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Or in quei giorni venne Giovanni Battista, che predicava nel deserto della Giudea,

e diceva: «Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino!»

Questi infatti è colui di cui parlò il profeta Isaia quando disse: «Una voce di uno che grida nel deserto: "Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri"».

Or Giovanni stesso portava un vestito di peli di cammello e una cintura di cuoio intorno ai lombi e il suo cibo erano locuste e miele selvatico.

Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la regione adiacente il Giordano accorrevano a lui,

ed erano battezzati da lui nel Giordano, confessando i loro peccati.

Ma egli, vedendo molti dei farisei, e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere, chi vi ha mostrato a fuggire dall'ira a venire?

Fate dunque frutti degni di ravvedimento!

E non pensate di dir fra voi stessi: "Noi abbiamo Abrahamo per padre" perché io vi dico che Dio può far sorgere dei figli di Abrahamo anche da queste pietre.

10 E la scure è già posta alla radice degli alberi; ogni albero dunque che non fa buon frutto, sarà tagliato e gettato nel fuoco,

11 Io vi battezzo in acqua, per il ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è piú forte di me e io non sono degno neanche di portare i suoi sandali, egli vi battezzerà con lo Spirito Santo, e col fuoco.

12 Egli ha in mano il suo ventilabro e pulirà interamente la sua aia; raccoglierà il suo grano nel granaio, ma arderà la pula con fuoco inestinguibile».

13 Allora Gesú venne dalla Galilea al Giordano da Giovanni per essere da lui battezzato.

14 Ma Giovanni gli si opponeva fortemente dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?».

15 E Gesú, rispondendo, gli disse: «Lascia fare per ora, perché cosí ci conviene adempiere ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare.

16 E Gesú, appena fu battezzato uscí fuori dall'acqua; ed ecco i cieli gli si aprirono, ed egli vide lo Spirito di DIO scendere come una colomba e venire su di lui;

17 ed ecco una voce dal cielo. che disse: «Questi è il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto».

13 Ora, in quello stesso giorno Gesú, uscito di casa, si pose a sedere presso il mare.

E grandi folle si radunarono intorno a lui, cosí che egli, salito su una barca, si pose a sedere; e tutta la folla stava in piedi sulla riva.

Ed egli espose loro molte cose in parabole, dicendo: «Ecco, un seminatore uscí a seminare.

Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli vennero e lo mangiarono.

Un'altra cadde in luoghi rocciosi, dove non c'era molta terra, e subito germogliò perché il terreno non era profondo

ma, levatosi il sole, fu riarso e, perché non aveva radice, si seccò.

Un'altra cadde tra le spine; e le spine crebbero e la soffocarono.

E un'altra cadde in buona terra e portò frutto dando il cento, il sessanta, ed il trenta per uno.

Chi ha orecchi da udire, oda!».

10 Allora i discepoli, accostatisi, gli dissero: «Perché parli loro in parabole?».

11 Ed egli, rispondendo, disse loro: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.

12 Perché a chiunque ha sarà dato, e sarà nell'abbondanza, ma a chiunque non ha, gli sarà tolto anche quello che ha.

13 Perciò io parlo loro in parabole, perché vedendo non vedano, e udendo non odano né comprendano.

14 Cosí si adempie in loro la profezia d'Isaia, che dice: "Voi udirete ma non intenderete; guarderete ma non vedrete".

15 Perché il cuore di questo popolo è divenuto insensibile, essi sono diventati duri d'orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi, e non intendano col cuore e non si convertano, e io li guarisca

16 Ma, beati i vostri occhi perché vedono, e i vostri orecchi perché odono.

17 Perché in verità vi dico che molti profeti e giusti desiderarono vedere le cose che voi vedete e non le videro, e udire le cose che voi udite e non le udirono!

18 Voi dunque intendete la parabola del seminatore.

19 Quando qualcuno ode la parola del regno e non la comprende, il maligno viene e porta via ciò che era stato seminato nel suo cuore. Questi è colui che ha ricevuto il seme lungo la strada.

