Matteo 13
Conferenza Episcopale Italiana
2. DISCORSO PARABOLICO
Introduzione
13 Quel giorno Gesù uscì di casa e si sedette in riva al mare. 2 Si cominciò a raccogliere attorno a lui tanta folla che dovette salire su una barca e là porsi a sedere, mentre tutta la folla rimaneva sulla spiaggia.
3 Egli parlò loro di molte cose in parabole.
Parabola del seminatore
E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4 E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la divorarono. 5 Un'altra parte cadde in luogo sassoso, dove non c'era molta terra; subito germogliò, perché il terreno non era profondo. 6 Ma, spuntato il sole, restò bruciata e non avendo radici si seccò. 7 Un'altra parte cadde sulle spine e le spine crebbero e la soffocarono. 8 Un'altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta. 9 Chi ha orecchi intenda».
Perchè Gesù parla in parabole
10 Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché parli loro in parabole?».
11 Egli rispose: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. 12 Così a chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 13 Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono. 14 E così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice:
Voi udrete, ma non comprenderete,
guarderete, ma non vedrete.
15 Perché il cuore di questo popolo
si è indurito, son diventati duri di orecchi,
e hanno chiuso gli occhi,
per non vedere con gli occhi,
non sentire con gli orecchi
e non intendere con il cuore e convertirsi,
e io li risani.
16 Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono. 17 In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l'udirono!
Spiegazione della parabola del seminatore
18 Voi dunque intendete la parabola del seminatore: 19 tutte le volte che uno ascolta la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. 20 Quello che è stato seminato nel terreno sassoso è l'uomo che ascolta la parola e subito l'accoglie con gioia, 21 ma non ha radice in sé ed è incostante, sicché appena giunge una tribolazione o persecuzione a causa della parola, egli ne resta scandalizzato. 22 Quello seminato tra le spine è colui che ascolta la parola, ma la preoccupazione del mondo e l'inganno della ricchezza soffocano la parola ed essa non dà frutto. 23 Quello seminato nella terra buona è colui che ascolta la parola e la comprende; questi dà frutto e produce ora il cento, ora il sessanta, ora il trenta».
Parabola della zizzania
24 Un'altra parabola espose loro così: «Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. 25 Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. 26 Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. 27 Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? 28 Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? 29 No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. 30 Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio».
Parabola del grano di senapa
31 Un'altra parabola espose loro: «Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. 32 Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami».
Parabola del lievito
33 Un'altra parabola disse loro: «Il regno dei cieli si può paragonare al lievito, che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti».
Le folle ascoltano solo parabole
34 Tutte queste cose Gesù disse alla folla in parabole e non parlava ad essa se non in parabole, 35 perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta:
Aprirò la mia bocca in parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.
Spiegazione della parabola della zizzania
36 Poi Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si accostarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». 37 Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. 38 Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno, 39 e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura rappresenta la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli. 40 Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. 41 Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità 42 e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti. 43 Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!
Parabole del tesoro e della perla
44 Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
45 Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; 46 trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
Parabola della rete
47 Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. 48 Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. 49 Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni 50 e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Conclusione
51 Avete capito tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». 52 Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
V. LA CHIESA, PRIMIZIA DEL REGNO DEI CIELI
1. SEZIONE NARRATIVA
Visita a Nazaret
53 Terminate queste parabole, Gesù partì di là 54 e venuto nella sua patria insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove mai viene a costui questa sapienza e questi miracoli? 55 Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? 56 E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?». 57 E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». 58 E non fece molti miracoli a causa della loro incredulità.
Матай 13
Священное Писание (Восточный Перевод)
Притча о сеятеле и семенах(A)
13 В тот же день Иса, выйдя из дома, сидел у озера. 2 Вокруг Него собрались большие толпы, так что Он вынужден был сесть в лодку, а весь народ стоял на берегу. 3 И Он о многом говорил им в притчах.
