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Lamento del profeta su Gerusalemme(A)

(B)Come siede solitaria la città una volta tanto popolosa!
È diventata simile a una vedova,
lei che era grande fra le nazioni;
è stata ridotta tributaria,
lei che era principessa fra le province!

Essa piange, piange, durante la notte, le lacrime le rigano le guance;
fra tutti i suoi amanti non ha chi la consoli;
tutti i suoi amici l'hanno tradita,
le sono diventati nemici.

*Giuda è in esilio, vittima di oppressione e di dura schiavitú;
abita fra le nazioni,
ma non trova riposo;
tutti i suoi persecutori l'hanno raggiunto mentre si trovava nell'angoscia.

Le vie di *Sion sono in lutto, perché nessuno viene piú alle solenni convocazioni;
tutte le sue porte sono deserte;
i suoi *sacerdoti sospirano,
le sue vergini sono addolorate, ed essa stessa è piena d'amarezza.

I suoi avversari hanno preso il sopravvento, i suoi nemici prosperano;
poiché il Signore l'ha afflitta
per i suoi innumerevoli peccati;
i suoi bambini sono andati in schiavitú, davanti al nemico.

Dalla figlia di Sion se n'è andato tutto il suo splendore;
i suoi capi sono diventati come cervi
che non trovano pascolo
e se ne vanno spossati davanti a colui che li insegue.

Nei giorni della sua afflizione, della sua vita raminga, *Gerusalemme si ricorda
di tutti i beni preziosi che possedeva fin dai giorni antichi;
ora che il suo popolo è caduto in mano dell'avversario e nessuno la soccorre,
i suoi nemici la guardano e ridono del suo misero stato.

Gerusalemme ha gravemente peccato;
perciò è divenuta come una cosa impura;
tutti quelli che la onoravano la disprezzano, perché hanno visto la sua nudità;
lei stessa sospira, e volta la faccia.

La sua sozzura era nelle pieghe della sua veste; lei non pensava alla sua fine;
perciò è caduta in modo sorprendente, e nessuno la consola.
«O Signore, vedi la mia afflizione,
perché il nemico trionfa!»

10 L'avversario ha steso la mano
su quanto lei aveva di piú caro;
infatti ha visto i pagani entrare nel suo *santuario;
quei pagani, riguardo ai quali tu avevi comandato che non entrassero nella tua assemblea.

11 Tutto il suo popolo sospira, cerca pane;
dà le cose sue piú preziose in cambio di cibo,
per poter sopravvivere.
«Guarda, Signore, vedi in che misero stato sono ridotta!»

12 «Nulla di simile vi accada, o voi che passate di qui!
Osservate, guardate, se c'è dolore simile al dolore che mi tormenta,
e con il quale il Signore mi ha colpita
nel giorno della sua ardente ira.

13 Egli dall'alto ha scagliato un fuoco, l'ha fatto discendere nelle mie ossa;
ha teso una rete ai miei piedi,
mi ha rovesciata a terra;
mi ha gettata nella desolazione, in un languore senza fine.

14 La sua mano ha legato il giogo dei miei peccati,
che s'intrecciano, gravano sul mio collo;
egli ha stroncato la mia forza;
il Signore mi ha dato in mani, alle quali non posso resistere.

15 Il Signore ha abbattuto dentro le mura tutti i miei prodi;
ha raccolto contro di me una grande moltitudine,
per schiacciare i miei giovani;
il Signore ha calcato, come in un *tino, la vergine figlia di Giuda.

16 Per questo, io piango; i miei occhi, i miei occhi si sciolgono in lacrime,
perché da me è lontano il consolatore,
che può ravvivare la mia vita.
I miei figli sono desolati, perché il nemico ha trionfato».

17 Sion stende le mani…
non c'è nessuno che la consoli;
il Signore ha comandato ai nemici di *Giacobbe di circondarlo da tutte le parti.
Gerusalemme è, in mezzo a loro, come una cosa impura.

18 «Il Signore è giusto,
poiché io mi sono ribellata alla sua parola.
Ascoltate, o popoli tutti, e vedete il mio dolore!
Le mie vergini e i miei giovani sono stati portati in schiavitú.