20 E quello che ha ricevuto il seme in luoghi rocciosi, è colui che ode la parola e subito la riceve con gioia

21 ma non ha radice in sé, ed è di corta durata; e quando sopraggiunge la tribolazione o persecuzione, a causa della parola, ne è subito scandalizzato.

22 E quello che ha ricevuto il seme fra le spine è colui che ode la parola, ma le sollecitudini di questo mondo e l'inganno delle ricchezze soffocano la parola; ed essa diviene infruttuosa.

23 Quello invece che riceve il seme nella buona terra, è colui che ode la parola, la comprende e porta frutto; e produce uno il cento, un altro il sessanta e un altro il trenta per uno».

24 Egli propose loro un'altra parabola dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo, che seminò buon seme nel suo campo.

25 Ma, mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò della zizzania in mezzo al grano, e se ne andò.

26 Quando poi il grano germogliò e mise frutto, apparve anche la zizzania.

27 E i servi del padrone di casa vennero a lui e gli dissero: "Signore, non hai seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c'è della zizzania?".

28 Ed egli disse loro: "un nemico ha fatto questo". Allora i servi gli dissero: "Vuoi dunque che andiamo e la estirpiamo?"

29 Ma egli disse: "No, per timore che estirpando la zizzania, non sradichiate insieme ad essa anche il grano.

30 Lasciate che crescano entrambi insieme fino alla mietitura; e al tempo della mietitura io dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano, invece, riponetelo nel mio granaio».

31 Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape che un uomo prende e semina nel suo campo.

32 Esso è certamente il piú piccolo di tutti i semi, ma una volta cresciuto è il piú grande di tutte le erbe e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami».

33 Egli disse loro un'altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prende ed impasta con tre misure di farina finché tutta la pasta sia lievitata».

34 Gesú disse alle folle tutte queste cose in parabole, e parlava loro solo in parabole,

35 affinhé si adempisse ciò che fu detto dal profeta: «Io aprirò la mia bocca in parabole e rivelerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».

36 Allora Gesú, licenziate le folle, se ne ritornò a casa e i suoi discepoli gli si accostarono, dicendo: «Spiegaci la parabola della zizzania a nel campo».

37 Ed egli, rispondendo disse loro: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo.

38 Il campo è il mondo, il buon seme sono i figli del regno, e la zizzania sono i figli del maligno,

39 e il nemico che l'ha seminata è il diavolo, mentre la mietitura è la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli.

40 Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, cosí avverrà alla fine del mondo.

41 Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, ed essi raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e gli operatori d'iniquità,

42 e li getteranno nella fornace del fuoco. Lì sarà pianto e stridor di denti.

43 Allora i giusti risplenderanno come Il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi da udire, oda!».

44 «Di nuovo, il regno dei cieli è simile ad un tesoro nascosto in un campo, che un uomo, avendolo trovato. nasconde; e, per la gioia che ne ha, va, vende tutto ciò che ha e compera quel campo.

45 Ancora, il regno dei cieli è simile ad un mercante che va in cerca di belle perle.

46 E, trovata una perla di grande valore, va, vende tutto ciò che ha, e la compera.

47 Il regno dei cieli è pure simile ad una rete gettata in mare, che raccoglie ogni sorta di cose.

48 Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e, postisi a sedere, raccolgono ciò che è buono nelle ceste, mentre gettano via quello non buono.

49 Cosí avverrà alla fine del mondo, gli angeli verranno e separeranno i malvagi dai giusti

50 e li getteranno nella fornace del fuoco. Lí sarà pianto e stridor di denti.

51 Gesú disse loro: «Avete capito tutte queste cose?». Essi gli dissero: «Sì Signore».

52 Ed egli disse loro: «Perciò ogni scriba, ammaestrato per il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che trae fuori dal suo tesoro cose nuove e vecchie».

53 Ora, quando Gesú ebbe finito queste parabole, se ne andò di là.

54 E, venuto nella sua patria, li ammaestrava nella loro sinagoga, sicché essi stupivano e dicevano: «Da dove ha ricevuto costui questa sapienza e queste potenti operazioni?

