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50 La parola che l'Eterno pronunciò contro Babilonia e contro il paese dei Caldei per mezzo del profeta Geremia:

«Annunziatelo fra le nazioni, proclamatelo e innalzate una bandiera; proclamatelo e non nascondetelo. Dite: "Babilonia è presa. Bel, è coperto di vergogna, Merodak è infranto, le sue immagini sono coperte di vergogna, i suoi idoli sono infranti".

Poiché dal nord sale contro di lei una nazione che ridurrà il paese a un deserto e nessuno piú abiterà in essa; uomini e bestie fuggiranno, se ne andranno.

In quei giorni e in quel tempo», dice l'Eterno, «i figli d'Israele e i figli di Giuda verranno insieme; cammineranno piangendo e cercheranno l'Eterno il loro DIO.

Domanderanno della via di Sion verso cui volgeranno le loro facce, dicendo: "Venite, uniamoci all'Eterno, con un patto eterno, che non sia piú dimenticato

Il mio popolo è stato un gregge di pecore smarrite; i loro pastori le avevano sviate, le avevano fatte smarrire sui monti. Sono andate di monte in colle e hanno dimenticato il luogo del loro riposo.

Tutti quelli che le trovavano, le divoravano, e i loro nemici dicevano: "Non siamo colpevoli, perché hanno peccato contro l'Eterno, dimora della giustizia, l'Eterno, speranza dei loro padri".

Fuggite di mezzo a Babilonia, uscite dal paese dei Caldei e siate come capri davanti al gregge.

Poiché ecco, io suscito e faccio salire contro Babilonia una moltitudine di grandi nazioni dal paese del nord, e si schiereranno contro di essa; di là essa sarà presa. Le loro frecce sono come quelle di un abile arciere; nessuna ritorna a vuoto.

10 La Caldea sarà abbandonata al saccheggio; tutti i suoi saccheggiatori saranno saziati», dice l'Eterno.

11 «Gioite e rallegratevi, o saccheggiatori della mia eredità, perché vi siete ingrassati come una giovenca che trebbia il grano e nitrite come forti destrieri.

12 Vostra madre sarà grandemente svergognata, colei che vi ha partoriti arrossirà. Ecco, essa sarà l'ultima delle nazioni, un deserto, una terra arida, una solitudine,

13 A motivo dell'ira dell'Eterno non sarà piú abitata, sarà una completa desolazione; chiunque passerà vicino a Babilonia rimarrà stupito e fischierà per tutte le sue ferite.

14 Schieratevi tutt'intorno a Babilonia, o voi tutti tiratori d'arco. Tirate contro di essa, non risparmiate alcuna freccia, perché ha peccato contro l'Eterno.

15 Mandate grida di guerra contro di essa tutt'intorno; ella si è arresa le sue fondamenta sono cadute, le sue mura sono crollate, perché questa è la vendetta dell'Eterno. Vendicatevi di lei. Fate a lei come essa ha fatto ad altri,

16 Sterminate da Babilonia chi semina e chi impugna la falce al tempo della messe. Per paura della spada dell'oppressore ciascuno ritornerà al suo popolo, ciascuno fuggirà al proprio paese.

17 Israele è una pecora smarrita, a cui i leoni hanno dato la caccia; per primo l'ha divorata il re di Assiria, poi quest'ultimo, Nebukadnetsar, re di Babilonia, le ha frantumato le ossa».

18 Perciò cosí dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: «Ecco, io punirò il re di Babilonia e il suo paese, come ho punito il re di Assiria.

19 Ma ricondurrò Israele al suo pascolo, pascolerà sul Karmel e in Bashan e la sua anima si sazierà sui colli di Efraim e in Galaad.

20 In quei giorni, in quel tempo», dice l'Eterno, «si cercherà l'iniquità d'Israele, ma non ce ne sarà alcuna, e i peccati di Giuda, ma non si troveranno; perché io perdonerò a quelli che lascerò come residuo.

