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La luce del mondo

Prima che esistesse qualsiasi altra cosa, cʼera Cristo. Egli era con Dio. Vive da sempre, ed egli stesso è Dio. Egli ha creato tutte le cose; non cʼè nulla che non sia stato fatto da lui. In lui cʼè la vita eterna, e questa vita dà luce a tutta lʼumanità. La sua vita è la luce che splende nelle tenebre, ma le tenebre non lʼhanno ricevuta.

6-7 Dio mandò Giovanni Battista per testimoniare che Gesù Cristo era la vera luce. Lo stesso Giovanni non era la luce; era soltanto un testimone, che poteva riconoscerla e parlarne, perché tutti credessero. Veniva nel mondo colui che è la vera luce per illuminare ogni essere umano.

10 Benché fosse stato lui a creare il mondo, il mondo non lo riconobbe, quando venne.

11-12 Non fu accettato neppure nel proprio paese, fra la sua gente, i Giudei. Soltanto pochi lʼavrebbero accolto e ricevuto. Ma a tutti quelli che lo hanno accolto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio. Tutto ciò che devono fare è credere che Cristo è la loro salvezza. 13 Chi crede in questo, nasce di nuovo. Non si tratta di una rinascita fisica, risultante da un progetto dellʼuomo, o dalla sua passione, ma di una nascita spirituale per volontà di Dio.

14 E Cristo divenne uomo e visse qui sulla terra, fra noi, pieno di grazia e di verità. E alcuni di noi hanno visto la sua gloria, la gloria del Figlio unico del Padre Celeste.

LʼAgnello di Dio

15 Giovanni lo indicò alla gente, dicendo: «Ecco colui al quale mi riferivo, quando dissi: “Sta arrivando qualcuno, che è molto più grande di me, perché esisteva già molto tempo prima che io nascessi!”» 16 Noi tutti abbiamo avuto benefici dalle ricche benedizioni che Cristo ci ha portato; una benedizione dopo lʼaltra. 17 Infatti Mosè ci diede la legge, mentre Gesù Cristo ci ha portato la verità e un perdono pieno dʼamore. 18 Nessuno ha mai realmente visto Dio, eccetto il suo unico Figlio, perché egli è intimamente unito al Padre, ed è lui che ce lʼha fatto conoscere.

19 I capi giudei mandarono da Gerusalemme dei sacerdoti con i loro aiutanti, per chiedere a Giovanni: «Sei tu il Messia?»

20 Giovanni disse la verità: «Non sono io il Cristo!»

21 «Ebbene, chi sei tu allora?» gli chiesero. «Sei Elia?»

«No», rispose Giovanni.

«Sei un profeta, allora?»

«No».

22 «Chi sei, dunque? Diccelo, così possiamo rispondere a quelli che ci hanno mandato. Che dici sul tuo conto?»

23 Giovanni rispose: «Come disse il profeta Isaia, io sono “una voce che grida nel deserto: tenetevi pronti per lʼarrivo del Signore!”»

24-25 Allora quelli che erano stati mandati dai Farisei gli chiesero: «Se non sei il Messia, né Elia e neppure il profeta, che diritto hai di battezzare?»

26-27 Giovanni rispose: «Io battezzo semplicemente con lʼacqua; ma proprio qui fra la folla, cʼè qualcuno che ancora non conoscete, che presto comincerà il suo ministero fra di voi; qualcuno del quale non son degno neppure di essere servo!»

28 Questo episodio avvenne a Betania, un villaggio sullʼaltra riva del fiume Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

29 Il giorno dopo, Giovanni vide Gesù venirgli incontro e disse: «Ecco lʼAgnello di Dio, che toglie il peccato del mondo! 30 A lui mi riferivo, quando dissi: “Presto verrà un uomo molto più grande di me, che esisteva molto prima che io nascessi!”

31 Non sapevo chi fosse, ma sono qui per battezzare con acqua e per indicarlo al popolo dʼIsraele».

32 Poi Giovanni affermò dʼaver visto lo Spirito Santo, sotto forma di colomba, discendere dal cielo e fermarsi sopra Gesù.

33 «Io non lo conoscevo», ripeté Giovanni, «ma quando Dio mi mandò a battezzare, mi disse: “Quando vedrai lo Spirito Santo scendere e fermarsi sopra qualcuno: Costui è quello che cerchi. È colui che battezza con lo Spirito Santo”. 34 Ebbene, io ho visto tutto ciò accadere a questʼuomo, quindi ho potuto testimoniare che è lui il Figlio di Dio!»