55 Non è costui il figlio del falegname? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Iose, Simone e Giuda?

56 E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove ha egli dunque ricevuto queste cose?».

57 E si scandalizzavano di lui. Ma Gesú disse loro: «Nessun profeta è disprezzato, se non nella sua patria e in casa sua».

58 Ed egli non fece lí molte opere potenti a causa della loro incredulità.

14 In quel tempo Erode, il tetrarca, udí della fama di Gesú,

e disse ai suoi servi: «Costui è Giovanni Battista; egli è risuscitato dai morti e perciò le potenze soprannaturali operano in lui».

Erode infatti, aveva arrestato Giovanni, lo aveva incatenato e messo in prigione, a causa di Erodiade, moglie di suo fratello Filippo.

Perché Giovanni gli diceva: «Non ti è lecito di convivere con lei!».

E, pur volendo farlo morire, egli temeva il popolo, che lo riteneva un profeta.

Ora, mentre si celebrava il compleanno di Erode, la figlia di Erodiade danzò in sua presenza e piacque a Erode,

tanto che egli le promise con giuramento di darle tutto ciò che gli avesse chiesto.

Ed ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un piatto, la testa di Giovanni Battista».

Il re ne fu contristato, ma a causa del giuramento e per riguardo degli invitati che erano con lui a tavola, comandò che le fosse data.

10 Cosí mandò a far decapitare Giovanni Battista in prigione;

11 e la sua testa fu portata su un piatto e data alla fanciulla; ed ella la portò a sua madre.

12 Poi vennero i suoi discepoli, presero il corpo e lo seppellirono; in seguito essi andarono a riferire l'accaduto a Gesú.

13 Quando Gesú ebbe udito ciò, partí di là su una barca e si ritirò in disparte, in un luogo deserto. E le folle, saputolo, lo seguirono a piedi dalle città.

14 E Gesú, smontato dalla barca, vide una grande folla e ne ebbe compassione, e ne guarí gli infermi.

15 Poi, facendosi sera, i suoi discepoli gli si accostarono, e gli dissero: «Questo luogo è deserto, ed è già tardi; licenzia dunque le folle affinché vadano per i villaggi a comprarsi da mangiare».

16 Ma Gesú disse loro: «Non è necessario che se ne vadano, date voi a loro da mangiare».

17 Ed essi gli dissero: «Noi non abbiamo qui altro che cinque pani e due pesci».

18 Ed egli disse: «Portatemeli qua».

19 Comandò quindi che le folle si sedessero sull'erba; poi prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, li benedisse; spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli, alle folle.

20 E tutti mangiarono e furono saziati poi i discepoli raccolsero i pezzi avanzati in dodici ceste piene.

21 Ora, coloro che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

22 Subito dopo Gesú costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo all'altra riva, mentre egli licenziava le folle.

23 Dopo averle congedate, salí sul monte in disparte per pregare. E, fattosi sera, era là tutto solo.

24 La barca intanto si trovava al largo, in mezzo al mare, ed era sbattuta dalle onde perché il vento era contrario.

25 Alla quarta vigilia, della notte, Gesú andò verso di loro, camminando sul mare.

26 I discepoli, vedendolo camminare sul mare, si turbarono e dissero: «è un fantasma!». E si misero a gridare dalla paura;

27 ma subito Gesú parlò loro, dicendo: «Rassicuratevi; sono io, non temete!».

28 E Pietro, rispondendogli disse: «Signore, se sei tu, comandami di venire da te sulle acque».

29 Egli disse: «Vieni!» E Pietro, sceso dalla barca, camminò sulle acque, per venire da Gesú.

30 Ma, vedendo il vento forte, ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò dicendo: «Signore, salvami!».

31 E subito Gesú stese la mano, lo prese e gli disse: «O uomo di poca fede, perché hai dubitato?».

32 Poi, quando salirono in barca, il vento si acquetò.

33 Allora quelli che erano nella barca vennero e l'adorarono, dicendo: «Veramente tu sei il Figlio di Dio!».

34 Poi, essendo passati all'altra riva, vennero nella regione di Gennesaret.

35 E gli uomini di quel luogo, avendolo riconosciuto, diffusero la notizia per tutta la regione circostante; e gli presentarono tutti i malati;

36 e lo pregarono che potessero toccare almeno il lembo della sua veste, e tutti quelli che lo toccarono furono perfettamente guariti.