19 Io ho chiamato i miei amanti, ma essi mi hanno ingannata;
i miei sacerdoti e i miei *anziani nella città hanno esalato l'ultimo respiro,
mentre cercavano cibo
per poter sopravvivere.

20 Guarda, Signore, come sono angosciata! Le mie viscere si commuovono,
il cuore mi si sconvolge in seno,
perché la mia ribellione è stata grave.
Fuori, la spada mi priva dei figli; dentro, è la morte.

21 Mi sentono sospirare… non c'è chi mi consoli.
Tutti i miei nemici hanno udito la mia sciagura,
e si rallegrano di ciò che tu hai fatto;
fa' venire il giorno che hai annunziato, e allora saranno come me.

22 Tieni presente tutta la loro malvagità,
e trattali come hai trattato me
a causa di tutti i miei peccati.
I miei sospiri infatti sono numerosi, e il mio cuore è languente».

La rovina di Gerusalemme

(C)Come mai il Signore, nella sua ira, ha coperto di una nube oscura la figlia di *Sion?
Egli ha gettato dal cielo in terra la gloria d'*Israele,
e non si è ricordato dello sgabello dei suoi piedi,
nel giorno della sua ira!

Il Signore ha distrutto senza pietà tutti i territori di *Giacobbe;
nella sua ira, ha rovesciato,
ha atterrato le fortezze della figlia di *Giuda,
ne ha profanato il regno e i capi.

Nella sua ira ardente, ha infranto tutta la potenza[a] d'Israele;
ha ritirato la propria destra in presenza del nemico;
ha consumato Giacobbe come fuoco fiammeggiante
che divora tutto intorno.

Ha teso il suo arco come il nemico;
ha alzato la destra come un avversario;
ha trucidato tutti quelli che erano piú cari a vedersi;
ha riversato il suo furore come un fuoco sulla tenda della figlia di Sion.

Il Signore è divenuto come un nemico;
ha divorato Israele; ha divorato tutti i suoi palazzi;
ha distrutto le sue fortezze;
ha moltiplicato alla figlia di Giuda i lamenti e i gemiti.

Ha spogliato la sua capanna come un giardino;
ha distrutto il luogo del suo convegno;
il Signore ha fatto dimenticare in Sion le *feste solenni e i sabati,
e, nell'indignazione della sua ira, ha rigettato re e *sacerdoti.

Il Signore ha provato disgusto per il suo altare; ha detestato il suo *santuario;
ha dato i muri dei palazzi di Sion in mano dei nemici,
i quali hanno alzato grida nella casa del Signore,
come in un giorno di festa.

Il Signore ha deciso di distruggere le mura della figlia di Sion;
ha steso la corda, non ha ritirato la mano, prima d'averli distrutti;
ha coperto di lutto bastioni e mura;
gli uni e le altre sono distrutti.

Le sue porte sono sprofondate in terra;
egli ha distrutto, spezzato le sue sbarre;
il suo re e i suoi capi sono fra le nazioni; non c'è piú legge,
e anche i suoi *profeti non ricevono piú visioni dal Signore.

10 Gli *anziani della figlia di Sion stanno per terra in silenzio;
si sono gettati della polvere sul capo,
si sono vestiti di sacchi;
le vergini di *Gerusalemme curvano il capo al suolo.

11 I miei occhi si consumano in lacrime, le mie viscere si commuovono,
il mio fegato si spande in terra
per il disastro della figlia del mio popolo,
al pensiero dei bambini e dei lattanti che venivano meno per le piazze della città.

12 Essi chiedevano alle loro madri:
«Dov'è il pane, dov'è il vino?…»
Intanto venivano meno come feriti a morte nelle piazze della città,
ed esalavano l'ultimo respiro sul seno delle loro madri.

13 Che ti dirò? A che ti paragonerò, o figlia di Gerusalemme?
Chi troverò simile a te per consolarti,
vergine figlia di Gerusalemme?
Infatti la tua ferita è larga quanto il mare;
chi potrà guarirti?

