Add parallel Print Page Options

Vocazione e missione d’Isaia

(A)Nell’anno della morte del re Uzzia vidi il Signore seduto sopra un trono alto, molto elevato, e i lembi del suo mantello riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini, ognuno dei quali aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. L’uno gridava all’altro e diceva: «Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria!» Le porte furono scosse fin dalle loro fondamenta dalla voce di loro che gridavano, e la casa fu piena di fumo.

Allora io dissi: «Guai a me, sono perduto! Perché io sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; e i miei occhi hanno visto il Re, il Signore degli eserciti!» Ma uno dei serafini volò verso di me, tenendo in mano un carbone ardente, tolto con le molle dall’altare. Mi toccò con esso la bocca e disse: «Ecco, questo ti ha toccato le labbra, la tua iniquità è tolta e il tuo peccato è espiato».

(B)Poi udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò? E chi andrà per noi?» Allora io risposi: «Eccomi, manda me!»

Ed egli disse: «Va’, e di’ a questo popolo: “Ascoltate, sì, ma senza capire; guardate, sì, ma senza discernere[a]!”

10 Rendi insensibile[b] il cuore di questo popolo, rendigli duri gli orecchi e chiudigli gli occhi, in modo che non veda con i suoi occhi, non oda con i suoi orecchi, non intenda con il cuore, non si converta e non sia guarito!»

11 E io dissi: «Fino a quando, Signore?» Egli rispose: «Finché le città siano devastate, senza abitanti, non vi sia più nessuno nelle case, e il paese sia ridotto in desolazione;

12 finché il Signore abbia allontanato gli uomini, e la solitudine sia grande in mezzo al paese.

Read full chapter

Footnotes

  1. Isaia 6:9 +Mt 13:14-15; +Mr 4:12; +Lu 8:10; +Gv 12:40; +At 28:26-27.
  2. Isaia 6:10 Rendi insensibile, lett. ingrassa.

Vocazione e missione d’Isaia

(A)Nell’anno della morte del re Uzzia vidi il Signore seduto sopra un trono alto, molto elevato, e i lembi del suo mantello riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini, ognuno dei quali aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. L’uno gridava all’altro e diceva: «Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria!» Le porte furono scosse fin dalle loro fondamenta dalla voce di loro che gridavano, e la casa fu piena di fumo.

Allora io dissi: «Guai a me, sono perduto! Perché io sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; e i miei occhi hanno visto il Re, il Signore degli eserciti!» Ma uno dei serafini volò verso di me, tenendo in mano un carbone ardente, tolto con le molle dall’altare. Mi toccò con esso la bocca e disse: «Ecco, questo ti ha toccato le labbra, la tua iniquità è tolta e il tuo peccato è espiato».

(B)Poi udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò? E chi andrà per noi?» Allora io risposi: «Eccomi, manda me!»

Ed egli disse: «Va’, e di’ a questo popolo: “Ascoltate, sì, ma senza capire; guardate, sì, ma senza discernere[a]!”

10 Rendi insensibile[b] il cuore di questo popolo, rendigli duri gli orecchi e chiudigli gli occhi, in modo che non veda con i suoi occhi, non oda con i suoi orecchi, non intenda con il cuore, non si converta e non sia guarito!»

11 E io dissi: «Fino a quando, Signore?» Egli rispose: «Finché le città siano devastate, senza abitanti, non vi sia più nessuno nelle case, e il paese sia ridotto in desolazione;

12 finché il Signore abbia allontanato gli uomini, e la solitudine sia grande in mezzo al paese.

Read full chapter

Footnotes

  1. Isaia 6:9 +Mt 13:14-15; +Mr 4:12; +Lu 8:10; +Gv 12:40; +At 28:26-27.
  2. Isaia 6:10 Rendi insensibile, lett. ingrassa.

Vocazione e missione d’Isaia

(A)Nell’anno della morte del re Uzzia vidi il Signore seduto sopra un trono alto, molto elevato, e i lembi del suo mantello riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini, ognuno dei quali aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. L’uno gridava all’altro e diceva: «Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria!» Le porte furono scosse fin dalle loro fondamenta dalla voce di loro che gridavano, e la casa fu piena di fumo.

Allora io dissi: «Guai a me, sono perduto! Perché io sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; e i miei occhi hanno visto il Re, il Signore degli eserciti!» Ma uno dei serafini volò verso di me, tenendo in mano un carbone ardente, tolto con le molle dall’altare. Mi toccò con esso la bocca e disse: «Ecco, questo ti ha toccato le labbra, la tua iniquità è tolta e il tuo peccato è espiato».

