Filemone
Nuova Riveduta 1994
Indirizzo e saluti(A)
1 (B)*Paolo, prigioniero[a] di Cristo Gesú, e il fratello *Timoteo, al caro Filemone[b], nostro collaboratore, 2 alla sorella Apfia[c], ad Archippo, nostro compagno d'armi, e alla chiesa che si riunisce in casa tua, 3 grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesú Cristo.
4 (C)Io ringrazio continuamente il mio Dio, ricordandomi di te nelle mie preghiere, 5 perché sento parlare dell'amore e della fede che hai verso il Signore Gesú e verso tutti i santi. 6 Chiedo a lui che la fede che ci è comune diventi efficace nel farti riconoscere tutto il bene che noi possiamo compiere, alla gloria di Cristo. 7 Infatti ho provato una grande gioia e consolazione per il tuo amore, perché per opera tua, fratello, il cuore dei santi è stato confortato.
Paolo interviene in favore di Onesimo
8 (D)Perciò, pur avendo molta libertà in Cristo di comandarti quello che conviene fare, 9 preferisco fare appello al tuo amore, semplicemente come Paolo, vecchio, e ora anche prigioniero di Cristo Gesú; 10 ti prego per mio figlio che ho generato mentre ero in catene, per Onesimo[d], 11 un tempo inutile a te, ma che ora è utile[e] a te e a me. 12 Te lo rimando, lui, che amo come il mio cuore.
13 Avrei voluto tenerlo con me, perché in vece tua mi servisse nelle catene che porto a motivo del *vangelo; 14 ma non ho voluto far nulla senza il tuo consenso, perché la tua buona azione non fosse forzata, ma volontaria. 15 Forse proprio per questo egli è stato lontano da te per un po' di tempo, perché tu lo riavessi per sempre; 16 non piú come schiavo, ma molto piú che schiavo, come un fratello caro specialmente a me, ma ora molto piú a te, sia sul piano umano[f] sia nel Signore!
17 Se dunque tu mi consideri in comunione con te, accoglilo come me stesso. 18 Se ti ha fatto qualche torto o ti deve qualcosa, addebitalo a me. 19 Io, Paolo, lo scrivo di mia propria mano: pagherò io; per non dirti che tu mi sei debitore perfino di te stesso. 20 Sí, fratello, io vorrei che tu mi fossi utile nel Signore; rasserena il mio cuore in Cristo.
21 Ti scrivo fiducioso nella tua ubbidienza, sapendo che farai anche piú di quel che ti chiedo.
22 (E)Al tempo stesso preparami un alloggio, perché spero, grazie alle vostre preghiere, di esservi restituito.
23 *Epafra, mio compagno di prigionia in Cristo Gesú, ti saluta. 24 Cosí pure *Marco, *Aristarco, *Dema, *Luca, miei collaboratori.
25 La grazia del Signore Gesú Cristo sia con il vostro spirito.
Footnotes
- Filemone 1:1 Prigioniero, a Roma; cfr. At 28:16.
- Filemone 1:1 Filemone, membro della chiesa di Colosse.
- Filemone 1:2 Apfia, forse la moglie di Filemone.
- Filemone 1:10 Onesimo in gr. vuol dire utile; cfr. vv. 11 e 20.
- Filemone 1:11 Utile, allusione al nome di Onesimo; cfr. v. 10.
- Filemone 1:16 Sul piano umano, lett. in carne; cfr. 2 Co 10:3.
Filemone
Conferenza Episcopale Italiana
Indirizzo
1 Paolo, prigioniero di Cristo Gesù, e il fratello Timòteo al nostro caro collaboratore Filèmone, 2 alla sorella Appia, ad Archippo nostro compagno d'armi e alla comunità che si raduna nella tua casa: 3 grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo.
Ringraziamento e preghiera
4 Rendo sempre grazie a Dio ricordandomi di te nelle mie preghiere, 5 perché sento parlare della tua carità per gli altri e della fede che hai nel Signore Gesù e verso tutti i santi. 6 La tua partecipazione alla fede diventi efficace per la conoscenza di tutto il bene che si fa tra voi per Cristo. 7 La tua carità è stata per me motivo di grande gioia e consolazione, fratello, poiché il cuore dei credenti è stato confortato per opera tua.
