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Il divino Pastore

23 (A)Salmo di Davide.

Il Signore è il mio pastore: nulla mi manca.

Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli,

mi guida lungo le acque calme.

Egli mi ristora l’anima,

mi conduce per sentieri di giustizia,

per amore del suo nome.

Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte,

io non temerei alcun male, perché tu sei con me;

il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza.

Per me tu imbandisci la tavola

sotto gli occhi dei miei nemici;

cospargi di olio il mio capo; la mia coppa trabocca.

Certo, beni e bontà m’accompagneranno

tutti i giorni della mia vita;

e io abiterò nella casa del Signore

per lunghi giorni.

Il buon pastore

23 Salmo. Di Davide.

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla;
su pascoli erbosi mi fa riposare
ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,
per amore del suo nome.

Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo.
Il mio calice trabocca.
Felicità e grazia mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore
per lunghissimi anni.

23 «Salmo di Davide» L'Eterno è il mio pastore, nulla mi mancherà.

Egli mi fa giacere in pascoli di tenera erba, mi guida lungo acque riposanti.

Egli mi ristora l'Anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome.

Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, non temerei alcun male perché tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga sono quelli che mi consolano.

Tu apparecchi davanti a me la mensa in presenza dei miei nemici; tu ungi il mio capo con olio; la mia coppa trabocca.

Per certo beni e benignità mi accompagneranno tutti i giorni della mia vita; e io abiterò nella casa dell'Eterno per lunghi giorni.

Ritratto dell’empio

53 (A)Al direttore del coro. Per flauto.

Cantico di Davide.

Lo stolto ha detto in cuor suo: «Non c’è Dio».

Sono corrotti, commettono iniquità,

non c’è nessuno che faccia il bene.

Dio guarda dal cielo i figli degli uomini

per vedere se c’è una persona intelligente, che cerchi Dio.

Tutti si sono sviati, tutti sono corrotti,

non c’è nessuno che faccia il bene, neppure uno.

Sono dunque senza conoscenza questi malvagi,

che divorano il mio popolo come se fosse pane

e non invocano Dio?

Ma ecco, sono presi da grande spavento

là dove non c’erano motivi di paura;

poiché Dio ha disperso le ossa di quelli che ti assediavano;

tu li hai resi confusi, perché Dio li respinge.

Oh, chi darà da Sion la salvezza d’Israele?

Quando Dio farà ritornare gli esuli del suo popolo[a],

Giacobbe esulterà, Israele si rallegrerà.

Footnotes

  1. Salmi 53:6 Quando… suo popolo, ovvero quando Dio ristabilirà il suo popolo.

L'uomo senza Dio

53 Al maestro del coro. Su «Macalat». Maskil.
Di Davide.

Lo stolto pensa:
«Dio non esiste».
Sono corrotti, fanno cose abominevoli,
nessuno fa il bene.
Dio dal cielo si china sui figli dell'uomo
per vedere se c'è un uomo saggio che cerca Dio.
Tutti hanno traviato,
tutti sono corrotti;
nessuno fa il bene;
neppure uno.
Non comprendono forse i malfattori
che divorano il mio popolo come il pane
e non invocano Dio?

Hanno tremato di spavento,
là dove non c'era da temere.
Dio ha disperso le ossa degli aggressori,
sono confusi perché Dio li ha respinti.
Chi manderà da Sion la salvezza di Israele?
Quando Dio farà tornare i deportati del suo popolo,
esulterà Giacobbe, gioirà Israele.

53 «Al maestro del coro. Cantico di Davide.» Lo stolto ha detto in cuor suo: «DIO non c'è». Sono corrotti, fanno cose abominevoli; non c'è nessuno che faccia il bene.

DIO guarda dal cielo sui figli degli uomini, per vedere se vi sia qualcuno che abbia intelletto e cerchi DIO.

Si sono tutti sviati, sono divenuti tutti corrotti; non c'è nessuno che faccia il bene, neppure uno.

Non hanno alcuna conoscenza questi operatori d'iniquità che divorano il mio popolo come se mangiassero pane, e non invocano DIO?

Perché sono presi da gran spavento dove non c'èra motivo di spavento, perché DIO ha disperso le ossa di chi si accampa contro di te. Tu li hai coperti di vergogna, perché DIO li ha rigettati.

Chi manderà da Sion la salvezza, d'Israele? Quando DIO ristabilirà la sorte del suo popolo in cattività, Giacobbe esulterà, Israele si rallegrerà.