21 Sali contro il paese di Merathaim, e contro gli abitanti di Pekod. Devasta e votali allo sterminio», dice l'Eterno, «e fa' esattamente come io ti ho comandato!

22 Nel paese c'è rumore di guerra e la distruzione è grande.

23 Perché è stato fatto a pezzi e distrutto il martello di tutta la terra? Perché Babilonia è divenuta una desolazione fra le nazioni?

24 Ti ho teso un laccio e tu sei stata presa, o Babilonia, senza avvedertene. Sei stata trovata e catturata, perché hai fatto guerra contro l'Eterno.

25 L'Eterno ha aperto il suo arsenale e ha tratto fuori le armi della sua indignazione, poiché questa è un'opera che il Signore, l'Eterno degli eserciti, deve compiere nel paese dei Caldei.

26 Venite contro di lei dalle estremità piú lontane, aprite i suoi granai, fatene un mucchio di rovine e votatela allo sterminio, che nulla ne resti.

27 Uccidete tutti i suoi tori, scendano al macello. Guai a loro, perché il loro giorno è giunto, il giorno della loro punizione.

28 Si ode la voce di quelli che fuggono e scappano dal paese di Babilonia per annunciare in Sion la vendetta dell'Eterno, il nostro DIO, la vendetta del suo tempio.

29 Convocate contro Babilonia gli arcieri, tutti quelli che tendono l'arco. Accampatevi tutt'intorno contro di lei, nessuno scampi. Ripagatela secondo le sue opere, fate a lei esattamente come lei ha fatto ad altri, perché è stata arrogante contro l'Eterno, contro il Santo d'Israele.

30 Perciò i suoi giovani cadranno nelle sue piazze e tutti i suoi uomini di guerra periranno in quel giorno», dice l'Eterno.

31 «Eccomi contro di te, o arrogante» dice il Signore, l'Eterno degli eserciti «perché il tuo giorno è giunto, il tempo in cui ti punirò.

32 L'arrogante vacillerà e cadrà, e nessuno lo rialzerà. Io appiccherò il fuoco alle sue città, e divorerà tutto ciò che lo circonda».

33 Cosí dice l'Eterno degli eserciti: «I figli d'Israele erano oppressi insieme ai figli di Giuda. Tutti quelli che li hanno portati in cattività li hanno tenuti saldamente e hanno rifiutato di lasciarli andare.

34 Il loro Redentore è forte; il suo nome è l'Eterno degli eserciti. Egli difenderà certamente la loro causa per dar riposo alla terra e per far tremare gli abitanti di Babilonia.

35 Una spada pende sui Caldei», dice l'Eterno, «sugli abitanti di Babilonia, sui suoi principi, sui suoi savi.

36 Una spada pende sui bugiardi vanagloriosi, che risulteranno insensati; una spada pende sui suoi prodi, che saranno atterriti.

37 Una spada pende sui suoi cavalli, sui suoi carri e su tutto il miscuglio di gente che è in mezzo a lei, la quale diventerà come tante donne, una spada pende sui suoi tesori, che saranno saccheggiati.

38 Una siccità pende sulle sue acque, che saranno prosciugate, perché e un paese di immagini scolpite e vanno pazzi per i loro idoli.

39 Perciò vi abiteranno le bestie del deserto con gli sciacalli e vi si stabiliranno gli struzzi. Non sarà mai piú abitata né popolata di generazione in generazione.

40 Come DIO distrusse Sodoma Gomorra e le città loro vicine», dice l'Eterno, «cosí non vi abiterà piú alcuno né vi dimorerà piú figlio d'uomo.

41 Ecco, un popolo viene dal nord una grande nazione e molti re sono suscitati dalle estremità della terra.

42 Essi impugnano arco e lancia, sono crudeli e non hanno alcuna pietà; la loro voce ruggirà come il mare. Montano cavalli, sono pronti a combattere come un sol uomo contro di te, o figlia di Babilonia.

43 Il re di Babilonia ha udito parlare di loro e le sue mani si indeboliscono; l'ha colto l'angoscia, doglie come di donna che sta per partorire.

44 Ecco, sale come un leone dal rigonfiamento del Giordano contro la forte dimora, Ma io li farò improvvisamente fuggire da lei e stabilirò su di essa colui che ho scelto. Chi infatti è come me e chi può citarmi in giudizio? Chi è dunque quel pastore che può tenermi fronte?

45 Perciò ascoltate il disegno che l'Eterno ha concepito contro Babilonia e le decisioni che ha preso contro il paese dei Caldei. Certo saranno trascinati via anche i piú piccoli del gregge, certo la loro dimora sarà devastata.

46 Al rumore della presa di Babilonia la terra tremerà e il loro grido sarà udito fra le nazioni».

51 Cosí dice l'Eterno: «Ecco, io susciterò contro Babilonia e contro gli abitanti di Leb Kamai un vento distruttore.

Manderò contro Babilonia degli stranieri che la vaglieranno e svuoteranno il suo paese, perché nel giorno della calamità piomberanno su di lei da tutte le parti.

Non lasciare che colui che tende l'arco tenda il suo arco o si rizzi nella sua corazza. Non risparmiate i suoi giovani, votate allo sterminio tutto il suo esercito.

Cosí essi cadranno uccisi nel paese dei Caldei e trafitti per le vie di Babilonia.

Poiché Israele, e Giuda non sono stati ripudiati dal loro DIO, dall'Eterno degli eserciti, anche se il loro paese era pieno di colpe contro il Santo d'Israele».

Fuggite di mezzo a Babilonia e salvi ognuno la propria vita, guardate di non essere distrutti nella sua iniquità. Poiche questo è il tempo di vendetta dell'Eterno; egli le darà la giusta ricompensa.

Babilonia era nelle mani dell'Eterno una coppa d'oro che inebriava tutta la terra; le nazioni hanno bevuto del suo vino, perciò le nazioni sono divenute deliranti.

Improvvisamente Babilonia è caduta è stata distrutta. Innalzate lamenti su di essa, prendete del balsamo per il suo dolore; forse può essere guarita.

Noi volevamo guarire Babilonia, ma essa non è guarita. Abbandonatela e andiamo ciascuno al proprio paese, perché il suo giudizio giunge fino al cielo e si eleva fino alle nuvole.

10 L'Eterno ha fatto trionfare la nostra giusta causa. Venite, raccontiamo in Sion l'opera dell'Eterno, il nostro DIO.

11 Affilate le frecce, imbracciate gli scudi, L'Eterno ha risvegliato lo spirito dei re dei Medi, perché il suo disegno contro Babilonia è di distruggerla, poiché questa è la vendetta dell'Eterno, la vendetta del suo tempio.

12 Alzate la bandiera sulle mura di Babilonia. Rafforzate le guardie, disponete le sentinelle, preparate gli agguati. Poiché l'Eterno ha escogitato ed eseguito ciò che ha detto contro gli abitanti di Babilonia.

13 O tu che abiti presso grandi acque, ricca di tesori, la tua fine è giunta, il termine dei tuoi ingiusti guadagni.

14 L'Eterno degli eserciti lo ha giurato per se stesso: «Io ti riempirò di uomini come di locuste che eleveranno contro di te grida di guerra».

15 Egli ha fatto la terra con la sua potenza, ha stabilito il mondo con la sua sapienza e con la sua intelligenza ha disteso i cieli,

16 Quando emette la sua voce, c'è un rumore di acque nel cielo; egli fa salire i vapori dalle estremità della terra, produce i lampi per la pioggia e fa uscire il vento dai suoi depositi.

17 Ogni uomo allora diventa stupido, privo di conoscenza ogni orafo ha vergogna della sua immagine scolpita, perché la sua immagine fusa è una menzogna, e non c'è soffio vitale in loro.

