Add parallel Print Page Options

Ora, dopo che Gesú era nato in Betlemme di Giudea al tempo del re Erode, ecco dei magi dall'oriente arrivarono a Gerusalemme,

dicendo: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti per adorarlo».

All'udire ciò, il re Erode fu turbato, e tutta Gerusalemme con lui.

E, radunati tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi, del popolo, s'informò da loro dove doveva nascere il Cristo.

Ed essi gli dissero: «In Betlemme di Giudea, perché cosí è scritto per mezzo del profeta:

"E tu, Betlemme terra di Giuda, non sei certo la minima fra i principi di Giuda, perché da te uscirà un capo, che pascerà il mio popolo Israele"».

Allora Erode, chiamati di nascosto i magi, domandò loro con esattezza da quanto tempo la stella era apparsa.

E, mandandoli a Betlemme, disse loro «Andate e domandate diligentemente del bambino, e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, affinché io pure venga ad adorarlo».

Ed essi, udito il re, partirono; ed ecco, la stella che avevano veduta in oriente andava davanti a loro finché, giunta sul luogo dov'era il bambino, vi si fermò.

10 Quando essi videro la stella, si rallegrarono di grandissima gioia.

11 E, entrati nella casa, trovarono il bambino con Maria sua madre e, prostratisi, lo adorarono. Poi aperti i loro tesori, gli offrirono doni: oro, incenso e mirra.

12 Quindi, divinamente avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.

13 Ora, dopo che furono partiti, ecco un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e rimani là finché io non ti avvertirò, perché Erode cercherà il bambino per farlo morire».

14 Egli dunque, destatosi, prese il bambino e sua madre di notte, e si rifugiò in Egitto.

15 E rimase là fino alla morte di Erode, affinché si adempisse quello che fu detto dal Signore per mezzo del profeta, che dice: «Ho chiamato il mio figlio fuori dall'Egitto».

16 Allora Erode, vedendosi beffato dai magi, si adirò grandemente e mandò a far uccidere tutti i bambini che erano in Betlemme e in tutti i suoi dintorni, dall'età di due anni in giú, secondo il tempo del quale si era diligentemente informato dai magi.

17 Allora si adempí quello che fu detto dal profeta Geremia che dice:

18 «Un grido è stato udito in Rama, un lamento, un pianto e un grande cordoglio; Rachele piange i suoi figli e rifiuta di essere consolata, perché non sono più».

19 Ora, morto Erode, ecco un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto,

20 e gli disse: «Alzati, prendi il bambino e sua madre e va' nel paese d'Israele, perché coloro che cercavano la vita del bambino sono morti».

21 Ed egli, alzatosi, prese il bambino e sua madre e venne nel paese d'Israele;

22 ma, avendo udito che Archelao regnava in Giudea al posto di Erode suo padre, ebbe paura di andare là. E, divinamente avvertito in sogno, si rifugiò nel territorio della Galilea,

23 e, giunto là, abitò in una città detta Nazaret, affinché si adempisse quello che era stato detto dai profeti: «Egli sarà chiamato Nazareno».

Libro della genealogia di Gesú Cristo, figlio di Davide, figlio di Abrahamo.

Abrahamo generò Isacco; Isacco generò Giacobbe; Giacobbe; generò Giuda e i suoi fratelli.

Giuda generò Fares e Zara da Tamar; Fares generò Esrom; Esrom generò Aram;

Aram generò Aminadab, Aminadab generò Naasson; Naasson generò Salmon,

Salmon generò Booz da Rahab; Booz generò Obed da Ruth; Obed generò Iesse.

Iesse generò il re Davide; il re Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Uria.

Salomone generò Roboamo; Roboamo generò Abia; Abia generò Asa

Asa generò Giosafat; Giosafat generò Ioram; Ioram generò Ozia.

Ozia generò Ioatam; Ioatam generò Acaz; Acaz generò Ezechia.

10 Ezechia generò Manasse; Manasse generò Amon; Amon generò Iosia.

11 Iosia generò Ieconia e i suoi fratelli al tempo della deportazione in Babilonia.

12 Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel; Salatiel generò Zorobahel.

13 Zorobabel generò Abiud; Abiud generò Eliakim; Eliakim generò Azor.

14 Azor generò Sadok; Sadok generò Achim; Achim generò Eliud.

15 Eliud generò Eleazar; Eleazar generò Matthan; Matthan generò Giacobbe.

16 Giacobbe generò Giuseppe, il marito di Maria, dalla quale nacque Gesú, che è chiamato Cristo.

17 Cosí, tutte le generazioni da Abrahamo fino a Davide sono quattordici generazioni; e da Davide fino alla deportazione in Babilonia, quattordici generazioni; e dalla deportazione in Babilonia fino a Cristo, quattordici generazioni.

18 Or la nascita di Gesú Cristo avvenne in questo modo. Maria, sua madre, era stata promessa in matrimonio a Giuseppe, ma prima che iniziassero a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.

19 Allora Giuseppe, suo sposo, che era uomo giusto e non voleva esporla ad infamia, deliberò di lasciarla segretamente.

20 Ma, mentre rifletteva su queste cose, ecco che un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria come tua moglie, perché ciò che è stato concepito in lei è opera dello Spirito Santo.

21 Ed ella partorirà un figlio e tu gli porrai nome Gesú, perché egli salverà il suo popolo dai loro peccati».

22 Or tutto ciò avvenne affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore, per mezzo del profeta che dice:

23 «Ecco, la vergine sarà incinta e partorirà un figlio, il quale sarà chiamato Emmanuele che, interpretato, vuol dire: "Dio con noi".

24 E Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l'angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie;

25 ma egli non la conobbe, finché ella ebbe partorito il suo figlio primogenito, al quale pose nome Gesú.