Richiesta in favore di Onesimo
8 Per questo, pur avendo in Cristo piena libertà di comandarti ciò che devi fare, 9 preferisco pregarti in nome della carità, così qual io sono, Paolo, vecchio, e ora anche prigioniero per Cristo Gesù; 10 ti prego dunque per il mio figlio, che ho generato in catene, 11 Onesimo, quello che un giorno ti fu inutile, ma ora è utile a te e a me. 12 Te l'ho rimandato, lui, il mio cuore.
13 Avrei voluto trattenerlo presso di me perché mi servisse in vece tua nelle catene che porto per il vangelo. 14 Ma non ho voluto far nulla senza il tuo parere, perché il bene che farai non sapesse di costrizione, ma fosse spontaneo. 15 Forse per questo è stato separato da te per un momento perché tu lo riavessi per sempre; 16 non più però come schiavo, ma molto più che schiavo, come un fratello carissimo in primo luogo a me, ma quanto più a te, sia come uomo, sia come fratello nel Signore.
17 Se dunque tu mi consideri come amico, accoglilo come me stesso. 18 E se in qualche cosa ti ha offeso o ti è debitore, metti tutto sul mio conto. 19 Lo scrivo di mio pugno, io, Paolo: pagherò io stesso. Per non dirti che anche tu mi sei debitore e proprio di te stesso! 20 Sì, fratello! Che io possa ottenere da te questo favore nel Signore; dà questo sollievo al mio cuore in Cristo!
21 Ti scrivo fiducioso nella tua docilità, sapendo che farai anche più di quanto ti chiedo.
Raccomandazioni. Saluti
22 Al tempo stesso preparami un alloggio, perché spero, grazie alle vostre preghiere, di esservi restituito.
23 Ti saluta Epafra, mio compagno di prigionia per Cristo Gesù, 24 con Marco, Aristarco, Dema e Luca, miei collaboratori.
25 La grazia del Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito.
Filemone
Nuova Riveduta 2006
Indirizzo e saluti(A)
1 (B)Paolo, prigioniero[a] di Cristo Gesù, e il fratello Timoteo, al caro Filemone[b], nostro collaboratore, 2 alla sorella Apfia[c], ad Archippo, nostro compagno d’armi, e alla chiesa che si riunisce in casa tua: 3 grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo.
4 (C)Io ringrazio continuamente il mio Dio, ricordandomi di te nelle mie preghiere, 5 perché sento parlare dell’amore e della fede che hai verso il Signore Gesù e verso tutti i santi. 6 Chiedo a lui che la fede che ci è comune diventi efficace nel farti riconoscere tutto il bene che noi possiamo compiere, alla gloria di Cristo[d]. 7 Infatti ho provato[e] una grande gioia e consolazione per il tuo amore, perché per opera tua, fratello, il cuore dei santi è stato confortato.
Paolo interviene in favore di Onesimo
8 (D)Perciò, pur avendo molta libertà in Cristo di comandarti quello che conviene fare, 9 preferisco fare appello al tuo amore, semplicemente come Paolo, vecchio e ora anche prigioniero di Cristo Gesù; 10 ti prego per mio figlio che ho generato mentre ero in catene, per Onesimo[f], 11 un tempo inutile a te, ma che ora è utile[g] a te e a me. 12 Te lo rimando, lui, che amo come il mio cuore[h].
13 Avrei voluto tenerlo con me, perché in vece tua mi servisse nelle catene che porto a motivo del vangelo; 14 ma non ho voluto fare nulla senza il tuo consenso, perché la tua buona azione non fosse forzata, ma volontaria. 15 Forse proprio per questo egli è stato lontano da te per un po’ di tempo, perché tu lo riavessi per sempre; 16 non più come schiavo, ma molto più che schiavo, come un fratello caro specialmente a me, ma ora molto più a te, sia sul piano umano[i] sia nel Signore!
