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Poi, chiamati insieme i suoi dodici discepoli, diede loro potere ed autorità sopra tutti i demoni e di guarire le malattie.

E li mandò a predicare il regno di Dio e a guarire i malati.

E disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio: né bastoni, né sacca, né pane, né denari, e non abbiate due tuniche ciascuno.

In qualunque casa entrerete, là rimanete e da quella ripartite.

Se poi alcuni non vi ricevono, uscendo da quella città, scuotete anche la polvere dai vostri piedi, in testimonianza contro di loro».

Allora essi partirono e andavano per i villaggi; evangelizzando e operando guarigioni dovunque.

Or Erode, il tetrarca, sentí parlare di tutte le cose fatte da Gesú e ne era perplesso, perché alcuni dicevano che Giovanni era risuscitato dai morti,

altri invece che Elia era apparso, e altri ancora che era risuscitato uno degli antichi profeti.

Ma Erode disse: «Giovanni l'ho decapitato io; chi è dunque costui del quale sento dire tali cose?». E cercava di vederlo

10 Quando gli apostoli ritornarono, raccontarono a Gesú tutte le cose che avevano fatto. Allora egli li prese con sé e si ritirò in disparte in un luogo deserto di una città, detta Betsaida.

11 Ma quando le folle lo vennero a sapere, lo seguirono; ed egli le accolse e parlava loro del regno di Dio, e guariva coloro che avevano bisogno di guarigione.

12 Or il giorno cominciava a declinare; e i dodici, accostatisi, gli dissero: «Congeda la folla, perché se ne vada per i villaggi e per le campagne d'intorno a trovare alloggio e nutrimento perché qui siamo in un luogo deserto».

13 Ma egli disse loro: «Date voi ad essi da mangiare». Essi risposero: «Noi non abbiamo altro che cinque pani e due pesci, a meno che andiamo noi stessi a comprare dei viveri per tutta questa gente»

14 Erano infatti circa cinquemila uomini. Ma egli disse ai suoi discepoli: «Fateli accomodare a gruppi di cinquanta».

15 Essi fecero cosí e fecero accomodare tutti.

16 Egli allora prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai suoi discepoli, perché li distribuissero alla folla.

17 E tutti mangiarono e furono saziati; e dei pezzi avanzati ne raccolsero dodici ceste.

18 Or avvenne che, mentre egli si trovava in disparte a pregare, i discepoli erano con lui. Ed egli li interrogò, dicendo: «Chi dicono le folle che io sia?».

19 Ed essi, rispondendo, dissero: «Alcuni dicono Giovanni Battista altri Elia ed altri uno degli antichi profeti che è risuscitato».

20 Ed egli disse loro: «E voi chi dite che io sia?». Pietro allora, rispondendo, disse: «Il Cristo di Dio».

21 Allora egli ingiunse loro severamente e comandò di non dirlo ad alcuno

22 dicendo: «E' necessario che il Figlio dell'uomo soffra molte cose, sia rigettato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, sia ucciso e risusciti il terzo giorno».

23 Poi disse a tutti: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua.

24 Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per causa mia, la salverà.

25 Che giova infatti all'uomo guadagnare tutto il mondo, se poi rovina se stesso e va in perdizione?

26 Perché, se uno ha vergogna di me e delle mie parole, anche il Figlio dell'uomo avrà vergogna di lui, quando verrà nella gloria sua e del Padre e dei santi angeli.

27 Or io vi dico in verità che vi sono alcuni qui presenti che non gusteranno la morte, prima di aver visto il regno di Dio».

28 Or avvenne che circa otto giorni dopo questi discorsi, egli prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salí sul monte per pregare.

29 E mentre egli pregava, l'aspetto del suo volto cambiò e la sua veste divenne candida e sfolgorante.

30 Ed ecco, due uomini parlavano con lui; essi erano Mosé ed Elia,

31 i quali, apparsi in gloria, parlavano della sua dipartita che stava per compiersi a Gerusalemme.

32 Or Pietro e i suoi compagni erano appesantiti dal sonno; ma, quando furono completamente svegli, videro la sua gloria e i due uomini che erano con lui.

33 E mentre questi si separavano da lui Pietro disse a Gesú: «Maestro, è bene per noi stare qui; facciamo dunque tre tende: una per te, una per Mosé e una per Elia»; ma egli non sapeva quello che diceva.