Preghiera contro i nemici d’Israele

83 (A)Canto. Salmo di Asaf.

O Dio, non restare silenzioso!

Non rimanere impassibile e inerte, o Dio!

Poiché, ecco, i tuoi nemici si agitano,

i tuoi avversari alzano la testa.

Tramano insidie contro il tuo popolo

e congiurano contro quelli che tu proteggi.

Dicono: «Venite, distruggiamoli come nazione

e il nome d’Israele non sia più ricordato!»

Poiché si sono accordati con uno stesso sentimento,

stringono un patto contro di te:

le tende di Edom e gli Ismaeliti;

Moab e gli Agareni;

Ghelal, Ammon e Amalec;

la Filistia con gli abitanti di Tiro;

anche l’Assiria si è aggiunta a loro;

presta il suo braccio ai figli di Lot. [Pausa]

Fa’ a loro come facesti a Madian,

a Sisera, a Iabin presso il torrente di Chison,

10 i quali furono distrutti a En-Dor,

servirono da concime alla terra.

11 Rendi i loro capi come Oreb e Zeeb,

tutti i loro prìncipi come Zeba e Salmunna;

12 poiché hanno detto:

«Impossessiamoci delle dimore di Dio!»

13 Dio mio, rendili simile al turbine,

a stoppia portata via dal vento.

14 Come il fuoco brucia la foresta

e come la fiamma incendia i monti,

15 così inseguili con la tua tempesta

e spaventali con il tuo uragano.

16 Copri la loro faccia di vergogna

perché cerchino il tuo nome, o Signore!

17 Siano delusi e confusi per sempre,

siano svergognati e periscano!

18 E conoscano che tu, il cui nome è il Signore,

tu solo sei l’Altissimo su tutta la terra.

Contro i nemici di Israele

83 Canto. Salmo. Di Asaf.
Dio, non darti riposo,
non restare muto e inerte, o Dio.

Vedi: i tuoi avversari fremono
e i tuoi nemici alzano la testa.
Contro il tuo popolo ordiscono trame
e congiurano contro i tuoi protetti.
Hanno detto: «Venite, cancelliamoli come popolo
e più non si ricordi il nome di Israele».

Hanno tramato insieme concordi,
contro di te hanno concluso un'alleanza;
le tende di Edom e gli Ismaeliti,
Moab e gli Agareni,
Gebal, Ammon e Amalek
la Palestina con gli abitanti di Tiro.
Anche Assur è loro alleato
e ai figli di Lot presta man forte.

10 Trattali come Madian e Sisara,
come Iabin al torrente di Kison:
11 essi furono distrutti a Endor,
diventarono concime per la terra.
12 Rendi i loro principi come Oreb e Zeb,
e come Zebee e Sàlmana tutti i loro capi;
13 essi dicevano:
«I pascoli di Dio conquistiamoli per noi».

14 Mio Dio, rendili come turbine,
come pula dispersa dal vento.
15 Come il fuoco che brucia il bosco
e come la fiamma che divora i monti,
16 così tu inseguili con la tua bufera
e sconvolgili con il tuo uragano.

17 Copri di vergogna i loro volti
perché cerchino il tuo nome, Signore.
18 Restino confusi e turbati per sempre,
siano umiliati, periscano;
19 sappiano che tu hai nome «Signore»,
tu solo sei l'Altissimo su tutta la terra.

83 «Cantico. Salmo di Asaf.» O DIO, non restare in silenzio! Non tacere, non rimanere inerte, o DIO!

Poiché, ecco, i tuoi nemici tumultuano, e quelli che ti odiano alzano il capo.

Cospirano insidie contro il tuo popolo e fanno complotti contro quelli che tu proteggi.

Dicono: «Venite e distruggiamoli come nazione, e il nome d'Israele non sia piú ricordato».

Poiché hanno complottato insieme con una sola mente e hanno fatto un patto contro di te.

Le tende di Edom e gli Ismaeliti Moab e gli Hagareni.

Ghebal, Ammon e Amalek, la Filistia con gli abitanti di Tiro;

anche l'Assiria si è aggiunta a loro per dare aiuto ai figli di Lot. (Sela)

Agisci con loro come facesti con Madian, con Sisera, con Jabin presso il torrente Kishon.

10 i quali furono distrutti a Endor e divennero come letame per la terra.