(B)Poi udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò? E chi andrà per noi?» Allora io risposi: «Eccomi, manda me!»

Ed egli disse: «Va’, e di’ a questo popolo: “Ascoltate, sì, ma senza capire; guardate, sì, ma senza discernere[a]!”

10 Rendi insensibile[b] il cuore di questo popolo, rendigli duri gli orecchi e chiudigli gli occhi, in modo che non veda con i suoi occhi, non oda con i suoi orecchi, non intenda con il cuore, non si converta e non sia guarito!»

11 E io dissi: «Fino a quando, Signore?» Egli rispose: «Finché le città siano devastate, senza abitanti, non vi sia più nessuno nelle case, e il paese sia ridotto in desolazione;

12 finché il Signore abbia allontanato gli uomini, e la solitudine sia grande in mezzo al paese.

Read full chapter

Footnotes

  1. Isaia 6:9 +Mt 13:14-15; +Mr 4:12; +Lu 8:10; +Gv 12:40; +At 28:26-27.
  2. Isaia 6:10 Rendi insensibile, lett. ingrassa.

Vocazione e missione d’Isaia

(A)Nell’anno della morte del re Uzzia vidi il Signore seduto sopra un trono alto, molto elevato, e i lembi del suo mantello riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini, ognuno dei quali aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. L’uno gridava all’altro e diceva: «Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria!» Le porte furono scosse fin dalle loro fondamenta dalla voce di loro che gridavano, e la casa fu piena di fumo.

Allora io dissi: «Guai a me, sono perduto! Perché io sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; e i miei occhi hanno visto il Re, il Signore degli eserciti!» Ma uno dei serafini volò verso di me, tenendo in mano un carbone ardente, tolto con le molle dall’altare. Mi toccò con esso la bocca e disse: «Ecco, questo ti ha toccato le labbra, la tua iniquità è tolta e il tuo peccato è espiato».

(B)Poi udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò? E chi andrà per noi?» Allora io risposi: «Eccomi, manda me!»

Ed egli disse: «Va’, e di’ a questo popolo: “Ascoltate, sì, ma senza capire; guardate, sì, ma senza discernere[a]!”

10 Rendi insensibile[b] il cuore di questo popolo, rendigli duri gli orecchi e chiudigli gli occhi, in modo che non veda con i suoi occhi, non oda con i suoi orecchi, non intenda con il cuore, non si converta e non sia guarito!»

11 E io dissi: «Fino a quando, Signore?» Egli rispose: «Finché le città siano devastate, senza abitanti, non vi sia più nessuno nelle case, e il paese sia ridotto in desolazione;

12 finché il Signore abbia allontanato gli uomini, e la solitudine sia grande in mezzo al paese.

Read full chapter

Footnotes

  1. Isaia 6:9 +Mt 13:14-15; +Mr 4:12; +Lu 8:10; +Gv 12:40; +At 28:26-27.
  2. Isaia 6:10 Rendi insensibile, lett. ingrassa.

Vocazione e missione d’Isaia

(A)Nell’anno della morte del re Uzzia vidi il Signore seduto sopra un trono alto, molto elevato, e i lembi del suo mantello riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini, ognuno dei quali aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. L’uno gridava all’altro e diceva: «Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria!» Le porte furono scosse fin dalle loro fondamenta dalla voce di loro che gridavano, e la casa fu piena di fumo.

Allora io dissi: «Guai a me, sono perduto! Perché io sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; e i miei occhi hanno visto il Re, il Signore degli eserciti!» Ma uno dei serafini volò verso di me, tenendo in mano un carbone ardente, tolto con le molle dall’altare. Mi toccò con esso la bocca e disse: «Ecco, questo ti ha toccato le labbra, la tua iniquità è tolta e il tuo peccato è espiato».

(B)Poi udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò? E chi andrà per noi?» Allora io risposi: «Eccomi, manda me!»

Ed egli disse: «Va’, e di’ a questo popolo: “Ascoltate, sì, ma senza capire; guardate, sì, ma senza discernere[a]!”

10 Rendi insensibile[b] il cuore di questo popolo, rendigli duri gli orecchi e chiudigli gli occhi, in modo che non veda con i suoi occhi, non oda con i suoi orecchi, non intenda con il cuore, non si converta e non sia guarito!»

