Genesi 33
Nuova Riveduta 1994
Riconciliazione di Giacobbe con Esaú
33 (A)*Giacobbe alzò gli occhi, guardò, ed ecco *Esaú che veniva avendo con sé quattrocento uomini. Allora divise i figli tra *Lea, *Rachele e le due serve. 2 Mise davanti le serve e i loro figli, poi Lea e i suoi figli, e infine Rachele e *Giuseppe. 3 Egli stesso passò davanti a loro, e si inchinò fino a terra sette volte, finché si fu avvicinato a suo fratello. 4 Ed Esaú gli corse incontro, l'abbracciò, gli si gettò al collo, lo baciò e piansero.
5 Poi Esaú, alzando gli occhi, vide le donne e i bambini, e disse: «Chi sono questi che hai con te?» Giacobbe rispose: «Sono i figli che Dio si è compiaciuto di dare al tuo servo». 6 Allora le serve si avvicinarono con i loro figli e si inchinarono. 7 Si avvicinarono anche Lea e i suoi figli e si inchinarono. Poi si avvicinarono Giuseppe e Rachele e s'inchinarono. 8 Allora Esaú disse: «Che ne vuoi fare di tutta quella schiera che ho incontrato?» Giacobbe rispose: «È per trovare grazia agli occhi del mio signore». 9 Ed Esaú: «Io ho molta roba, fratello mio; tieni per te ciò che è tuo». 10 Ma Giacobbe disse: «No, ti prego, se ho trovato grazia agli occhi tuoi, accetta il dono dalla mia mano, perché io ho visto il tuo volto come uno vede il volto di Dio, e tu mi hai fatto buona accoglienza. 11 Ti prego, accetta il mio dono che ti è stato presentato, perché Dio è stato molto buono con me, e io ho di tutto». E tanto insistette, che Esaú l'accettò. 12 Poi Esaú disse: «Partiamo, incamminiamoci, io andrò davanti a te».
13 Giacobbe rispose: «Il mio signore sa che i bambini sono in tenera età e che ho con me delle pecore e delle vacche che allattano; se si forzasse la loro andatura anche per un giorno solo, le bestie morirebbero. 14 Passi dunque il mio signore davanti al suo servo; e io me ne verrò pian piano, al passo del bestiame che mi precederà, e al passo dei bambini, finché arrivi presso al mio signore, a *Seir». 15 Esaú disse: «Permetti almeno che io lasci con te un po' della gente che ho con me». Ma Giacobbe rispose: «E perché questo? Basta che io trovi grazia agli occhi del mio signore». 16 Cosí Esaú, in quel giorno stesso, rifece il cammino verso Seir.
Giacobbe arriva in Canaan
17 (B)Giacobbe partí alla volta di Succot[a], costruí una casa per sé e fece delle capanne per il suo bestiame; per questo quel luogo fu chiamato Succot.
18 Poi Giacobbe, tornando da Paddan-Aram, arrivò sano e salvo alla città di Sichem, nel paese di *Canaan, e piantò le tende di fronte alla città. 19 Per cento pezzi di denaro, comprò dai figli di Camor, padre di Sichem, la parte del campo dove aveva piantato le sue tende. 20 Eresse qui un altare e lo chiamò El-Eloè-Israel[b].
Footnotes
- Genesi 33:17 Succot, lett. capanne.
- Genesi 33:20 El-Eloè-Israel, lett. Dio è il Dio d'Israele.
Genesi 33
Nuova Riveduta 2006
Riconciliazione di Giacobbe con Esaù
33 (A)Giacobbe alzò gli occhi, guardò, ed ecco Esaù che veniva avendo con sé quattrocento uomini. Allora divise i figli tra Lea, Rachele e le due serve. 2 Mise davanti le serve e i loro figli, poi Lea e i suoi figli, e infine Rachele e Giuseppe. 3 Egli stesso passò davanti a loro, e s’inchinò fino a terra sette volte, finché si fu avvicinato a suo fratello. 4 Ed Esaù gli corse incontro, l’abbracciò, gli si gettò al collo, lo baciò e piansero.
5 Poi Esaù, alzando gli occhi, vide le donne e i bambini, e disse: «Chi sono questi che hai con te?» Giacobbe rispose: «Sono i figli che Dio si è compiaciuto di dare al tuo servo». 6 Allora le serve si avvicinarono con i loro figli e s’inchinarono. 7 Si avvicinarono anche Lea e i suoi figli e s’inchinarono. Poi si avvicinarono Giuseppe e Rachele e s’inchinarono. 8 Allora Esaù disse: «Che ne vuoi fare di tutta quella schiera che ho incontrato?» Giacobbe rispose: «È per trovare grazia agli occhi del mio signore». 9 Ed Esaù: «Io ho molta roba, fratello mio; tieni per te ciò che è tuo». 10 Ma Giacobbe disse: «No, ti prego, se ho trovato grazia agli occhi tuoi, accetta il dono dalla mia mano, perché io ho visto il tuo volto come uno vede il volto di Dio, e tu mi hai fatto buona accoglienza. 11 Ti prego, accetta il mio dono che ti è stato presentato, perché Dio è stato molto buono con me, e io ho di tutto». E tanto insistette che Esaù l’accettò. 12 Poi Esaù disse: «Partiamo, incamminiamoci, io andrò davanti a te».