11 Rendi i loro capi come Oreb e Zeeb, e tutti i loro principi come Zebah e Tsalmunna.

12 Poiché hanno detto: «Impossessiamoci dei pascoli di DIO».

13 O DIO mio, rendili simili alla polvere del turbine, alla stoppia in balia del vento.

14 Come il fuoco brucia la foresta e come la fiamma divora i monti.

15 cosí inseguili con la tua tempesta e spaventali col tuo uragano.

16 Copri le loro facce di vergogna, affinché cerchino il tuo nome, o Eterno.

17 Siano svergognati e pieni di spavento per sempre, siano confusi e periscano;

18 conoscano che tu solo, il cui nome è l'Eterno, sei l'Altissimo su tutta la terra.

Bontà di Dio verso i bisognosi

113 (A)Alleluia.

Lodate, o servi del Signore,

lodate il nome del Signore.

Sia benedetto il nome del Signore,

ora e sempre!

Dal sol levante fino al ponente

sia lodato il nome del Signore.

Il Signore è superiore a tutte le nazioni

e la sua gloria è al di sopra dei cieli.

Chi è simile al Signore, al nostro Dio,

che siede sul trono in alto,

che si abbassa a guardare

nei cieli e sulla terra?

Egli rialza il misero dalla polvere

e solleva il povero dal letame,

per farlo sedere con i prìncipi,

con i prìncipi del suo popolo.

Fa abitare la sterile in famiglia,

quale madre felice tra i suoi figli.

Alleluia.

Al Dio glorioso e pietoso

113 Alleluia.

Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
ora e sempre.

Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore.
Su tutti i popoli eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria.

Chi è pari al Signore nostro Dio
che siede nell'alto
e si china a guardare
nei cieli e sulla terra?

Solleva l'indigente dalla polvere,
dall'immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i principi,
tra i principi del suo popolo.

Fa abitare la sterile nella sua casa
quale madre gioiosa di figli.

113 Alleluia. Lodate, o servi dell'Eterno, lodate il nome dell'Eterno.

Sia benedetto il nome dell'Eterno ora e sempre.

Dal sorgere del sole fino al suo tramonto sia lodato il nome dell'Eterno.

L'Eterno è eccelso su tutte le nazioni, la sua gloria è al di sopra dei cieli.

Chi è simile all'Eterno, il nostro DIO che abita nei luoghi altissimi.

che si abbassa a guardare le cose che sono nei cieli e sulla terra?

Egli rialza il misero dalla polvere e solleva il bisognoso dalla spazzatura.

per farlo sedere coi principi, coi principi del suo popolo.

Egli fa abitare la donna sterile in famiglia quale madre felice di figli. Alleluia.

Preghiera di liberazione

143 (A)Salmo di Davide.

Signore, ascolta la mia preghiera,

porgi orecchio alle mie suppliche;

nella tua fedeltà e nella tua giustizia, rispondimi,

e non chiamare in giudizio il tuo servo,

perché nessun vivente sarà trovato giusto davanti a te.

Poiché il nemico perseguita l’anima mia;

egli calpesta al suolo la mia vita;

mi fa abitare in luoghi tenebrosi

come coloro che sono morti già da lungo tempo.

Il mio spirito è abbattuto in me,

il mio cuore è tutto smarrito dentro di me.

Ricordo i giorni antichi;

medito su tutte le tue azioni;

rifletto sull’opera delle tue mani.

Tendo le mani verso di te;

l’anima mia, come arida terra, è assetata di te. [Pausa]

Affrèttati a rispondermi, Signore;

lo spirito mio viene meno;

non nascondermi il tuo volto,

perché io non diventi simile

a quelli che scendono nella tomba.

Al mattino fammi udire la tua bontà,

perché in te confido;

fammi conoscere la via da seguire,

poiché io elevo l’anima mia a te.

Liberami dai miei nemici, Signore;

io cerco rifugio in te.

10 Insegnami a fare la tua volontà,

poiché tu sei il mio Dio;

il tuo Spirito benevolo mi guidi in terra piana.

11 Signore, fammi vivere per amore del tuo nome;

nella tua giustizia libera l’anima mia dalla tribolazione!

12 Nella tua bontà distruggi i miei nemici,

fa’ perire tutti quelli che opprimono l’anima mia,

perché io sono tuo servo.