15 Allora gli scribi, e i farisei, di Gerusalemme vennero da Gesú e gli dissero:

«Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli anziani? Poiché non si lavano le mani prima di mangiare».

Ma egli rispose e disse loro: «E voi, perché trasgredite il comandamento di Dio a motivo della vostra tradizione?

Dio infatti ha comandato cosí: "Onora il padre e la madre" e ancora: "Chi maledice padre o madre sia punito con la morte".

Voi invece dite: "Chiunque dice al padre o alla madre: Tutto ciò con cui potrei sostenerti è stato offerto a Dio",

egli non è piú obbligato a onorare suo padre e sua madre. Cosí facendo, voi avete annullato il comandamento di Dio a motivo della vostra tradizione.

Ipocriti, ben profetizzò di voi Isaia quando disse:

"Questo popolo si accosta a me con la bocca e mi onora con le labbra; ma il loro cuore è lontano da me.

E invano mi rendono un culto, insegnando dottrine che sono comandamenti di uomini».

10 Poi, chiamata a sé la folla, disse loro: «Ascoltate e intendete:

11 Non ciò che entra nella bocca contamina l'uomo, ma è quel che esce dalla bocca che contamina l'uomo».

12 Allora i suoi discepoli, accostatisi, gli dissero: «Sai tu che a sentire queste parole i farisei si sono scandalizzati?».

13 Ma egli, rispondendo, disse: «Ogni pianta che il Padre mio celeste non ha piantata sarà sradicata.

14 Lasciateli, sono ciechi guide di ciechi; e se un cieco guida un altro cieco, ambedue cadranno nella fossa».

15 Allora Pietro, rispondendo, gli disse: «Spiegaci questa parabola».

16 E Gesú disse: «Neppure voi avete ancora capito?

17 Non capite che tutto ciò che entra nella bocca se ne va nel ventre, e viene espulso nella fogna?

18 Ma le cose che escono dalla bocca procedono dal cuore; sono esse che contaminano l'uomo.

19 Poiché dal cuore provengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, maldicenze.

20 Queste sono le cose che contaminano l'uomo; ma il mangiare senza lavarsi le mani non contamina l'uomo».

21 Poi Gesú, partito di là, si diresse verso le parti di Tiro e di Sidone,

22 Ed ecco una donna Cananea, venuta da quei dintorni, si mise a gridare, dicendo: «Abbi pietà di me, Signore, Figlio di Davide! Mia figlia è terribilmente tormentata da un demone!».

23 Ma egli non le rispondeva nulla. E i suoi discepoli, accostatisi, lo pregavano dicendo: «Licenziala, perché ci grida dietro».

24 Ma egli, rispondendo, disse: «Io non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa d'Israele».

25 Ella però venne e l'adorò, dicendo: «Signore, aiutami!».

26 Egli le rispose, dicendo: «Non è cosa buona prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini».

27 Ma ella disse: «è vero, Signore, poiché anche i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».

28 Allora Gesú le rispose, dicendo: «O donna, grande è la tua fede! Ti sia fatto come tu vuoi». E in quel momento sua figlia fu guarita.

29 Poi partito di là, Gesú venne presso il mare di Galilea e, salito sul monte, là egli si pose a sedere.

30 E grandi folle si accostarono a lui, recando con sé zoppi, ciechi, muti, storpi e molti altri; li deposero ai piedi di Gesú ed egli li guarí.

31 Tanto che le folle si meravigliavano, nel vedere che i muti parlavano, gli storpi erano guariti, gli zoppi camminavano e i ciechi vedevano; e glorificavano il Dio d'Israele.

32 E Gesú, chiamati a sé i suoi discepoli, disse: «Io ho pietà della folla, perché sono già tre giorni che sta con me e non ha niente da mangiare; eppure non voglio licenziarli digiuni, affinché non vengano meno lungo la strada».

33 E i suoi discepoli gli dissero: «Dove potremmo procurarci, in un luogo deserto, abbastanza pane per sfamare una folla cosí grande?».

34 E Gesú disse loro: «Quanti pani avete?». Essi dissero: «Sette e pochi pesciolini».

35 Egli comandò allora alle folle che si mettessero a sedere per terra.

36 Poi prese i sette pani e i pesci e, dopo aver reso grazie, li spezzò e li diede ai suoi discepoli, e i discepoli alla folla.

37 E tutti mangiarono e furono saziati e dei pezzi avanzati ne raccolsero sette panieri pieni.

38 Ora coloro che avevano mangiato erano quattromila uomini, senza contare le donne e i bambini.

39 Poi, licenziate le folle, egli salí in barca e si diresse nella regione di Magdala.

16 Poi si accostarono a lui i farisei, e i sadducei e, per tentarlo, gli chiesero di mostrar loro un segno dal cielo.

Ma egli rispose loro e disse: «Quando si fa sera, voi dite: "Farà bel tempo perché il cielo rosseggia".

E la mattina dite: "Oggi farà tempesta perché il cielo tutto cupo rosseggia". Ipocriti, ben sapete dunque distinguere l'aspetto del cielo, ma non riuscite a discernere i segni dei tempi?

Una generazione malvagia ed adultera richiede un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno del profeta Giona», E, lasciatili, se ne andò.

Quando i suoi discepoli furono giunti all'altra riva, ecco avevano dimenticato di prendere del pane.

E Gesú disse loro: «State attenti e guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei!».

Ed essi ragionavano fra loro, dicendo: «è perché non abbiamo preso del pane».

Ma Gesú, accortosene, disse loro: «O uomini di poca fede, perché discutete tra di voi per non aver preso del pane?

Non avete ancora capito e non vi ricordate dei cinque pani per i cinquemila uomini, e quante ceste ne avete raccolto?

10 E dei sette pani per i quattromila uomini, e quanti panieri ne avete riempito?

11 Come mai non capite che non mi riferivo al pane quando vi dissi di guardarvi dal lievito dei farisei e dei sadducei?».

12 Allora essi capirono che egli non aveva detto di guardarsi dal lievito del pane, ma dalla dottrina dei farisei e dei sadducei.

13 Poi Gesú, giunto dalle parti di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «Chi dicono gli uomini che io, il Figlio dell'uomo, sia?».

14 Ed essi dissero: «Alcuni, Giovanni Battista, altri Elia, altri Geremia, o uno dei profeti».

15 Egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?».

16 E Simon Pietro, rispondendo, disse: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

17 E Gesú, rispondendo, gli disse: «Tu sei beato, o Simone, figlio di Giona, perché né la carne né il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli.

18 Ed io altresí ti dico, che tu sei Pietro, e sopra questa roccia io edificherò la mia chiesa e le porte dell'inferno non la potranno vincere.

19 Ed io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che avrai legato sulla terra, sarà legato nei cieli, e tutto ciò che avrai sciolto sulla terra sarà sciolto nei cieli»,

20 Allora egli ordinò ai suoi discepoli di non dire ad alcuno che egli era Gesú, il Cristo.

21 Da quel momento Gesú cominciò a dichiarare ai suoi discepoli che era necessario per lui andare a Gerusalemme e soffrire molte cose da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, essere ucciso e risuscitare il terzo giorno.

22 Allora Pietro lo prese in disparte e cominciò a riprenderlo, dicendo: «Signore, Dio te ne liberi; questo non ti avverrà mai».

23 Ma egli, voltatosi, disse a Pietro: «Vattene via da me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini».

24 Allora Gesú disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno mi vuole seguire, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.