Ora, dopo che Gesú era nato in Betlemme di Giudea al tempo del re Erode, ecco dei magi dall'oriente arrivarono a Gerusalemme,

dicendo: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti per adorarlo».

All'udire ciò, il re Erode fu turbato, e tutta Gerusalemme con lui.

E, radunati tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi, del popolo, s'informò da loro dove doveva nascere il Cristo.

Ed essi gli dissero: «In Betlemme di Giudea, perché cosí è scritto per mezzo del profeta:

"E tu, Betlemme terra di Giuda, non sei certo la minima fra i principi di Giuda, perché da te uscirà un capo, che pascerà il mio popolo Israele"».

Allora Erode, chiamati di nascosto i magi, domandò loro con esattezza da quanto tempo la stella era apparsa.

E, mandandoli a Betlemme, disse loro «Andate e domandate diligentemente del bambino, e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, affinché io pure venga ad adorarlo».

Ed essi, udito il re, partirono; ed ecco, la stella che avevano veduta in oriente andava davanti a loro finché, giunta sul luogo dov'era il bambino, vi si fermò.

10 Quando essi videro la stella, si rallegrarono di grandissima gioia.

11 E, entrati nella casa, trovarono il bambino con Maria sua madre e, prostratisi, lo adorarono. Poi aperti i loro tesori, gli offrirono doni: oro, incenso e mirra.

12 Quindi, divinamente avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.

13 Ora, dopo che furono partiti, ecco un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e rimani là finché io non ti avvertirò, perché Erode cercherà il bambino per farlo morire».

14 Egli dunque, destatosi, prese il bambino e sua madre di notte, e si rifugiò in Egitto.

15 E rimase là fino alla morte di Erode, affinché si adempisse quello che fu detto dal Signore per mezzo del profeta, che dice: «Ho chiamato il mio figlio fuori dall'Egitto».

16 Allora Erode, vedendosi beffato dai magi, si adirò grandemente e mandò a far uccidere tutti i bambini che erano in Betlemme e in tutti i suoi dintorni, dall'età di due anni in giú, secondo il tempo del quale si era diligentemente informato dai magi.

17 Allora si adempí quello che fu detto dal profeta Geremia che dice:

18 «Un grido è stato udito in Rama, un lamento, un pianto e un grande cordoglio; Rachele piange i suoi figli e rifiuta di essere consolata, perché non sono più».

19 Ora, morto Erode, ecco un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto,

20 e gli disse: «Alzati, prendi il bambino e sua madre e va' nel paese d'Israele, perché coloro che cercavano la vita del bambino sono morti».

21 Ed egli, alzatosi, prese il bambino e sua madre e venne nel paese d'Israele;

22 ma, avendo udito che Archelao regnava in Giudea al posto di Erode suo padre, ebbe paura di andare là. E, divinamente avvertito in sogno, si rifugiò nel territorio della Galilea,

23 e, giunto là, abitò in una città detta Nazaret, affinché si adempisse quello che era stato detto dai profeti: «Egli sarà chiamato Nazareno».

Or in quei giorni venne Giovanni Battista, che predicava nel deserto della Giudea,

e diceva: «Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino!»

Questi infatti è colui di cui parlò il profeta Isaia quando disse: «Una voce di uno che grida nel deserto: "Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri"».

Or Giovanni stesso portava un vestito di peli di cammello e una cintura di cuoio intorno ai lombi e il suo cibo erano locuste e miele selvatico.

Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la regione adiacente il Giordano accorrevano a lui,

ed erano battezzati da lui nel Giordano, confessando i loro peccati.

Ma egli, vedendo molti dei farisei, e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere, chi vi ha mostrato a fuggire dall'ira a venire?

Fate dunque frutti degni di ravvedimento!

E non pensate di dir fra voi stessi: "Noi abbiamo Abrahamo per padre" perché io vi dico che Dio può far sorgere dei figli di Abrahamo anche da queste pietre.

10 E la scure è già posta alla radice degli alberi; ogni albero dunque che non fa buon frutto, sarà tagliato e gettato nel fuoco,

11 Io vi battezzo in acqua, per il ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è piú forte di me e io non sono degno neanche di portare i suoi sandali, egli vi battezzerà con lo Spirito Santo, e col fuoco.

12 Egli ha in mano il suo ventilabro e pulirà interamente la sua aia; raccoglierà il suo grano nel granaio, ma arderà la pula con fuoco inestinguibile».

13 Allora Gesú venne dalla Galilea al Giordano da Giovanni per essere da lui battezzato.

14 Ma Giovanni gli si opponeva fortemente dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?».

15 E Gesú, rispondendo, gli disse: «Lascia fare per ora, perché cosí ci conviene adempiere ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare.

16 E Gesú, appena fu battezzato uscí fuori dall'acqua; ed ecco i cieli gli si aprirono, ed egli vide lo Spirito di DIO scendere come una colomba e venire su di lui;

17 ed ecco una voce dal cielo. che disse: «Questi è il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto».

Allora Gesú fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo.

E, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame.

Ora il tentatore, accostandosi, gli disse: «Se tu sei il Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane».

Ma egli, rispondendo, disse: «Sta scritto: "L'uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio"».

Allora il diavolo lo trasportò nella santa città, lo pose sull'orlo del tempio

e gli disse: «Se sei il Figlio di Dio, gettati giú, perché sta scritto: "Egli darà ordine ai suoi angeli riguardo a te; ed essi ti porteranno sulle loro mani, perché non urti col tuo piede in alcuna pietra"».

Gesú gli disse: «Sta anche scritto "Non tentare il Signore Dio tuo"».

