Giobbe 14
Nuova Riveduta 1994
Giobbe descrive la miseria dell'uomo
14 (A)«L'uomo, nato di donna,
vive pochi giorni, ed è sazio
d'affanni.
2 Spunta come un fiore, poi è reciso;
fugge come un' ombra, e non dura.
3 E sopra un essere cosí, tu tieni
gli occhi aperti
e mi fai comparir con te in giudizio!
4 Chi può trarre una cosa pura da una impura?
Nessuno.
5 Se i suoi giorni sono fissati, e il
numero dei suoi mesi dipende da te,
e tu gli hai posto un termine che egli
non può varcare,
6 distogli da lui lo sguardo, perché
abbia un po' di tranquillità,
e possa godere come un operaio la fine della sua giornata.
7 Per l'albero almeno c'è speranza;
se è tagliato, rigermoglia
e continua a mettere germogli.
8 Quando la sua radice è invecchiata
sotto terra,
e il suo tronco muore nel suolo,
9 a sentir l'acqua, rinverdisce
e mette rami come una giovane pianta.
10 Ma l'uomo muore e perde ogni
forza;
il mortale spira, e dov'è egli?
11 Le acque del lago se ne vanno,
il fiume vien meno e si prosciuga;
12 cosí l'uomo giace, e non risorge piú;
finché non vi siano piú cieli
egli non si risveglierà né sarà piú
destato dal suo sonno.
13 Oh, volessi tu nascondermi nel
*soggiorno dei morti,
tenermi occulto finché l'ira tua sia
passata,
fissarmi un termine, e poi ricordarti
di me!
14 Se l'uomo muore, può egli tornare
in vita?
Aspetterei fiducioso tutti i giorni della mia sofferenza,
finché cambiasse la mia condizione:
15 tu mi chiameresti e io risponderei,
tu vorresti rivedere l'opera delle tue
mani.
16 Ma ora tu conti i miei passi,
tu osservi i miei peccati;
17 le mie *trasgressioni sono sigillate in un sacco,
e alle mie *iniquità, altre ne aggiungi.
18 La montagna frana e scompare,
la roccia è divelta dal suo luogo,
19 le acque consumano la pietra,
le loro inondazioni trascinano via
la terra:
cosí tu distruggi la speranza dell'uomo.
20 Tu lo sopraffai una volta per
sempre, ed egli se ne va;
gli muti la sembianza, e lo mandi via.
21 Se i suoi figli salgono in onore,
egli lo ignora;
se cadono in disprezzo, egli non lo vede;
22 questo solo sente: che il suo corpo soffre,
che l'anima sua è in lutto».
Copyright © 1994 by Geneva Bible Society