14 I tuoi profeti hanno avuto per te visioni vane e illusorie;
non hanno messo a nudo la tua *iniquità,
per distogliere da te la deportazione;
le profezie che hanno fatto a tuo riguardo non erano che oracoli vani e seduttori.

15 Tutti i passanti battono le mani al vederti;
fischiano e scuotono il capo quando vedono la figlia di Gerusalemme:
«È questa la città che la gente chiamava una bellezza perfetta,
la gioia di tutta la terra?»

16 Tutti i tuoi nemici aprono larga la bocca contro di te;
fischiano, digrignano i denti,
dicono: «L'abbiamo inghiottita!
Sí, questo è il giorno che aspettavamo; ci siamo giunti, lo vediamo!»

17 Il Signore ha fatto quanto si era proposto;
ha adempiuto la parola che aveva pronunziata fin dai giorni antichi;
ha distrutto senza pietà;
ha fatto di te la gioia del nemico;
ha esaltato la potenza[b] dei tuoi avversari.

18 Il loro cuore grida al Signore:
O mura della figlia di Sion, spandete lacrime come un torrente, giorno e notte!
Non vi date pace,
non abbiano riposo le pupille degli occhi vostri!

19 Alzatevi, gridate di notte, al principio di ogni *veglia!
Spandete come acqua il vostro cuore davanti alla faccia del Signore!
Alzate le mani verso di lui per la vita dei vostri bambini,
che vengono meno per la fame agli angoli di tutte le strade!

20 «Guarda, Signore, considera! Chi mai hai trattato cosí?
Delle donne hanno divorato il frutto del loro grembo,
i bambini che accarezzavano!
Sacerdoti e profeti sono stati massacrati nel santuario del Signore!

21 Bambini e vecchi giacciono a terra nelle vie;
le mie vergini e i miei giovani sono caduti per la spada;
tu li hai uccisi nel giorno della tua ira,
li hai massacrati senza pietà.

22 Tu hai convocato, come a un giorno di festa solenne, i miei terrori da tutte le parti;
nel giorno dell'ira del Signore non c'è stato superstite né fuggiasco;
quelli che io avevo accarezzati e allevati,
il mio nemico li ha consumati!»

Footnotes

  1. Lamentazioni 2:3 La potenza, lett. il corno.
  2. Lamentazioni 2:17 La potenza, lett. il corno.

12 (A)«Cosí parla Dio, il Signore:
“Poiché quelli di *Edom si sono crudelmente vendicati
della casa di Giuda
e si sono resi gravemente colpevoli,
vendicandosi di essa,

13 cosí parla Dio, il Signore:
Io stenderò la mia mano contro Edom,
ne sterminerò uomini e bestie,
ne farò un deserto da Teman fino a Dedan;
essi cadranno di spada.

14 Affiderò la mia vendetta contro Edom
nelle mani del mio popolo Israele;
esso tratterà Edom secondo la mia ira e secondo il mio furore;
essi conosceranno la mia vendetta,
dice Dio, il Signore”».

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Profezia su Babilonia

50 (A)Ecco la parola che il Signore pronunziò riguardo a *Babilonia, riguardo al paese dei *Caldei, per mezzo del *profeta *Geremia:

«Annunziatelo fra le nazioni, proclamatelo, issate una bandiera,
proclamatelo, non tenetelo nascosto!
Dite: “Babilonia è presa! *Bel è coperto di vergogna, Merodac[a] è infranto!
Le sue immagini sono coperte di vergogna; i suoi idoli, infranti!”

Infatti dal settentrione marcia contro di lei una nazione
che ne ridurrà il paese in un deserto
e non vi sarà piú nessuno che abiti in lei;
uomini e bestie fuggiranno, se ne andranno.

In quei giorni, in quel tempo», dice il Signore,
«i figli d'*Israele e i figli di *Giuda torneranno insieme;
cammineranno piangendo,
cercheranno il Signore, il loro Dio.

Domanderanno qual è la via di *Sion,
volgeranno le loro facce in direzione d'essa, e diranno:
“Venite, unitevi al Signore con un patto eterno,
che non si dimentichi piú!”