Di nuovo il diavolo lo trasportò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria

e gli disse: «Io ti darò tutte queste cose se, prostrandoti a terra, mi adori».

10 Allora Gesú gli disse: «Vattene Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e servi a lui solo"».

11 Allora il diavolo lo lasciò; ed ecco degli angeli gli si accostarono e lo servivano.

12 Or Gesú, avendo udito che Giovanni era stato messo in prigione, si ritirò nella Galilea.

13 Poi lasciò Nazaret e venne ad abitare a Capernaum, città posta sulla riva del mare, ai confini di Zabulon e di Neftali.

14 affinché si adempisse ciò che fu detto dal profeta Isaia, quando disse:

15 «Il paese di Zabulon, il paese di Neftali, sulla riva del mare, la regione al di là del Giordano, la Galilea dei gentili,

16 il popolo che giaceva nelle tenebre ha visto una grande luce, e su coloro che giacevano nella regione e nell'ombra della morte, si è levata la luce».

17 Da quel tempo Gesú cominciò a predicare e a dire: «Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino!».

18 Or Gesú, camminando lungo il mare della Galilea, vide due fratelli: Simone detto Pietro e Andrea suo fratello, i quali gettavano la rete nel mare, poiché erano pescatori;

19 e disse loro: «Seguitemi e io vi farò pescatori di uomini».

20 Or essi, lasciate prontamente le reti, lo seguirono.

21 E, proseguendo il cammino, vide due altri fratelli: Giacomo, il figlio di Zebedeo e Giovanni suo fratello, nella barca con Zebedeo loro padre, i quali riassettavano le reti; e li chiamò.

22 Ed essi, lasciata prontamente la barca e il padre loro, lo seguirono.

23 E Gesú andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando l'evangelo del regno, e sanando ogni malattia e ogni infermità fra il popolo.

24 E la sua fama si sparse per tutta la Siria; e gli presentarono tutti i malati, colpiti da varie infermità e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarí.

25 E grandi folle lo seguivano dalla Galilea, dalla Decapoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.

Ed egli, vedendo le folle, salí sul monte e, come si fu seduto i suoi discepoli gli si accostarono.

Allora egli, aperta la bocca, li ammaestrava, dicendo:

«Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli.

Beati coloro che fanno cordoglio perché saranno consolati.

Beati i mansueti, perché essi erediteranno la terra.

Beati coloro che sono affamati e assetati di giustizia, perché essi saranno saziati.

Beati i misericordiosi, perché essi otterranno misericordia.

Beati i puri di cuore, perché essi vedranno Dio.

Beati coloro che si adoperano per la pace, perché essi saranno chiamati figli di Dio.

10 Beati coloro che sono perseguitati a causa della giustizia, perché di loro è il regno dei cieli.

11 Beati sarete voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia.

12 Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli, poiché cosí hanno perseguitato i profeti che furono prima di voi».

13 «Voi siete il sale della terra; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli si renderà il sapore? A null'altro serve che ad essere gettato via e ad essere calpestato dagli uomini.

14 Voi siete la luce del mondo; una città posta sopra un monte non può essere nascosta.

15 Similmente, non si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candeliere, perché faccia luce a tutti coloro che sono in casa.

16 Cosí risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli».

17 «Non pensate che io sia venuto ad abrogare la legge o i profeti; io non sono venuto per abrogare, ma per portare a compimento.

18 Perché in verità vi dico: Finché il cielo e la terra non passeranno, neppure un iota, o un solo apice della legge passerà, prima che tutto sia adempiuto.

19 Chi dunque avrà trasgredito uno di questi minimi comandamenti e avrà cosí insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma colui che li metterà in pratica e li insegnerà, sarà chiamato grande nel regno dei cieli.

20 Perciò io vi dico: Se la vostra giustizia non supera quella degli scribi, e dei farisei, voi non entrerete affatto nel regno dei cieli.

21 Voi avete udito che fu detto agli antichi: "Non uccidere" e: "Chiunque ucciderà, sarà sottoposto al giudizio";

22 ma io vi dico: Chiunque si adira contro suo fratello senza motivo, sarà sottoposto al giudizio; e chi avrà detto al proprio fratello: "Raca", sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli avrà detto: stolto sarà sottoposto al fuoco della Geenna.

23 Se tu dunque stai per presentare la tua offerta all'altare, e lí ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te,

24 lascia lí la tua offerta davanti all'altare e va' prima a riconciliarti con tuo fratello; poi torna e presenta la tua offerta.

25 Fa' presto un accordo amichevole con il tuo avversario, mentre sei sulla via con lui, che talora il tuo avversario non ti dia in mano del giudice e il giudice ti consegni alla guardia e tu sia messo prigione

26 In verità ti dico, che non uscirai di là finché tu non abbia pagato a l'ultimo centesimo.

27 Voi avete udito che fu detto agli antichi: "Non commettere adulterio"

28 Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.

29 Ora, se il tuo occhio destro ti è causa di peccato, cavalo e gettalo via da te perché è meglio per te che un tuo membro perisca, piuttosto che tutto il tuo corpo sia gettato nella Geenna;

30 e se la tua mano destra ti è causa di peccato, mozzala e gettala via da te, perché è meglio per te che un tuo membro perisca, piuttosto che tutto il tuo corpo sia gettato nella Geenna.

31 E' stato pure detto: "Chiunque ripudia la propria moglie, le dia l'atto del divorzio".

32 Ma io vi dico: Chiunque manda via la propria moglie, eccetto in caso di fornicazione, la fa essere adultera e chiunque sposa una donna ripudiata commette adulterio.

33 Avete inoltre udito che fu detto agli antichi: "Non giurare il falso; ma adempi le cose promesse con giuramento al Signore".

