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Preghiera per il popolo oppresso

123 (A)Canto dei pellegrinaggi.

A te alzo gli occhi,

a te che siedi nei cieli!

Ecco, come gli occhi dei servi guardano la mano del loro padrone,

come gli occhi della serva guardano la mano della sua padrona,

così gli occhi nostri sono rivolti al Signore, al nostro Dio,

finché egli abbia pietà di noi.

Abbi pietà di noi, Signore, abbi pietà di noi,

perché siamo più che sazi di disprezzo.

L’anima nostra è più che sazia dello scherno degli orgogliosi

e del disprezzo dei superbi.

Preghiera dell'infelice

123 Canto delle ascensioni. Di Davide.

A te levo i miei occhi,
a te che abiti nei cieli.
Ecco, come gli occhi dei servi
alla mano dei loro padroni;
come gli occhi della schiava,
alla mano della sua padrona,
così i nostri occhi sono rivolti al Signore nostro Dio,
finché abbia pietà di noi.

Pietà di noi, Signore, pietà di noi,
gia troppo ci hanno colmato di scherni,
noi siamo troppo sazi
degli scherni dei gaudenti,
del disprezzo dei superbi.

123 «Canto dei pellegrinaggi.» A te alzo i miei occhi a te che siedi nei cieli.

Ecco, come gli occhi dei servi sono rivolti alla mano dei loro padroni e gli occhi della serva alla mano della sua padrona, cosí i nostri occhi, sono rivolti all'eterno, DIO nostro, finché egli abbia pietà di noi.

Abbi pietà di noi o Eterno, abbi pietà di noi perché siamo oltremodo sazi di disprezzo.

L'anima nostra è oltremodo sazia dello scherno degli arroganti e del disprezzo dei superbi.