Il mio popolo era un gregge di pecore smarrite;
i loro pastori le avevano sviate sui monti dell'infedeltà;
esse andavano di monte in colle,
avevano dimenticato il luogo del loro riposo.

Tutti quelli che le trovavano, le divoravano;
i loro nemici dicevano: “Noi non siamo colpevoli,
poiché essi hanno peccato contro il Signore!
Territorio di giustizia e speranza dei loro padri è il Signore”.

Fuggite di mezzo a Babilonia, uscite dal paese dei Caldei,
siate come dei capri davanti al
gregge!

Poiché, ecco, io suscito e faccio marciare contro Babilonia
una moltitudine di grandi nazioni dal paese del settentrione;
esse si schiereranno contro di lei e da quel lato sarà conquistata.
Le loro frecce sono come quelle di un valente arciere;
nessuna di esse ritorna a vuoto.

10 La Caldea sarà saccheggiata;
tutti quelli che la saccheggeranno saranno saziati», dice il Signore.

11 «Sí, gioite, sí, esultate,
voi che avete saccheggiato la mia eredità;
sí, saltate come una giovenca che trebbia il grano,
nitrite come forti destrieri!

12 Vostra madre è tutta coperta di vergogna,
colei che vi ha partoriti, arrossisce;
ecco, essa è l'ultima delle nazioni,
un deserto, una terra arida, una solitudine.

13 A causa dell'ira del Signore non sarà piú abitata,
sarà una completa solitudine;
chiunque passerà presso Babilonia
rimarrà stupito, e fischierà per tutte le sue piaghe.

14 Schieratevi contro Babilonia tutto intorno, o voi tutti che tirate d'arco!
Tirate contro di lei, non risparmiate le frecce!
poiché essa ha peccato contro il Signore.

15 Alzate contro di lei il grido di guerra, tutto intorno;
essa si arrende;
le sue colonne cadono,
le sue mura crollano,
perché questa è la vendetta del
Signore!
Vendicatevi di lei!
Comportatevi con lei come essa si è comportata!

16 Sterminate da Babilonia colui che semina
e colui che maneggia la falce al tempo della mietitura.
Per scampare alla spada micidiale
ritorni ciascuno al suo popolo,
fugga ciascuno verso il proprio paese!

17 Israele è una pecora smarrita, a cui i leoni hanno dato la caccia;
il re di Assiria, per primo, l'ha divorata;
e quest'ultimo, Nabucodonosor, re di Babilonia,
le ha frantumato le ossa».

18 Perciò cosí parla il Signore degli eserciti, Dio d'Israele:
«Ecco, io punirò il re di Babilonia e il suo paese,
come ho punito il re di Assiria.

19 Ricondurrò Israele ai suoi pascoli;
egli pascolerà sul *Carmelo e in *Basan,
si sazierà sui colli di *Efraim e in *Galaad.

20 In quei giorni, in quel tempo», dice il Signore,
«si cercherà l'*iniquità d'Israele, ma essa non sarà piú,
si cercheranno i peccati di Giuda, ma non si troveranno;
poiché io perdonerò a quelli che avrò lasciati come residuo.

21 Marcia contro il paese di Merataim[b]
e contro gli abitanti di Pecod[c]!
Inseguili con la spada, votali allo sterminio», dice il Signore,
«e fa' esattamente come io ti ho comandato!

22 Si ode nel paese un grido di guerra,
e grande è il disastro.

23 Come mai si è rotto, si è spezzato il martello di tutta la terra?
Come mai Babilonia è diventata una desolazione fra le nazioni?

24 Io ti ho teso un laccio, e tu, Babilonia, vi sei stata presa,
senza che te ne accorgessi; sei stata trovata e fermata,
perché ti sei messa in guerra contro il Signore.

25 Il Signore ha aperto la sua armeria,
ha tirato fuori le armi della sua indignazione;
poiché questa è un'opera che il Signore, Dio degli eserciti,
ha da compiere nel paese dei Caldei.

26 Venite contro di lei da tutte le parti, aprite i suoi granai,
ammucchiatela come tante mannelle,
votatela allo sterminio,
che nulla ne resti!

