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21 Poiché, ecco, il Signore esce dal suo luogo per punire l’iniquità degli abitanti della terra; la terra metterà allo scoperto il sangue che ha bevuto e non terrà più coperti gli uccisi.

27 In quel giorno il Signore punirà con la sua spada dura, grande e forte, il leviatano[a], l’agile serpente, il leviatano, il serpente tortuoso, e ucciderà il mostro che è nel mare!

Annuncio della restaurazione d’Israele

(A)In quel giorno cantate la vigna dal vino vermiglio!

Io, il Signore, ne sono il guardiano, io la irrigo a ogni istante; la custodisco notte e giorno, affinché nessuno la danneggi.

Nessuna ira è in me. Ah! Se dovessi combattere contro rovi e pruni, io andrei contro di loro e li brucerei tutti assieme!

A meno che non mi si prenda per rifugio, che non si faccia la pace con me, che non si faccia la pace con me.

(B)In avvenire Giacobbe metterà radice, Israele fiorirà e germoglierà, e copriranno di frutta la faccia del mondo.

Il Signore ha colpito il suo popolo come ha colpito quelli che colpivano lui? L’ha forse ucciso come ha ucciso quelli che uccidevano lui?

Tu l’hai punito con misura mandandolo lontano, portandolo via con il tuo soffio impetuoso, in un giorno di vento orientale.

In questo modo è stata espiata l’iniquità di Giacobbe, e questo è il frutto della rimozione del suo peccato: egli ha ridotto tutte le pietre degli altari come pietre di calce frantumate, in modo che gli idoli di Astarte e le colonne solari non risorgeranno più.

Footnotes

  1. Isaia 27:1 Leviatano, in ebr. designa qualunque grande animale che viva nell’acqua. Qui è il simbolo di potenze mondane tiranniche; cfr. v. 13.

21 Poiché, ecco, il Signore esce dal suo luogo per punire l’iniquità degli abitanti della terra; la terra metterà allo scoperto il sangue che ha bevuto e non terrà più coperti gli uccisi.

27 In quel giorno il Signore punirà con la sua spada dura, grande e forte, il leviatano[a], l’agile serpente, il leviatano, il serpente tortuoso, e ucciderà il mostro che è nel mare!

Annuncio della restaurazione d’Israele

(A)In quel giorno cantate la vigna dal vino vermiglio!

Io, il Signore, ne sono il guardiano, io la irrigo a ogni istante; la custodisco notte e giorno, affinché nessuno la danneggi.

Nessuna ira è in me. Ah! Se dovessi combattere contro rovi e pruni, io andrei contro di loro e li brucerei tutti assieme!

A meno che non mi si prenda per rifugio, che non si faccia la pace con me, che non si faccia la pace con me.

(B)In avvenire Giacobbe metterà radice, Israele fiorirà e germoglierà, e copriranno di frutta la faccia del mondo.

Il Signore ha colpito il suo popolo come ha colpito quelli che colpivano lui? L’ha forse ucciso come ha ucciso quelli che uccidevano lui?

Tu l’hai punito con misura mandandolo lontano, portandolo via con il tuo soffio impetuoso, in un giorno di vento orientale.

In questo modo è stata espiata l’iniquità di Giacobbe, e questo è il frutto della rimozione del suo peccato: egli ha ridotto tutte le pietre degli altari come pietre di calce frantumate, in modo che gli idoli di Astarte e le colonne solari non risorgeranno più.

Footnotes

  1. Isaia 27:1 Leviatano, in ebr. designa qualunque grande animale che viva nell’acqua. Qui è il simbolo di potenze mondane tiranniche; cfr. v. 13.

21 Poiché, ecco, il Signore esce dal suo luogo per punire l’iniquità degli abitanti della terra; la terra metterà allo scoperto il sangue che ha bevuto e non terrà più coperti gli uccisi.

27 In quel giorno il Signore punirà con la sua spada dura, grande e forte, il leviatano[a], l’agile serpente, il leviatano, il serpente tortuoso, e ucciderà il mostro che è nel mare!

Annuncio della restaurazione d’Israele

(A)In quel giorno cantate la vigna dal vino vermiglio!

Io, il Signore, ne sono il guardiano, io la irrigo a ogni istante; la custodisco notte e giorno, affinché nessuno la danneggi.

Nessuna ira è in me. Ah! Se dovessi combattere contro rovi e pruni, io andrei contro di loro e li brucerei tutti assieme!

A meno che non mi si prenda per rifugio, che non si faccia la pace con me, che non si faccia la pace con me.

(B)In avvenire Giacobbe metterà radice, Israele fiorirà e germoglierà, e copriranno di frutta la faccia del mondo.

Il Signore ha colpito il suo popolo come ha colpito quelli che colpivano lui? L’ha forse ucciso come ha ucciso quelli che uccidevano lui?