I primi discepoli

35-36 Il giorno seguente, mentre Giovanni stava con due suoi discepoli, Gesù passò di lì. Giovanni lo guardò attentamente, poi esclamò: «Ecco lʼAgnello di Dio!»

37 A queste parole i due discepoli di Giovanni si misero a seguire Gesù.

38 Gesù, voltandosi, sʼaccorse che lo seguivano. «Che cosa volete?» domandò loro.

«Maestro», chiesero quelli, «dove abiti?»

39 «Venite a vedere» rispose il Signore. Così lo seguirono fin dove abitava e rimasero con lui dalle quattro del pomeriggio fino a sera. 40 Uno di questi uomini era Andrea, fratello di Simon Pietro.

41 Questi sʼimbatté in suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia!» (Messia o Cristo vuol dire Salvatore inviato da Dio). 42 E accompagnò Simone da Gesù.

Gesù lo fissò per un momento, poi disse: «Tu sei Simone, figlio di Giovanni, ma sarai chiamato Cefa, Pietro» (in ebraico Cefa significa pietra).

43 Il giorno dopo, Gesù decise di andare in Galilea. Trovò Filippo e gli disse: «Vieni con me». 44 Filippo era di Betsaida, come Andrea e Pietro.

45 Filippo incontrò Natanaele. «Abbiamo trovato il Messia!» gli disse esultante, «proprio quello di cui parlano Mosè e i profeti nelle Scritture! Si chiama Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret!»

46 «Nazaret!» esclamò Natanaele, «può venire qualcosa di buono da là?»

«Vieni a vedere di persona», rispose Filippo.

47 Mentre si avvicinavano, Gesù disse: «Ecco un uomo onesto, un vero figlio dʼIsraele!»

48 «Come fai a conoscermi?» domandò Natanaele. E Gesù rispose: «Ti ho visto sotto lʼalbero di fico, prima che Filippo ti chiamasse».

49 Natanaele rispose: «Signore, tu sei il Figlio di Dio, re dʼIsraele!»

50 Gesù gli chiese: «Credi a questo, solo perché ho detto di averti visto sotto il fico? Vedrai cose ben più grandi di questa. 51 Vedrai perfino il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere verso di me, il Messia!»

Chi è Gesù

Dopo queste cose, Gesù andò in Galilea. Voleva tenersi lontano dalla Giudea, dove i capi giudei stavano complottando per ucciderlo. Era vicina la festa ebraica dei tabernacoli. I fratelli di Gesù insistevano che andasse in Giudea in occasione della festa.

«Così i tuoi discepoli vedranno i tuoi miracoli!» gli dicevano, scherzando. «Non puoi diventare famoso, se continui a nasconderti così! Se sei davvero tanto grande, dimostralo al mondo!» Evidentemente nemmeno i suoi fratelli credevano in lui.

Gesù allora rispose: «Per me non è ancora il momento giusto. Ma voi potete andare quando volete. Infatti il mondo non può odiarvi; odia me, invece, perché lo accuso di peccato e di malvagità. Andate pure alla festa, io verrò più tardi, quando sarà il momento». Così Gesù rimase in Galilea.

10 Ma, partiti i fratelli, anche Gesù si recò alla festa, discretamente però, quasi di nascosto. 11 Intanto, i capi giudei lo cercavano e chiedevano in giro se qualcuno lo avesse visto. 12 Fra la folla, poi, era nata unʼaccesa discussione sul conto di Gesù. Alcuni dicevano: «È un uomo sincero». Altri invece: «Macché sincero! Non vedete che prende in giro la gente?» 13 Nessuno però aveva il coraggio di parlar bene di lui apertamente, per paura di rappresaglia da parte dei capi giudei.

14 A metà festa, Gesù salì al tempio e cominciò ad insegnare. 15 Nel sentirlo, i capi giudei restarono sorpresi. «Come fa a conoscere così bene le Scritture, senza avere mai frequentato le nostre scuole?» si chiedevano.

16 Allora Gesù disse loro: «Io non insegno basandomi sui miei pensieri, ma la mia sapienza viene da Dio, che mi ha mandato. 17 Se qualcuno di voi è pronto a fare la volontà di Dio, sʼaccorgerà senza dubbio se ciò che vʼinsegno viene da Dio o semplicemente da un mio punto di vista. 18 Chi espone le proprie idee, cerca la stima degli altri, ma chi cerca di onorare colui che lo ha mandato dice la verità. 19 Non è stato forse Mosè a darvi le leggi? Eppure nessuno di voi le mette in pratica! Perché cercate di uccidermi?»