27 Uccidete tutti i suoi tori, fateli scendere al macello!
Guai a loro!
poiché il loro giorno è giunto,
il giorno della loro punizione.

28 Si ode la voce di quelli che fuggono, che scampano dal paese di Babilonia
per annunziare a Sion, la vendetta del Signore, del nostro Dio,
la vendetta del suo *tempio.

29 Convocate contro Babilonia gli arcieri, tutti quelli che tirano d'arco;
accampatevi contro di lei tutto intorno, nessuno ne scampi;
rendetele secondo le sue opere,
fate interamente a lei come essa ha fatto;
poiché essa è stata arrogante contro il Signore,
contro il Santo d'Israele.

30 Perciò i suoi giovani cadranno nelle sue piazze,
tutti i suoi uomini di guerra periranno in quel giorno»,
dice il Signore.

31 «Eccomi a te, o arrogante»,
dice il Signore, Dio degli eserciti;
«poiché il tuo giorno è giunto,
il tempo della tua punizione.

32 L'arrogante vacillerà, cadrà,
e non vi sarà chi lo rialzi;
io appiccherò il fuoco alle sue città,
esso divorerà tutti i suoi dintorni».

33 Cosí parla il Signore degli eserciti:
«I figli d'Israele e i figli di Giuda sono oppressi insieme;
tutti quelli che li hanno deportati li tengono
e rifiutano di lasciarli andare.

34 Il loro vendicatore è forte;
si chiama Signore degli eserciti;
certo egli difenderà la loro causa,
dando riposo alla terra
e gettando lo scompiglio fra gli abitanti di Babilonia[d].

35 La spada è sospesa sopra i Caldei», dice il Signore,
«sopra gli abitanti di Babilonia, sui suoi capi e saggi.

36 La spada è sospesa sopra i millantatori, che risulteranno insensati;
la spada è sospesa sopra i suoi prodi, che saranno atterriti;

37 La spada è sospesa sopra i suoi cavalli, i suoi carri,
sopra tutta l'accozzaglia di gente che è in mezzo a lei,
la quale diventerà come tante donne;
la spada è sospesa sopra i suoi tesori, che saranno saccheggiati.

38 La siccità è sospesa sopra le sue acque, che saranno prosciugate;
poiché è un paese d'immagini scolpite,
vanno in delirio per quegli spauracchi dei loro idoli.

39 Perciò gli animali del deserto, con gli sciacalli, l'abiteranno,
e vi si stabiliranno gli struzzi;
nessuno vi abiterà piú per sempre,
non sarà piú popolata di generazione in generazione.

40 Come avvenne quando Dio distrusse *Sodoma, *Gomorra, e le città circostanti»,
dice il Signore,
«nessuno piú vi abiterà,
non vi risiederà piú nessun figlio d'uomo.

41 Ecco, un popolo viene dal settentrione;
una grande nazione e molti re
sorgono dalle estremità della terra.

42 Essi impugnano l'arco e la freccia;
sono crudeli, non hanno pietà;
la loro voce è come il muggito del mare;
montano cavalli;
sono pronti a combattere come un solo guerriero,
contro di te, o figlia di Babilonia!

43 Il re di Babilonia ne ode la fama,
e le sue mani diventano fiacche;
l'angoscia lo coglie,
un dolore come di donna che partorisce.

44 Ecco, egli sale come un leone dalle rive lussureggianti del *Giordano
contro il forte territorio;
io ne farò fuggire all'improvviso gli abitanti
e stabilirò su di esso colui che io ho scelto.
Poiché chi è simile a me? Chi mi ordinerà di comparire in giudizio?
Qual è il pastore che possa starmi di fronte?»

45 Perciò, ascoltate il disegno che il Signore ha concepito contro Babilonia,
i pensieri che medita contro il paese dei Caldei!
Certo, saranno trascinati via come i piú piccoli del gregge;
certo, il loro territorio sarà devastato.