18 Sono vanità, opera d'inganno; nel tempo della loro punizione periranno.

19 L'eredità di Giacobbe non è come loro, perché egli ha formato tutte le cose, e Israele è la tribú della sua eredità. Il suo nome è l'Eterno degli eserciti.

20 «Tu sei per me un martello, uno strumento di guerra, con te schiaccerò le nazioni, con te distruggerò i regni;

21 con te frantumerò cavallo e cavaliere, con te frantumerò carro e cocchiere;

22 con te frantumerò uomo e donna, con te frantumerò vecchio e fanciullo, con te frantumerò giovane e vergine;

23 con te frantumerò il pastore e il suo gregge, con te frantumerò il contadino e il suo paio di buoi, con te frantumerò governatori e magistrati.

24 Ma io ripagherò Babilonia e tutti gli abitanti della Caldea per tutto il male che hanno fatto a Sion sotto i vostri occhi». dice l'Eterno.

25 «Eccomi contro di te, o montagna di distruzione», dice l'Eterno, «tu che distruggi tutta la terra. Io stenderò la mia mano contro di te, ti rotolerò giú dalle rocce e farò di te una montagna bruciata.

26 Da te non si prenderà piú né pietra angolare, né pietra da fondamento, ma tu diventerai una desolazione per sempre» dice l'Eterno.

27 Alzate una bandiera nel paese, suonate la tromba fra le nazioni; preparate le nazioni contro di lei, chiamate a raccolta contro di lei i regni: Ararat, Minni e Ashkenaz. Nominate contro di lei un comandante. Fate avanzare i cavalli come locuste irsute.

28 Preparate contro di lei le nazioni, con i re di Media i suoi governatori, tutti i suoi magistrati e tutti i paesi dei suoi domini.

29 La terra tremerà e sarà in doglie, perché i disegni dell'Eterno contro Babilonia si compiranno, di ridurre il paese di Babilonia una desolazione, senza abitanti.

30 I prodi di Babilonia hanno smesso di combattere; sono rimasti nelle loro fortezze; la loro forza è venuta meno sono divenuti come donne. Hanno incendiato le sue abitazioni, le sbarre delle sue porte sono spezzate.

31 Corriere corre incontro a corriere e messaggero incontro a messaggero, per annunciare al re di Babilonia che la sua città è presa da ogni lato;

32 i guadi sono occupati, le paludi sono in preda alle fiamme e gli uomini di guerra sono terrorizzati.

33 Poiché cosí dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: «La figlia di Babilonia è come un'aia al tempo in cui la si calpesta; ancora un poco, e verrà per lei il tempo della mietitura».

34 «Nebukadnetsar, re di Babilonia, ci ha divorati, ci ha schiacciati, ci ha ridotti a un vaso vuoto; ci ha inghiottiti come un dragone, ha riempito il suo ventre con i nostri cibi squisiti, ci ha cacciati via.

35 La violenza che è stata fatta a me e alla mia carne ricada su Babilonia» dirà l'abitante di Sion. «Il mio sangue ricada sugli abitanti di Caldea», dirà Gerusalemme.

36 Perciò cosí dice l'Eterno: «Ecco, io difenderò la tua causa e compirò la tua vendetta. Io farò prosciugare il suo mare e farò inaridire la sua sorgente.

37 Babilonia diventerà un cumulo di rovine, un rifugio per sciacalli un oggetto di stupore e di scherno, senza abitanti.

38 Essi ruggiranno assieme come leoni, ringhieranno come cuccioli di leoni.

39 Quando avranno caldo, darò loro da bere, li inebrierò perché si rallegrino e si addormentino di un sonno perenne, senza piú risvegliarsi», dice l'Eterno.

40 «IO li farò scendere al macello come agnelli, come montoni insieme ai capri.

41 Come mai è stata presa Sceshak ed è stata conquistata la gloria di tutta la terra? Come mai Babilonia è diventata una desolazione fra le nazioni?