34 Ma io vi dico: Non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio.

35 né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re.

36 Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di fare bianco o nero un solo capello;

37 ma il vostro parlare sia: Sí, sí, no, no; tutto ciò che va oltre questo, viene dal maligno.

38 Voi avete udito che fu detto: "Occhio per occhio e dente per dente".

39 Ma io vi dico: Non resistere al malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra,

40 e se uno vuol farti causa per toglierti la tunica, lasciagli anche il mantello.

41 E se uno ti costringe a fare un miglio, fanne con lui due.

42 Da' a chi ti chiede, e non rifiutarti di dare a chi desidera qualcosa in prestito da te.

43 Voi avete udito che fu detto: "Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico".

44 Ma io vi dico: Amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a coloro che vi odiano, e pregate per coloro che vi maltrattano e vi perseguitano,

45 affinché siate figli del Padre vostro, che è nei cieli, poiché egli fa sorgere il suo sole sopra i buoni e sopra i malvagi e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.

46 Perché, se amate coloro che vi amano, che premio ne avrete? Non fanno altrettanto anche i pubblicani?

47 E se salutate soltanto i vostri fratelli, che fate di straordinario? Non fanno altrettanto anche i pubblicani?

48 Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro, che è nei cieli».

«Guardatevi dal fare la vostra elemosina davanti agli uomini, per essere da loro ammirati; altrimenti voi non ne avrete ricompensa presso il Padre vostro, che è nei cieli.

Quando dunque fai l'elemosina, non far suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere onorati dagli uomini; in verità vi dico, che essi hanno già ricevuto il loro premio.

Anzi quando tu fai l'elemosina non sappia la tua sinistra quello che fa la destra.

affinché la tua elemosina si faccia in segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto te ne darà la ricompensa palesemente.

E quando tu preghi, non essere come gli ipocriti, perché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe, e agli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini; in verità vi dico che essi hanno già ricevuto il loro premio.

Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, chiudi la tua porta e prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà pubblicamente.

Ora, nel pregare, non usate inutili ripetizioni come fanno i pagani perché essi pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole.

Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno prima che gliele chiediate.

Voi dunque pregate in questa maniera: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome.

10 Venga il tuo regno. Sia fatta la tua volontà in terra come in cielo.

11 Dacci oggi il nostro pane necessario.

12 E perdonaci i nostri debiti, come anche noi perdoniamo ai nostri debitori.

13 E non esporci alla tentazione, ma liberaci dal maligno, perché tuo è il regno e la potenza e la gloria in eterno. Amen".

14 Perché, se voi perdonate agli uomini le loro offese, il vostro Padre celeste perdonerà anche a voi;

15 ma se voi non perdonate agli uomini le loro offese, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre.

16 Ora, quando digiunate, non siate mesti d'aspetto come gli ipocriti; perché essi si sfigurano la faccia per mostrare agli uomini che digiunano, in verità vi dico che essi hanno già ricevuto il loro premio.

17 Ma tu, quando digiuni, ungiti il capo e lavati la faccia,

18 per non mostrare agli uomini che tu digiuni, ma al Padre tuo nel segreto, e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa pubblicamente».

19 «Non vi fate tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine guastano, e dove i ladri sfondano e rubano,

20 anzi fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non sfondano e non rubano.

21 Perché dov'è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.

22 La lampada del corpo è l'occhio; se dunque l'occhio tuo è puro, tutto il tuo corpo sarà illuminato

23 ma se l'occhio tuo è viziato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso, se dunque la luce che è in te è tenebre, quanto grandi saranno quelle tenebre!

24 Nessuno può servire a due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro; oppure sarà fedele all'uno e disprezzerà l'altro; voi non potete servire a Dio e a mammona.

25 Perciò io vi dico: Non siate con ansietà solleciti per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di che vi vestirete. La vita non vale piú del cibo e il corpo piú del vestito?

26 Osservate gli uccelli del cielo: essi non seminano non mietono e non raccolgono in granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto piú di loro?

27 E chi di voi, con la sua sollecitudine, può aggiungere alla sua statura un solo cubito?

28 Perché siete in ansietà intorno al vestire? Considerate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano;

29 eppure io vi dico, che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu vestito come uno di loro.

30 Ora se Dio riveste in questa maniera l'erba dei campi, che oggi è e domani è gettata nel forno, quanto piú vestirà voi o uomini di poca fede?

31 Non siate dunque in ansietà, dicendo: "Che mangeremo, o che berremo, o di che ci vestiremo?

32 Poiché sono i gentili quelli che cercano tutte queste cose, il Padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose.

33 Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte.

34 Non siate dunque in ansietà del domani, perché il domani si prenderà cura per conto suo. Basta a ciascun giorno il suo affanno».

«Non giudicate, affinché non siate giudicati.

Perché sarete giudicati secondo il giudizio col quale giudicate, e con la misura con cui misurate, sarà pure misurato a voi

Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?

Ovvero, come puoi dire a tuo fratello: "Lascia che ti tolga dall'occhio la pagliuzza", mentre c'è una trave nel tuo occhio?

Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio di tuo fratello.

Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con i piedi e poi si rivoltino per sbranarvi.

Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.

Perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa.

Vi è tra voi qualche uomo che, se suo figlio gli chiede del pane, gli darà una pietra?

10 O se gli chiede un pesce, gli darà una serpe?

11 Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto piú il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a coloro che gliele chiedono.

12 Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa è la legge ed i profeti.

13 Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono coloro che entrano per essa.

14 Quanto stretta è invece la porta e angusta la via che conduce alla vita! E pochi sono coloro che la trovano!

15 Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci

16 Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie uva dalle spine o fichi dai rovi?