46 Al rumore della conquista di Babilonia trema la terra
e se ne ode il grido fra le nazioni.

51 Cosí parla il Signore:
«Ecco, io faccio levare contro *Babilonia
e contro gli abitanti di questo paese, che è il cuore dei miei nemici,
un vento distruttore;

mando contro Babilonia degli stranieri che la ventileranno,
e vuoteranno il suo paese;
poiché, nel giorno della calamità,
piomberanno su di lei da tutte le parti.

Tenda l'arciere il suo arco contro chi tende l'arco
e contro chi si erge fieramente nella sua corazza!
Non risparmiate i suoi giovani,
votate allo sterminio tutto il suo esercito!

Cadano uccisi nel paese dei *Caldei,
crivellati di ferite per le vie di Babilonia!

Infatti *Israele e *Giuda non sono abbandonati dal loro Dio,
il Signore degli eserciti;
il paese dei Caldei è pieno di colpe
contro il Santo d'Israele.

Fuggite di mezzo a Babilonia[e], salvi ognuno la sua vita,
guardate di non perire per l'*iniquità di lei!
Poiché questo è il tempo della vendetta del Signore;
egli le dà la sua retribuzione.

Babilonia era nelle mani del Signore una coppa d'oro,
che ubriacava tutta la terra;
le nazioni hanno bevuto il suo vino,
perciò le nazioni sono divenute deliranti.

All'improvviso, Babilonia è caduta, è frantumata.
Alzate su di lei alti lamenti, prendete del balsamo per il suo dolore;
forse guarirà!

“Noi abbiamo voluto guarire Babilonia, ma essa non è guarita;
abbandonatela, e andiamocene ognuno al nostro paese;
poiché la sua punizione arriva fino al cielo,
s'innalza fino alle nuvole[f].

10 Il Signore ha fatto emergere i nostri diritti; venite, raccontiamo in *Sion l'opera del Signore
nostro Dio”.

11 Appuntite le frecce, imbracciate gli scudi!
Il Signore ha eccitato lo spirito dei re dei Medi,
perché il suo disegno contro Babilonia è di distruggerla;
poiché questa è la vendetta del Signore,
la vendetta del suo *tempio.

12 Alzate la bandiera contro le mura di Babilonia!
Rinforzate le guardie, mettete le sentinelle, preparate gli agguati!
Poiché il Signore ha preso una decisione
e già mette in pratica ciò che ha detto contro gli abitanti di Babilonia.

13 O tu che abiti in riva alle grandi acque,
tu che abbondi di tesori,
la tua fine è giunta, il termine delle tue rapine!

14 Il Signore degli eserciti l'ha giurato per sé stesso:
Sí, certo, io ti riempirò di uomini come di *locuste
ed essi alzeranno contro di te grida di trionfo.

15 Egli, con la sua potenza, ha fatto la terra,
con la sua saggezza ha stabilito fermamente il mondo;
con la sua intelligenza ha disteso i cieli.

16 Quando fa udire la sua voce, c'è un rumore d'acque nel cielo,
egli fa salire i vapori dalle estremità della terra,
fa guizzare i lampi per la pioggia
e sprigiona il vento dai suoi serbatoi;

17 ogni uomo allora diventa stupido, privo di conoscenza,
ogni orafo ha vergogna delle sue immagini scolpite;
perché le sue immagini fuse sono menzogna
e non c'è soffio vitale in loro.

18 Sono vanità, lavoro d'inganno;
nel giorno del castigo, periranno.

19 A loro non somiglia Colui che è la parte di *Giacobbe;
perché Egli ha formato tutte le cose,
e Israele è la tribú della sua eredità.
Il suo nome è: Signore degli eserciti.

20 O Babilonia, tu sei stata per me un martello, uno strumento di guerra;
con te ho schiacciato le nazioni,
con te ho distrutto i regni;

21 con te ho schiacciato cavalli e cavalieri,
con te ho schiacciato i carri e chi vi stava sopra;

22 con te ho schiacciato uomini e donne,
con te ho schiacciato vecchi e bambini,
con te ho schiacciato giovani e fanciulle;

23 con te ho schiacciato i pastori e le loro greggi,
con te ho schiacciato i lavoratori e i loro buoi aggiogati,
con te ho schiacciato governatori e magistrati.