11 E io dissi: «Fino a quando, Signore?» Egli rispose: «Finché le città siano devastate, senza abitanti, non vi sia più nessuno nelle case, e il paese sia ridotto in desolazione;

12 finché il Signore abbia allontanato gli uomini, e la solitudine sia grande in mezzo al paese.

Read full chapter

Footnotes

  1. Isaia 6:9 +Mt 13:14-15; +Mr 4:12; +Lu 8:10; +Gv 12:40; +At 28:26-27.
  2. Isaia 6:10 Rendi insensibile, lett. ingrassa.

(A)Questo è il libro della genealogia di Adamo. Nel giorno che Dio creò l’uomo, lo fece a somiglianza di Dio; li creò maschio e femmina, li benedisse e diede loro il nome di «uomo», nel giorno che furono creati.

Adamo visse centotrent’anni, generò un figlio a sua somiglianza, a sua immagine, e lo chiamò Set; il tempo che Adamo visse, dopo aver generato Set, fu di ottocento anni ed egli generò figli e figlie; tutto il tempo che Adamo visse fu di novecentotrent’anni; poi morì.

Set visse centocinque anni e generò Enos. Set, dopo aver generato Enos, visse ottocentosette anni, e generò figli e figlie. Tutto il tempo che Set visse fu di novecentododici anni; poi morì.

Enos visse novant’anni e generò Chenan. 10 Enos, dopo aver generato Chenan, visse ottocentoquindici anni e generò figli e figlie. 11 Tutto il tempo che Enos visse fu di novecentocinque anni; poi morì.

12 Chenan visse settant’anni e generò Maalaleel. 13 E Chenan, dopo aver generato Maalaleel, visse ottocentoquarant’anni e generò figli e figlie. 14 Tutto il tempo che Chenan visse fu di novecentodieci anni; poi morì.

15 Maalaleel visse sessantacinque anni e generò Iared. 16 E Maalaleel, dopo aver generato Iared, visse ottocentotrent’anni e generò figli e figlie. 17 Tutto il tempo che Maalaleel visse fu di ottocentonovantacinque anni; poi morì.

18 E Iared visse centosessantadue anni, e generò Enoc. 19 Iared, dopo aver generato Enoc, visse ottocento anni e generò figli e figlie; 20 tutto il tempo che Iared visse fu di novecentosessantadue anni; poi morì.

21 Enoc visse sessantacinque anni e generò Metusela. 22 Enoc, dopo aver generato Metusela, camminò con Dio trecento anni e generò figli e figlie. 23 Tutto il tempo che Enoc visse fu di trecentosessantacinque anni. 24 Enoc camminò con Dio; poi scomparve, perché Dio lo prese.

Read full chapter

(A)Questo è il libro della genealogia di Adamo. Nel giorno che Dio creò l’uomo, lo fece a somiglianza di Dio; li creò maschio e femmina, li benedisse e diede loro il nome di «uomo», nel giorno che furono creati.

Adamo visse centotrent’anni, generò un figlio a sua somiglianza, a sua immagine, e lo chiamò Set; il tempo che Adamo visse, dopo aver generato Set, fu di ottocento anni ed egli generò figli e figlie; tutto il tempo che Adamo visse fu di novecentotrent’anni; poi morì.

Set visse centocinque anni e generò Enos. Set, dopo aver generato Enos, visse ottocentosette anni, e generò figli e figlie. Tutto il tempo che Set visse fu di novecentododici anni; poi morì.

Enos visse novant’anni e generò Chenan. 10 Enos, dopo aver generato Chenan, visse ottocentoquindici anni e generò figli e figlie. 11 Tutto il tempo che Enos visse fu di novecentocinque anni; poi morì.

12 Chenan visse settant’anni e generò Maalaleel. 13 E Chenan, dopo aver generato Maalaleel, visse ottocentoquarant’anni e generò figli e figlie. 14 Tutto il tempo che Chenan visse fu di novecentodieci anni; poi morì.

15 Maalaleel visse sessantacinque anni e generò Iared. 16 E Maalaleel, dopo aver generato Iared, visse ottocentotrent’anni e generò figli e figlie. 17 Tutto il tempo che Maalaleel visse fu di ottocentonovantacinque anni; poi morì.

18 E Iared visse centosessantadue anni, e generò Enoc. 19 Iared, dopo aver generato Enoc, visse ottocento anni e generò figli e figlie; 20 tutto il tempo che Iared visse fu di novecentosessantadue anni; poi morì.