13 Giacobbe rispose: «Il mio signore sa che i bambini sono in tenera età e che ho con me delle pecore e delle vacche che allattano; se si forzasse la loro andatura anche per un giorno solo, le bestie morirebbero. 14 Passi dunque il mio signore davanti al suo servo; e io me ne verrò pian piano, al passo del bestiame che mi precederà, e al passo dei bambini, finché arrivi presso al mio signore, a Seir». 15 Esaù disse: «Permetti almeno che io lasci con te un po’ della gente che ho con me». Ma Giacobbe rispose: «E perché questo? Basta che io trovi grazia agli occhi del mio signore». 16 Così Esaù, in quel giorno stesso, rifece il cammino verso Seir.
Giacobbe arriva in Canaan
17 (B)Giacobbe partì alla volta di Succot[a], costruì una casa per sé e fece delle capanne per il suo bestiame; per questo quel luogo fu chiamato Succot.
18 Poi Giacobbe, tornando da Paddan-Aram, arrivò sano e salvo alla città di Sichem, nel paese di Canaan, e piantò le tende di fronte alla città. 19 Per cento pezzi di denaro comprò dai figli di Camor, padre di Sichem, la parte del campo dove aveva piantato le sue tende. 20 Eresse qui un altare e lo chiamò El-Eloè-Israel[b].
Footnotes
- Genesi 33:17 Succot, lett. capanne.
- Genesi 33:20 El-Eloè-Israel, lett. Dio è il Dio d’Israele.
Genesis 33
New American Standard Bible 1995
Jacob Meets Esau
33 Then Jacob lifted his eyes and looked, and behold, (A)Esau was coming, and four hundred men with him. So he divided the children [a]among Leah and Rachel and the two maids. 2 He put the maids and their children [b]in front, and Leah and her children [c]next, and Rachel and Joseph [d]last. 3 But he himself passed on ahead of them and (B)bowed down to the ground seven times, until he came near to his brother.
4 Then Esau ran to meet him and embraced him, and (C)fell on his neck and kissed him, and they wept. 5 He lifted his eyes and saw the women and the children, and said, “[e]Who are these with you?” So he said, “(D)The children whom God has graciously given your servant.” 6 Then the maids came near [f]with their children, and they bowed down. 7 Leah likewise came near with her children, and they bowed down; and afterward Joseph came near with Rachel, and they bowed down. 8 And he said, “What do you mean by (E)all this company which I have met?” And he said, “(F)To find favor in the sight of my lord.” 9 But Esau said, “(G)I have plenty, my brother; let what you have be your own.” 10 Jacob said, “No, please, if now I have found favor in your sight, then take my present from my hand, [g]for I see your face as one sees the face of God, and you have received me favorably. 11 Please take my [h](H)gift which has been brought to you, (I)because God has dealt graciously with me and because I have [i]plenty.” Thus he urged him and he took it.
12 Then [j]Esau said, “Let us take our journey and go, and I will go before you.” 13 But he said to him, “My lord knows that the children are frail and that the flocks and herds which are nursing are [k]a care to me. And if they are driven hard one day, all the flocks will die. 14 Please let my lord pass on before his servant, and I will proceed at my leisure, according to the pace of the cattle that are before me and according to the pace of the children, until I come to my lord at (J)Seir.”
15 Esau said, “Please let me leave with you some of the people who are with me.” But he said, “[l]What need is there? (K)Let me find favor in the sight of my lord.” 16 So Esau returned that day on his way to Seir. 17 Jacob journeyed to [m](L)Succoth, and built for himself a house and made booths for his livestock; therefore the place is named Succoth.
Jacob Settles in Shechem
18 Now Jacob came safely to the city of (M)Shechem, which is in the land of Canaan, when he came from (N)Paddan-aram, and camped before the city. 19 (O)He bought the piece of land where he had pitched his tent from the hand of the sons of Hamor, Shechem’s father, for one hundred [n]pieces of money. 20 Then he erected there an altar and called it [o]El-Elohe-Israel.
Footnotes
- Genesis 33:1 Or to
- Genesis 33:2 Lit first
- Genesis 33:2 Lit behind
- Genesis 33:2 Lit behind
- Genesis 33:5 Or What relation are these to you?
- Genesis 33:6 Lit they and
- Genesis 33:10 Lit for therefore I have seen your face like seeing God’s face
- Genesis 33:11 Lit blessing
- Genesis 33:11 Lit all
- Genesis 33:12 Lit he
- Genesis 33:13 Lit upon me
- Genesis 33:15 Lit Why this?
- Genesis 33:17 I.e. booths
- Genesis 33:19 Heb qesitah
- Genesis 33:20 I.e. God, the God of Israel
Copyright © 1994 by Geneva Bible Society
Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra
New American Standard Bible®, Copyright © 1960, 1971, 1977, 1995 by The Lockman Foundation. All rights reserved.