– Сеятель вышел сеять, – говорил Иса. – 4 Когда он разбрасывал семена, некоторые из них упали у самой дороги. Прилетели птицы и склевали их. 5 Другие упали в каменистые места, где было мало плодородной почвы. Они быстро проросли, потому что почва была неглубокой.[a] 6 Но когда взошло солнце, оно опалило ростки, и те засохли, так как у них не было глубоких корней. 7 Другие семена попали в терновник, который разросся так, что заглушил ростки. 8 Семена же, которые упали на хорошую почву, принесли урожай, одни во сто, другие в шестьдесят, третьи в тридцать раз больше того, что было посеяно. 9 У кого есть уши, пусть слышит!
Объяснение притчи о сеятеле и семенах(B)
10 Тогда ученики подошли и спросили Ису:
– Почему Ты говоришь с людьми притчами?
11 Иса ответил:
– Вам дано знать тайны Царства Всевышнего, а им не дано. 12 Потому что у кого есть, тому будет дано ещё, и у него будет в изобилии; а у кого нет, будет отнято и то, что он имеет. 13 Я говорю им притчами, потому что они, смотря, не видят, слушая, не слышат и не понимают. 14 В них исполняется пророчество Исаии:
«Вы будете слушать, но не поймёте,
будете смотреть, но не увидите.
15 Сердце этого народа огрубело,
ушами с трудом слышат,
и глаза свои они закрыли,
чтобы не увидеть глазами,
не услышать ушами,
не понять сердцем
и не обратиться, чтобы Я исцелил их»[b].
16 А ваши глаза благословенны, потому что они видят, и ваши уши – потому что они слышат. 17 Говорю вам истину: много пророков и праведников жаждали увидеть то, что вы видите, но не увидели, желали услышать то, что вы слышите, но не услышали.
18 Так послушайте, что значит притча о сеятеле. 19 К каждому, кто слышит весть о Царстве и не понимает её, приходит дьявол и крадёт то, что было посеяно в сердце. Это – семя, упавшее у дороги. 20 Семя, упавшее на каменистую почву, – это о человеке, который слышит слово и сразу же с радостью принимает его, 21 но у него нет корня, и поэтому его хватает лишь на короткое время, и когда наступают трудности и гонения за слово, он сразу же отступается. 22 Семя, посеянное среди терновника, – это о человеке, который слышит слово, но повседневные заботы и соблазны богатства заглушают слово, и семя остаётся бесплодным. 23 Семя же, посеянное в хорошую почву, – это о человеке, который слышит слово и понимает его. Такой человек приносит плод, кто во сто, кто в шестьдесят, кто в тридцать раз больше посеянного.
Притча о пшенице и сорняках
24 Рассказал им Иса и другую притчу:
– Царство Всевышнего можно сравнить с человеком, засеявшим своё поле хорошими семенами. 25 И вот, когда все спали, пришёл его враг, посеял среди пшеницы сорняки и ушёл. 26 Когда пшеница взошла и появились колосья, то стали заметны и сорняки. 27 Рабы пришли к хозяину и говорят: «Господин, ты же сеял на поле хорошие семена, откуда же появились сорняки?» 28 «Это сделал враг», – ответил хозяин. Тогда рабы спрашивают: «Может нам пойти и выполоть их?» 29 «Нет, – ответил хозяин, – когда вы будете вырывать сорняки, вы можете нечаянно выдернуть и пшеницу. 30 Пусть и то, и другое растёт до жатвы. А во время жатвы я велю жнецам собрать вначале сорняки, связать их в пучки и сжечь, а затем собрать пшеницу в моё хранилище».
Притча о горчичном зерне(C)
31 Рассказал Он им и ещё одну притчу:
– Царство Всевышнего можно сравнить с горчичным зерном, которое человек взял и посеял в поле. 32 Хотя горчичное зерно и самое маленькое из всех семян, но когда оно вырастает, то становится больше огородных растений и превращается в настоящее дерево, так что даже птицы небесные прилетают и вьют гнёзда в его ветвях.[c]
Притча о закваске(D)
33 И ещё одну притчу рассказал им Иса:
– Царство Всевышнего как закваска, которую женщина смешала с большим количеством[d] муки, чтобы вскисло всё тесто.
34 Всё это Иса говорил народу в притчах и ничего не объяснял без притч, 35 чтобы исполнилось сказанное через пророка:
«Я буду говорить притчами,
расскажу то, что было скрыто от создания мира»[e].