24 Ma, sotto i vostri occhi, io renderò a Babilonia e a tutti gli abitanti della Caldea,
tutto il male che hanno fatto a Sion»,
dice il Signore.

25 «Eccomi a te, o montagna di distruzione», dice il Signore;
«a te che distruggi tutta la terra!
Io stenderò la mia mano su di te,
ti rotolerò giú dalle rocce
e farò di te una montagna bruciata.

26 Da te non si trarrà piú pietra angolare, né pietre da fondamenta;
ma tu sarai una desolazione perenne», dice il Signore.

27 «Alzate una bandiera sulla terra,
sonate la tromba fra le nazioni,
preparate le nazioni contro di lei,
chiamate a raccolta contro di lei i regni d'Ararat, di Minni e d'Aschenaz,
costituite contro di lei dei generali,
fate avanzare i cavalli come locuste dalle ali ritte!

28 Preparate contro di lei le nazioni, i re di Media,
i suoi governatori, tutti i suoi magistrati
e tutti i paesi dei suoi domini.

29 La terra trema, è in doglie,
perché i disegni del Signore contro Babilonia si effettuano:
di ridurre il paese di Babilonia in un deserto senza abitanti.

30 I prodi di Babilonia cessano di combattere;
se ne stanno nelle loro fortezze;
la loro bravura è venuta meno, sono come donne;
le sue abitazioni sono in fiamme,
le sbarre delle sue porte sono spezzate.

31 Un corriere incrocia l'altro,
un messaggero incrocia l'altro,
per annunziare al re di Babilonia
che la sua città è presa da ogni lato,

32 che i guadi sono occupati,
che le paludi sono in preda alle fiamme,
che gli uomini di guerra sono allibiti».

33 Poiché cosí parla il Signore degli eserciti, Dio d'Israele:
«La figlia di Babilonia è come un'aia al tempo in cui la si trebbia;
ancora un poco, e verrà per lei il tempo della mietitura».

34 «*Nabucodonosor, re di Babilonia, ci ha divorati, ci ha schiacciati,
ci ha posti là come un vaso vuoto;
ci ha inghiottiti come un *dragone;
ha riempito il suo ventre con le nostre delizie,
ci ha cacciati via.

35 La violenza che mi è fatta e il tormento della mia carne ricadano su Babilonia!»
dirà l'abitante di Sion.
«Il mio sangue ricada sugli abitanti di Caldea!»
dirà *Gerusalemme.

36 Perciò, cosí parla il Signore:
«Ecco, io difenderò la tua causa
e farò la tua vendetta!
Io prosciugherò il suo mare,
disseccherò la sua sorgente.

37 Babilonia diventerà un mucchio di macerie, un covo di sciacalli,
un oggetto di stupore e di scherno,
un luogo senza abitanti.

38 Essi ruggiranno assieme come leoni,
grideranno come piccoli di leonesse.

39 Quando saranno riscaldati, darò loro da bere,
li ubriacherò perché stiano allegri,
e poi si addormentino di un sonno perenne e non si risveglino piú»,
dice il Signore.

40 «Io li farò scendere al macello come agnelli,
come montoni, come capri.

41 Come mai è stata presa Sesac[g],
ed è stata conquistata colei che era il vanto di tutta la terra?
Come mai Babilonia è diventata una desolazione, fra le nazioni?

42 Il mare è salito su Babilonia;
essa è stata coperta dal tumulto dei suoi flutti.

43 Le sue città sono diventate una desolazione,
una terra arida, un deserto,
un paese dove non abita piú nessuno,
per dove non passa piú nessun figlio d'uomo.

44 Io punirò *Bel a Babilonia,
gli trarrò di gola ciò che ha trangugiato;
le nazioni non affluiranno piú a lui;
perfino le mura di Babilonia sono cadute.

45 O popolo mio, uscite di mezzo a lei,
salvi ciascuno la sua vita
davanti all'ardente ira del Signore!

46 Il vostro cuore non si avvilisca,
non vi spaventate delle voci che si udranno nel paese;
poiché un anno correrà una voce
e l'anno seguente correrà un'altra voce;
ci sarà nel paese violenza,
dominatore contro dominatore.