Umile supplica

143 Salmo. Di Davide.

Signore, ascolta la mia preghiera,
porgi l'orecchio alla mia supplica,
tu che sei fedele,
e per la tua giustizia rispondimi.
Non chiamare in giudizio il tuo servo:
nessun vivente davanti a te è giusto.

Il nemico mi perseguita,
calpesta a terra la mia vita,
mi ha relegato nelle tenebre
come i morti da gran tempo.
In me languisce il mio spirito,
si agghiaccia il mio cuore.
Ricordo i giorni antichi,
ripenso a tutte le tue opere,
medito sui tuoi prodigi.
A te protendo le mie mani,
sono davanti a te come terra riarsa.
Rispondimi presto, Signore,
viene meno il mio spirito.
Non nascondermi il tuo volto,
perché non sia come chi scende nella fossa.
Al mattino fammi sentire la tua grazia,
poiché in te confido.
Fammi conoscere la strada da percorrere,
perché a te si innalza l'anima mia.
Salvami dai miei nemici, Signore,
a te mi affido.
10 Insegnami a compiere il tuo volere,
perché sei tu il mio Dio.
Il tuo spirito buono
mi guidi in terra piana.

11 Per il tuo nome, Signore, fammi vivere,
liberami dall'angoscia, per la tua giustizia.
12 Per la tua fedeltà disperdi i miei nemici,
fà perire chi mi opprime,
poiché io sono tuo servo.

143 «Salmo di Davide.» Ascolta la mia preghiera, o Eterno, porgi orecchio alle mie suppliche; nella tua fedeltà e nella tua giustizia rispondimi.

E non entrare in giudizio col tuo servo, perché nessun vivente sarà trovato giusto davanti a te.

Poiché il nemico mi perseguita, egli ha prostrato fino a terra la mia vita; mi fa abitare in luoghi tenebrosi, come quelli che sono morti già da lungo tempo.

Perciò il mio spirito viene meno dentro di me, e il mio cuore è tutto smarrito dentro di me.

Ricordo i giorni antichi; medito su tutte le tue opere; rifletto su ciò che le tue mani hanno fatto.

Protendo le mie mani verso di te, la mia anima è assetata di te, come una terra arida. (Sela)

Affrettati a rispondermi, o Eterno, lo spirito mio viene meno; non nascondermi il tuo volto, perché non divenga simile a quelli che scendono nella fossa.

Fammi sentire la tua benignità al mattino, perché io confido in te; fammi conoscere la via per la quale devo camminare, perché io elevo la mia anima a te.

Liberami dai miei nemici, o Eterno, in te mi nascondo.

10 Insegnami a fare la tua volontà, perché tu sei il mio DIO; il tuo buon Spirito mi guidi in terra piana.

11 Vivificami, o Eterno, per amore del tuo nome; nella tua giustizia tirami fuori dall'avversità.

12 Nella tua benignità distruggi i miei nemici e fa' perire tutti quelli che affliggono l'anima mia, perché io sono il tuo servo.

23 Quando ti siedi a mensa con un principe, rifletti bene su chi ti sta davanti;

mettiti un coltello alla gola, se tu sei ingordo.

Non desiderare i suoi bocconi delicati; sono un cibo ingannatore.

Non ti affannare per diventare ricco; smetti di applicarvi la tua intelligenza.

Vuoi fissare lo sguardo su ciò che scompare? Poiché la ricchezza si fa delle ali, come l’aquila che vola verso il cielo.

Non mangiare il pane di chi ha l’occhio maligno, non desiderare i suoi cibi delicati;

poiché, nell’intimo suo, egli è calcolatore; ti dirà: «Mangia e bevi!», ma il suo cuore non è con te.

Vomiterai il boccone che avrai mangiato e avrai perduto le tue belle parole.

Non rivolgere la parola allo stolto, perché disprezzerà il senno dei tuoi discorsi.

10 Non spostare il confine antico e non entrare nei campi degli orfani,

11 perché il loro vendicatore è potente; egli difenderà la causa loro contro di te.

12 Applica il tuo cuore all’istruzione, e gli orecchi alle parole della scienza.

13 Non risparmiare la correzione al bambino; se lo batti con la verga, non ne morrà.

14 Lo batterai con la verga, ma lo salverai dal soggiorno dei morti.

15 Figlio mio, se il tuo cuore è saggio, anche il mio cuore si rallegrerà;

16 il mio cuore esulterà quando le tue labbra diranno cose rette.

17 Il tuo cuore non porti invidia ai peccatori, ma perseveri sempre nel timore del Signore;

18 poiché c’è un avvenire, e la tua speranza non sarà delusa.

19 Ascolta, figlio mio, sii saggio e dirigi il tuo cuore per la retta via.

20 Non essere di quelli che sono bevitori di vino, che sono ghiotti mangiatori di carne;

21 perché l’ubriacone e il goloso impoveriranno e i dormiglioni andranno vestiti di cenci.

22 Da’ retta a tuo padre che ti ha generato, e non disprezzare tua madre quando sarà vecchia.

23 Acquista verità e non la vendere, acquista saggezza, istruzione e intelligenza.

24 Il padre del giusto esulta grandemente; chi ha generato un saggio ne avrà gioia.

25 Possano tuo padre e tua madre rallegrarsi, e possa gioire chi ti ha partorito!

26 Figlio mio, dammi il tuo cuore, e gli occhi tuoi prendano piacere nelle mie vie;

27 perché la prostituta è una fossa profonda e la straniera un pozzo stretto.

28 Anch’essa sta in agguato come un ladro, e accresce fra gli uomini il numero dei traditori.

29 Per chi sono gli «ahi»? Per chi gli «ahimè»? Per chi le liti? Per chi i lamenti? Per chi le ferite senza ragione? Per chi gli occhi rossi?

30 Per chi s’indugia a lungo presso il vino, per quei che vanno a gustare il vino tagliato.

31 Non guardare il vino quando rosseggia, quando scintilla nel bicchiere e va giù così facilmente!

32 Alla fine, esso morde come un serpente e punge come una vipera.

33 I tuoi occhi vedranno cose strane e il tuo cuore farà dei discorsi pazzi.

34 Sarai come chi si coricasse in mezzo al mare, come chi si coricasse in cima a un albero di nave.

35 Dirai: «M’hanno picchiato e non m’hanno fatto male; mi hanno percosso e non me ne sono accorto. Quando mi sveglierò? Tornerò a cercarne ancora!»

23 Quando siedi a mangiare con un potente,
considera bene che cosa hai davanti;
mettiti un coltello alla gola,
se hai molto appetito.
Non desiderare le sue ghiottonerie,
sono un cibo fallace.
Non affannarti per arricchire,
rinunzia a un simile pensiero;
appena vi fai volare gli occhi sopra,
essa gia non è più:
perché mette ali come aquila
e vola verso il cielo.
Non mangiare il pane di chi ha l'occhio cattivo
e non desiderare le sue ghiottonerie,
perché come chi calcola fra di sé, così è costui;
ti dirà: «Mangia e bevi»,
ma il suo cuore non è con te.
Il boccone che hai mangiato rigetterai
e avrai sprecato le tue parole gentili.
Non parlare agli orecchi di uno stolto,
perché egli disprezzerà le tue sagge parole.
10 Non spostare il confine antico,
e non invadere il campo degli orfani,
11 perché il loro vendicatore è forte,
egli difenderà la loro causa contro di te.
12 Piega il cuore alla correzione
e l'orecchio ai discorsi sapienti.
13 Non risparmiare al giovane la correzione,
anche se tu lo batti con la verga, non morirà;
14 anzi, se lo batti con la verga,
lo salverai dagli inferi.
15 Figlio mio, se il tuo cuore sarà saggio,
anche il mio cuore gioirà.
16 Esulteranno le mie viscere,
quando le tue labbra diranno parole rette.
17 Il tuo cuore non invidi i peccatori,
ma resti sempre nel timore del Signore,
18 perché così avrai un avvenire
e la tua speranza non sarà delusa.
19 Ascolta, figlio mio, e sii saggio
e indirizza il cuore per la via retta.
20 Non essere fra quelli che s'inebriano di vino,
né fra coloro che son ghiotti di carne,
21 perché l'ubriacone e il ghiottone impoveriranno
e il dormiglione si vestirà di stracci.
22 Ascolta tuo padre che ti ha generato,
non disprezzare tua madre quando è vecchia.
23 Acquista il vero bene e non cederlo,
la sapienza, l'istruzione e l'intelligenza.
24 Il padre del giusto gioirà pienamente
e chi ha generato un saggio se ne compiacerà.
25 Gioisca tuo padre e tua madre
e si rallegri colei che ti ha generato.
26 Fà bene attenzione a me, figlio mio,
e tieni fisso lo sguardo ai miei consigli:
27 una fossa profonda è la prostituta,
e un pozzo stretto la straniera.
28 Essa si apposta come un ladro
e aumenta fra gli uomini il numero dei perfidi.
29 Per chi i guai? Per chi i lamenti?
Per chi i litigi? Per chi i gemiti?
A chi le percosse per futili motivi?
A chi gli occhi rossi?
30 Per quelli che si perdono dietro al vino
e vanno a gustare vino puro.
31 Non guardare il vino quando rosseggia,
quando scintilla nella coppa
e scende giù piano piano;
32 finirà con il morderti come un serpente
e pungerti come una vipera.
33 Allora i tuoi occhi vedranno cose strane
e la tua mente dirà cose sconnesse.
34 Ti parrà di giacere in alto mare
o di dormire in cima all'albero maestro.
35 «Mi hanno picchiato, ma non sento male.
Mi hanno bastonato, ma non me ne sono accorto.
Quando mi sveglierò? Ne chiederò dell'altro».