21 Enoc visse sessantacinque anni e generò Metusela. 22 Enoc, dopo aver generato Metusela, camminò con Dio trecento anni e generò figli e figlie. 23 Tutto il tempo che Enoc visse fu di trecentosessantacinque anni. 24 Enoc camminò con Dio; poi scomparve, perché Dio lo prese.

Read full chapter

(A)Questo è il libro della genealogia di Adamo. Nel giorno che Dio creò l’uomo, lo fece a somiglianza di Dio; li creò maschio e femmina, li benedisse e diede loro il nome di «uomo», nel giorno che furono creati.

Adamo visse centotrent’anni, generò un figlio a sua somiglianza, a sua immagine, e lo chiamò Set; il tempo che Adamo visse, dopo aver generato Set, fu di ottocento anni ed egli generò figli e figlie; tutto il tempo che Adamo visse fu di novecentotrent’anni; poi morì.

Set visse centocinque anni e generò Enos. Set, dopo aver generato Enos, visse ottocentosette anni, e generò figli e figlie. Tutto il tempo che Set visse fu di novecentododici anni; poi morì.

Enos visse novant’anni e generò Chenan. 10 Enos, dopo aver generato Chenan, visse ottocentoquindici anni e generò figli e figlie. 11 Tutto il tempo che Enos visse fu di novecentocinque anni; poi morì.

12 Chenan visse settant’anni e generò Maalaleel. 13 E Chenan, dopo aver generato Maalaleel, visse ottocentoquarant’anni e generò figli e figlie. 14 Tutto il tempo che Chenan visse fu di novecentodieci anni; poi morì.

15 Maalaleel visse sessantacinque anni e generò Iared. 16 E Maalaleel, dopo aver generato Iared, visse ottocentotrent’anni e generò figli e figlie. 17 Tutto il tempo che Maalaleel visse fu di ottocentonovantacinque anni; poi morì.

18 E Iared visse centosessantadue anni, e generò Enoc. 19 Iared, dopo aver generato Enoc, visse ottocento anni e generò figli e figlie; 20 tutto il tempo che Iared visse fu di novecentosessantadue anni; poi morì.

21 Enoc visse sessantacinque anni e generò Metusela. 22 Enoc, dopo aver generato Metusela, camminò con Dio trecento anni e generò figli e figlie. 23 Tutto il tempo che Enoc visse fu di trecentosessantacinque anni. 24 Enoc camminò con Dio; poi scomparve, perché Dio lo prese.

Read full chapter

(A)Questo è il libro della genealogia di Adamo. Nel giorno che Dio creò l’uomo, lo fece a somiglianza di Dio; li creò maschio e femmina, li benedisse e diede loro il nome di «uomo», nel giorno che furono creati.

Adamo visse centotrent’anni, generò un figlio a sua somiglianza, a sua immagine, e lo chiamò Set; il tempo che Adamo visse, dopo aver generato Set, fu di ottocento anni ed egli generò figli e figlie; tutto il tempo che Adamo visse fu di novecentotrent’anni; poi morì.

Set visse centocinque anni e generò Enos. Set, dopo aver generato Enos, visse ottocentosette anni, e generò figli e figlie. Tutto il tempo che Set visse fu di novecentododici anni; poi morì.

Enos visse novant’anni e generò Chenan. 10 Enos, dopo aver generato Chenan, visse ottocentoquindici anni e generò figli e figlie. 11 Tutto il tempo che Enos visse fu di novecentocinque anni; poi morì.

12 Chenan visse settant’anni e generò Maalaleel. 13 E Chenan, dopo aver generato Maalaleel, visse ottocentoquarant’anni e generò figli e figlie. 14 Tutto il tempo che Chenan visse fu di novecentodieci anni; poi morì.

15 Maalaleel visse sessantacinque anni e generò Iared. 16 E Maalaleel, dopo aver generato Iared, visse ottocentotrent’anni e generò figli e figlie. 17 Tutto il tempo che Maalaleel visse fu di ottocentonovantacinque anni; poi morì.

18 E Iared visse centosessantadue anni, e generò Enoc. 19 Iared, dopo aver generato Enoc, visse ottocento anni e generò figli e figlie; 20 tutto il tempo che Iared visse fu di novecentosessantadue anni; poi morì.

21 Enoc visse sessantacinque anni e generò Metusela. 22 Enoc, dopo aver generato Metusela, camminò con Dio trecento anni e generò figli e figlie. 23 Tutto il tempo che Enoc visse fu di trecentosessantacinque anni. 24 Enoc camminò con Dio; poi scomparve, perché Dio lo prese.