25 Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi avrà perduto la propria vita per amor mio, la ritroverà.

26 Che giova infatti all'uomo, se guadagna tutto il mondo e poi perde la propria anima? Ovvero, che darà l'uomo in cambio dell'anima sua?

27 Perché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo con i suoi angeli; e allora egli renderà a ciascuno secondo il suo operato,

28 In verità vi dico che alcuni di coloro che sono qui presenti non morranno prima d'aver visto il Figlio dell'uomo venire nel suo regno».

17 Sei giorni dopo Gesú prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello, e li condusse sopra un alto monte, in disparte;

e fu trasfigurato alla loro presenza: la sua faccia risplendette come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce.

Ed ecco, apparvero loro Mosé ed Elia, che conversavano con lui.

Pietro allora, prendendo la parola disse a Gesú: «Signore, è bene che noi stiamo qui; se vuoi, faremo qui tre tende: una per te, una per Mosé e una per Elia».

Mentre egli parlava ancora, ecco una nuvola luminosa li adombrò, e si udí una voce dalla nuvola che diceva: «Questi è il mio amato Figlio, in cui mi sono compiaciuto: ascoltatelo!».

E i discepoli, udito ciò, caddero con la faccia a terra e furono presi da gran spavento.

Ma Gesú, accostatosi, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete!».

Ed essi, alzati gli occhi, non videro alcuno se non Gesú tutto solo.

Poi, mentre scendevano dal monte, Gesú diede loro quest'ordine dicendo: «Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo non sia risuscitato dai morti».

10 Allora i suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: «Come mai dunque gli scribi, dicono che prima deve venire Elia?».

11 E Gesú rispose loro, dicendo: «Elia veramente deve venire prima e ristabilire ogni cosa.

12 Ma io vi dico che Elia è già venuto ed essi non l'hanno riconosciuto, anzi l'hanno trattato come hanno voluto; cosí anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire da parte loro».

13 Allora i discepoli compresero che aveva parlato loro di Giovanni Battista.

14 Quando giunsero presso la folla, un uomo gli si accostò e, inginocchiandosi davanti a lui,

15 disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio, perché è epilettico e soffre grandemente; egli cade spesso nel fuoco ed anche nell'acqua.

16 Or io l'ho presentato ai tuoi discepoli, ma essi non l'hanno potuto guarire».

17 E Gesú, rispondendo, disse: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi sopporterò? Portatelo qui da me».

18 Gesú allora sgridò il demone, che uscí da lui; e da quell'istante il fanciullo fu guarito.

19 Allora i discepoli, accostatisi a Gesú in disparte, dissero: «Perché non siamo stati capaci di scacciarlo?».

20 E Gesú disse loro: «Per la vostra incredulità; perché io vi dico in verità che, se avete fede quanto un granel di senape, direte a questo monte: "spostati da qui a là" ed esso si sposterà; e niente vi sarà impossibile.

21 Ora questa specie di demoni non esce se non mediante la preghiera e il digiuno».

22 Ora, mentre essi s'intrattenevano nella Galilea, Gesú disse loro: «Il Figlio dell'uomo sta per essere dato nelle mani degli uomini,

23 ed essi l'uccideranno; ma il terzo giorno egli risusciterà». Ed essi ne furono grandemente contristati.

24 Quando giunsero a Capernaum, gli esattori di didramme si accostarono a Pietro e dissero: «Il vostro maestro, non paga le didramme?».

25 Egli disse: «Sí». Quando fu entrato in casa, Gesú lo prevenne dicendo: «Che ti pare Simone? Da chi prendono i re della terra i tributi, o le tasse? Dai propri figli o dagli estranei?».

26 Pietro gli disse: «Dagli estranei». Gesú disse: «I figli dunque sono esenti.

27 Tuttavia per non scandalizzarli, va'al mare, getta l'amo e prendi il primo pesce che verrà su; aprigli la bocca e vi troverai uno statere, prendilo e dallo loro per te e per me».