Salmi 88
Conferenza Episcopale Italiana
Preghiera dal profondo dell'angoscia
88 Canto. Salmo. Dei figli di Core.
Al maestro del coro. Su «Macalat».
Per canto. Maskil. Di Eman l'Ezraita.
2 Signore, Dio della mia salvezza,
davanti a te grido giorno e notte.
3 Giunga fino a te la mia preghiera,
tendi l'orecchio al mio lamento.
4 Io sono colmo di sventure,
la mia vita è vicina alla tomba.
5 Sono annoverato tra quelli che scendono nella fossa,
sono come un morto ormai privo di forza.
6 E' tra i morti il mio giaciglio,
sono come gli uccisi stesi nel sepolcro,
dei quali tu non conservi il ricordo
e che la tua mano ha abbandonato.
7 Mi hai gettato nella fossa profonda,
nelle tenebre e nell'ombra di morte.
8 Pesa su di me il tuo sdegno
e con tutti i tuoi flutti mi sommergi.
9 Hai allontanato da me i miei compagni,
mi hai reso per loro un orrore.
Sono prigioniero senza scampo;
10 si consumano i miei occhi nel patire.
Tutto il giorno ti chiamo, Signore,
verso di te protendo le mie mani.
11 Compi forse prodigi per i morti?
O sorgono le ombre a darti lode?
12 Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro,
la tua fedeltà negli inferi?
13 Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi,
la tua giustizia nel paese dell'oblio?
14 Ma io a te, Signore, grido aiuto,
e al mattino giunge a te la mia preghiera.
15 Perché, Signore, mi respingi,
perché mi nascondi il tuo volto?
16 Sono infelice e morente dall'infanzia,
sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori.
17 Sopra di me è passata la tua ira,
i tuoi spaventi mi hanno annientato,
18 mi circondano come acqua tutto il giorno,
tutti insieme mi avvolgono.
19 Hai allontanato da me amici e conoscenti,
mi sono compagne solo le tenebre.
Salmi 88
La Nuova Diodati
88 «Cantico. Salmo dei figli di Kore. Al maestro del coro. Da cantarsi mestamente. Cantico di Heman, l'Ezrahita.» O Eterno, DIO della mia salvezza, io grido giorno e notte davanti a te.
2 Giunga fino a te la mia preghiera, tendi l'orecchio al mio grido,
3 perché l'anima mia è sazia di male, e la mia vita è giunta fino allo Sceol.
4 Sono ormai annoverato fra quelli che scendono nella fossa, sono come un uomo che non ha piú forza.
5 Sono abbandonato fra i morti come gli uccisi che giacciono nel sepolcro, di cui tu non ti ricordi piú e che sono recisi e allontanati dalla tua mano.
6 Tu mi hai posto nella piú profonda fossa, in luoghi tenebrosi, negli abissi.
7 Su di me si è abbattuta la tua ira, e tu mi hai travolto con tutti i tuoi flutti. (Sela)
8 Tu mi hai privato dei miei amici, mi hai reso per loro un oggetto abominevole; sono rinchiuso e non posso uscire.
9 Il mio occhio si strugge dal dolore; ti invoco ogni giorno, o Eterno, e tendo le mie mani verso di te.
10 Farai forse dei prodigi per i morti? Risorgeranno i defunti a lodarti? (Sela)
11 Si celebrerà la tua benignità nel sepolcro e la tua fedeltà nel luogo di distruzione?
12 Saranno le tue meraviglie conosciute nelle tenebre e la tua giustizia nella terra dell'oblìo?
13 Ma io grido a te, o Eterno, e la mia preghiera ti viene incontro al mattino.
14 Perché mi respingi, o Eterno perché mi nascondi il tuo volto?
15 Sono stato afflitto e moribondo fin dalla giovinezza; ho sofferto i tuoi terrori e sono smarrito.
16 Sopra di me è passata la tua ardente ira; i tuoi terrori mi hanno annientato,
17 mi hanno circondato come acque tutto il giorno e tutti assieme mi hanno sommerso.
18 Hai allontanato da me amici e conoscenti; i miei amici piú intimi sono le tenebre.
La Bibbia della Gioia Copyright © 1997, 2006 by Biblica, Inc.® Used by permission. All rights reserved worldwide.
Copyright © 1991 by La Buona Novella s.c.r.l.