17 Cosí, ogni albero buono produce frutti buoni; ma l'albero cattivo produce frutti cattivi.

18 Un albero buono non può dare frutti cattivi, né un albero cattivo dare frutti buoni.

19 Ogni albero che non dà buon frutto è tagliato, e gettato nel fuoco.

20 Voi dunque li riconoscerete dai loro frutti.

21 Non chiunque mi dice: "Signore, Signore" entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.

22 Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demoni e fatte nel tuo nome molte opere potenti?"

23 E allora dichiarerò loro: "Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità".

24 Perciò, chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, io lo paragono ad un uomo avveduto, che ha edificato la sua casa sopra la roccia.

25 Cadde la pioggia, vennero le inondazioni, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa; essa però non crollò, perché era fondata sopra la roccia.

26 Chiunque invece ode queste parole non le mette in pratica, sarà paragonato ad un uomo stolto, che ha edificato la sua casa sulla sabbia.

27 Cadde poi la pioggia, vennero le inondazioni, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa; essa crollò e la sua rovina fu grande».

28 Ora, quando Gesú ebbe finito questi discorsi, le folle stupivano della sua dottrina,

29 perché egli le ammaestrava, come, uno che ha autorità e non come gli scribi.

Ora, quando egli fu sceso dal monte, grandi folle lo seguirono.

Ed ecco, un lebbroso venne e l'adorò, dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi mondarmi».

Gesú, distesa la mano, lo toccò dicendo: «Sí, io lo voglio, sii mondato». E in quell'istante egli fu guarito dalla sua lebbra.

Allora Gesú gli disse: «Guardati dal dirlo ad alcuno; ma va mostrati al sacerdote, e presenta l'offerta prescritta da Mosè, affinché questo serva loro di testimonianza».

Quando Gesú fu entrato in Capernaum, un centurione venne a lui pregandolo,

e dicendo: «Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre grandemente».

E Gesú gli disse: «Io verrò e lo guarirò».

Il centurione, rispondendo, disse: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; ma di' soltanto una parola, e il mio servo sarà guarito.

Perché io sono un uomo sotto l'autorità di altri e ho sotto di me dei soldati; e se dico all'uno: "Va'" egli va; e se dico all'altro: "Vieni" egli viene; e se dico al mio servo: "Fa' questo" egli lo fa».

10 E Gesú, avendo udite queste cose, si meravigliò, e disse a coloro che lo seguivano: «In verità vi dico, che neppure in Israele ho trovata una cosí grande fede.

11 Or io vi dico, che molti verranno da levante e da ponente e sederanno a tavola con Abrahamo, con Isacco e con Giacobbe, nel regno dei cieli.

12 Ma i figli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Lí sarà il pianto e lo stridor di denti»,

13 E Gesú disse al centurione: «Va' e ti sia fatto come hai creduto!». E il suo servo fu guarito in quell'istante.

14 Poi Gesú, entrato nella casa di Pietro, vide che la suocera di lui era a letto con la febbre.

15 Ed egli le toccò la mano e la febbre la lasciò, ed ella si alzò e prese a servirli.

16 Ora, fattosi sera, gli furono presentati molti indemoniati; ed egli, con la parola, scacciò gli spiriti e guarí tutti i malati,

17 affinché si adempisse ciò che fu detto dal profeta Isaia, quando disse: «Egli ha preso le nostre infermità e ha portato le nostre malattie».

18 Ora Gesú, vedendo intorno a sé grandi folle, comandò che si passasse all'altra riva,

19 Allora uno scriba, accostatosi, gli disse: «Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai».

20 E Gesú gli disse: «Le volpi hanno delle tane, e gli uccelli del cielo dei nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha neppure dove posare il capo».

21 Poi un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre».

22 Ma Gesú gli disse: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».

23 Ed essendo egli salito nella barca, i suoi discepoli lo seguirono.

24 Ed ecco sollevarsi in mare una tempesta cosí violenta, che la barca era coperta dalle onde. Or egli dormiva.

25 E i suoi discepoli, accostatisi, lo svegliarono dicendo: «Signore salvaci, noi periamo!».

26 Ma egli disse loro: «Perché avete paura, uomini di poca fede?». E, alzatosi, sgridò i venti e il mare, e si fece gran bonaccia.

27 Allora gli uomini si meravigliarono, e dicevano: «Chi è costui, al quale anche il mare e i venti ubbidiscono?».

28 E quando giunse all'altra riva, nella regione dei Ghergheseni, gli si fecero incontro due indemoniati, usciti dai sepolcri, tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella via.

29 Ed ecco, essi si misero a gridare, dicendo: «Che vi è tra noi e te, o Gesú, Figlio di Dio? Sei tu venuto qui, per tormentarci prima del tempo?».

30 Non lontano da loro, vi era un grande branco di porci che pascolava.

31 E i demoni lo pregavano, dicendo: «Se tu ci scacci, permettici di andare in quel branco di porci».

32 Ed egli disse loro: «Andate!». Cosi essi, usciti, se ne andarono in quel branco di porci, ed ecco tutto quel branco di porci si precipitò dal dirupo nel mare, e morirono nelle acque.

33 Coloro che li custodivano fuggirono e, andati nella città, raccontarono tutte queste cose, incluso il fatto degli indemoniati.

34 Ed ecco tutta la città uscí incontro a Gesú; e, come lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio.

Ed egli, salito sulla barca, passò all'altra riva e venne nella sua città.

Ed ecco, gli fu presentato un paralitico disteso sopra un letto e Gesú, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, fatti animo, i tuoi peccati ti sono perdonati!».

Allora alcuni scribi, dicevano fra sè: «Costui bestemmia!».