34 E, mentre egli parlava cosí, venne una nuvola che li avvolse nella sua ombra; e i discepoli temettero, quando essi entrarono nella nuvola.

35 E una voce venne dalla nuvola dicendo: «Questi è il mio amato Figlio; ascoltatelo».

36 E, mentre quella voce parlava, Gesú si trovò tutto solo. Or essi tacquero, e in quei giorni non raccontarono nulla a nessuno di ciò che avevano visto.

37 Or il giorno seguente, quando discesero dal monte, avvenne che una gran folla venne incontro a Gesú.

38 Ed ecco, un uomo fra la folla si mise a gridare, dicendo: «Maestro, ti prego, volgi lo sguardo su mio figlio perché è l'unico che ho.

39 Ed ecco, uno spirito lo prende e subito egli grida; poi lo contorce e lo fa schiumare, e se ne va da lui a fatica, dopo averlo straziato.

40 Io ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non hanno potuto».

41 E Gesú, rispondendo, disse: «O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò con voi e vi sopporterò? Porta qui tuo figlio».

42 E mentre il fanciullo si avvicinava, il demone lo contorse e lo straziò. Ma Gesú sgridò lo spirito immondo, guarí il fanciullo e lo rese a suo padre.

43 E tutti rimasero sbalorditi della magnificenza di Dio. Ora, mentre tutti si meravigliavano per tutte le cose che Gesú faceva, egli disse ai suoi discepoli:

44 «Voi, riponete queste parole nei vostri orecchi, perché il Figlio dell'uomo sarà dato nelle mani degli uomini».

45 Ma essi non compresero questo parlare; ed era loro velato per cui non lo potevano intendere, e temevano di interrogarlo in merito a ciò che aveva detto.

46 Poi sorse fra loro una disputa: chi di loro fosse il maggiore.

47 Allora Gesú, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un piccolo fanciullo e se lo pose accanto

48 e disse loro: «Chi riceve questo piccolo fanciullo nel nome mio, riceve me e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato, perché chi è il piú piccolo di tutti voi, questi sarà grande».

49 Or Giovanni prese la parola e gli disse: «Maestro, noi abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo proibito, perché non ti segue con noi».

50 Ma Gesú gli disse: «Non glielo proibite. perché chi non è contro di noi è per noi».

51 Or avvenne che, mentre si stava compiendo il tempo in cui egli doveva essere portato in cielo, egli diresse risolutamente la sua faccia per andare a Gerusalemme,

52 e mandò dei messaggeri davanti a sé. Ed essi, partiti, entrarono in un villaggio dei Samaritani, per preparargli un alloggio.

53 Ma quelli del villaggio non lo vollero ricevere, perché egli camminava con la faccia rivolta a Gerusalemme.

54 Visto ciò, i suoi discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda fuoco dal cielo e li consumi, come fece anche Elia?».

55 Ma egli si voltò verso di loro e li sgridò dicendo: «Voi non sapete di quale spirito siete;

56 poiché il Figlio dell'uomo non è venuto per distruggere le anime degli uomini, ma per salvarle». Poi andarono in un altro villaggio.

57 Or avvenne che, mentre camminavano per la via, qualcuno gli disse: «Signore, io ti seguirò dovunque andrai».

58 Ma Gesú gli disse: «Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo dei nidi; ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo».

59 Poi disse ad un altro: «Seguimi!». Ma quello rispose: «Signore, permettimi prima di andare a seppellire mio padre».

60 Gesú gli disse: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti, ma tu va' ad annunziare il regno di Dio».

61 Ancora un altro gli disse: «Signore io ti seguirò, ma permettimi prima di congedarmi da quelli di casa mia».

62 Gesú gli disse: «Nessuno che ha messo la mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

La missione dei dodici apostoli

Un giorno Gesù riunì i suoi dodici apostoli, e diede loro autorità su tutti i demòni (potere di cacciarli) e la capacità di guarire tutte le malattie.

Poi li mandò in giro ad annunciare a tutti lʼarrivo del Regno di Dio ed a guarire i malati.

«Non prendete con voi neppure un bastone», furono le istruzioni di Gesù, «né bisaccia, né cibo e nemmeno denaro. Non prendete abiti di ricambio. E siate ospiti in una sola casa per ogni villaggio.

Se, quando vi presentate in una città, la gente non vi ascolta, voltate le spalle e andatevene. Dimostrerete poi lʼira di Dio contro quella gente, scuotendovi la polvere dai piedi, mentre ve ne andate».