Объяснение притчи о пшенице и сорняках
36 Потом Иса отпустил народ и вошёл в дом. Его ученики подошли к Нему и попросили:
– Объясни нам притчу о сорняках в поле.
37 Иса в ответ сказал:
– Сеющий хорошие семена – это Ниспосланный как Человек. 38 Поле – это мир, а хорошие семена – это те, кто принадлежит Царству. Сорняки – это те, кто принадлежит дьяволу. 39 Враг, посеявший их, – это дьявол. Жатва – это конец мира, и жнецы – это ангелы. 40 Как сорняки вырывают и сжигают в огне, так будет и в конце мира. 41 Ниспосланный как Человек пошлёт Своих ангелов, и они удалят из Его Царства всё, что ведёт ко греху, и всех, делающих злое. 42 Их бросят в огненную печь, где будет плач и скрежет зубов. 43 А праведники тогда будут сиять, как солнце, в Царстве их Отца. У кого есть уши, пусть слышит!
Притча о спрятанном сокровище
44 – Царство Всевышнего можно сравнить со спрятанным в поле кладом. Когда человек находит тот клад, он прячет его и, радостный, идёт и продаёт всё, что имеет, для того, чтобы купить это поле.
Притча о драгоценной жемчужине
45 – Ещё Царство Всевышнего подобно купцу, который ищет прекрасный жемчуг. 46 Найдя драгоценную жемчужину, он продаёт всё, что имеет, ради того, чтобы купить её одну.
Притча о рыболовной сети
47 – Ещё Царство Всевышнего подобно сети, опущенной в озеро, в которую попало много разной рыбы. 48 Когда сеть наполнилась, рыбаки вытащили её на берег. Потом они сели и отобрали хорошую рыбу в корзины, а плохую выбросили. 49 Так будет и в конце мира. Придут ангелы, заберут злых из среды праведных 50 и бросят их в пылающую печь, где будет плач и скрежет зубов.
51 – Вы поняли всё это? – спросил Иса.
– Да, – ответили ученики.
52 Тогда Иса сказал им:
– Так вот, каждый учитель Таурата, усвоивший весть о Царстве Всевышнего, похож на хозяина дома, который выносит из своих кладовых и новое, и старое.
Отвержение Исы Масиха в Его родном городе(E)
53 Когда Иса закончил рассказывать эти притчи, Он ушёл оттуда 54 и, придя в Свой родной город, начал учить людей в молитвенном доме иудеев, так что они удивлялись:
– Откуда у Этого Человека такая мудрость и такая сила? 55 Разве Он не сын плотника? Не Марьям ли зовут Его мать, и разве Он не брат Якуба, Иосии[f], Шимона и Иуды? 56 Разве не среди нас живут все Его сёстры? Откуда же у Него всё это? – 57 И они отвергли Его.
Иса же сказал им:
– Пророка уважают везде, только не на его родине и не в его доме.
58 И Он не совершил там многих чудес из-за неверия этих людей.
Matteo 13
La Nuova Diodati
13 Ora, in quello stesso giorno Gesú, uscito di casa, si pose a sedere presso il mare.
2 E grandi folle si radunarono intorno a lui, cosí che egli, salito su una barca, si pose a sedere; e tutta la folla stava in piedi sulla riva.
3 Ed egli espose loro molte cose in parabole, dicendo: «Ecco, un seminatore uscí a seminare.
4 Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli vennero e lo mangiarono.
5 Un'altra cadde in luoghi rocciosi, dove non c'era molta terra, e subito germogliò perché il terreno non era profondo
6 ma, levatosi il sole, fu riarso e, perché non aveva radice, si seccò.
7 Un'altra cadde tra le spine; e le spine crebbero e la soffocarono.
8 E un'altra cadde in buona terra e portò frutto dando il cento, il sessanta, ed il trenta per uno.
9 Chi ha orecchi da udire, oda!».
10 Allora i discepoli, accostatisi, gli dissero: «Perché parli loro in parabole?».
11 Ed egli, rispondendo, disse loro: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.
12 Perché a chiunque ha sarà dato, e sarà nell'abbondanza, ma a chiunque non ha, gli sarà tolto anche quello che ha.
13 Perciò io parlo loro in parabole, perché vedendo non vedano, e udendo non odano né comprendano.
14 Cosí si adempie in loro la profezia d'Isaia, che dice: "Voi udirete ma non intenderete; guarderete ma non vedrete".
15 Perché il cuore di questo popolo è divenuto insensibile, essi sono diventati duri d'orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi, e non intendano col cuore e non si convertano, e io li guarisca
16 Ma, beati i vostri occhi perché vedono, e i vostri orecchi perché odono.
17 Perché in verità vi dico che molti profeti e giusti desiderarono vedere le cose che voi vedete e non le videro, e udire le cose che voi udite e non le udirono!
