, perché Dio non fa preferenze.

Voi padroni, siate giusti e onesti con tutti i vostri dipendenti. Ricordatevi sempre che anche voi avete un padrone in cielo, che vi sorveglia attentamente.

Pregate in continuazione senza stancarvi, ricordandovi di ringraziare il Signore. Non dimenticate di pregare anche per noi, perché Dio ci dia buone occasioni di proclamare il mistero di Cristo. È per questo che ora mi trovo in prigione. Ma voi pregate che io possa ancora predicare liberamente e con sicurezza, così comʼè mio dovere.

Cogliete tutte le occasioni possibili per parlare agli altri del Vangelo, e comportatevi saggiamente nei vostri rapporti con quelli che non sono credenti. Il vostro parlare sia sempre con gentilezza, condito con sale, per poter rispondere a tutti nel modo migliore.

Saluti

Di tutto ciò che mi riguarda vʼinformerà Tichico, il nostro caro fratello che serve fedelmente con me il Signore. Lʼho mandato da voi appunto per farvi sapere come sto, per consolarvi ed incoraggiarvi. Vi ho mandato anche Onèsimo, un altro fratello caro e fedele, che è uno dei vostri. Egli e Tichico vi porteranno le ultime notizie.

10 Vi saluta Aristarco, che è qui in prigione con me, ed anche Marco, parente di Barnaba. Riguardo a Marco, come ho detto prima, se viene, accoglietelo bene. 11 Vi saluta anche Gesù, detto il Giusto. Questi sono i soli Giudei cristiani che lavorano qui con me; sapeste di che consolazione mi sono stati!

12 Un saluto anche da Èpafra, vostro concittadino, servo del Signore Gesù Cristo, che non cessa di pregare per voi, chiedendo a Dio di rendervi forti e perfetti, e di aiutarvi a sapere quale è la sua volontà in tutto ciò che fate. 13 Posso assicurarvi che Èpafra non cessa di pregare per voi ed anche per i credenti di Laodicèa e di Geràpoli.

14 Vi saluta Luca, il nostro caro medico, insieme con Dema.

15 Vi prego di salutare gli amici cristiani di Laodicèa, salutatemi anche Ninfa e tutti quelli che si riuniscono in casa sua. 16 Dopo che avete letto questa lettera, passatela alla chiesa di Laodicèa, e voi potete leggere quella che ho scritto loro. 17 Dite ad Archippo: «Bada di eseguire bene lʼincarico che il Signore ti ha dato».

18 Ecco il mio saluto personale, scritto di mio pugno: ricordatevi di me che sono in prigione. La grazia di Dio sia con voi. Paolo.

Indirizzo

Paolo, prigioniero di Cristo Gesù, e il fratello Timòteo al nostro caro collaboratore Filèmone, alla sorella Appia, ad Archippo nostro compagno d'armi e alla comunità che si raduna nella tua casa: grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo.

Ringraziamento e preghiera

Rendo sempre grazie a Dio ricordandomi di te nelle mie preghiere, perché sento parlare della tua carità per gli altri e della fede che hai nel Signore Gesù e verso tutti i santi. La tua partecipazione alla fede diventi efficace per la conoscenza di tutto il bene che si fa tra voi per Cristo. La tua carità è stata per me motivo di grande gioia e consolazione, fratello, poiché il cuore dei credenti è stato confortato per opera tua.

Richiesta in favore di Onesimo

Per questo, pur avendo in Cristo piena libertà di comandarti ciò che devi fare, preferisco pregarti in nome della carità, così qual io sono, Paolo, vecchio, e ora anche prigioniero per Cristo Gesù; 10 ti prego dunque per il mio figlio, che ho generato in catene, 11 Onesimo, quello che un giorno ti fu inutile, ma ora è utile a te e a me. 12 Te l'ho rimandato, lui, il mio cuore.

13 Avrei voluto trattenerlo presso di me perché mi servisse in vece tua nelle catene che porto per il vangelo. 14 Ma non ho voluto far nulla senza il tuo parere, perché il bene che farai non sapesse di costrizione, ma fosse spontaneo. 15 Forse per questo è stato separato da te per un momento perché tu lo riavessi per sempre; 16 non più però come schiavo, ma molto più che schiavo, come un fratello carissimo in primo luogo a me, ma quanto più a te, sia come uomo, sia come fratello nel Signore.

17 Se dunque tu mi consideri come amico, accoglilo come me stesso. 18 E se in qualche cosa ti ha offeso o ti è debitore, metti tutto sul mio conto. 19 Lo scrivo di mio pugno, io, Paolo: pagherò io stesso. Per non dirti che anche tu mi sei debitore e proprio di te stesso! 20 Sì, fratello! Che io possa ottenere da te questo favore nel Signore; dà questo sollievo al mio cuore in Cristo!

21 Ti scrivo fiducioso nella tua docilità, sapendo che farai anche più di quanto ti chiedo.

Raccomandazioni. Saluti

22 Al tempo stesso preparami un alloggio, perché spero, grazie alle vostre preghiere, di esservi restituito.

23 Ti saluta Epafra, mio compagno di prigionia per Cristo Gesù, 24 con Marco, Aristarco, Dema e Luca, miei collaboratori.

25 La grazia del Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito.

Questa lettera è scritta da Paolo, tenuto prigioniero per avere predicato il Vangelo di Gesù Cristo, e dal fratello Timòteo: al caro Filemone, nostro collaboratore, alla comunità cristiana che si riunisce in casa sua, alla sorella Appia e ad Archippo, nostro compagno nella lotta.

Che Dio, nostro Padre, e il Signore Gesù Cristo vi diano grazia e pace.

Paolo chiede un favore

Quando prego per te, caro Filemone ringrazio continuamente il mio Dio, perché sento sempre parlare del tuo amore verso tutti i cristiani e della tua fede nel Signore Gesù.

Prego che questa fede che ci lega operi in te sempre di più e ti faccia conoscere tutto il bene che è in nostro potere di fare vivendo per Cristo.