Tu l’hai punito con misura mandandolo lontano, portandolo via con il tuo soffio impetuoso, in un giorno di vento orientale.

In questo modo è stata espiata l’iniquità di Giacobbe, e questo è il frutto della rimozione del suo peccato: egli ha ridotto tutte le pietre degli altari come pietre di calce frantumate, in modo che gli idoli di Astarte e le colonne solari non risorgeranno più.

Footnotes

  1. Isaia 27:1 Leviatano, in ebr. designa qualunque grande animale che viva nell’acqua. Qui è il simbolo di potenze mondane tiranniche; cfr. v. 13.

21 Poiché, ecco, il Signore esce dal suo luogo per punire l’iniquità degli abitanti della terra; la terra metterà allo scoperto il sangue che ha bevuto e non terrà più coperti gli uccisi.

27 In quel giorno il Signore punirà con la sua spada dura, grande e forte, il leviatano[a], l’agile serpente, il leviatano, il serpente tortuoso, e ucciderà il mostro che è nel mare!

Annuncio della restaurazione d’Israele

(A)In quel giorno cantate la vigna dal vino vermiglio!

Io, il Signore, ne sono il guardiano, io la irrigo a ogni istante; la custodisco notte e giorno, affinché nessuno la danneggi.

Nessuna ira è in me. Ah! Se dovessi combattere contro rovi e pruni, io andrei contro di loro e li brucerei tutti assieme!

A meno che non mi si prenda per rifugio, che non si faccia la pace con me, che non si faccia la pace con me.

(B)In avvenire Giacobbe metterà radice, Israele fiorirà e germoglierà, e copriranno di frutta la faccia del mondo.

Il Signore ha colpito il suo popolo come ha colpito quelli che colpivano lui? L’ha forse ucciso come ha ucciso quelli che uccidevano lui?

Tu l’hai punito con misura mandandolo lontano, portandolo via con il tuo soffio impetuoso, in un giorno di vento orientale.

In questo modo è stata espiata l’iniquità di Giacobbe, e questo è il frutto della rimozione del suo peccato: egli ha ridotto tutte le pietre degli altari come pietre di calce frantumate, in modo che gli idoli di Astarte e le colonne solari non risorgeranno più.

Footnotes

  1. Isaia 27:1 Leviatano, in ebr. designa qualunque grande animale che viva nell’acqua. Qui è il simbolo di potenze mondane tiranniche; cfr. v. 13.

18 (A)I figli di Noè che uscirono dall’arca erano Sem, Cam e Iafet; e Cam è il padre di Canaan. 19 Questi sono i tre figli di Noè; da loro fu popolata tutta la terra.

20 Noè, che era agricoltore, cominciò a piantare la vigna 21 e bevve del vino; s’inebriò e si denudò in mezzo alla sua tenda. 22 Cam, padre di Canaan, vide la nudità di suo padre e andò a dirlo, fuori, ai suoi fratelli. 23 Ma Sem e Iafet presero il suo mantello, se lo misero insieme sulle spalle e, camminando all’indietro, coprirono la nudità del loro padre. Siccome avevano il viso rivolto dalla parte opposta, non videro la nudità del loro padre. 24 Quando Noè si svegliò dalla sua ebbrezza, seppe quello che gli aveva fatto il figlio minore e disse: 25 «Maledetto Canaan! Sia servo dei servi dei suoi fratelli!» 26 Disse ancora: «Benedetto sia il Signore, Dio di Sem; e sia Canaan suo servo! 27 Dio estenda Iafet! e abiti nelle tende di Sem e sia Canaan suo servo!»

28 Noè visse, dopo il diluvio, trecentocinquant’anni. 29 L’intera vita di Noè fu di novecentocinquant’anni; poi morì.

Discendenza dei figli di Noè

10 (B)Questa è la discendenza dei figli di Noè: Sem, Cam e Iafet; a loro nacquero dei figli dopo il diluvio.

18 (A)I figli di Noè che uscirono dall’arca erano Sem, Cam e Iafet; e Cam è il padre di Canaan. 19 Questi sono i tre figli di Noè; da loro fu popolata tutta la terra.

20 Noè, che era agricoltore, cominciò a piantare la vigna 21 e bevve del vino; s’inebriò e si denudò in mezzo alla sua tenda. 22 Cam, padre di Canaan, vide la nudità di suo padre e andò a dirlo, fuori, ai suoi fratelli. 23 Ma Sem e Iafet presero il suo mantello, se lo misero insieme sulle spalle e, camminando all’indietro, coprirono la nudità del loro padre. Siccome avevano il viso rivolto dalla parte opposta, non videro la nudità del loro padre. 24 Quando Noè si svegliò dalla sua ebbrezza, seppe quello che gli aveva fatto il figlio minore e disse: 25 «Maledetto Canaan! Sia servo dei servi dei suoi fratelli!» 26 Disse ancora: «Benedetto sia il Signore, Dio di Sem; e sia Canaan suo servo! 27 Dio estenda Iafet! e abiti nelle tende di Sem e sia Canaan suo servo!»