Così gli apostoli cominciarono il loro giro per i villaggi, predicando il Vangelo e guarendo i malati.

Quando il re Erode venne a sapere dei miracoli di Gesù, cominciò a preoccuparsi e a farsi un sacco di domande, perché alcuni dicevano: «Questo è Giovanni Battista risuscitato!» ed altri: «È Elia o qualche altro antico profeta risorto dai morti!»

Ma Erode disse:

«Sono stato io a far decapitare Giovanni. Perciò, chi può mai essere questʼuomo, di cui sento dire tutte queste cose?» E cercò di vedere Gesù.

10 Tornati dal loro giro, gli apostoli riferirono a Gesù ciò che avevano fatto. Allora Gesù si allontanò con loro in incognito verso la città di Betsàida. 11 Ma la folla scoprì dove era diretto e lo seguì. Gesù li accolse tutti di buon grado, parlando loro di nuovo del Regno di Dio, e guarendo quelli che erano ammalati.

12 Nel tardo pomeriggio, i dodici discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Manda questa gente nei villaggi e nelle fattorie qui intorno alla ricerca di cibo e di un alloggio per la notte, perché non cʼè niente da mangiare in questo posto deserto!»

13 Ma Gesù rispose: «Pensateci voi a dar loro da mangiare!»

«Ma come? Fra tutti noi abbiamo soltanto cinque pani e due pesci!» replicarono i discepoli. «O ti aspetti che andiamo noi a comprare cibo sufficiente per tutta questa gente?!» 14 Perché a quel raduno cʼerano circa cinquemila uomini.

Allora Gesù ordinò ai discepoli di far sedere la gente a terra, a gruppi di circa cinquanta persone. 15 E così fecero.

16 Poi prese i cinque pani e i due pesci e, alzando gli occhi al cielo, ringraziò di quel cibo; ne fece poi tante parti che diede ai discepoli, perché le distribuissero alla folla. 17 E tutti mangiarono e si saziarono; non solo, dopo furono raccolti ben dodici ceste di avanzi!

18 Un giorno, mentre Gesù si era ritirato a pregare e i discepoli erano con lui, egli domandò loro: «Chi dice la gente che io sia?» 19 «Alcuni dicono che sei Giovanni Battista», gli risposero, «altri, invece, che sei Elia, o uno degli antichi profeti risuscitati».

20 Poi Gesù chiese loro: «E voi?… Chi pensate che io sia?»

Rispose Pietro: «Tu sei Cristo, il Salvatore promesso da Dio!»

21 Allora Gesù ordinò loro severamente di non dirlo a nessuno, e aggiunse: 22 «Perché io, il Messia, devo soffrire molto. Devo essere disprezzato dai capi giudei, dagli anziani, dai capi sacerdoti e dai dottori della legge. E sarò ucciso, ma dopo tre giorni risusciterò!»

23 Poi disse a tutti loro: «Chi vuole seguirmi, deve smettere di pensare a se stesso, e deve essere pronto a portare la propria croce ogni giorno, restandomi vicino!

24 Chi perde la sua vita per amor mio la salverà, ma chi vorrà salvare la propria vita la perderà. 25 E che vantaggio cʼè se si guadagna tutto il mondo, quando ciò significa rovinare se stesso o perdere la propria vita?

26 Quando io, il Messia, verrò nella mia gloria, nella gloria di mio Padre e dei santi angeli, allora mi vergognerò di tutti quelli che ora si vergognano di me e delle mie parole. 27 Ma questa è la pura verità: alcuni di voi che sono qui presenti non moriranno finché non avranno visto il Regno di Dio».

Gesù nella sua gloria

28 Otto giorni dopo, Gesù prese Pietro, Giacomo e Giovanni e salì sulla collina a pregare. 29 Mentre stava pregando, il suo viso cominciò a risplendere e i suoi abiti divennero di un bianco abbagliante e luminoso.

30 Poi apparvero due uomini che stavano parlando con lui: erano Mosè ed Elia! 31 Il loro aspetto era splendente, glorioso. Parlavano con Gesù della sua morte a Gerusalemme, che doveva verificarsi secondo il progetto di Dio.

32 Pietro e gli altri, presi dalla sonnolenza, si erano addormentati profondamente. Svegliandosi, videro Gesù splendente e glorioso e i due uomini che parlavano con lui. 33 Mentre Mosè ed Elia stavano per andarsene, Pietro, tutto confuso e senza rendersi conto di ciò che stava dicendo, esclamò entusiasta: «Maestro, comʼè bello stare qui! Facciamo tre tende: una per te, una per Mosè ed una per Elia!»

34 Stava ancora parlando, che si formò una nube sopra di loro. I discepoli furono presi da un vero terrore, quando la nuvola li avvolse.

35 E una voce dalla nuvola disse: «Questo è mio Figlio, che io ho scelto, ascoltatelo!»

36 Quando la voce tacque, Gesù era di nuovo solo con i suoi discepoli. Essi non dissero a nessuno ciò che avevano visto, se non molto tempo dopo.

37 Il giorno dopo, mentre scendevano dalla collina, una gran folla andò incontro a Gesù. 38 Un uomo tra la gente gli gridò: «Maestro, ti prego, vieni a vedere mio figlio, è lʼunico che ho, 39 e un demonio continua a prenderlo di mira. Lo fa urlare e gli fa venire delle convulsioni tali da avere la bava alla bocca. Lo colpisce continuamente e non lo lascia quasi mai in pace. 40 Ho pregato i tuoi discepoli di cacciarlo, ma non ci riescono!» 41 «Gente testarda e senza fede!» disse Gesù, «Per quanto ancora dovrò stare con voi e sopportarvi? Portami qui tuo figlio!»

42 Mentre il ragazzo sʼavvicinava, il demonio lo scaraventò a terra con violente convulsioni. Ma Gesù ordinò al diavolo di uscire, guarì il ragazzo, poi lo rese a suo padre.

43 La gente rimase di stucco nel vedere così manifestata la potenza di Dio.

Nel frattempo, mentre tutti si meravigliavano per le grandi cose che Gesù faceva, egli disse ai discepoli: 44 «Ascoltate bene e ricordate ciò che vi dico. Io, il Messia, sto per essere tradito!» 45 I discepoli però non capivano quelle parole: per loro erano un mistero, come se fossero coperte da un velo; ma non avevano il coraggio di chiedere a Gesù una spiegazione.

46 Fra i discepoli sorse poi una questione per stabilire chi di loro sarebbe stato il più grande nel Regno di Dio. 47 Ma Gesù, che conosceva i loro pensieri, prese un bambino e, tenendolo vicino, 48 disse loro: «Chi accoglie con amore un bambino come questo, accoglie me. E chi accoglie me, accoglie Dio che mi ha mandato. Il vostro amore per gli altri è la misura della vostra grandezza». 49 Giovanni, suo discepolo, gli si avvicinò, dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che si serviva del tuo nome per cacciare i demòni e noi glielo abbiamo vietato. Dopo tutto, non è del nostro gruppo!» Ma Gesù rispose:

50 «Non avreste dovuto farlo, perché chi non è contro di voi è con voi».

51 Poiché si avvicinava il tempo del suo ritorno in cielo, Gesù si mise risolutamente in cammino per Gerusalemme 52 e mandò avanti alcuni dei suoi per cercare alloggio in un villaggio della Samaria. 53 Ma la gente del villaggio non voleva avere a che fare con loro, perché erano diretti a Gerusalemme.

54 Quando seppero ciò che era successo, Giacomo e Giovanni dissero a Gesù: «Maestro, vuoi che ordiniamo che scenda un fuoco dal cielo che li bruci tutti?» 55 Ma Gesù, si voltò verso di loro e li rimproverò severamente. 56 Poi si diressero verso un altro villaggio.

57 Strada facendo, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò sempre, ovunque tu vada!»

58 Ma Gesù rispose: «Ricorda, io non possiedo neppure un cuscino su cui appoggiare la testa. Le volpi hanno una tana e gli uccelli hanno un nido, ma io, il Messia, non ho casa qui in terra».

59 Unʼaltra volta Gesù invitò un uomo a diventare suo discepolo. Quello accettò, ma voleva prima seppellire suo padre.

60 Gesù rispose: «Lascia che siano quelli che sono morti spiritualmente a preoccuparsi di queste cose! Il tuo dovere invece è quello di venire ad annunciare il Regno di Dio a tutto il mondo!»

61 Un altro disse a Gesù: «Sì, Signore, verrò, ma prima lascia che vada a salutare i miei».

62 Ma Gesù gli disse: «Nessuno che ha messo mano allʼaratro e poi si volta indietro è adatto per il Regno di Dio!»

22 Si avvicinava intanto la festa degli Azzimi, detta Pasqua.

Ed i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano come farlo morire, poiché temevano il popolo.

Or Satana entrò in Giuda, soprannominato Iscariota, che era nel numero dei dodici.

Cosí egli andò ad accordarsi con i capi dei sacerdoti e con i magistrati sul come tradirlo.

Ed essi se ne rallegrarono e convennero di dargli del denaro.

Ed egli acconsentí, e cercava l'opportunità di consegnarlo nelle loro mani di nascosto dalla folla.

Or venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva sacrificare la Pasqua.

E Gesú mandò Pietro e Giovanni, dicendo: «Andate e preparate la Pasqua per noi, affinché la possiamo mangiare».

Ed essi gli dissero: «Dove vuoi che la prepariamo?».

10 Allora egli disse loro: «Ecco, quando entrerete in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d'acqua; seguitelo nella casa dove entrerà.

11 Dite quindi al padrone di casa: "Il Maestro ti manda a dire: Dov'è la sala, nella quale posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli?"

12 Allora egli vi mostrerà una grande sala arredata; là preparerete la Pasqua».

13 Andati dunque, essi trovarono come aveva loro detto e prepararono la Pasqua.

14 E, quando giunse l'ora, egli si mise a tavola e i dodici apostoli con lui.

15 Allora egli disse loro: «Ho grandemente desiderato di mangiare questa Pasqua con voi prima di soffrire,

16 poiché io vi dico che non ne mangerò piú finché abbia il suo compimento nel regno di Dio».

17 Poi prese il calice, rese grazie e disse: «Prendete questo e dividetelo fra di voi,

18 perché io vi dico che non berrò piú del frutto della vigna, finché il regno di Dio sia venuto».

19 Poi, preso il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me»

20 Cosí pure, dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è sparso per voi.

21 Ma ecco, la mano di colui che mi tradisce è sulla tavola con me.

22 Certamente il Figlio dell'uomo se ne va, come è stabilito, ma guai a quell'uomo per mezzo del quale è tradito!».

23 Allora essi cominciarono a domandarsi l'un l'altro, chi di loro avrebbe fatto questo.

24 E tra di loro sorse anche una contesa, intorno a chi di loro doveva essere considerato il maggiore.

25 Ma Gesú disse loro: «I re delle nazioni le signoreggiano, e coloro che esercitano autorità su di esse sono chiamati benefattori.

26 Ma con voi non sia cosí; anzi il piú grande fra di voi sia come il minore e chi governa come colui che serve.

27 Chi è infatti piú grande chi siede a tavola, o colui che serve? Non è forse colui che siede a tavola? Eppure io sono in mezzo a voi come colui che serve.

28 Or voi siete quelli che siete rimasti con me nelle mie prove.

29 Ed io vi assegno il regno, come il Padre mio lo ha assegnato a me,

30 affinché mangiate e beviate alla mia tavola nel mio regno e sediate su troni per giudicare le dodici tribú d'Israele.

31 Il Signore disse ancora: «Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano.

32 Ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai ritornato, conferma i tuoi fratelli».

33 Ma egli disse: «Signore, io sono pronto ad andare con te tanto in prigione che alla morte».

34 Ma Gesú disse: «Pietro, io ti dico che oggi il gallo non canterà, prima che tu abbia negato tre volte di conoscermi».

35 Poi disse loro: «Quando vi mandai senza borsa, senza sacca e senza sandali, vi è forse mancata qualche cosa?». Ed essi dissero: «Nessuna».

36 Disse loro dunque: «Ma ora chi ha una borsa la prenda con sé, e cosí pure una sacca; e chi non ha la spada venda la sua veste e ne compri una.

37 Poiché io vi dico che ciò che è scritto deve ancora essere adempiuto in me: "Ed egli è stato annoverato fra i malfattori" Le cose infatti che sono scritte di me hanno il loro compimento».

38 Allora essi dissero: «Signore, ecco qui due spade». Ma egli disse loro: «Basta!».

39 Poi, uscito, andò come al solito al monte degli ulivi, e anche i suoi discepoli lo seguirono.

40 Giunto sul posto, disse loro: «Pregate per non entrare in tentazione»

41 E si allontanò da loro, circa un tiro di sasso e, postosi in ginocchio, pregava,

42 dicendo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia volontà, ma la tua».

43 Allora gli apparve un angelo dal cielo per dargli forza.

44 Ed egli, essendo in agonia, pregava ancor piú intensamente, e il suo sudore divenne simile a grumi di sangue che cadevano a terra.

45 Alzatosi poi dalla preghiera, venne dai suoi discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza

46 e disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate per non entrare in tentazione».

47 Mentre egli parlava ancora, ecco una turba; or colui che si chiamava Giuda uno dei dodici, li precedeva e si accostò a Gesú per baciarlo.

48 E Gesú gli disse: «Giuda, tradisci il Figlio dell'uomo con un bacio?».

49 Allora quelli attorno a Gesú, vedendo ciò che stava per accadere, gli dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?».

50 E uno di loro colpí il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio destro.

51 Ma Gesú, rispondendo, disse: «Lasciate, basta cosí». E, toccato l'orecchio di quell'uomo, lo guarí.

52 Poi Gesú disse ai capi dei sacerdoti, ai capitani del tempio e agli anziani che erano venuti contro di lui: «Siete usciti contro di me con spade e bastoni come contro un brigante?

53 Mentre ogni giorno io ero con voi nel tempio, voi non metteste mai le mani su di me; ma questa è la vostra ora e la potestà delle tenebre».

54 Dopo averlo catturato, lo portarono via e lo condussero nella casa del sommo sacerdote. E Pietro seguiva da lontano.

55 Quando essi accesero un fuoco in mezzo al cortile e si posero a sedere attorno, Pietro si sedette in mezzo a loro.

56 Una serva lo vide seduto presso il fuoco, lo guardò attentamente e disse: «Anche costui era con lui».

57 Ma egli lo negò, dicendo: «Donna, non lo conosco».

58 Poco dopo lo vide un altro e disse: «Anche tu sei di quelli». Ma Pietro disse: «O uomo, non lo sono».

59 Passata circa un'ora, un altro affermava con insistenza, dicendo: «In verità anche costui era con lui, perché è Galileo».

60 Ma Pietro disse: «O uomo, non so quello che dici». E subito, mentre ancora parlava, il gallo cantò.

61 E il Signore, voltatosi, guardò Pietro. E Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte».

62 Allora Pietro uscì fuori e pianse amaramente.

63 Intanto gli uomini che tenevano Gesú lo schernivano, percuotendolo.

64 E, dopo averlo bendato, lo percuotevano in faccia e gli domandavano, dicendo: «Indovina, chi è colui che ti ha percosso?».

65 E, bestemmiando, dicevano molte altre cose contro di lui.

66 Appena fu giorno si riunirono gli anziani del popolo, i capi dei sacerdoti e gli scribi e lo condussero nel loro sinedrio, dicendo:

67 «Se tu sei il Cristo, diccelo». Ma egli disse loro: «Anche se ve lo dicessi, non credereste.

68 Se poi vi interrogassi, non mi rispondereste né mi lascereste andare.

69 Ma da ora in poi il Figlio dell'uomo sederà alla destra della potenza di Dio».

70 Allora tutti dissero: «Sei tu dunque il Figlio di Dio?». Ed egli disse loro: «Voi dite giustamente, perché io lo sono».

71 Essi allora dissero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? Dal momento che noi stessi l'abbiamo udito dalla sua propria bocca».

Lʼultima cena

22 Si avvicinava la Pasqua, la festa ebraica, durante la quale si mangia soltanto pane non lievitato. I primi sacerdoti e gli altri capi giudei tramavano la morte di Gesù e cercavano il modo di ucciderlo, senza provocare una rivolta popolare, possibilità che temevano molto.

Allora Satana entrò in Giuda Iscariota, uno dei dodici discepoli, che si recò dai capi sacerdoti e dalle guardie del tempio per mettersi dʼaccordo con loro sul modo di aiutarli a prendere Gesù. Naturalmente quelli ne furono ben contenti e gli promisero una ricompensa. Così Giuda cominciò a cercare lʼoccasione buona per far arrestare Gesù in un momento tranquillo, quando non cʼera gente.

Giunse il giorno della celebrazione della Pasqua, durante il quale lʼagnello pasquale viene ucciso e mangiato col pane senza lievito. Gesù mandò avanti Pietro e Giovanni con lʼincarico di trovare un posto per preparare la cena pasquale.

«Dove vuoi che andiamo?» gli chiesero.

10 Gesù rispose: «Non appena entrate in Gerusalemme, troverete un uomo che porta una brocca dʼacqua. Seguitelo fin nella casa in cui entrerà; 11 poi dite al padrone di casa: “Il nostro Maestro ti chiede di mostrarci la stanza dove farà la cena di Pasqua con i suoi discepoli”. 12 Egli vi condurrà di sopra in una grande stanza, già pronta per noi. Quello è il posto. Andate e preparate là la nostra cena».

13 Pietro e Giovanni andarono in città, trovarono tutto come Gesù aveva detto e prepararono la cena di Pasqua.

14-15 Poi Gesù arrivò con gli altri. Ad una certa ora, tutti si sedettero a tavola e Gesù disse: «Ho tanto aspettato e desiderato questo momento per poter fare questa Pasqua con voi, prima che comincino le mie sofferenze. 16 E adesso vi dico che non mangerò più questa cena di Pasqua, finché ciò che essa rappresenta non si realizzi nel Regno di Dio».

17 Poi prese un calice di vino e, dopo averne ringraziato Dio, disse: «Prendete questo, e dividetelo fra voi. 18 Perché non berrò più vino, fino a quando non verrà il Regno di Dio».

19 Prese quindi un pezzo di pane e, dopo averne ringraziato Dio, lo spezzò in tante parti, che distribuì agli apostoli, dicendo: «Questo è il mio corpo, dato per voi. Mangiate questo pane in mio ricordo».

20 Dopo cena, prese il calice di vino e lʼoffrì a loro dicendo: «Questo vino è il segno del nuovo patto di Dio per salvarvi, un patto suggellato col sangue che verserò per riscattare le vostre anime.

21 Ma tra di noi, seduto a questa tavola in veste dʼamico, cʼè lʼuomo che mi tradirà. 22 Devo morire. Fa parte del piano di Dio. Ma guai a quellʼuomo che mi tradisce!»

23 Allora i discepoli cominciarono a domandarsi gli uni con gli altri chi di loro avrebbe mai fatto una cosa del genere.

24 Nacque poi tra di loro una discussione per stabilire chi di loro fosse il più importante.

25 Ma Gesù spiegò: «A questo mondo i re e i grandi uomini danno ordini ai loro servi che non hanno altra scelta se non quella di mostrarsi soddisfatti! 26 Ma fra di voi non devʼessere così! Anzi, chi è il più importante deve essere pronto a servire come se fosse lʼultima ruota del carro. 27 Chi è più grande? Chi siede a tavola o chi serve? Senzʼaltro chi siede a tavola. Ma non fra di voi! Io stesso sono il vostro servo. 28 Voi mi siete rimasti fedeli in questi giorni terribili ed ora, 29 come il Padre mio ha preparato un Regno per me, anchʼio preparo un Regno per voi. In quel Regno avrete il diritto 30 di mangiare e bere alla mia tavola, e siederete su dodici troni per giudicare le dodici tribù dʼIsraele.

31 Simone, Simone, Satana ha chiesto di mettervi alla prova e vagliarvi come il grano! 32 Ma io ho pregato per te, che la tua fede non venga meno. E tu, quando sarai convertito e tornerai di nuovo da me, daʼ forza e sostieni la fede dei tuoi fratelli!»

33 Simone allora disse: «Signore, io sono pronto a finire in galera e perfino a morire con te!»

34 Ma Gesù disse: «Pietro, lascia che ti dica una cosa: prima che il gallo canti domattina, tu mi avrai rinnegato tre volte!»

35 Poi Gesù chiese loro: «Quando vi mandai a predicare il Vangelo ed eravate senza denaro, né bisaccia e neppure vestiti di ricambio, come ve la siete cavata?»

«Bene», risposero tutti.

36 «Ma ora, invece», aggiunse Gesù, «chi ha una bisaccia, la prenda, ed anche dei soldi! E chi non ha una spada, è meglio che venda il suo vestito per comprarne una! 37 Perché è giunto il momento che si avveri questa profezia che mi riguarda: “Sarà messo nel numero dei criminali!” Proprio così, ogni cosa scritta sul mio conto dai profeti si avvererà».

38 «Signore», risposero, «abbiamo qui due spade!» Ma Gesù disse: «Basta!»

39 Poi, accompagnato dai discepoli, Gesù uscì dalla stanza e si diresse, come al solito, verso il Monte degli Ulivi.