20 La folla replicò: «Sei fuori di te! Chi è che cerca di ucciderti?»

21-23 Gesù rispose: «Ho fatto un solo miracolo, ho guarito un uomo di sabato, e per questo avete gridato allo scandalo! Anche voi, però, violate il riposo del sabato, quando rispettate la legge di Mosè sulla circoncisione. (Per la verità, questa tradizione della circoncisione è più antica della stessa legge di Mosè). Se il momento giusto per circoncidere i vostri bambini cade di sabato, voi non esitate a farlo; allora perché ce lʼavete con me per aver guarito completamente un uomo di sabato? 24 Non giudicate secondo le apparenze, ma giudicate con giusto giudizio!»

25 Alcuni abitanti di Gerusalemme osservarono: «Non è questo lʼuomo che cercano di uccidere? 26 Eppure qui predica in pubblico e nessuno gli dice niente! Che i nostri capi abbiano capito, dopo tutto, che è davvero lui il Cristo? 27 Ma come può essere? Sappiamo da dove viene questʼuomo. Invece, quando il Cristo verrà, nessuno saprà da dove».

28 Allora Gesù, mentre insegnava nel tempio, disse ad alta voce: «Dunque voi mi conoscete e sapete bene dove sono nato e cresciuto. In realtà non sono stato io a decidere di venire, ma sono stato mandato da Dio, che è pura verità, ma voi non lo conoscete. 29 Io, invece lo conosco, perché ero con lui, ed è stato lui a mandarmi da voi».

30 A queste parole i capi giudei cercarono di arrestarlo, ma nessuno gli mise le mani addosso, perché non era ancora venuto il suo momento. 31 Nel tempio, però, molte persone credettero in lui. «Dopo tutto», dicevano, «pensate, forse, che il Messia possa fare più miracoli di quanti ne abbia fatti lui?»

32 Quando i Farisei seppero quello che la gente diceva di Gesù, dʼaccordo con i capi sacerdoti, mandarono delle guardie ad arrestarlo. 33 Ma Gesù disse loro: «Devo restare qui ancora un poʼ. Poi tornerò da Dio che mi ha mandato. 34 Mi cercherete, ma non mi troverete, né potrete venire dove io sarò!»

35 I capi giudei rimasero sconcertati. «Dove vorrà mai andare?» si chiedevano. «Forse pensa di lasciare Israele e di andare a predicare ai Giudei dispersi in altri paesi, oppure agli stranieri? 36 Che cosa mai avrà voluto intendere, dicendo: “Mi cercherete e non mi troverete e non potrete venire dove sono io?”»

37 Lʼultimo giorno, al culmine della festa, Gesù gridò alle folle: «Chi ha sete, venga da me e beva. 38 Da chi crede in me, come dice la Scrittura, sgorgheranno fiumi dʼacqua viva». 39 Gesù si riferiva allo Spirito Santo, tutti quelli che avrebbero creduto in lui lo avrebbero ricevuto. Ma a quel tempo lo Spirito non era stato ancora dato, perché Gesù non era ancora ritornato nella sua gloria in cielo.

40 A queste parole alcune persone fra la folla dissero: «Questʼuomo è sicuramente il Profeta!» 41-42 Altri dicevano: «È lui il Messia!» Altri ancora: «Ma non può essere! Il Messia non può venire dalla Galilea, perché le Scritture dicono chiaramente che nascerà dalla stirpe reale di Davide, a Betlemme, il villaggio dove Davide stesso nacque». 43 Le opinioni della folla erano dunque contrastanti. 44 Anzi, alcuni volevano addirittura arrestarlo, ma nessuno lo toccò.

45 Le guardie del tempio, che erano state mandate per arrestarlo, ritornarono dai capi sacerdoti e dai Farisei. «Perché non lo avete portato qui?» chiesero quelli.

46 Le guardie si strinsero nelle spalle: «Dice cose talmente straordinarie! Non avevamo mai sentito nessuno parlare come lui…»

47 «Così, anche voi vi siete lasciati abbindolare eh?!» commentarono i Farisei con ironia. 48 «Ce nʼè, forse, soltanto uno, fra noi Giudei o Farisei, che abbia creduto che quello sia il Messia? 49 Lo crede questa stupida gente, che non conosce le Scritture. Sia maledetta!»

50 Allora Nicodemo si fece avanti. Ve lo ricordate? Era uno dei capi giudei, quello che si era recato segretamente di notte a parlare con Gesù. 51 «Ma… è legale condannare un uomo, prima ancora che sia stato processato?» chiese.

52 Gli altri risposero: «Sei forse anche tu un miserabile Galileo? Controlla nelle Scritture e vedrai per conto tuo: non può venire nessun profeta dalla Galilea!» 53 Poi ciascuno se ne tornò a casa propria.