47 Perciò, ecco, i giorni vengono
in cui io farò giustizia delle immagini scolpite di Babilonia:
tutto il suo paese sarà coperto di vergogna,
tutti i suoi feriti a morte cadranno in mezzo a lei.

48 I cieli, la terra, e tutto ciò che è in essi,
esulteranno su Babilonia,
perché i devastatori piomberanno su di lei dal settentrione»,
dice il Signore.

49 «Come Babilonia ha fatto cadere i feriti a morte d'Israele,
cosí in Babilonia cadranno i feriti a morte di tutto il paese.

50 O voi che siete scampati dalla spada, partite, non vi fermate,
ricordatevi, mentre siete lontano, del Signore,
e Gerusalemme vi ritorni in cuore!»

51 «Noi eravamo coperti d'infamia all'udire gli insulti,
la vergogna ci copriva la faccia,
perché gli stranieri erano venuti
nel *santuario della casa del Signore».

52 «Perciò, ecco, i giorni vengono», dice il Signore,
«in cui io farò giustizia delle sue immagini scolpite
e in tutto il suo paese gemeranno i feriti a morte.

53 Anche se Babilonia si elevasse fino al cielo,
anche se rendesse inaccessibili i suoi alti baluardi,
le verranno da parte mia dei devastatori», dice il Signore.

54 «Giunge da Babilonia un grido,
la notizia di un gran disastro dalla terra dei Caldei.

55 Il Signore infatti devasta Babilonia
e fa cessare il suo grande rumore;
le onde dei devastatori muggono come grandi acque,
se ne ode il fracasso;

56 perché il devastatore piomba su di lei, su Babilonia,
i suoi prodi sono presi,
i loro archi spezzati,
poiché il Signore è il Dio delle retribuzioni,
non manca di rendere ciò che è dovuto.

57 Io ubriacherò i suoi capi e i suoi saggi,
i suoi governatori, i suoi magistrati, i suoi prodi,
ed essi si addormenteranno di un sonno perenne, e non si risveglieranno piú»,
dice il Re, che si chiama Signore degli eserciti.

58 Cosí parla il Signore degli eserciti:
«Le larghe mura di Babilonia saranno spianate al suolo,
le sue alte porte saranno incendiate;
cosí i popoli avranno lavorato per nulla,
le nazioni si saranno stancate per il fuoco».

59 (B)Ordine dato dal *profeta *Geremia a Seraia, figlio di Neria, figlio di Maaseia, quando si recò a Babilonia con *Sedechia, re di Giuda, il quarto anno del regno di Sedechia. Seraia era responsabile delle soste. 60 Geremia scrisse in un libro tutto il male che doveva accadere a Babilonia, cioè tutte queste parole che sono scritte riguardo a Babilonia. 61 Geremia disse a Seraia: «Quando sarai arrivato a Babilonia, avrai cura di leggere tutte queste parole, 62 e dirai: “O Signore, tu hai detto di questo luogo che lo avresti distrutto, al punto che non sarebbe stato piú abitato né da uomo, né da bestia, e che sarebbe stato ridotto in una desolazione perenne”. 63 Quando avrai finito di leggere questo libro, tu vi legherai una pietra, lo getterai in mezzo all'Eufrate, 64 e dirai: “Cosí affonderà Babilonia, e non si rialzerà piú, a causa del male che io faccio venire su di lei; cadrà esausta”».
Fin qui, le parole di Geremia.

Footnotes

  1. Geremia 50:2 Merodac, divinità babilonese.
  2. Geremia 50:21 Merataim, lett. doppiamente ribelle.
  3. Geremia 50:21 Pecod, lett. di visitazione, cioè da visitare, ossia da punire.
  4. Geremia 50:34 Babilonia, cfr. Ap 18:8.
  5. Geremia 51:6 Fuggite di mezzo a Babilonia, cfr. Ap 18:4.
  6. Geremia 51:9 +Ap 18:5.
  7. Geremia 51:41 Sesac, ovvero Babilonia.