Ma Gesú, conosciuti i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nei vostri cuori?

Infatti, che cosa è piú facile dire: "I tuoi peccati ti sono perdonati" oppure: "Alzati e cammina?"

Ora, affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha autorità in terra di perdonare i peccati: Alzati (disse al paralitico), prendi il tuo letto e vattene a casa tua!».

Ed egli, alzatosi, se ne andò a casa sua.

Le folle, veduto ciò, si meravigliavano e glorificavano Dio, che aveva dato tale potere agli uomini.

Poi Gesú, passando oltre, vide un uomo che sedeva al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, alzatosi, lo seguí.

10 E avvenne che, mentre Gesú era a tavola in casa, molti pubblicani e peccatori vennero e si misero a tavola con lui e con i suoi discepoli.

11 I farisei, veduto ciò, dissero ai suoi discepoli: «Perché il vostro Maestro mangia insieme ai pubblicani, e ai peccatori?».

12 E Gesú, avendo sentito, disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.

13 Or andate e imparate che cosa significa: "Io voglio misericordia e non sacrificio Perché io non sono venuto per chiamare a ravvedimento i giusti, ma i peccatori».

14 Allora si accostarono a lui i discepoli di Giovanni, e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo spesso, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».

15 E Gesú disse loro: «Possono gli amici dello sposo essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Ma verranno i giorni in cui lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.

16 Nessuno mette un pezzo di stoffa nuova su di un abito vecchio, perché ciò porta via il rattoppo e lo strappo si fa peggiore.

17 Neppure si mette del vino nuovo in otri vecchi; altrimenti gli otri si rompono, il vino si spande e gli otri si perdono; ma si mette il vino nuovo in otri nuovi, cosí si conservano entrambi».

18 Mentre egli diceva loro queste cose, uno dei capi della sinagoga, si avvicinò e si inchinò davanti a lui, dicendo: «Mia figlia è morta proprio ora, ma vieni, metti la mano su di lei ed ella vivrà».

19 E Gesú, alzatosi, lo seguí insieme ai suoi discepoli.

20 Ed ecco una donna, affetta da un flusso di sangue già da dodici anni, gli si accostò di dietro e toccò il lembo della sua veste.

21 Perché diceva fra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare la sua veste sarò guarita».

22 Gesú, voltatosi e vedutala, le disse «Fatti animo, figliola, la tua fede ti ha guarita». Da quell'ora la donna fu guarita.

23 Quando Gesú arrivò in casa del capo della sinagoga e vide i sonatori di flauto e la folla che faceva strepito,

24 disse loro: «Ritiratevi, perché la fanciulla non è morta, ma dorme» Ed essi lo deridevano.

25 Poi, quando la folla fu messa fuori, egli entrò, prese la fanciulla per la mano ed ella si alzò.

26 La fama di ciò si divulgò per tutto quel paese.

27 E, mentre Gesú partiva di là, due ciechi lo seguirono gridando e dicendo: «Abbi pietà di noi, Figlio di Davide!».

28 Quando egli entrò in casa, quei ciechi si accostarono a lui. Gesú disse loro: «Credete che io possa far questo?». Essi gli risposero: «Sí, Signore».

29 Allora egli toccò loro gli occhi dicendo: «Vi sia fatto secondo la vostra fede».

30 E i loro occhi si aprirono. Poi Gesú ordinò loro severamente, dicendo: «Badate che nessuno lo sappia».

31 Ma essi, usciti fuori, divulgarono la sua fama per tutto quel paese.

32 Ora, come quei ciechi uscivano, gli fu presentato un uomo muto e indemoniato,

33 E, quando il demone fu scacciato, il muto parlò e le folle si meravigliarono dicendo: «Non si è mai vista una simile cosa in Israele».

34 Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demoni con l'aiuto del principe dei demoni!».

35 E Gesú andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando l'evangelo del regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità fra il popolo.

36 Vedendo le folle, ne ebbe compassione perché erano stanche e disperse, come pecore senza pastore.

37 Allora egli disse ai suoi discepoli: «La mèsse è veramente grande, ma gli operai sono pochi.

38 Pregate dunque il Signore della mèsse che spinga degli operai nella sua mèsse».

10 Poi, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro autorità sopra gli spiriti immondi per scacciarli e per guarire qualunque malattia e qualunque infermità.

Ora i nomi dei dodici apostoli sono questi: il primo Simone detto Pietro e Andrea suo fratello Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello

Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Lebbeo, soprannominato Taddeo;

Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradí.

Questi sono i dodici che Gesú inviò dopo aver dato loro questi ordini: «Non andate tra i gentili e non entrate in alcuna città dei Samaritani,

ma andate piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele,

Andate e predicate, dicendo: "il regno dei cieli è vicino",

Guarite gli infermi, mondate i lebbrosi, risuscitate i morti, scacciate i demoni; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.

Non fate provvista di oro, né di argento né di denaro nelle vostre cinture,

10 né di sacca da viaggio, né di due tuniche, né di calzari, né di bastone, perché l'operaio è degno del suo nutrimento.

11 Ora, in qualunque città o villaggio entrate, informatevi se vi sia qualcuno degno e lí rimanete fino alla vostra partenza,

12 E quando entrate nella casa, datele il vostro saluto,

13 E se quella è degna, venga la vostra pace su di essa; ma, se non è degna, la vostra pace ritorni a voi.

14 E se qualcuno non vi riceve e non ascolta le vostre parole, uscendo da quella casa o da quella città, scuotete la polvere dai vostri piedi,

15 Vi dico in verità che, nel giorno del giudizio, il paese di Sodoma e di Gomorra sarà trattato con piú tolleranza di quella città.

16 Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe.

