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Non c'è piú nessuno che invochi il tuo nome,
che si risvegli per attenersi a te;
poiché tu ci hai nascosto la tua faccia,
e ci lasci consumare dalle nostre iniquità.

(A)Tuttavia, Signore, tu sei nostro padre;
noi siamo l'argilla e tu colui che ci formi;
noi siamo tutti opera delle tue mani.

Non adirarti fino all'estremo, o Signore!
Non ricordarti dell'iniquità per sempre;
ecco, guarda, ti supplichiamo; noi siamo tutti tuo popolo.

10 Le tue città sante sono un deserto;
*Sion è un deserto,
*Gerusalemme è una desolazione.

11 La nostra santa e magnifica casa,
dove i nostri padri ti celebrarono,
è diventata preda delle fiamme,
quanto avevamo di piú caro è stato devastato.

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'Isaia 64:7-11' not found for the version: La Bibbia della Gioia.

Ma, Signore, tu sei nostro padre;
noi siamo argilla e tu colui che ci dà forma,
tutti noi siamo opera delle tue mani.
Signore, non adirarti troppo,
non ricordarti per sempre dell'iniquità.
Ecco, guarda: tutti siamo tuo popolo.
Le tue città sante sono un deserto,
un deserto è diventata Sion,
Gerusalemme una desolazione.
10 Il nostro tempio, santo e magnifico,
dove i nostri padri ti hanno lodato,
è divenuto preda del fuoco;
tutte le nostre cose preziose sono distrutte.
11 Dopo tutto questo, resterai ancora insensibile, o Signore,
tacerai e ci umilierai sino in fondo?

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