18 Voi dunque intendete la parabola del seminatore.
19 Quando qualcuno ode la parola del regno e non la comprende, il maligno viene e porta via ciò che era stato seminato nel suo cuore. Questi è colui che ha ricevuto il seme lungo la strada.
20 E quello che ha ricevuto il seme in luoghi rocciosi, è colui che ode la parola e subito la riceve con gioia
21 ma non ha radice in sé, ed è di corta durata; e quando sopraggiunge la tribolazione o persecuzione, a causa della parola, ne è subito scandalizzato.
22 E quello che ha ricevuto il seme fra le spine è colui che ode la parola, ma le sollecitudini di questo mondo e l'inganno delle ricchezze soffocano la parola; ed essa diviene infruttuosa.
23 Quello invece che riceve il seme nella buona terra, è colui che ode la parola, la comprende e porta frutto; e produce uno il cento, un altro il sessanta e un altro il trenta per uno».
24 Egli propose loro un'altra parabola dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo, che seminò buon seme nel suo campo.
25 Ma, mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò della zizzania in mezzo al grano, e se ne andò.
26 Quando poi il grano germogliò e mise frutto, apparve anche la zizzania.
27 E i servi del padrone di casa vennero a lui e gli dissero: "Signore, non hai seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c'è della zizzania?".
28 Ed egli disse loro: "un nemico ha fatto questo". Allora i servi gli dissero: "Vuoi dunque che andiamo e la estirpiamo?"
29 Ma egli disse: "No, per timore che estirpando la zizzania, non sradichiate insieme ad essa anche il grano.
30 Lasciate che crescano entrambi insieme fino alla mietitura; e al tempo della mietitura io dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano, invece, riponetelo nel mio granaio».
31 Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape che un uomo prende e semina nel suo campo.
32 Esso è certamente il piú piccolo di tutti i semi, ma una volta cresciuto è il piú grande di tutte le erbe e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami».
33 Egli disse loro un'altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prende ed impasta con tre misure di farina finché tutta la pasta sia lievitata».
34 Gesú disse alle folle tutte queste cose in parabole, e parlava loro solo in parabole,
35 affinhé si adempisse ciò che fu detto dal profeta: «Io aprirò la mia bocca in parabole e rivelerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».
36 Allora Gesú, licenziate le folle, se ne ritornò a casa e i suoi discepoli gli si accostarono, dicendo: «Spiegaci la parabola della zizzania a nel campo».
37 Ed egli, rispondendo disse loro: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo.
38 Il campo è il mondo, il buon seme sono i figli del regno, e la zizzania sono i figli del maligno,
39 e il nemico che l'ha seminata è il diavolo, mentre la mietitura è la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli.
40 Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, cosí avverrà alla fine del mondo.
41 Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, ed essi raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e gli operatori d'iniquità,
42 e li getteranno nella fornace del fuoco. Lì sarà pianto e stridor di denti.
43 Allora i giusti risplenderanno come Il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi da udire, oda!».
44 «Di nuovo, il regno dei cieli è simile ad un tesoro nascosto in un campo, che un uomo, avendolo trovato. nasconde; e, per la gioia che ne ha, va, vende tutto ciò che ha e compera quel campo.
45 Ancora, il regno dei cieli è simile ad un mercante che va in cerca di belle perle.
46 E, trovata una perla di grande valore, va, vende tutto ciò che ha, e la compera.
47 Il regno dei cieli è pure simile ad una rete gettata in mare, che raccoglie ogni sorta di cose.
48 Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e, postisi a sedere, raccolgono ciò che è buono nelle ceste, mentre gettano via quello non buono.