Read full chapter

(A)Questo è il libro della genealogia di Adamo. Nel giorno che Dio creò l’uomo, lo fece a somiglianza di Dio; li creò maschio e femmina, li benedisse e diede loro il nome di «uomo», nel giorno che furono creati.

Adamo visse centotrent’anni, generò un figlio a sua somiglianza, a sua immagine, e lo chiamò Set; il tempo che Adamo visse, dopo aver generato Set, fu di ottocento anni ed egli generò figli e figlie; tutto il tempo che Adamo visse fu di novecentotrent’anni; poi morì.

Set visse centocinque anni e generò Enos. Set, dopo aver generato Enos, visse ottocentosette anni, e generò figli e figlie. Tutto il tempo che Set visse fu di novecentododici anni; poi morì.

Enos visse novant’anni e generò Chenan. 10 Enos, dopo aver generato Chenan, visse ottocentoquindici anni e generò figli e figlie. 11 Tutto il tempo che Enos visse fu di novecentocinque anni; poi morì.

12 Chenan visse settant’anni e generò Maalaleel. 13 E Chenan, dopo aver generato Maalaleel, visse ottocentoquarant’anni e generò figli e figlie. 14 Tutto il tempo che Chenan visse fu di novecentodieci anni; poi morì.

15 Maalaleel visse sessantacinque anni e generò Iared. 16 E Maalaleel, dopo aver generato Iared, visse ottocentotrent’anni e generò figli e figlie. 17 Tutto il tempo che Maalaleel visse fu di ottocentonovantacinque anni; poi morì.

18 E Iared visse centosessantadue anni, e generò Enoc. 19 Iared, dopo aver generato Enoc, visse ottocento anni e generò figli e figlie; 20 tutto il tempo che Iared visse fu di novecentosessantadue anni; poi morì.

21 Enoc visse sessantacinque anni e generò Metusela. 22 Enoc, dopo aver generato Metusela, camminò con Dio trecento anni e generò figli e figlie. 23 Tutto il tempo che Enoc visse fu di trecentosessantacinque anni. 24 Enoc camminò con Dio; poi scomparve, perché Dio lo prese.

Read full chapter

Fa’ questo, figlio mio; disimpègnati, perché sei caduto in mano del tuo prossimo. Va’, gèttati ai suoi piedi, insisti,

non dar sonno ai tuoi occhi, né riposo alle tue palpebre;

lìberati come il capriolo dalla mano del cacciatore, come l’uccello dalla mano dell’uccellatore.

La pigrizia

(A)Va’, pigro, alla formica; considera il suo fare e diventa saggio!

Essa non ha né capo, né sorvegliante, né padrone;

prepara il suo nutrimento nell’estate e immagazzina il suo cibo al tempo della mietitura.

Fino a quando, o pigro, te ne starai coricato? Quando ti sveglierai dal tuo sonno?

10 Dormire un po’, sonnecchiare un po’, incrociare un po’ le mani per riposare…

11 La tua povertà verrà come un ladro, la tua miseria, come un uomo armato.

L’ipocrisia

12 (B)L’uomo da nulla, l’uomo iniquo, cammina con la falsità sulle labbra;

13 ammicca con gli occhi, parla con i piedi, fa segni con le dita.

14 Ha la perversità nel cuore, trama del male in ogni tempo, semina discordie.

15 Perciò la sua rovina verrà all’improvviso, in un attimo sarà distrutto, senza rimedio.

Le cose che il Signore odia

16 Sei cose odia il Signore, anzi sette gli sono in abominio:

17 gli occhi alteri, la lingua bugiarda, le mani che spargono sangue innocente,

18 il cuore che medita disegni iniqui, i piedi che corrono frettolosi al male,

19 il falso testimone che proferisce menzogne e chi semina discordie tra fratelli.

L’adulterio

20 (C)Figlio mio, osserva i precetti di tuo padre e non trascurare gli insegnamenti di tua madre;

Read full chapter

Fa’ questo, figlio mio; disimpègnati, perché sei caduto in mano del tuo prossimo. Va’, gèttati ai suoi piedi, insisti,

non dar sonno ai tuoi occhi, né riposo alle tue palpebre;

lìberati come il capriolo dalla mano del cacciatore, come l’uccello dalla mano dell’uccellatore.

La pigrizia

(A)Va’, pigro, alla formica; considera il suo fare e diventa saggio!

Essa non ha né capo, né sorvegliante, né padrone;

prepara il suo nutrimento nell’estate e immagazzina il suo cibo al tempo della mietitura.

