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I due veli

35 (A)Fu fatto pure il *velo, di filo violaceo, porporino, scarlatto e di lino fino ritorto con dei cherubini artisticamente lavorati; 36 si fecero per esso quattro colonne di acacia e si rivestirono d'oro; i loro ganci erano d'oro; per le colonne, si fusero quattro basi d'argento.

37 Si fece anche per l'ingresso della *tenda una portiera ricamata di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto. 38 Si fecero le sue cinque colonne con i loro ganci; si rivestirono d'oro i loro capitelli e le loro aste; le loro cinque basi erano di rame.

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Sacrificio perfetto e unico di Cristo

(A)Certo anche il primo patto aveva norme per il culto e un *santuario terreno. Infatti fu preparato un primo *tabernacolo, nel quale si trovavano il *candeliere, la tavola e i *pani della presentazione. Questo si chiamava il luogo santo. Dietro la seconda *cortina c'era il tabernacolo, detto il luogo santissimo. Conteneva un incensiere d'oro, l'*arca del patto tutta ricoperta d'oro, nella quale c'erano un vaso d'oro contenente la *manna, la verga di *Aaronne che era fiorita e le tavole del patto. E sopra l'arca c'erano i *cherubini della gloria che coprivano con le ali il *propiziatorio. Di queste cose non possiamo parlare ora dettagliatamente. Questa dunque è la disposizione dei locali. I *sacerdoti entrano bensí continuamente nel primo tabernacolo per compiervi gli atti del culto; ma nel secondo, non entra che il sommo sacerdote una sola volta all'anno, non senza sangue, che egli offre per sé stesso e per i peccati del popolo. Lo Spirito Santo voleva con questo significare che la via al santuario non era ancora manifestata finché restava ancora in piedi il primo tabernacolo. Questo è una figura per il tempo presente. I doni e i sacrifici offerti secondo quel sistema non possono, quanto alla coscienza, rendere perfetto colui che offre il culto, 10 perché si tratta solo di cibi, di bevande e di varie abluzioni, insomma, di regole carnali imposte fino al tempo di una loro riforma.

11 (B)Ma venuto Cristo, sommo sacerdote dei beni futuri, egli, attraverso un tabernacolo piú grande e piú perfetto, non fatto da mano d'uomo, cioè, non di questa creazione, 12 è entrato una volta per sempre nel luogo santissimo, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue. Cosí ci ha acquistato una redenzione eterna.

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19 Questa speranza la teniamo come un'àncora dell'anima, sicura e ferma, che penetra oltre la *cortina[a], 20 dove Gesú è entrato per noi quale precursore, essendo diventato sommo sacerdote in eterno secondo l'ordine di *Melchisedec[b].

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Footnotes

  1. Ebrei 6:19 Cortina: allusione alla tenda che, nel santuario, separava il luogo santo dal luogo santissimo, dove solo il sommo sacerdote poteva entrare una volta all'anno (Es 26:31-33; Eb 9:3, 7; cfr. Le 16:15).
  2. Ebrei 6:20 +Sl 110:4.

Esortazione a perseverare nella fede

19 (A)Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesú, 20 per quella via nuova e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la *cortina, vale a dire la sua carne, 21 e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio, 22 avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell'aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura.

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