17 Ma guardatevi dagli uomini, perché vi trascineranno davanti ai loro sinedri, e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe,

18 E sarete condotti davanti ai governatori e davanti ai re, per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai gentili.

19 Quando essi vi metteranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come parlerete o di che cosa dovrete dire; perché in quella stessa ora vi sarà dato ciò che dovrete dire;

20 poiché non sarete voi a parlare, ma lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.

21 Ora il fratello consegnerà a morte il fratello e il padre il figlio; e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire.

22 E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avrà perseverato fino alla fine, sarà salvato,

23 Ora, quando vi perseguiteranno in una città, fuggite a in un'altra, perché in verità vi dico, che non avrete finito di percorrere le città d'Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo.

24 Il discepolo non è da piú del maestro, né il servo da piú del suo signore,

25 Basta al discepolo di essere come il suo maestro e al servo come il suo padrone. Se hanno chiamato il padrone di casa Beelzebub, quanto piú chiameranno cosí quelli di casa sua!

26 Non li temete dunque, poiché non c'è nulla di nascosto che non debba essere rivelato e nulla di segreto che non debba essere conosciuto.

27 Quello che io vi dico nelle tenebre, ditelo nella luce, e ciò che udite dettovi all'orecchio, predicatelo sui tetti.

28 E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può far perire l'anima e il corpo nella Geenna.

29 Non si vendono forse due passeri per un soldo? Eppure neanche uno di loro cade a terra senza il volere del Padre vostro.

30 Ma quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati.

31 Non temete dunque; voi siete da piú di molti passeri.

32 Chiunque perciò mi riconoscerà, davanti agli uomini, io pure lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli.

33 Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, io pure lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

34 «Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a mettervi la pace, ma la spada.

35 Perché io sono venuto a mettere disaccordo tra figlio e padre tra figlia e madre, tra nuora e suocera,

36 e i nemici dell'uomo saranno quelli di casa sua.

37 Chi ama padre o madre piú di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia piú di me, non è degno di me.

38 E chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, non è degno di me.

39 Chi avrà trovato la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la ritroverà.

40 Chi riceve voi, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato.

41 Chi riceve un profeta nel nome di un profeta, riceverà un premio da profeta; e chi riceve un giusto nel nome di un giusto, riceverà un premio da giusto.

42 E chiunque darà da bere anche un solo bicchiere d'acqua fredda a uno di questi piccoli nel nome di un discepolo, in verità vi dico, che egli non perderà affatto il suo premio»,

11 E dopo che Gesú ebbe finito di dare disposizioni ai suoi dodici discepoli, se ne andò di là, per insegnare e predicare nelle loro città.

Or Giovanni, avendo in prigione sentito parlare delle opere del Cristo, mandò due dei suoi discepoli a dirgli:

«Sei tu colui che deve venire, oppure dobbiamo aspettarne un altro?»

E Gesú, rispondendo, disse loro: «Andate e riferite a Giovanni le cose che udite e vedete:

I ciechi riacquistano la vista e gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati e i sordi odono; i morti risuscitano e l'evangelo è annunziato ai poveri.

Beato è colui che non si sarà scandalizzato di me!».

Ora, come essi se ne andavano, Gesú prese a dire alle folle intorno a Giovanni: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento?

Ma che cosa siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Ecco, coloro che portano vesti morbide abitano nei palazzi dei re.

Insomma, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sí, vi dico, egli è piú che un profeta,

10 Perché questi è colui del quale è scritto: "Ecco, io mando il mio messaggero davanti alla tua faccia, egli preparerà la tua strada davanti a te".

11 In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto mai nessuno piú grande di Giovanni Battista; ma il minimo nel regno dei cieli è piú grande di lui.

12 E dai giorni di Giovanni Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti lo rapiscono.

13 Poiché tutti i profeti e la legge hanno profetizzato fino a Giovanni.

14 E se lo volete accettare, egli è Elia che doveva venire.

15 Chi ha orecchi da udire, oda!

16 Ma a chi paragonerò questa generazione? Essa è simile a fanciulli seduti nelle piazze, che si rivolgono ai loro compagni

17 e dicono: "Noi vi abbiamo sonato il flauto e voi non avete ballato, abbiamo intonato lamenti e voi non avete fatto cordoglio".

18 Difatti è venuto Giovanni, che non mangia né beve, ed essi dicono egli ha un demone

19 venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, ed essi dicono: "Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani, e dei peccatori" Ma alla sapienza è stata resa giustizia dai suoi figli».

20 Allora egli cominciò a rimproverare quelle città, in cui la maggior parte delle sue opere potenti erano state fatte, perché esse non si erano ravvedute, dicendo:

21 «Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! Perché se in Tiro e Sidone fossero state fatte le opere potenti che sono state compiute tra di voi, già da tempo si sarebbero pentite con sacco e cenere.

22 Perciò io vi dico che nel giorno del giudizio, Tiro e Sidone saranno trattate con piú tolleranza di voi.

23 E tu, o Capernaum, che sei stata innalzata fino al cielo, sarai abbassata fino all'inferno, perché se in Sodoma fossero state fatte le opere potenti compiute in te, essa esisterebbe ancora oggi.

24 Pertanto io vi dico che nel giorno del giudizio la sorte del paese di Sodoma sarà piú tollerabile della tua».

25 In quel tempo Gesú prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai savi e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli.

26 Sí, o Padre, perché cosí ti è piaciuto.

27 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio, e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio avrà voluto rivelarlo.

28 Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo.

29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime.

30 Perché il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero!».

12 In quel tempo Gesú camminava in giorno di sabato tra i campi di grano; ora i suoi discepoli ebbero fame e si misero a svellere delle spighe e a mangiarle.