Fino a quando, o pigro, te ne starai coricato? Quando ti sveglierai dal tuo sonno?

10 Dormire un po’, sonnecchiare un po’, incrociare un po’ le mani per riposare…

11 La tua povertà verrà come un ladro, la tua miseria, come un uomo armato.

L’ipocrisia

12 (B)L’uomo da nulla, l’uomo iniquo, cammina con la falsità sulle labbra;

13 ammicca con gli occhi, parla con i piedi, fa segni con le dita.

14 Ha la perversità nel cuore, trama del male in ogni tempo, semina discordie.

15 Perciò la sua rovina verrà all’improvviso, in un attimo sarà distrutto, senza rimedio.

Le cose che il Signore odia

16 Sei cose odia il Signore, anzi sette gli sono in abominio:

17 gli occhi alteri, la lingua bugiarda, le mani che spargono sangue innocente,

18 il cuore che medita disegni iniqui, i piedi che corrono frettolosi al male,

19 il falso testimone che proferisce menzogne e chi semina discordie tra fratelli.

L’adulterio

20 (C)Figlio mio, osserva i precetti di tuo padre e non trascurare gli insegnamenti di tua madre;

Read full chapter

Fa’ questo, figlio mio; disimpègnati, perché sei caduto in mano del tuo prossimo. Va’, gèttati ai suoi piedi, insisti,

non dar sonno ai tuoi occhi, né riposo alle tue palpebre;

lìberati come il capriolo dalla mano del cacciatore, come l’uccello dalla mano dell’uccellatore.

La pigrizia

(A)Va’, pigro, alla formica; considera il suo fare e diventa saggio!

Essa non ha né capo, né sorvegliante, né padrone;

prepara il suo nutrimento nell’estate e immagazzina il suo cibo al tempo della mietitura.

Fino a quando, o pigro, te ne starai coricato? Quando ti sveglierai dal tuo sonno?

10 Dormire un po’, sonnecchiare un po’, incrociare un po’ le mani per riposare…

11 La tua povertà verrà come un ladro, la tua miseria, come un uomo armato.

L’ipocrisia

12 (B)L’uomo da nulla, l’uomo iniquo, cammina con la falsità sulle labbra;

13 ammicca con gli occhi, parla con i piedi, fa segni con le dita.

14 Ha la perversità nel cuore, trama del male in ogni tempo, semina discordie.

15 Perciò la sua rovina verrà all’improvviso, in un attimo sarà distrutto, senza rimedio.

Le cose che il Signore odia

16 Sei cose odia il Signore, anzi sette gli sono in abominio:

17 gli occhi alteri, la lingua bugiarda, le mani che spargono sangue innocente,

18 il cuore che medita disegni iniqui, i piedi che corrono frettolosi al male,

19 il falso testimone che proferisce menzogne e chi semina discordie tra fratelli.

L’adulterio

20 (C)Figlio mio, osserva i precetti di tuo padre e non trascurare gli insegnamenti di tua madre;

Read full chapter

Fa’ questo, figlio mio; disimpègnati, perché sei caduto in mano del tuo prossimo. Va’, gèttati ai suoi piedi, insisti,

non dar sonno ai tuoi occhi, né riposo alle tue palpebre;

lìberati come il capriolo dalla mano del cacciatore, come l’uccello dalla mano dell’uccellatore.

La pigrizia

(A)Va’, pigro, alla formica; considera il suo fare e diventa saggio!

Essa non ha né capo, né sorvegliante, né padrone;

prepara il suo nutrimento nell’estate e immagazzina il suo cibo al tempo della mietitura.

Fino a quando, o pigro, te ne starai coricato? Quando ti sveglierai dal tuo sonno?

10 Dormire un po’, sonnecchiare un po’, incrociare un po’ le mani per riposare…

11 La tua povertà verrà come un ladro, la tua miseria, come un uomo armato.

L’ipocrisia

12 (B)L’uomo da nulla, l’uomo iniquo, cammina con la falsità sulle labbra;

13 ammicca con gli occhi, parla con i piedi, fa segni con le dita.

14 Ha la perversità nel cuore, trama del male in ogni tempo, semina discordie.

15 Perciò la sua rovina verrà all’improvviso, in un attimo sarà distrutto, senza rimedio.

Le cose che il Signore odia

16 Sei cose odia il Signore, anzi sette gli sono in abominio:

17 gli occhi alteri, la lingua bugiarda, le mani che spargono sangue innocente,

18 il cuore che medita disegni iniqui, i piedi che corrono frettolosi al male,

Read full chapter