17 Se dunque tu mi consideri in comunione con te, accoglilo come me stesso. 18 Se ti ha fatto qualche torto o ti deve qualcosa, addebitalo a me. 19 Io, Paolo, lo scrivo di mia propria mano: pagherò io; per non dirti che tu mi sei debitore perfino di te stesso. 20 Sì, fratello, io vorrei che tu mi fossi utile nel Signore; rasserena il mio cuore in Cristo[j].
21 Ti scrivo fiducioso nella tua ubbidienza, sapendo che farai anche più di quel che ti chiedo.
22 (E)Al tempo stesso preparami un alloggio, perché spero, grazie alle vostre preghiere, di esservi restituito.
23 Epafra, mio compagno di prigionia in Cristo Gesù, ti saluta. 24 Così pure Marco, Aristarco, Dema, Luca, miei collaboratori.
25 La grazia del Signore [nostro] Gesù Cristo sia con il vostro spirito. [Amen.]
Footnotes
- Filemone 1:1 Prigioniero, a Roma; cfr. At 28:16.
- Filemone 1:1 Filemone, membro della chiesa di Colosse.
- Filemone 1:2 Apfia, forse la moglie di Filemone; TR e M alla cara Apfia.
- Filemone 1:6 Tutto il bene che noi possiamo compiere, alla gloria di Cristo, lett. tutto il bene che è in noi, in Cristo; TR e M tutto il bene che è in voi, per Cristo Gesù.
- Filemone 1:7 TR e M Infatti abbiamo provato…
- Filemone 1:10 Onesimo in gr. vuol dire utile; cfr. vv. 11 e 20.
- Filemone 1:11 Utile, allusione al nome di Onesimo; cfr. v. 10.
- Filemone 1:12 Che amo come il mio cuore, lett. che è il mio cuore; TR e M accoglilo, lui che è il mio cuore.
- Filemone 1:16 Sul piano umano, lett. in carne; cfr. 2 Co 10:3.
- Filemone 1:20 TR e M nel Signore.
Philemon
King James Version
1 Paul, a prisoner of Jesus Christ, and Timothy our brother, unto Philemon our dearly beloved, and fellowlabourer,
2 And to our beloved Apphia, and Archippus our fellowsoldier, and to the church in thy house:
3 Grace to you, and peace, from God our Father and the Lord Jesus Christ.
4 I thank my God, making mention of thee always in my prayers,
5 Hearing of thy love and faith, which thou hast toward the Lord Jesus, and toward all saints;
6 That the communication of thy faith may become effectual by the acknowledging of every good thing which is in you in Christ Jesus.
7 For we have great joy and consolation in thy love, because the bowels of the saints are refreshed by thee, brother.
8 Wherefore, though I might be much bold in Christ to enjoin thee that which is convenient,
9 Yet for love's sake I rather beseech thee, being such an one as Paul the aged, and now also a prisoner of Jesus Christ.
10 I beseech thee for my son Onesimus, whom I have begotten in my bonds:
11 Which in time past was to thee unprofitable, but now profitable to thee and to me:
12 Whom I have sent again: thou therefore receive him, that is, mine own bowels:
13 Whom I would have retained with me, that in thy stead he might have ministered unto me in the bonds of the gospel:
14 But without thy mind would I do nothing; that thy benefit should not be as it were of necessity, but willingly.
15 For perhaps he therefore departed for a season, that thou shouldest receive him for ever;
16 Not now as a servant, but above a servant, a brother beloved, specially to me, but how much more unto thee, both in the flesh, and in the Lord?
17 If thou count me therefore a partner, receive him as myself.
18 If he hath wronged thee, or oweth thee ought, put that on mine account;
19 I Paul have written it with mine own hand, I will repay it: albeit I do not say to thee how thou owest unto me even thine own self besides.
20 Yea, brother, let me have joy of thee in the Lord: refresh my bowels in the Lord.
21 Having confidence in thy obedience I wrote unto thee, knowing that thou wilt also do more than I say.
22 But withal prepare me also a lodging: for I trust that through your prayers I shall be given unto you.
23 There salute thee Epaphras, my fellowprisoner in Christ Jesus;
24 Marcus, Aristarchus, Demas, Lucas, my fellowlabourers.
25 The grace of our Lord Jesus Christ be with your spirit. Amen.
Copyright © 1994 by Geneva Bible Society
Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra