Marco 13:1-14:71
La Bibbia della Gioia
Gesù parla del futuro
13 Quel giorno, mentre Gesù usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli disse: «Maestro, guarda che costruzioni meravigliose! E che decorazioni sulle pareti!»
2 Gesù rispose: «Guarda pure ora, perché non sarà lasciata una sola pietra sullʼaltra, ma soltanto delle rovine!»
3-4 Più tardi, quando si sedette sul Monte degli Ulivi, di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea, in disparte, gli chiesero: «Quandʼè che accadrà tutto questo al tempio? Ci saranno prima degli avvertimenti?»
5 Allora Gesù cominciò a dire ai discepoli: «Non lasciatevi ingannare da nessuno!
6 Perché se ne presenteranno molti che si proclameranno vostro Messia, e ne inganneranno tanti. 7 Quando sentirete parlare di guerre vicine o lontane, non abbiate paura, sono cose che devono accadere, ma non sarà ancora il segnale della fine.
8 Nazioni e regni si dichiareranno guerra lʼuno contro lʼaltro; e ci saranno terremoti e carestie in molti paesi. Queste cose annunceranno soltanto gli inizi dei dolori. 9 Ma quando cominceranno ad accadere, fate attenzione, perché sarete in grave pericolo! Sarete trascinati davanti ai tribunali e picchiati nelle sinagoghe. Per causa mia, sarete accusati davanti ai re e ai governatori. Avrete così lʼoccasione di parlar loro del Vangelo, 10 la Buona Notizia che devʼessere divulgata su tutta la terra prima che vengano i giorni della fine.
11 E quando verrete arrestati e processati, non preoccupatevi di ciò che direte in vostra difesa. Dite soltanto ciò che Dio vi suggerirà in quel momento. Non sarete voi a parlare, ma lo Spirito Santo.
12 Il fratello tradirà a morte il proprio fratello, i padri tradiranno i propri figli, e i figli si ribelleranno ai genitori e li faranno morire. 13 E tutti vi odieranno perché siete miei. Ma tutti quelli che resisteranno fino alla fine senza rinnegarmi saranno salvati.
14 Quando vedrete la “cosa orribile” compiuta nel luogo ove mai dovrebbe accadere, (chi legge, cerchi di capire!) allora quelli che sono in Giudea scappino sui monti. 15-16 E in fretta! Se vi trovate sulla terrazza, non scendete più in casa per prendere qualcosa. Se siete fuori nei campi, non tornate indietro, nemmeno per prendere denaro o vestiti!
17 Guai alle donne incinte in quei giorni, e alle madri che allattano i figli! 18 E pregate che la vostra fuga non avvenga dʼinverno, 19 perché quelli saranno giorni di tale orrore, come non ce ne sono mai stati fin dallʼinizio della creazione, né mai più ce ne saranno! 20 E se il Signore non abbreviasse quel periodo di sciagure, nessuno sopravviverebbe. Ma per amore dei suoi prescelti Dio ha accorciato il numero di quei giorni.
21 E allora, se qualcuno vi dice: “Il Messia è questo qui!” oppure: “No, è quello là!” Voi non fidatevi!
22 Perché si presenteranno molti falsi cristi e falsi profeti che compiranno miracoli meravigliosi per ingannare, se fosse possibile, perfino i figli di Dio. 23 State attenti! Vi ho avvertito!
24 Dopo la fine delle tribolazioni “il sole si oscurerà e la luna non risplenderà più, 25 le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte”.
26 Allora tutta lʼumanità vedrà me, il Messia, venire nelle nuvole con grande potenza e gloria. 27 Ed io manderò i miei angeli in tutte le direzioni a radunare i miei prescelti, dai più lontani confini della terra e del cielo.
28 Ora, ecco una lezione da imparare dallʼalbero del fico. Quando i suoi rami si fanno teneri e spuntano le prime foglie, voi sapete che lʼestate è vicina. 29 Allo stesso modo, quando vedrete accadere queste cose di cui vi ho parlato, potrete essere certi che il mio ritorno è vicinissimo, proprio alle porte.