23 Quando ti siedi a mangiare con un sovrano, considera attentamente ciò che hai davanti;

e mettiti un coltello alla gola, se hai molto appetito.

Non desiderare le sue pietanze squisite, perché sono un cibo ingannatore.

Non affaticarti per diventare ricco, rinuncia al tuo intendimento.

Vuoi fissare i tuoi occhi su ciò che scompare? Poiché la ricchezza metterà certamente le ali, come un'aquila che vola verso il cielo.

Non mangiare il pane di chi ha l'occhio malvagio e non desiderare i suoi cibi squisiti

poiché, come pensa nel suo cuore, cosí egli è; «Mangia e bevi!», ti dirà, ma il suo cuore non è con te.

Vomiterai il boccone che hai mangiato e sprecherai le tue dolci parole.

Non rivolgere la parola allo stolto, perché disprezzerà il senno dei tuoi discorsi.

10 Non spostare il confine antico e non entrare nei campi degli orfani,

11 perché il loro vendicatore, è potente; egli difenderà la loro causa contro di te.

12 Applica il tuo cuore all'ammaestramento e i tuoi orecchi a parole di conoscenza.

13 Non risparmiare la correzione al fanciullo; anche se lo batti con la verga, non morrà;

14 lo batterai con la verga, ma libererai l'anima sua dallo Sceol.

15 Figlio mio, se il tuo cuore è saggio, anche il mio cuore si rallegrerà;

16 il mio cuore esulterà, quando le tue labbra diranno cose rette.

17 Il tuo cuore non porti invidia ai peccatori, ma continui sempre nel timore dell'Eterno;

18 poiché c'è un futuro, e la tua speranza non sarà distrutta.

19 Ascolta, figlio mio, sii saggio, e dirigi il cuore per la diritta via.

20 Non stare con i bevitori di vino né con i ghiotti e mangiatori di carne;

21 perché l'ubriacone e il ghiottone impoveriranno e il dormiglione si vestirà di stracci.

22 Ascolta tuo padre che ti ha generato e non disprezzare tua madre quando sarà vecchia.

23 Acquista verità e non venderla, acquista sapienza, ammaestramento e intendimento.

24 Il padre del giusto gioirà grandemente; chi ha generato un savio ne avrà gioia.

25 Si rallegri tuo padre e tua madre e gioisca colei che ti ha partorito.

26 Figlio mio, dammi il tuo cuore, e i tuoi occhi prendano piacere nelle mie vie.

27 Perché la prostituta è una fossa profonda e la donna altrui un pozzo stretto.

28 Anch'essa sta in agguato come un ladro e aumenta fra gli uomini il numero di quelli infedeli.

29 Per chi sono gli «ahi», per chi gli «ahimè»? Per chi le liti, per chi i lamenti? Per chi le ferite senza ragione? Per chi gli occhi rossi?

30 Per quelli che si soffermano a lungo presso il vino, per quelli che vanno in cerca di vino drogato.

31 Non guardare il vino quando rosseggia, quando scintilla nella coppa e va giú cosí facilmente!

32 Alla fine esso morde come un serpente e punge come un basilisco.

33 I tuoi occhi vedranno cose strane e il tuo cuore proferirà cose perverse.

34 Sarai come chi si trova in mezzo al mare, come chi si corica in cima all'albero della nave.

35 Dirai: «Mi hanno picchiato, ma non mi hanno fatto male; mi hanno percosso, ma non me ne sono accorto. Quando mi sveglierò tornerò a cercarne ancora!».