28 Noè visse, dopo il diluvio, trecentocinquant’anni. 29 L’intera vita di Noè fu di novecentocinquant’anni; poi morì.

Discendenza dei figli di Noè

10 (B)Questa è la discendenza dei figli di Noè: Sem, Cam e Iafet; a loro nacquero dei figli dopo il diluvio.

18 (A)I figli di Noè che uscirono dall’arca erano Sem, Cam e Iafet; e Cam è il padre di Canaan. 19 Questi sono i tre figli di Noè; da loro fu popolata tutta la terra.

20 Noè, che era agricoltore, cominciò a piantare la vigna 21 e bevve del vino; s’inebriò e si denudò in mezzo alla sua tenda. 22 Cam, padre di Canaan, vide la nudità di suo padre e andò a dirlo, fuori, ai suoi fratelli. 23 Ma Sem e Iafet presero il suo mantello, se lo misero insieme sulle spalle e, camminando all’indietro, coprirono la nudità del loro padre. Siccome avevano il viso rivolto dalla parte opposta, non videro la nudità del loro padre. 24 Quando Noè si svegliò dalla sua ebbrezza, seppe quello che gli aveva fatto il figlio minore e disse: 25 «Maledetto Canaan! Sia servo dei servi dei suoi fratelli!» 26 Disse ancora: «Benedetto sia il Signore, Dio di Sem; e sia Canaan suo servo! 27 Dio estenda Iafet! e abiti nelle tende di Sem e sia Canaan suo servo!»

28 Noè visse, dopo il diluvio, trecentocinquant’anni. 29 L’intera vita di Noè fu di novecentocinquant’anni; poi morì.

Discendenza dei figli di Noè

10 (B)Questa è la discendenza dei figli di Noè: Sem, Cam e Iafet; a loro nacquero dei figli dopo il diluvio.

18 (A)I figli di Noè che uscirono dall’arca erano Sem, Cam e Iafet; e Cam è il padre di Canaan. 19 Questi sono i tre figli di Noè; da loro fu popolata tutta la terra.

20 Noè, che era agricoltore, cominciò a piantare la vigna 21 e bevve del vino; s’inebriò e si denudò in mezzo alla sua tenda. 22 Cam, padre di Canaan, vide la nudità di suo padre e andò a dirlo, fuori, ai suoi fratelli. 23 Ma Sem e Iafet presero il suo mantello, se lo misero insieme sulle spalle e, camminando all’indietro, coprirono la nudità del loro padre. Siccome avevano il viso rivolto dalla parte opposta, non videro la nudità del loro padre. 24 Quando Noè si svegliò dalla sua ebbrezza, seppe quello che gli aveva fatto il figlio minore e disse: 25 «Maledetto Canaan! Sia servo dei servi dei suoi fratelli!» 26 Disse ancora: «Benedetto sia il Signore, Dio di Sem; e sia Canaan suo servo! 27 Dio estenda Iafet! e abiti nelle tende di Sem e sia Canaan suo servo!»

28 Noè visse, dopo il diluvio, trecentocinquant’anni. 29 L’intera vita di Noè fu di novecentocinquant’anni; poi morì.

Discendenza dei figli di Noè

10 (B)Questa è la discendenza dei figli di Noè: Sem, Cam e Iafet; a loro nacquero dei figli dopo il diluvio.

23 L’uomo accorto nasconde quello che sa, ma il cuore degli stolti proclama la loro follia.

24 La mano dei diligenti dominerà, ma la pigra sarà tributaria.

25 La sofferenza del cuore abbatte l’uomo, ma la parola buona lo rallegra.

26 Il giusto indica la strada al suo compagno, ma la via degli empi li fa smarrire.

27 Il pigro non arrostisce la sua selvaggina, ma l’operosità è per l’uomo un tesoro prezioso.

28 Nel sentiero della giustizia sta la vita, e nella via che essa traccia non c’è morte.

13 Il figlio saggio ascolta l’istruzione di suo padre, ma il beffardo non ascolta rimproveri.

Per il frutto delle sue labbra uno gode del bene, ma il desiderio dei perfidi è la violenza.

Chi sorveglia la sua bocca preserva la propria vita; chi apre troppo le labbra va incontro alla rovina.

Il pigro desidera e non ha nulla, ma l’operoso sarà pienamente soddisfatto.

Il giusto odia la menzogna, ma l’empio getta sugli altri discredito e vergogna.