30 Sì, questi sono gli eventi che segneranno la fine di questa generazione. 31 Il cielo e la terra scompariranno, ma le mie parole resteranno per sempre.
32 Tuttavia, nessuno sa quando verrà quel giorno e quellʼora, non lo sanno gli angeli del cielo, e neppure io, soltanto Dio Padre lo sa. 33 E poiché non sapete quando sarà il momento, state allʼerta (pronti per il mio ritorno).
34 Il mio arrivo può essere paragonato a quello di un uomo partito per un viaggio in un altro paese. Ai suoi dipendenti ha affidato del lavoro da svolgere mentre è lontano, e ha detto al custode di stare pronto per il suo ritorno.
35-37 Ebbene, tenete gli occhi bene aperti, perché non sapete quando verrò: se di sera, a mezzanotte, alle prime ore dellʼalba o a mattina inoltrata. Che non vi trovi addormentati! Siate pronti per il mio ritorno! Questo è ciò che raccomando a voi e a tutti gli altri».
Gesù è tradito ed arrestato
14 Due giorni dopo cominciava il rito della Pasqua, una festa annuale ebraica durante la quale non si mangia pane lievitato. I primi sacerdoti e gli altri capi giudei cercavano un modo per arrestare Gesù con lʼinganno, per poi ucciderlo.
2 «Ma non possiamo durante la Pasqua», dicevano, «altrimenti ci sarà un tumulto!»
3 Nel frattempo Gesù era a Betania, nella casa di Simone il lebbroso. Mentre erano a tavola, una donna entrò, portando un flacone di costoso profumo. Rotto il sigillo, la donna versò il profumo sul capo di Gesù.
4-5 Alcuni dei commensali erano indignati per questo spreco, almeno così parve a loro.
«Ma perché lo ha fatto? Avrebbe potuto vendere quel profumo per più di trecento monete, e poi dare il denaro ai poveri!» mugugnavano, e ce lʼavevano a morte con lei. 6 Gesù allora disse: «Lasciatela in pace! Perché la criticate per una buona azione? 7 Ci saranno sempre dei poveri fra voi, che avranno molto bisogno del vostro aiuto e che potrete soccorrere quando vorrete, mentre io non sarò qui ancora per molto.
8 Questa donna ha fatto ciò che poteva: ha profumato il mio corpo anzitempo per la sepoltura. 9 E aggiungo questo in tutta verità, che ovunque il Vangelo sarà predicato nel mondo, ci si ricorderà di questa donna e di ciò che ha fatto».
10 Allora Giuda Iscariota, uno dei discepoli, si recò dai capi sacerdoti per mettersi dʼaccordo con loro ed aiutarli ad arrestare Gesù.
11 Quando i capi sacerdoti seppero perché era venuto, ne furono molto felici e gli promisero una ricompensa. Così Giuda cominciò a cercare il momento e il posto favorevole per tradire Gesù.
12 Il primo giorno di Pasqua, giorno in cui i Giudei sacrificano gli agnelli, i discepoli di Gesù gli chiesero dove volesse consumare la cena tradizionale di Pasqua. 13 Gesù mandò due di loro a Gerusalemme con queste istruzioni: «Quando vedrete venire verso di voi un uomo con una brocca dʼacqua, seguitelo. 14 Nella casa in cui entrerà, dite al padrone: “Il nostro Maestro ci manda a vedere la stanza che tieni pronta per noi, quella dove faremo la cena di Pasqua stasera!” 15 Allora egli vi porterà in una grande sala al piano di sopra, già sistemata. È là che dovrete preparare la nostra cena».
16 I due discepoli andarono in città, trovarono tutto come Gesù aveva detto e prepararono la cena.
17 Verso sera arrivò Gesù con gli altri discepoli. 18 Mentre mangiavano seduti intorno alla tavola, Gesù disse: «In tutta verità vi dico che uno di voi mi tradirà, proprio uno di voi che intinge nel mio piatto».