49 Cosí avverrà alla fine del mondo, gli angeli verranno e separeranno i malvagi dai giusti
50 e li getteranno nella fornace del fuoco. Lí sarà pianto e stridor di denti.
51 Gesú disse loro: «Avete capito tutte queste cose?». Essi gli dissero: «Sì Signore».
52 Ed egli disse loro: «Perciò ogni scriba, ammaestrato per il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che trae fuori dal suo tesoro cose nuove e vecchie».
53 Ora, quando Gesú ebbe finito queste parabole, se ne andò di là.
54 E, venuto nella sua patria, li ammaestrava nella loro sinagoga, sicché essi stupivano e dicevano: «Da dove ha ricevuto costui questa sapienza e queste potenti operazioni?
55 Non è costui il figlio del falegname? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Iose, Simone e Giuda?
56 E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove ha egli dunque ricevuto queste cose?».
57 E si scandalizzavano di lui. Ma Gesú disse loro: «Nessun profeta è disprezzato, se non nella sua patria e in casa sua».
58 Ed egli non fece lí molte opere potenti a causa della loro incredulità.
Matteo 13
Nuova Riveduta 1994
Le parabole del regno dei cieli; il seminatore e i diversi terreni
13 (A)In quel giorno Gesú, uscito di casa, si mise a sedere presso il mare; 2 e una grande folla si radunò intorno a lui; cosicché egli, salito su una barca, vi sedette; e tutta la folla stava sulla riva. 3 Egli insegnò loro molte cose in *parabole, dicendo:
«Il seminatore uscí a seminare. 4 Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; gli uccelli vennero e la mangiarono. 5 Un'altra cadde in luoghi rocciosi dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; 6 ma, levatosi il sole, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridí. 7 Un'altra cadde tra le spine; e le spine crebbero e la soffocarono. 8 Un'altra cadde nella buona terra e portò frutto, dando il cento, il sessanta, il trenta per uno. 9 Chi ha orecchi [per udire] oda».
10 Allora i discepoli si avvicinarono e gli dissero: «Perché parli loro in parabole?» 11 Egli rispose loro: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli; ma a loro non è dato. 12 Perché a chiunque ha sarà dato, e sarà nell'abbondanza; ma a chiunque non ha sarà tolto anche quello che ha. 13 Per questo parlo loro in parabole, perché, vedendo, non vedono; e udendo, non odono né comprendono. 14 E si adempie in loro la profezia d'*Isaia che dice:
“Udrete con i vostri orecchi e non comprenderete;
guarderete con i vostri occhi e non vedrete;
15 perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile:
sono diventati duri d'orecchi e hanno chiuso gli occhi,
per non rischiare di vedere con gli occhi e di udire con gli orecchi,
e di comprendere con il cuore
e di convertirsi, perché io li guarisca[a]”.
16 Ma beati gli occhi vostri, perché vedono; e i vostri orecchi, perché odono! 17 In verità io vi dico che molti *profeti e giusti desiderarono vedere le cose che voi vedete, e non le videro; e udire le cose che voi udite, e non le udirono.
Spiegazione della parabola del seminatore
18 «Voi dunque ascoltate che cosa significhi la parabola del seminatore! 19 Tutte le volte che uno ode la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e porta via quello che è stato seminato nel cuore di lui: questi è colui che ha ricevuto il seme lungo la strada. 20 Quello che ha ricevuto il seme in luoghi rocciosi, è colui che ode la parola e subito la riceve con gioia, 21 però non ha radice in sé ed è di corta durata; e quando giunge la tribolazione o persecuzione a motivo della parola, è subito sviato. 22 Quello che ha ricevuto il seme tra le spine è colui che ode la parola; poi gli impegni mondani e l'inganno delle ricchezze soffocano la parola che rimane infruttuosa. 23 Ma quello che ha ricevuto il seme in buona terra, è colui che ode la parola e la comprende; egli porta del frutto e, cosí, l'uno rende il cento, l'altro il sessanta e l'altro il trenta».