La giustizia protegge chi cammina nell’integrità, ma l’empietà abbatte il peccatore.

C’è chi fa il ricco e non ha nulla, e c’è chi fa il povero e ha grandi beni.

La ricchezza di un uomo serve come riscatto della sua vita, ma il povero non ode mai minacce.

La luce dei giusti è gaia, ma la lampada degli empi si spegne.

23 L’uomo accorto nasconde quello che sa, ma il cuore degli stolti proclama la loro follia.

24 La mano dei diligenti dominerà, ma la pigra sarà tributaria.

25 La sofferenza del cuore abbatte l’uomo, ma la parola buona lo rallegra.

26 Il giusto indica la strada al suo compagno, ma la via degli empi li fa smarrire.

27 Il pigro non arrostisce la sua selvaggina, ma l’operosità è per l’uomo un tesoro prezioso.

28 Nel sentiero della giustizia sta la vita, e nella via che essa traccia non c’è morte.

13 Il figlio saggio ascolta l’istruzione di suo padre, ma il beffardo non ascolta rimproveri.

Per il frutto delle sue labbra uno gode del bene, ma il desiderio dei perfidi è la violenza.

Chi sorveglia la sua bocca preserva la propria vita; chi apre troppo le labbra va incontro alla rovina.

Il pigro desidera e non ha nulla, ma l’operoso sarà pienamente soddisfatto.

Il giusto odia la menzogna, ma l’empio getta sugli altri discredito e vergogna.

La giustizia protegge chi cammina nell’integrità, ma l’empietà abbatte il peccatore.

C’è chi fa il ricco e non ha nulla, e c’è chi fa il povero e ha grandi beni.

La ricchezza di un uomo serve come riscatto della sua vita, ma il povero non ode mai minacce.

La luce dei giusti è gaia, ma la lampada degli empi si spegne.

23 L’uomo accorto nasconde quello che sa, ma il cuore degli stolti proclama la loro follia.

24 La mano dei diligenti dominerà, ma la pigra sarà tributaria.

25 La sofferenza del cuore abbatte l’uomo, ma la parola buona lo rallegra.

26 Il giusto indica la strada al suo compagno, ma la via degli empi li fa smarrire.

27 Il pigro non arrostisce la sua selvaggina, ma l’operosità è per l’uomo un tesoro prezioso.

28 Nel sentiero della giustizia sta la vita, e nella via che essa traccia non c’è morte.

13 Il figlio saggio ascolta l’istruzione di suo padre, ma il beffardo non ascolta rimproveri.

Per il frutto delle sue labbra uno gode del bene, ma il desiderio dei perfidi è la violenza.

Chi sorveglia la sua bocca preserva la propria vita; chi apre troppo le labbra va incontro alla rovina.

Il pigro desidera e non ha nulla, ma l’operoso sarà pienamente soddisfatto.

Il giusto odia la menzogna, ma l’empio getta sugli altri discredito e vergogna.

La giustizia protegge chi cammina nell’integrità, ma l’empietà abbatte il peccatore.

C’è chi fa il ricco e non ha nulla, e c’è chi fa il povero e ha grandi beni.

La ricchezza di un uomo serve come riscatto della sua vita, ma il povero non ode mai minacce.

La luce dei giusti è gaia, ma la lampada degli empi si spegne.

23 L’uomo accorto nasconde quello che sa, ma il cuore degli stolti proclama la loro follia.

24 La mano dei diligenti dominerà, ma la pigra sarà tributaria.

25 La sofferenza del cuore abbatte l’uomo, ma la parola buona lo rallegra.

26 Il giusto indica la strada al suo compagno, ma la via degli empi li fa smarrire.

27 Il pigro non arrostisce la sua selvaggina, ma l’operosità è per l’uomo un tesoro prezioso.

28 Nel sentiero della giustizia sta la vita, e nella via che essa traccia non c’è morte.

13 Il figlio saggio ascolta l’istruzione di suo padre, ma il beffardo non ascolta rimproveri.

Per il frutto delle sue labbra uno gode del bene, ma il desiderio dei perfidi è la violenza.

Chi sorveglia la sua bocca preserva la propria vita; chi apre troppo le labbra va incontro alla rovina.

Il pigro desidera e non ha nulla, ma l’operoso sarà pienamente soddisfatto.

Il giusto odia la menzogna, ma l’empio getta sugli altri discredito e vergogna.

La giustizia protegge chi cammina nell’integrità, ma l’empietà abbatte il peccatore.

C’è chi fa il ricco e non ha nulla, e c’è chi fa il povero e ha grandi beni.

La ricchezza di un uomo serve come riscatto della sua vita, ma il povero non ode mai minacce.

La luce dei giusti è gaia, ma la lampada degli empi si spegne.