19 Una profonda tristezza sʼimpadronì dei discepoli; ed uno dopo lʼaltro gli domandarono: «Sono forse io quello?»
20 Gesù rispose: «È uno di voi dodici che sta mangiando con me ora. 21 Devo morire, come tempo fa predissero i profeti; ma, guai allʼuomo da cui sono tradito! Per lui sarebbe meglio che non fosse mai nato!»
22 Mentre stavano mangiando, Gesù prese del pane, chiese la benedizione di Dio, poi lo spezzò e lo diede ai discepoli, dicendo: «Mangiate. Questo è il mio corpo».
23 Poi prese un bicchiere di vino, di cui ringraziò Dio, lo porse ai discepoli, e tutti ne bevvero. 24 Gesù disse: «Questo è il mio sangue, versato per molti, che conferma il nuovo patto fra Dio e lʼuomo. 25 In tutta verità vi dico che non assaggerò più vino fino al giorno in cui non ne berrò del nuovo nel Regno di Dio!»
26 Poi cantarono un inno e, usciti, si diressero sul Monte degli Ulivi. Gesù disse ai discepoli:
27 «Tutti voi mi abbandonerete, perché Dio ha detto per mezzo dei profeti: “Ucciderò il Pastore, e le pecore saranno disperse!” 28 Ma dopo che sarò risorto, andrò in Galilea, e là ci rivedremo!»
29 Allora Pietro gli disse: «Io non ti abbandonerò mai! Non importa ciò che faranno gli altri!» 30 Ma Gesù replicò: «Pietro, io invece ti dico che prima che il gallo canti una seconda volta domani mattina, mi avrai rinnegato tre volte».
31 «No!» esclamò Pietro. «Neppure se dovessi morire con te! Non ti rinnegherò mai!» E gli altri discepoli dicevano lo stesso.
32 Erano giunti intanto ad un orto di ulivi, chiamato lʼOrto di Getsemani. Gesù ordinò ai suoi discepoli: «Sedete qui, mentre vado a pregare».
33 Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentirsi oppresso dallʼorrore e da una profonda angoscia. 34 Allora Gesù disse loro: «La mia anima è oppressa dal dolore per la morte che si avvicina: restate qui e state svegli con me». 35 Andò un poʼ più avanti, poi cadde a terra, pregando Dio che, se era possibile, gli risparmiasse il momento terribile che lo aspettava.
36 «Padre, Padre», diceva, «ogni cosa ti è possibile. Allontana da me questo calice di dolore! Tuttavia sia fatta la tua volontà, non la mia».
37 Poi tornò dai tre discepoli e li trovò addormentati. «Simone!» chiamò, «Dormi? Non sei riuscito a star sveglio con me neppure unʼora? 38 State svegli e pregate per non cadere in tentazione. Perché, anche se lo spirito è pieno di buona volontà, il corpo è tanto debole!»
39 Gesù sʼallontanò di nuovo e pregò, ripetendo le stesse parole. 40 Poi ritornò dai discepoli e ancora una volta li trovò addormentati, perché non erano riusciti a tenere gli occhi aperti e non sapevano che cosa rispondergli.
41 La terza volta che tornò da loro disse: «Dormite pure, riposatevi. Ma no, il tempo di dormire è finito! Ecco, sono tradito e consegnato a degli uomini malvagi. 42 Venite, alzatevi! Dobbiamo andare. Ecco, sta arrivando lʼuomo che mi tradirà!» 43 Mentre stava ancora parlando, arrivò Giuda, uno dei suoi discepoli, accompagnato da una folla armata di spade e bastoni, mandata dai primi sacerdoti e dagli altri capi giudei.
44 Giuda aveva detto loro: «Saprete chi arrestare, quando mi avvicinerò a lui e lo bacerò. Allora potrete prenderlo facilmente!»
45 Perciò, appena arrivati, Giuda si avvicinò a Gesù e gli disse: «Maestro!» poi lo baciò.
46 Allora gli altri furono addosso a Gesù e lo immobilizzarono. 47 Ma qualcuno sfoderò una spada e ferì un servo del sommo sacerdote, mozzandogli un orecchio.
48 Gesù chiese loro: «Sono un delinquente così pericoloso da venire a prendermi armati fino ai denti? 49 Perché non mi avete arrestato nel tempio? Tutti i giorni io ero là ad insegnare. Ma queste cose stanno accadendo, perché si avverino le profezie che mi riguardano».
50 Allora tutti i discepoli lo abbandonarono e fuggirono via. 51-52 Seguiva Gesù un giovane che indossava soltanto una camicia di lino. Quando cercarono di prendere anche lui, egli lasciò cadere la camicia e se ne scappò via completamente nudo.
Pietro nega di conoscere Gesù
53 Gesù fu condotto a casa del sommo sacerdote, dove ben presto si riunirono tutti i capi sacerdoti e gli altri capi religiosi. 54 Pietro, che lo seguiva a distanza, era riuscito ad entrare nel cortile della casa del sommo sacerdote; e andò a sedersi fra i servi, a scaldarsi accanto al fuoco.
55 Intanto, i capi sacerdoti e la Corte Suprema Ebraica al completo stavano cercando unʼaccusa contro Gesù per condannarlo a morte. Ma i loro sforzi erano vani. 56 Molti testimoni deponevano il falso, ma si contraddicevano a vicenda.
57 Infine si alzarono alcuni uomini, anchʼessi per accusare falsamente Gesù. Dissero: 58 «Abbiamo sentito che diceva: “Distruggerò questo tempio costruito dagli uomini ed in tre giorni ne costruirò un altro, fatto senza mano dʼuomo!”» 59 Ma neppure in questo caso le testimonianze concordavano.
60 Allora il sommo sacerdote si alzò davanti alla corte e chiese a Gesù: «Perché non rispondi a questa accusa? Che cosa hai da dire in tua discolpa?»
61 Gesù non rispose. Allora il sommo sacerdote gli chiese: «Sei tu il Messia, Figlio di Dio?»
62 Gesù rispose: «Sì, sono io, e voi mi vedrete sedere alla destra di Dio e tornare in terra sulle nuvole del cielo».
63-64 Allora il sommo sacerdote si strappò i vestiti, gridando: «Di che cosa avete bisogno ancora? Perché aspettare dei testimoni? Voi stessi avete udito la sua bestemmia! Qual è il vostro verdetto?» La votazione per la condanna a morte fu unanime.
65 Alcuni di loro si misero a sputargli addosso, poi lo bendarono e cominciarono a dargli dei pugni in faccia. «Chi ti ha colpito stavolta, profeta?» lo deridevano. E perfino le guardie lo presero a pugni, mentre lo portavano via.
66-67 Nel frattempo, Pietro era rimasto di sotto, nel cortile. Ad un certo punto una delle serve del sommo sacerdote lo vide che si scaldava intorno al fuoco.
La donna lo guardò da vicino, poi lo apostrofò: «Anche tu eri con Gesù di Nazaret!»
68 Pietro negò: «Non so neppure di che cosa stai parlando!» disse, e si allontanò verso il cortile. Proprio allora il gallo cantò.
69 La serva lo vide che se ne stava là e cominciò a dire agli altri: «Eccolo là! Quello è un discepolo di Gesù!»
70 Pietro negò di nuovo. Poco dopo, altre persone che se ne stavano in piedi attorno al fuoco cominciarono a dire a Pietro: «Sì che sei uno di loro, perché vieni dalla Galilea!»
71 Pietro cominciò a maledire e a spergiurare, gridando: «Non lo conosco neppure il tizio di cui parlate!»
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