Le zizzanie e il buon seme
24 (B)Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che aveva seminato buon seme nel suo campo. 25 Ma mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò le zizzanie in mezzo al grano e se ne andò. 26 Quando l'erba germogliò ed ebbe fatto frutto, allora apparvero anche le zizzanie. 27 E i servi del padrone di casa vennero a dirgli: “Signore, non avevi seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c'è della zizzania?” 28 Egli disse loro: “Un nemico ha fatto questo”. I servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a coglierla?” 29 Ma egli rispose: “No, affinché, cogliendo le zizzanie, non sradichiate insieme con esse il grano. 30 Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura; e, al tempo della mèsse, dirò ai mietitori: Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio”».
Il granello di senape
31 (C)Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape che un uomo prende e semina nel suo campo. 32 Esso è il più piccolo di tutti i semi; ma, quand'è cresciuto, è maggiore degli ortaggi e diventa un albero; tanto che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami».
Il lievito
33 Disse loro un'altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito che una donna prende e nasconde in tre *misure di farina, finché la pasta sia tutta lievitata».
34 Tutte queste cose disse Gesú in parabole alle folle e senza parabole non diceva loro nulla, 35 affinché si adempisse quello che era stato detto per mezzo del profeta:
«Aprirò in parabole la mia bocca; proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo[b]».
Spiegazione della parabola delle zizzanie
36 (D)Allora Gesú, lasciate le folle, tornò a casa; e i suoi discepoli gli si avvicinarono, dicendo: «Spiegaci la parabola delle zizzanie nel campo». 37 Egli rispose loro: «Colui che semina il buon seme è il *Figlio dell'uomo; 38 il campo è il mondo; il buon seme sono i figli del regno; le zizzanie sono i figli del maligno; 39 il nemico che le ha seminate, è il *diavolo; la mietitura è la fine dell'età presente[c]; i mietitori sono angeli. 40 Come dunque si raccolgono le zizzanie e si bruciano con il fuoco, così avverrà alla fine dell'età presente. 41 Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono l'*iniquità, 42 e li getteranno nella fornace ardente. Lí sarà il pianto e lo stridor dei denti. 43 Allora i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi [per udire] oda.
Il tesoro nascosto
44 (E)«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo, che un uomo, dopo averlo trovato, nasconde; e per la gioia che ne ha, va e vende tutto quello che ha, e compra quel campo.
La perla di gran valore
45 «Il regno dei cieli è anche simile a un mercante che va in cerca di belle perle; 46 e, trovata una perla di gran valore, se n'è andato, ha venduto tutto quello che aveva, e l'ha comperata.
La rete
47 (F)«Il regno dei cieli è anche simile a una rete che, gettata in mare, ha raccolto ogni genere di pesci; 48 quando è piena, i pescatori la traggono a riva, poi si mettono a sedere e raccolgono il buono in vasi, e buttano via quello che non vale nulla. 49 Così avverrà alla fine dell'età presente. Verranno gli angeli, e separeranno i malvagi dai giusti 50 e li getteranno nella fornace ardente. Lí sarà il pianto e lo stridor dei denti.
51 Avete capito tutte queste cose?» Essi risposero: «Sí».
Il padrone di casa
52 Allora disse loro: «Per questo, ogni *scriba che diventa un discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa il quale tira fuori dal suo tesoro cose nuove e cose vecchie».
Gesú a Nazaret
53 (G)Quando Gesú ebbe finito queste parabole, partí di là. 54 Recatosi nella sua patria, insegnava nella loro *sinagoga, cosí che stupivano e dicevano: «Da dove gli vengono tanta sapienza e queste opere potenti? 55 Non è questi il figlio del falegname? Sua madre non si chiama *Maria e i suoi fratelli, *Giacomo, *Giuseppe, Simone e *Giuda? 56 E le sue sorelle non sono tutte tra di noi? Da dove gli vengono tutte queste cose?» 57 E si scandalizzavano a causa di lui.
Ma Gesú disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria e in casa sua». 58 E lí, a causa della loro incredulità, non fece molte opere potenti.
Footnotes
- Matteo 13:15 +Is 6:9-10.
- Matteo 13:35 +Sl 78:2.
- Matteo 13:39 Letteralmente: il compimento dell'età; vale a dire, nel linguaggio del tempo, la fine dell'economia presente.
Central Asian Russian Scriptures (CARS)
Священное Писание, Восточный Перевод
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