42 Il mare è salito sopra Babilonia; essa è stata sommersa dal fragore delle sue onde.

43 Le sue città sono diventate una desolazione, una terra arida, un deserto, un paese dove non abita alcuno, attraverso cui non passa alcun figlio d'uomo.

44 IO punirò Bel in Babilonia e farò uscire dalla sua bocca ciò che ha ingoiato e le nazioni non affluiranno piú a lui. Perfino le mura di Babilonia cadranno.

45 Uscite di mezzo ad essa, o popolo mio, e salvi ciascuno la propria vita davanti all'ardente ira dell'Eterno.

46 Non venga meno il vostro cuore e non spaventatevi delle notizie che si udranno nel paese, perché un anno giungerà una notizia e l'anno dopo un'altra notizia. Ci sarà nel paese violenza, dominatore contro dominatore.

47 Perciò ecco, verranno i giorni nei quali io punirò le immagini scolpite di Babilonia; tutto il suo paese sarà coperto di vergogna e tutti i suoi feriti a morte cadranno in mezzo a lei.

48 Allora i cieli, la terra e tutto ciò che è in essi esulteranno su Babilonia, perché i devastatori verranno contro di lei dal nord», dice l'Eterno.

49 Come Babilonia ha fatto cadere i feriti a morte d'Israele, cosí in Babilonia cadranno i feriti a morte di tutto il paese.

50 Voi scampati dalla spada partite, non fermatevi; ricordatevi da lontano dell'Eterno, e Gerusalemme vi torni in cuore.

51 Ci vergognamo nell'udire il vituperio, la vergogna ha coperto la nostra faccia, perché stranieri sono entrati nel santuario della casa dell'Eterno.

52 «Perciò ecco, verranno i giorni», dice l'Eterno, «nei quali punirò le sue immagini scolpite e in tutto il suo paese gemeranno i feriti a morte.

53 Anche se Babilonia salisse fino al cielo, anche se rendesse inaccessibile la sua elevata forza da parte mia verranno contro di essa dei devastatori», dice l'Eterno.

54 Il rumore di un grido giunge da Babilonia di una grande distruzione dal paese dei Caldei.

55 Poiché l'Eterno devasta Babilonia e fa cessare il suo grande rumore; le loro onde tumultuano, il rumore della loro voce si eleva.

56 Il devastatore infatti è venuto contro di essa, contro Babilonia; i suoi prodi sono catturati, i loro archi spezzati, perché l'Eterno è il Dio delle retribuzioni; egli ripagherà certamente.

57 IO inebrierò i suoi principi, i suoi savi, i suoi governatori, i suoi magistrati e i suoi prodi, ed essi dormiranno un sonno eterno e non si desteranno piú», dice il Re, il cui nome è l'Eterno degli eserciti.

58 Cosí dice l'Eterno degli eserciti: «Le larghe mura di Babilonia saranno interamente distrutte, le sue alte porte saranno arse col fuoco; cosí i popoli avranno lavorato per nulla e le nazioni si saranno stancate solamente per il fuoco».

59 Ordine che il profeta Geremia diede a Seraiah figlio di Neriah, figlio di Mahseiah, quando andò a Babilonia con Sedekia, re di Giuda, nell'anno quarto del suo regno. Seraiah era capo dei ciambellani.

60 Cosí Geremia scrisse in un libro tutto il male che doveva accadere a Babilonia, tutte queste parole che sono scritte contro Babilonia.

61 E Geremia disse a Seraiah: «Quando arriverai a Babilonia, abbi cura di leggere tutte queste parole,

62 e dirai: "O Eterno, tu hai detto di questo luogo che lo avresti distrutto, e che non vi sarebbe rimasto piú nessuno, né uomo né bestia, ma che sarebbe diventato una desolazione perpetua"

63 Quando poi avrai finito di leggere questo libro, legherai su di esso una pietra e lo getterai in mezzo all'Eufrate,

64 e dirai: Cosí affonderà Babilonia e non si rialzerà piú dalla calamità che farò venire su di lei; ed essi saranno esausti. Fin qui le parole di Geremia.