Ma i farisei, veduto ciò, gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli fanno quello che non è lecito fare in giorno di sabato».

Ed egli disse loro: «Non avete letto ciò che fece Davide, quando ebbe fame, egli e quelli che erano con lui?

Come egli entrò nella casa di Dio e mangiò i pani della presentazione, che non era lecito mangiare né a lui, né a quelli che erano con lui, ma solo ai sacerdoti?

Ovvero, non avete letto nella legge che nel tempio i sacerdoti, nei giorni di sabato, trasgrediscono il sabato e tuttavia sono senza colpa?

Ora io vi dico che qui c'è qualcuno piú grande del tempio.

Ora, se voi sapeste che cosa significa: "Io voglio misericordia e non sacrificio" non avreste condannato gl'innocenti.

Perché il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato».

Poi, partitosi di là, entrò nella loro sinagoga;

10 ed ecco, vi era un uomo che aveva una mano secca. Ed essi domandarono a Gesú, per poterlo poi accusare: «è lecito guarire qualcuno in giorno di sabato?».

11 Ed egli disse loro: «Chi è l'uomo fra voi che avendo una pecora, se questa cade in giorno di sabato in una fossa, non la prenda e non la tiri fuori?

12 Ora, quanto vale un uomo piú di una pecora! E dunque lecito fare del bene in giorno di sabato?».

13 Allora egli disse a quell'uomo: «Stendi la tua mano!». Ed egli la stese e fu resa sana come l'altra.

14 Ma i farisei, usciti fuori, tennero consiglio contro di lui, del come farlo morire,

15 Ma Gesú, conoscendo ciò, si allontanò di là; grandi folle lo seguirono, ed egli li guarí tutti,

16 e ordinò loro severamente di non dire chi egli fosse,

17 affinché si adempisse ciò che fu detto dal profeta Isaia che dice:

18 «Ecco il mio servo che io ho scelto; l'amato mio in cui l'anima mia si è compiaciuta. Io metterò il mio Spirito su di lui, ed egli annunzierà la giustizia alle genti.

19 Egli non disputerà e non griderà e nessuno udirà la sua voce per le piazze.

20 Egli non frantumerà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante, finché non abbia fatto trionfare la giustizia.

21 E le genti spereranno nel suo nome».

22 Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo guarí, sicché il cieco e muto parlava e vedeva.

23 E tutte le folle stupivano e dicevano: «Non è costui il Figlio di Davide?».

24 Ma i farisei, udito ciò, dicevano: «Costui scaccia i demoni a solo per virtú di Beelzebub, principe dei demoni».

25 E Gesú, conoscendo i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina; ed ogni città o casa, divisa contro se stessa non può durare.

26 Ora, se Satana scaccia Satana, egli è diviso contro se stesso, come dunque può durare il suo regno?

27 E se io scaccio i demoni con l'aiuto di Beelzebub, con l'aiuto di chi li scacciano i vostri figli? Per questo essi saranno i vostri giudici.

28 Ma, se io scaccio i demoni per mezzo dello Spirito di Dio, allora il regno di Dio è giunto in mezzo a voi.

29 Ovvero, come può uno entrare nella casa dell'uomo forte e rapirgli i suoi beni, se prima non lega l'uomo forte? Allora soltanto riuscirà a saccheggiare la sua casa.

30 Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde.

31 Perciò io vi dico: Ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà loro perdonata.

32 E chiunque parla contro il Figlio dell'uomo, sarà perdonato; ma chi parla contro lo Spirito Santo, non gli sarà perdonato, né in questa età né in quella futura».

33 «O fate l'albero buono e il suo frutto sarà buono, o fate l'albero malvagio e il suo frutto sarà malvagio; infatti l'albero lo si conosce dal frutto.

34 Razza di vipere! Come potete dir cose buone, essendo malvagi? Poiché la bocca parla dall'abbondanza del cuore.

35 L'uomo buono dal buon tesoro del cuore trae cose buone; ma l'uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie.

36 Or io dico che nel giorno del giudizio gli uomini renderanno conto di ogni parola oziosa che avranno detta.

37 Poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato».

38 Allora alcuni scribi e farisei, lo interrogarono, dicendo: «Maestro, noi vorremmo vedere da te qualche segno».

39 Ma egli, rispondendo, disse loro: «Questa malvagia e adultera generazione chiede un segno, ma nessun segno le sarà dato, se non il segno del profeta Giona.

40 Infatti, come Giona fu tre giorni e tre notti nel ventre del grosso pesce, cosí starà il Figlio dell'uomo tre giorni e tre notti nel cuore della terra.

41 I Niniviti risorgeranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perché essi si ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco, qui c'è uno piú grande di Giona.

42 La regina del mezzogiorno risusciterà nel giudizio con questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per udire la sapienza di Salomone; ed ecco, qui c'è uno piú grande di Salomone.

43 Ora, quando lo spirito immondo è uscito da un uomo, vaga per luoghi aridi, cercando riposo e non lo trova.

44 Allora dice: "Ritornerò nella mia casa da dove sono uscito ma quando giunge, la trova vuota, spazzata e adorna;

45 va allora a prendere con sé altri sette spiriti peggiori di lui, i quali entrano e vi prendono dimora; e l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima, Cosí avverrà anche a questa generazione malvagia».

46 Ora, mentre egli parlava ancora alle folle, ecco sua madre e i suoi fratelli i quali, fermatisi fuori, cercavano di parlargli.

47 E qualcuno gli disse: «Ecco tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori e cercano di parlarti».

48 Ma egli rispondendo, disse a colui che lo aveva informato: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».

49 E, distesa la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli.

50 Poiché chiunque fa la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello, sorella e madre».